giusen
|
venerdì 13 aprile 2012
|
da non perdere!
|
|
|
|
Dopo il successo di film quali The Artist e Quasi amici, anche il pubblico italiano sembra cominci ad apprezzare il cinema d’oltralpe e suoi attori. Arriva così anche qui da noi, forte di incassi di tutto rispetto sul suolo natio, il film Piccole bugie tra amici, di Guillaume Canet, con un cast che raccoglie tra i migliori attori francesi del momento. La splendida sequenza iniziale porta un gruppo di amici storici di fronte ad un evento che, nonostante la sua drammaticità, non impedirà loro di continuare, come ogni anno, con la programmata vacanza nel sud della Francia. Lì, la convivenza forzata porterà alla luce i difetti, le menzogne, le ossessioni e le perversioni di ognuno di loro in una cacofonia di sentimenti che vanno dal più semplice umorismo fino ad una sincera commozione.
[+]
Dopo il successo di film quali The Artist e Quasi amici, anche il pubblico italiano sembra cominci ad apprezzare il cinema d’oltralpe e suoi attori. Arriva così anche qui da noi, forte di incassi di tutto rispetto sul suolo natio, il film Piccole bugie tra amici, di Guillaume Canet, con un cast che raccoglie tra i migliori attori francesi del momento. La splendida sequenza iniziale porta un gruppo di amici storici di fronte ad un evento che, nonostante la sua drammaticità, non impedirà loro di continuare, come ogni anno, con la programmata vacanza nel sud della Francia. Lì, la convivenza forzata porterà alla luce i difetti, le menzogne, le ossessioni e le perversioni di ognuno di loro in una cacofonia di sentimenti che vanno dal più semplice umorismo fino ad una sincera commozione. E’ proprio grazie a questa perfetta unione tra commedia e dramma che le 2 ore e mezza di film scorrono piacevolmente, senza mai annoiare lo spettatore che, anzi, non può non identificarsi con almeno uno dei protagonisti, tutti magistralmente interpretati. Anche le scene più drammatiche e intense vengono dirette senza mai calcare troppo la mano con eccessivi sentimentalismi e, nonostante ciò, la carica emotiva del film resta inalterata, segno che non sempre bisogna “forzare a tutti costi” le lacrime quando bastano pochi semplici gesti e una musica azzeccata. Proprio la colonna sonora, insieme alle location, sono un ulteriore punto di forza di questo (ennesimo) consigliatissimo film francese.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giusen »
[ - ] lascia un commento a giusen »
|
|
d'accordo? |
|
fleda
|
giovedì 12 aprile 2012
|
nè carne nè pesce
|
|
|
|
Non c'è ironia per farne una buona commedia; non è sicuramente una commedia drammatica per come vengono condotti i giochi tra i protagonisti;giochi abbastanza scontati e stupidi.Anche per il grottesco ci vuole maestria. Davvero finto. Davveto brutto. Senza identità; fa pensare a situazioni costruite per strappare il sorriso. Ma manca l'autenticità e il pensiero di dirci davvero qualcosa,premendo una qualche leva intorno alla quale giri un minimo di di discorso. Gli inframmezzi musicali esagerati e diciamoli, belli ma datati. E un regista nato negli anni '70 si dimostra senza fantasia e originalità in TUTTI I SENSI.
[+] senti
(di bobadue)
[ - ] senti
|
|
[+] lascia un commento a fleda »
[ - ] lascia un commento a fleda »
|
|
d'accordo? |
|
gialari
|
giovedì 12 aprile 2012
|
sicuramente tra i film da vedere…
|
|
|
|
Piccole bugie tra amici…che sembrano innocue ma in realtà fanno emergere l’incapacità da parte di una generazione (quella dei 30/40enni…che poi è anche la mia) di affrontare la vita con onestà verso se stessi e gli altri, anche gli amici più cari… eh sì perché è più comodo rifugiarsi dietro alle piccole bugie e far finta che nulla accada…si soffre di meno o ci si illude che sia così…in realtà poi si sta peggio perché, anche in un gruppo di amici così affiatato, si riesce a condividere poco…
Un forte coinvolgimento emotivo (non si può non ritrovare nei personaggi qualcosa di sé), tanta ironia (meno male che si riesce a ridere anche delle situazioni più tragiche) e…
la speranza di poter cambiare, crescere e migliorare (o almeno l’ho voluta vedere così…è più rassicurante!).
[+]
Piccole bugie tra amici…che sembrano innocue ma in realtà fanno emergere l’incapacità da parte di una generazione (quella dei 30/40enni…che poi è anche la mia) di affrontare la vita con onestà verso se stessi e gli altri, anche gli amici più cari… eh sì perché è più comodo rifugiarsi dietro alle piccole bugie e far finta che nulla accada…si soffre di meno o ci si illude che sia così…in realtà poi si sta peggio perché, anche in un gruppo di amici così affiatato, si riesce a condividere poco…
Un forte coinvolgimento emotivo (non si può non ritrovare nei personaggi qualcosa di sé), tanta ironia (meno male che si riesce a ridere anche delle situazioni più tragiche) e…
la speranza di poter cambiare, crescere e migliorare (o almeno l’ho voluta vedere così…è più rassicurante!). Sicuramente tra i film da vedere…
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gialari »
[ - ] lascia un commento a gialari »
|
|
d'accordo? |
|
osteriacinematografo
|
mercoledì 11 aprile 2012
|
la nuova commedia francese
|
|
|
|
Parigi.Dodo esce all’alba da una discoteca dopo una notte d’eccessi.Nel piano sequenza iniziale seguiamo il tragitto del suo scooter in una città semideserta,e l'incidente che lo conduce in ospedale in condizioni disperate.Gli amici di sempre accorrono e sfilano silenziosi e impotenti al suo capezzale.Rassicurati dai medici,decidono di partire per la vacanza che trascorrono ogni anno a Cap Ferret,dove Max possiede una villa a pochi passi dal mare.L’alibi che il gruppo costruisce per la “fuga” è basato sull’impossibilità di intervenire ed aiutare Dodo e sulla consapevolezza del lento decorso cui sarà sottoposto l’amico.
Giunti sulla costa atlantica,uomini,donne e bambini ripercorrono fedelmente il canovaccio su cui si sviluppano le loro dinamiche estive,fra jogging,bagni,gite in barca e pranzi di pesce dall’amico Jean-Louis,quasi a voler sfuggire il pensiero di Dodo,quasi a circoscriverlo in una parentesi mnemonica dai tratti incerti e trasognati.
[+]
Parigi.Dodo esce all’alba da una discoteca dopo una notte d’eccessi.Nel piano sequenza iniziale seguiamo il tragitto del suo scooter in una città semideserta,e l'incidente che lo conduce in ospedale in condizioni disperate.Gli amici di sempre accorrono e sfilano silenziosi e impotenti al suo capezzale.Rassicurati dai medici,decidono di partire per la vacanza che trascorrono ogni anno a Cap Ferret,dove Max possiede una villa a pochi passi dal mare.L’alibi che il gruppo costruisce per la “fuga” è basato sull’impossibilità di intervenire ed aiutare Dodo e sulla consapevolezza del lento decorso cui sarà sottoposto l’amico.
Giunti sulla costa atlantica,uomini,donne e bambini ripercorrono fedelmente il canovaccio su cui si sviluppano le loro dinamiche estive,fra jogging,bagni,gite in barca e pranzi di pesce dall’amico Jean-Louis,quasi a voler sfuggire il pensiero di Dodo,quasi a circoscriverlo in una parentesi mnemonica dai tratti incerti e trasognati.
Nel gruppo si nascondono i personaggi più disparati.Max è un imprenditore di successo,pignolo e nevrotico,legato eccessivamente ai beni che possiede;Vincent è un fisioterapista in crisi d’identità,mentre sua moglie Isabelle vive silenziosamente l’insoddisfazione sessuale cui il marito l’ha costretta;Marie è una ninfomane incapace di sviluppare una relazione sentimentale stabile;Eric è un eterno ragazzino in cerca di avventure, immaturo e incapace di corrispondere degnamente l’amore di Lèa;Antoine è un sognatore legato all’amore di una vita con Juliette,a cui lega ogni suo pensiero;Jean-Louis è un uomo di mare selvaggio e affascinante,e rappresenta l’approdo sicuro cui tutti tendono placidamente.
Nonostante la cornice idilliaca che li avvolge e il vino in cui immergono il loro soggiorno, saranno tensioni e piccole omissioni ad emergere in modo prepotente sulla scena:le troppe situazioni irrisolte moltiplicheranno le incomprensioni,fino a incrinare notevolmente i rapporti interni di questa famiglia sui generis.Saranno poi la realtà e una verità definitiva a rimettere ogni cosa al proprio posto, spostando le priorità lungo una giusta scala di valori.
Il cinema francese continua a battere colpi interessanti e a produrre opere di grande valore in beata successione.Stavolta è il turno di Guillaume Canet,attore e regista di grandi prospettive;il giovane artista realizza un’opera corale avvalendosi di una storia classica e di un cast eccezionale:Jean Dujardin interpreta la maschera stravolta e sofferente di Dodo;Francois Cluzet l’ego accentratore e le fissazioni di Max;la splendida Marion Cotillard la fragilità e il fascino di Marie;Benoit Magimel l’ambiguità di Vincent;Laurent Lafitte il disincanto immacolato di Antoine;Joel Dupuch la solida e rassicurante franchezza di Jean-Loius;Gilles Lellouche il volto ammaliante e sornione di Eric.
Centocinquanta minuti di pellicola scorrono via con estrema leggerezza,e testimoniano il fatto che,per realizzare una buona opera cinematografica,non necessariamente serve una storia originale:a volte è sufficiente che il metodo sia originale,e questa generazione di attori francesi incarna realmente una novità a livello planetario,per la grazia,la sensibilità,l’umanità che sanno infondere ai personaggi cui danno vita;grazie alle loro performances e alla direzione di Canet,il film risulta intimo e credibile,così vicino ai rapporti interpersonali che si sviluppano realmente fra gli individui da sembrare vero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a osteriacinematografo »
[ - ] lascia un commento a osteriacinematografo »
|
|
d'accordo? |
|
luana
|
mercoledì 11 aprile 2012
|
un pasticcio melenso
|
|
|
|
Banale.Trito,ritrito,stantio.L'unica situazione con un potenziale "drammaturgico" è quella dell'attrazione omosesessuale affidata al fascinoso Magimel...ma anche qui(a parte il fatto di lasciarla del tutto irrisolta) la "coppia" è sgangerata, surreale:non si capisce cosa trovi il bel Benoit nell'oggetto della sua passione. Per non parlare dell'altra coppia..quella del tontolone che corona il suo sogno d'amore con una donna chic e più che sveglia. La frustratissima moglie di Magimel (che si rifugia nei fumetti porno), quando si leva il sospetto di una certa inclinazione sessuale del marito fa finta di niente.Anzi, lo abbraccia pure.Mettici l'eterna single insoddisfatta che fa il duetto con l'altro diventato single dopo che la serenata al balcone (scena tremenda)non ha sortito effetto alcuno.
