Another Year

Acquista su Ibs.it   Soundtrack Another Year   Dvd Another Year   Blu-Ray Another Year  
Un film di Mike Leigh. Con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen, Oliver Maltman, Peter Wight.
continua»
Titolo originale Another Year. Drammatico, durata 129 min. - Gran Bretagna 2010. - Bim Distribuzione uscita venerdì 4 febbraio 2011. MYMONETRO Another Year * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
robbby domenica 13 febbraio 2011
di una banalita' estrema Valutazione 1 stelle su cinque
21%
No
79%

Film decisamente mediocre, di una banalità estrema, di una squallida tristezza. E' un film con dialoghi scialbi, scontati, banali, triti, impalpabili, estremamente lunghi e soporiferi. Si può tranquillamente dire che non siamo nemmeno in presenza di quello che comunemente viene reputato un film. Al giudizio della critica (vedi Repubblica: "da vedere e rivedere"), ci si aspetta una storia interessante con dialoghi accattivanti. Ma questo lo dicono giornali che hanno solo una finalità, quella di far cassa. Poi si va al cinema. E non si capisce il senso di un film così stupido. Stupido nella storia, nei dialoghi, nella fotografia, nella recitazione. Non si salva niente. Primi piani buttati a caso, attori che sembrano improvvisati nel loro ruolo da come recitano, una sceneggiatura pagata qualche centinaia di euro per risparmiare sui costi. [+]

[+] lascia un commento a robbby »
d'accordo?
writer58 sabato 12 febbraio 2011
se questa è vita... Valutazione 2 stelle su cinque
63%
No
37%


Narrare la quotidianità di un gruppo di persone nella Londra odierna attraverso  quattro capitoli, uno per ogni stagione dell'anno, può essere una buona idea, se  la regia sorregge questa scelta attraverso una buona scrittura e caratterizzazioni efficaci. Invece, "Another year" di Leigh (di cui avevo visto l'ottimo "Segreti e bugie"), mi è parso un film piatto e privo di sussulti, anche se formalmente corretto, in cui la dimensione del quotidiano, del tempo che passa costituisce solo lo sfondo delle interazioni  di un gruppo di personaggi toccati da solitudine e infelicità (Mary), lutti familiari (il fratello di Tom), ricerca di nuove relazioni (Il figlio di Tom e Gerry), dinamiche di coppia apparentemente serene. [+]

[+] sbiatito simulacro della quotidianità (di gianleo67)
[+] lascia un commento a writer58 »
d'accordo?
laulilla sabato 12 febbraio 2011
"il faut cultiver notre jardin" (voltaire)...ahimé Valutazione 4 stelle su cinque
71%
No
29%

  l film pare iniziare nel momento in cui si conclude Candide di Voltaire: "il faut cultiver notre jardin". A un minuscolo orto della periferia londinese, infatti, dedicano parte del loro tempo libero due coniugi anziani (la psicologa Gerri e il geologo Tom) che hanno  vissuto una vita di lavoro e di avventure (i viaggi), ma anche di sogni (il '68; l'isola di Wight). Le citazioni da Voltaire potrebbero proseguire: il perdurare dell'affetto fra i due coniugi, nonostante il loro imbruttimento (particolarmente quello di  Gerri-Cunegonda); la disillusione dall'utopia ottimistica, che nel film coincide il progressivo restringersi degli interessi sociali che l'utopia aveva dischiuso, l'accontentarsi (conseguente) di far bene il proprio lavoro e di proteggere la serenità propria e quella della propria famiglia, di cui la coltivazione dell'orto è una bella metafora. [+]

[+] lascia un commento a laulilla »
d'accordo?
domenico a venerdì 11 febbraio 2011
la danza delle apparenze Valutazione 3 stelle su cinque
73%
No
27%

Abbiamo visto “ Another year “ diretto da Mike Leight.
E’ sempre una grande occasione di Cinema quando esce un film di Mike Leight, grandissimo sceneggiatore e regista inglese. Uno di quegli autori che hanno dato vita alla “British Renaissance" del cinema britannico della seconda metà degli anni ottanta ( tanto per citare alcuni autori, Neil Jordan, Stephen Frears, Peter Greenaway, Derek jarman, Sally Potter ). Come ha scritto Emanuela Martini, nel bel libro “ British Renaissance “… Anche se non fu mai un “movimento”, né una “scuola”. Fu un sobbalzo fugace e vitale, fu soprattutto un urlo di rabbia contro un governo, quello conservatore di Margaret Thatcher, che stava distruggendo, in nome del vecchio perbenismo e del nuovo liberismo, la cultura del Paese. [+]

[+] lascia un commento a domenico a »
d'accordo?
ariadna giovedì 10 febbraio 2011
a cosa hanno rinunciato i "perdenti" del film? Valutazione 0 stelle su cinque
52%
No
48%

