Mangia Prega Ama |
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Un film di Ryan Murphy.
Con Julia Roberts, James Franco, Richard Jenkins, Viola Davis, Billy Crudup.
continua»
Titolo originale Eat Pray Love.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 140 min.
- USA 2010.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 17 settembre 2010.
MYMONETRO
Mangia Prega Ama
valutazione media:
1,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una fenice che risorge dalle proprie ceneridi Trammina93Feedback: 4557 | altri commenti e recensioni di Trammina93 |
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lunedì 28 luglio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gran bel film. Mi ci sono ritrovata per puro caso a guardarlo e devo dire per fortuna perchè è un film che vale la pena vedere. Il cast è ottimo. C'è Julia Roberts che con ogni singola frase mi cattura, la trovo molto singolare perchè è proprio bella da vedere sullo schermo, pur non essendo lei una delle donne più belle che ci siano, eppure ha sempre un non so che che ti cattura, è elegante, snella, con un sorriso particolare contagioso. Poi c'è il sempre affascinante Javier Bardem, James Franco nel ruolo del ragazzo complesso, immaturo e poi inaspettatamente mi sono trovata Luca Argentero a fianco la Roberts e se l'è cavata abbastanza bene come sempre. Il film lo definirei come un insieme di scatole cinesi, man mano che si va nella scatola più interna la protagonista, interpretata dalla Roberts, scopre di più se stessa e si avvicina alla felicità, alla vita; la felicità non si ottiene facilmente ma deve scavare tanto dentro se stessa per poter vivere bene e poter di nuovo credere nell'amore. A tratti mi ha ricordato Blue Jasmine perchè fondamentalmente entrambi trattano di donne che affrontano la fine di un matrimonio e non la prendono molto bene, si sentono morte dentro. La differenza è che Jasmine affronta la cosa trattando tutti male, attenendosi alla sua aurea di altolocata, guardando tutti dall'alto verso il basso, rimpiangendo la sua vita passata senza far nulla per risollevarsi. Al contrario qui la protagonista si rimbocca le maniche e tenta di risollevarsi. E' molto più facile piangersi addosso che non mettersi in discussione, eppure questa fantastica protagonista si mette in discussione, decide di analizzarsi, prende coscienza di non essere adatta come moglie e dopo la fine di un'altra relazione in cui aveva creduto con tutta se stessa non ha più le forze per vivere perchè con quell'ultima storia se n'è andato anche l'ultimo pezzo rimastole del suo cuore. Eppure si dà da fare e trova un'altra ragione per vivere: decide di partire per il mondo percorrendo tre tappe: Roma, India, Bali. A quanto pare nessuno ha gradito il modo in cui è stata vista l'Italia e allora tutti hanno dovuto punire il film, dandogli una o due stelle, punendo però un'ottima trama; mentre Woody solo per essere lui si è preso tutte le lodi, pur non avendo il personaggio di Jasmine niente da invidiare a quello di Elizabeth. La verità è che tutti hanno odiato il modo in cui è stata dipinta l'italia perchè gli italiani odiano sentirsi rinfacciati come sta la verità e preferiscono stendere un velo su dei difetti che abbiamo, che poi difetti non sono. Si parla semplicemente del dolce far niente degli Italiani e dell'amore per il cibo. Non c'è nulla di cui vergognarsi, è vero che la maggior parte degli Italiani amano il dolce far niente, magari in tanti vanno a lavorare ma chi non preferirebbe starsene sdraiati sotto il sole, su un prato o nel letto di casa? Poi sì, è vero, siamo un popolo di mangioni ma è la nostra caratteristica, dobbiamo essere fieri del nostro cibo che è buono come nessun altro e perciò ne siamo pazzi e tutto il mondo lo è! La protagonista dovrà pur credere in dei valori, trovare qualcosa di entusiasmante per vivere e lei lo trova proprio nel nostro cibo, nella spiritualità dell'India e nella romanticità, l'amore che si può trovare a Bali. La sua chiave per la felicità è mangiare, pregare e amare. Così la nostra Elizabeth troverà la felicità anche grazie all'Italia. Parecchi si sono lamentati per la mancanza dell'aspetto introspettivo, molto presente nel libro. Non ho letto il libro e sono sempre del parere che i film non rendano bene i libri però mi sembra che ci sia molto l'aspetto introspettivo, la protagonista analizza tanto se stessa, se così non fosse non avrebbe deciso di partire, non si troverebbe varie volte in crisi quando è in India. A me è piaciuto tanto il suo coraggio, la sua forza, la sua volontàà di credere ancora nell'amore nonostante le cocenti delusioni, ciò ha reso questo film una commedia che si eleva dalle solite,; un pò come Il lato positivo che coi suoi personaggi particolari è riuscitto a distaccarsi dalle solite commedie.
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