[+]
Banale.Trito,ritrito,stantio.L'unica situazione con un potenziale "drammaturgico" è quella dell'attrazione omosesessuale affidata al fascinoso Magimel...ma anche qui(a parte il fatto di lasciarla del tutto irrisolta) la "coppia" è sgangerata, surreale:non si capisce cosa trovi il bel Benoit nell'oggetto della sua passione. Per non parlare dell'altra coppia..quella del tontolone che corona il suo sogno d'amore con una donna chic e più che sveglia. La frustratissima moglie di Magimel (che si rifugia nei fumetti porno), quando si leva il sospetto di una certa inclinazione sessuale del marito fa finta di niente.Anzi, lo abbraccia pure.Mettici l'eterna single insoddisfatta che fa il duetto con l'altro diventato single dopo che la serenata al balcone (scena tremenda)non ha sortito effetto alcuno.Mettici pure la gravidanza indesiderata e il robusto marinaio al quale vengono affidati i bilanci e la morale (sic!) del film che suonano davvero come patetismi da quattro soldi. E per finire se era una commedia...perchè ammorbarci con la lunga sequenza del funerale condendola anche con un grottesco abbraccio di riappacificazione tra i due amici "gay"..?.Ma questo Canet c'è o ci fa??!!
[-]
[+] luana
(di bobadue)
[ - ] luana
[+] scontato e falso
(di aglianico)
[ - ] scontato e falso
[+] in parziale disaccordo
(di francesco2)
[ - ] in parziale disaccordo
|
|
[+] lascia un commento a luana »
[ - ] lascia un commento a luana »
|
|
d'accordo? |
|
alisduranti
|
mercoledì 11 aprile 2012
|
ridi, ti commuovi e ridi come raramente accade
|
|
|
|
L'incidente di Ludo, un sempre bravissimo Jean Dujardin che continuiamo ad apprezzare dopo l'interpretazione da Oscar di The Artist, è il preludio per l'incontro della vecchia "comitiva" di amici nella casa al mare, una meravigliosa Cap Ferret, di Max, François Cluzet che abbiamo apprezzato in Quasi Amici. Lo schema è quello classico: amici che si raccontano, nascondono le debolezze e ne rivelano di nuove. Tutto si svolge con eleganza ed intelligenza. il film mai perde il ritmo di un copione che salta da una situazione personale all'altre giocando con ironia sui difetti di amici che si conoscono fin troppo bene. Ogni volta che un rapporto sembra incrinarsi irrimediabilmente riesce a saldarsi nuovamente.
[+]
L'incidente di Ludo, un sempre bravissimo Jean Dujardin che continuiamo ad apprezzare dopo l'interpretazione da Oscar di The Artist, è il preludio per l'incontro della vecchia "comitiva" di amici nella casa al mare, una meravigliosa Cap Ferret, di Max, François Cluzet che abbiamo apprezzato in Quasi Amici. Lo schema è quello classico: amici che si raccontano, nascondono le debolezze e ne rivelano di nuove. Tutto si svolge con eleganza ed intelligenza. il film mai perde il ritmo di un copione che salta da una situazione personale all'altre giocando con ironia sui difetti di amici che si conoscono fin troppo bene. Ogni volta che un rapporto sembra incrinarsi irrimediabilmente riesce a saldarsi nuovamente. Splendido il rapporto tra Gilles Lellouche e Marion Cotillard che rievocano in ciascuno di noi un ricordo di qualche relazione passata. Finalmente un film che ti permette di ridere in maniera intelligente, di commuoverti al momento giusto senza però lasciarti mai nella disperazione, ma anzi facendoti capire quanto poi l'amicizia, quella vera, sia alla base di qualsiasi rapporto umano.
Piccole bugie tra amici scorre veloce e ti lascia pensare una volta che si esce dalla sala: una vera rarità di questi tempi al cinema. Come ultima annotazione una colonna sonora di primissimo livello: da Ben Arper passando per Damien Rice per finire con David Bowie. Un film da vedere, da consigliare e da vivere fino in fondo.
[-]
[+] giusto
(di bobadue)
[ - ] giusto
[+] concordo
(di jackietreehorn)
[ - ] concordo
|
|
[+] lascia un commento a alisduranti »
[ - ] lascia un commento a alisduranti »
|
|
d'accordo? |
|
anty_capp
|
mercoledì 11 aprile 2012
|
dujardin ancora con la lingua infortunata.
|
|
|
|
Era da me molto atteso, poichè ripongo nei film francesi molta fiducia e di solito ricevo sempre del garbo dal loro modo di fare cinema; garbo che in questo caso è addirittura troppo. Con un po' di incisività e cinismo sarebbe diventato senza dubbio più intenso, invece questo Canet, compone un'orchestra di amici che mi sembra abbia poco da raccontare se non il fatto che, da subito, dimenticano il loro amico (Dujardin), in ospedale a vantaggio della loro vacanza, che dovrebbe essere densa di queste bugie che il titolo maltradotto in italiano lascia intendere. Le menzogne infatti c'entrano davvero poco, i piccoli fazzoletti senz'altro di più.
[+]
Era da me molto atteso, poichè ripongo nei film francesi molta fiducia e di solito ricevo sempre del garbo dal loro modo di fare cinema; garbo che in questo caso è addirittura troppo. Con un po' di incisività e cinismo sarebbe diventato senza dubbio più intenso, invece questo Canet, compone un'orchestra di amici che mi sembra abbia poco da raccontare se non il fatto che, da subito, dimenticano il loro amico (Dujardin), in ospedale a vantaggio della loro vacanza, che dovrebbe essere densa di queste bugie che il titolo maltradotto in italiano lascia intendere. Le menzogne infatti c'entrano davvero poco, i piccoli fazzoletti senz'altro di più. E' incredibile come in Italia le pellicole estranee a quelle americane vengano manipolate nel titolo in un tale malo modo fino a sfigurare completamente la loro vera natura.
Il film è troppo lungo a mio avviso, tale lunghezza mi sembra imposta dal regista per far dimenticare opportunamente Ludo in ospedale anche allo spettatore quest'ultimo invece tende più all'anestesia da noia. Finale strappalacrime che in realtà non strappa perchè Dujardin non ha avuto il tempo di dare se stesso al pubblico e quindi di prendere quell'affetto che gli si sarebbe dovuto, vista l'importanza che ha nella trama del film e nell'amore degli amici.
Insomma dopo l'oscar Dujardin ancora non parla, inizio a dubitare delle sue capacità oratorie. Per quanto riguarda quelle facciali sono davvero encomiabili. Il filme è appena in linea per andare nelle sale per me. Canet poteva riguardarlo e correggerlo in fase di montaggio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a anty_capp »
[ - ] lascia un commento a anty_capp »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
martedì 10 aprile 2012
|
sprecato
|
|
|
|
[+] tu
(di bobadue)
[ - ] tu
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
martedì 10 aprile 2012
|
un film sull'amicizia con tutti i suoi pregi e dif
|
|
|
|
Commedia su di un gruppo di amici, accoppiati o meno, che trascorrono due settimane in vacanza in una località balneare in Francia dopoi un grave incidente capitato in moto ad un loro caro amico. Scaramuccie, delusioni, fobie e complicità per raccontare e rimarcare quanto sia forte e profondo il sentimento dell'amicizia. Un pò lungo e per lo più parlato ma talmente ben equilibrato nella sua narrazione da non risultare affatto pesante, anzi, esattamente l'opposto. Tra tutti gli attori, ben immedesimati nella propria parte, spicca l'interpretazione di Francois Cluzet. Molto belle anche le canzoni scelte come colonna sonora.
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
alex2044
|
martedì 10 aprile 2012
|
un film che non convice ma si lascia vedere
|
|
|
|
Sembra un controsenso ma la lunghezza (254 min.) è un pregio del film e non pesa. Malgrado il film sia diseguale che gli attori non siano tutti all'altezza della situazione ,il film scorre veloce e senza pause. E' vero i posti,il bacino di Arcachon e cap Ferret sono meravigliosi (per chi non li conosce valgono un viaggio) ma non sono sufficenti a spiegare l'arcano. Come mai un film così non lascia insoddisfatti ?
Misteri meravigliosi del cinema .
[+] ma dove?
(di bobadue)
[ - ] ma dove?
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
|