Il film ha suscitato in me una reazione duplice. Una sensazione di disagio, ogni tanto, di fronte alla coppia formata da Tom e Gerri ( l'impressione, di cui hanno parlato certi spettatori, di un eccesso di buone maniere, a volte contraddette da certe chiusure nette e decise , come se i due si sentissero portatori di una funzione modellizzante, costituita da ingredienti fissi, che si trasmettono solo per via ereditaria , altrimenti non resta che affidarsi allo specialista : ma anche in questo caso sembra che lo specialista non possa fare altro che mostrarsi come controparte depositaria di una verità che sta nelle cose . O l'hai trovata da te o...?). D'altra parte il film suggerisce che quello di Tom e Gerri è un modello come un altro: è il punto di arrivo di un impegno, di cose giuste al momento giusto,forse non necessariamente quelle, potrebbero essere altre purché perseguite con senso di responsabilità, realismo , fiducia, capacità di adattamento, persino capacità di accontentarsi. [+]

[+] lascia un commento a ariadna »
d'accordo?
gianmarco.diroma mercoledì 9 febbraio 2011
c'erano una volta i 400 colpi Valutazione 4 stelle su cinque
68%
No
32%

C'erano una volta i 400 colpi: c'era una volta il protagonista del capolavoro di Truffaut che in fuga in riva al mare veniva fissato per sempre nel nostro immaginario con un coraggioso e superbo fermo immagine, capace di rendere Jean-Pierre Léaud il vero alter ego di François Truffaut: rimane oggi invece il volto della povera, sola e sconsolata Mary, che, nel finale dell'ultima fatica cinematografica di Mike Leigh, dopo che la cinepresa ha compiuto un giro completo intorno ad una tavola imbastita per la cena, salutando i protagonisti di questa pellicola (Gerri, Joe, Katie, Tom), si immerge nel proprio silenzio, dimentica o meglio inizia un lento estraniamento dalle parole che tenta di ascoltare con un briciolo di attenzione ma che invece non fanno che accentuare il suo senso di solitudine; l'audio cala fino a scomparire. [+]

[+] poetico (di carlariz)
[+] lascia un commento a gianmarco.diroma »
d'accordo?
pepito1948 martedì 8 febbraio 2011
armonie e solitudini Valutazione 3 stelle su cinque
85%
No
15%

 
Solitudine 1: essere anziani è cercare ad ogni costo l’oblio, fare del sonno che sfugge il vuoto rifugio che tutto assorbe come un buco nero; da 1 a 10 la vita è diventata il minimo, non servono medici che curino ma farmaci che riattivino quella parte di vita che apparentemente è sospensione della vita e di notte  rende insensibili alle insidie quotidiane. Non serve una psicoterapeuta  piuttosto bruttina ed attempata, non servono i suoi abbracci professionali e la sua persuasività serena e inutilmente rassicurante. Non serve ripercorrere il passato alla ricerca di un baleno di luce ormai dimenticato che riaccenda il presente. [+]

[+] magico! (di discanto55)
[+] lascia un commento a pepito1948 »
d'accordo?
renato volpone martedì 8 febbraio 2011
la coltivazione dell'orto e la costruzione di sé Valutazione 2 stelle su cinque
26%
No
74%

Un anno e le sue stagioni si aprono sull'orto di Tom e Gerry, un ingegnere e una psicologa che vivono un'unione felice e serena. La coppia, però, è circondata da personaggi strani, complicati e depressi. Il film si dipana lento su situazioni sussurrate e mai risolte, propone in chiave ironica e spiritosa immagini di vita più o meno drammatiche, improbabili. Un dipinto naif un po' scolorito.

[+] lascia un commento a renato volpone »
d'accordo?
zoom e controzoom lunedì 7 febbraio 2011
così è la vita : chi c'è c'è, chi non c'è non c'e' Valutazione 4 stelle su cinque
65%
No
35%

Impeccabile perfezione del cerchio nel quale si chiude l'inviolabilità della famiglia. Tecnicamente ottimo. Le riprese statiche, la prevalenza del parlato, i lunghi discorsi, danno la dimensione dell'inesorabilità della compostezza della situazione famiglia, dove nulla trasborda perchè sempre contemplato dai canoni. Perciò, la coppia perfetta e amorosa, si fa umanamente carico della disperazione dell'amica frustrata, dell'amico beone, del fratello/cognato atono..nei limiti della carità umana - limiti che si trovano davanti al nipote ribelle, l'unico personaggio che vive al di fuori dello spartito-. Tutto rientra in un cadenzato sguardo che giudica, ma non esprime verbo ne per reprimere, ne per trovare soluzioni, fino a chè. [+]

[+] lascia un commento a zoom e controzoom »
d'accordo?
elvi77 lunedì 7 febbraio 2011
dolce con una nota di amarezza Valutazione 5 stelle su cinque
33%
No
67%

Quanto è delizioso questo film...rispecchia la nostra vita quotidiana..sia sotto forma di quella che vogliamo avere di tutti i giorni sia quella che ogni tanto fuoriesce sotto forma di parente o amici poco desiderati. Lo consiglio vivacemente..è un'alternativa valida ai film "holywoodiani"...

[+] lascia un commento a elvi77 »
d'accordo?
pagina: « 1 2 3 4 5 »
Another Year | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Premio Oscar (1)
Nastri d'Argento (1)
European Film Awards (2)
David di Donatello (1)
Critics Choice Award (1)
BAFTA (2)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 |
Link esterni
Sito ufficiale
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità