Mangia Prega Ama

Impossibile sorbirselo tutto. La parte "italiana" poi costituirebbe un motivo per rompere le relazioni con gli USA. Roma è descritta come una città sdrumata, senza acqua nei bagni, con pappagalli che infastidiscono le turiste, con romani/e che parlano con l'accento di don Corleone o con l'accento di Celentano quando faceva Rugantino. Bulimici, si ingozzano di fritti e piatti di pasta palesemente scotta e fredda. In compenso la Roberts in quattro e quattrotto impara subito a parlare con perfetto accento romano. Memorabile il buon Argentero che qui comincia a studiare per diventare a distanza di anni testimonial di uno spazzolino da denti.

Si vero, è una commedia piena di stereotipi, d'altronde dovevano vendere biglietti..ma il contenuto dei sensi di colpa, il bilancio di una donna adulta, la scelta di dare uno scossone, la paura di amare ancora e di ferire gli altri, di rimanere da sola invece che in una vita stereotipata, il chiodo scaccia chiodo che si aggancia alla sua ricerca interiore..per me va rivisto + volte..

La tematica è nota e tuttavia molte persone stanno male per un rapporto finito.
La domanda se il nostro stile di vita e le nostre priorità siano giuste ormai è nelle menti di tutti (per ovvi motivi) e si amplifica quando c’è da elaborare un fallimento. Julia Roberts recita bene, a tratti molto bene, e che la storia sia un lieto fine speranzoso e’ taumaturgico… insomma concordo che l’Italia ne esca sempre un po’ caricaturale ma visto una domenica pomeriggio con tanti problemi in testa … beh ci è piaciuto

Giudizio in parte condivisibile ma riduttivo, dato che si tratta comunque di uno dei pochi film usciti negli ultimi anni dal ciclo commerciale che almeno per le problematiche che investe ha qualche senso vedere.

Una commedia ricca di stereotipi che trova il suo picco massimo durante il viaggio italiano, sintetizzando l'Italia nel più classico degli stereotipi: Cibo e Sesso. La protagonista di questa interminabile commedia intraprende un lungo viaggio per ritrovare se stessa, divorzia dal marito, lascia il nuovo boyfriend da poco conosciuto (ma tu guarda che rapidità), e si getta a capofitto in un'avventura fra Italia, India e Bali, in quest'ultima meta, guarda un pò, troverà anche l'amore.

Film costruito sulla e intorno la solita julia ...
incantevoli i posti ma scontata la sceneggiatura e quantomeno offensiva nei confronti di noi italiani...letto il libro dico che poteva uscire un film decisamente migliore..  

Uno dei film più brutti per una delle (o forsa “la”) più sopravvalutate attrici USA.

Non mi dilungo in dettagli, già ampiamente ed eloquantemente esposti da molti utenti e dalla stessa scheda del film. Non c’entra nemmeno la grottesca raffigurazione italiana (non ho letto il libro, ma immagino che non si discosti molto).
Semplicemente un film che fa venire mal di stomaco con i continui, persistenti, pessimi luoghi comuni assotamente indigeribili.

Ampiamente sconsigliato.

Capisco i commenti negativi,ma io ho visto questo film più volte è devo dire che mi ha sempre lasciato una sensazione straordinaria. Parla a tutte le persone che sentono il bisogno di cambiare vita o perlomeno di girare pagina. A costo di perdere la posizione che stai ricoprendo,a costo di perdere soldi casa a volte anche amici. Perché la strada che devi seguire,la strada giusta che devi percorrere la sai solo tu. Una fantastica Julia Roberts affiancata da attori messi al posto giusto mi ha regalato il film più bello del mio prezioso 2010

Difficile commentare un film che affronta il più grande interrogativo della vita! Anche provarci è una grande sfida, solo che bisogna anche aspettarsi che le risposte, poi, non arrivino, come in questo caso. I dubbi su chi siamo e dove andiamo, alla fine, restano! E comunque rendere la vita alle sole tre azioni del titolo è riduttivo: il film prova a illustrare queste tre fasi, ma non dà, o non riesce a dare, soluzioni. O forse non deve darle. Discreta la Roberts, anche in una storia dallo scorrimento difficile. Un film da evitare se si è depressi!

 Lasciando da parte gli stereotipi malandati, questo un film davvero privo di fondo che parte bene ma che a lungo andare mostra un contenuto sempre più in inconsistente (e pesante). Ricorda un tantino il modesto "sotto il cielo della Toscana" con una differenza mica da poco: Quello non durava un'eternità.