joker79
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sabato 21 novembre 2009
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lupo ulu la'
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Secondo capitolo della saga Meyer INc denso di atmosfera dark e baci sospesi.La Meyer come molte autrici contemporanee(vedi Rowling ed il suo maghetto dalla bacchetta d'oro) sa di cosa ha bisogno il proprio pubblico: una passione silenziosa per un "bello" ed assetato.Il vampiro è tutto ciò che ognuno di noi nasconde ma brama, un essere che Vuole e per questo uccide. La storia riparte da un Edward evanescente, che rinuncia all'Amore per proteggere Bella dalla propria essenza di mostro contemporaneo. Nel film il sentimento emerso tra i flutti dell'anima del I libro affoga qui dolcemente e la Bella Stewart rintanata nella sua alcova di Forks strilla la propria solitudine. A salvarla dal baratro dell'abbandono Jacob, un quileutes dai Canini di luna ,che difende strenuamente la sua preda da ogni interferenza umana o non-morta.
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Secondo capitolo della saga Meyer INc denso di atmosfera dark e baci sospesi.La Meyer come molte autrici contemporanee(vedi Rowling ed il suo maghetto dalla bacchetta d'oro) sa di cosa ha bisogno il proprio pubblico: una passione silenziosa per un "bello" ed assetato.Il vampiro è tutto ciò che ognuno di noi nasconde ma brama, un essere che Vuole e per questo uccide. La storia riparte da un Edward evanescente, che rinuncia all'Amore per proteggere Bella dalla propria essenza di mostro contemporaneo. Nel film il sentimento emerso tra i flutti dell'anima del I libro affoga qui dolcemente e la Bella Stewart rintanata nella sua alcova di Forks strilla la propria solitudine. A salvarla dal baratro dell'abbandono Jacob, un quileutes dai Canini di luna ,che difende strenuamente la sua preda da ogni interferenza umana o non-morta. Il film celebra ogni capitolo del secondo libro senza troppe rivisitazioni(il pubblico non avrebbe perdonato!!!).Il ritmo delle sequenze è incalzante come lo troviamo nelle pagine della Meyer(come ognuno di noi le ha divorate). La trasposizione psicologica dei personaggi è ottimale. La soundtrack spazia tra brani degli Audioslave,Killers,Hana Pestle,Editors...Il conflitto tra lupi e vampiri è appena iniziato ed il pubblico al termine della proiezione già rivendica il resto!!!Un film per gli addetti ai lavori o per chi nutre un amore impossibile proprio come un lupo ulula alla luna.
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the_end
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sabato 28 novembre 2009
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bella non avrebbe visto questo film!
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Eh già, la protagonista femminile della saga, in preda alla disperazione, rifiuta di andare al cinema per vedere film romantici o sentimentali: preferisce un horror e un film d'azione.
In effetti questo film è molto, ma molto sentimentale.
Rispetto a Twilight - primo episodio della saga -, New Moon lascia un po' le ambientazioni collegiali per prendere una direzione estremamente romantica e attenua le attese fantasy per dispiegare la vena fantascientifica con l'eterno conflitto fra vampiri, licantropi e umani.
Il risultato?
Prendete una storia di F. Moccia;
aumentatene il target di pubblico di circa 4 anni;
aggiungete creatività fino a creare una storia multiforme, che fonde alla love-story sfaccettature fantasy, dark, fantascientifiche e d'azione;
mettete in conto una produzione americana (budget improponibili per l'Italia) e i conseguenti vantaggi: ottima qualità dell'immagine e del suono, buoni effetti speciali, degna fotografia e scenografia, discreto montaggio (personalmente, ho apprezzato l'espediente dello "scorrere monotono del tempo" con dei cambiamenti climatici visti dalla finestra della stanza di Bella con un piano-sequenza ruotante [e la scritta del mese per i ragazzini che avrebbero potuto non capire che stava trascorrendo del tempo]).
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Eh già, la protagonista femminile della saga, in preda alla disperazione, rifiuta di andare al cinema per vedere film romantici o sentimentali: preferisce un horror e un film d'azione.
In effetti questo film è molto, ma molto sentimentale.
Rispetto a Twilight - primo episodio della saga -, New Moon lascia un po' le ambientazioni collegiali per prendere una direzione estremamente romantica e attenua le attese fantasy per dispiegare la vena fantascientifica con l'eterno conflitto fra vampiri, licantropi e umani.
Il risultato?
Prendete una storia di F. Moccia;
aumentatene il target di pubblico di circa 4 anni;
aggiungete creatività fino a creare una storia multiforme, che fonde alla love-story sfaccettature fantasy, dark, fantascientifiche e d'azione;
mettete in conto una produzione americana (budget improponibili per l'Italia) e i conseguenti vantaggi: ottima qualità dell'immagine e del suono, buoni effetti speciali, degna fotografia e scenografia, discreto montaggio (personalmente, ho apprezzato l'espediente dello "scorrere monotono del tempo" con dei cambiamenti climatici visti dalla finestra della stanza di Bella con un piano-sequenza ruotante [e la scritta del mese per i ragazzini che avrebbero potuto non capire che stava trascorrendo del tempo]).
Da questa ricetta otterrete un film gradevole, specialmente per una giovane coppia, che da un lato annoia per lo sdolcinato romanticismo di un melenso amore impossibile (trito e ritrito, specialmente in Italia) esplicitamente quanto imbarazzantemente accostato a quello di Romeo e Giulietta, e dall'altro lato può essere una buona occasione per andare al cinema e vedere un film romantico godendo - almeno - di buoni effetti speciali.
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[+] bella sarebbe andata a vedere un film del genere..
(di sarali94)
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chiara.d.
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domenica 22 novembre 2009
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il successo (immeritato) di new moon
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Nel secondo capitolo della saga di "Twilight" la storia d'amore fra i due protagonisti si fa sempre più contrastata. Il film si apre con il "dramma" di Bella, che, il giorno del suo diciottesimo compleanno, viene colta da un attacco di angoscia, consapevole del fatto di esser destinata ad invecchiare a differenza del suo immortale compagno, che resterà diciassettenne per l'eternità. Dopo essere stata lasciata da Edward, che, nel tentativo di proteggerla dal suo mondo, le assicura di non tornare mai più, la ragazza, inutile dirlo, passa un periodo nella disperazione totale; si consola con l'amico Jakob, con il quale, ovviamente, nasce un'attrazione molto forte che però non le permette di dimenticare il vampiro.
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Nel secondo capitolo della saga di "Twilight" la storia d'amore fra i due protagonisti si fa sempre più contrastata. Il film si apre con il "dramma" di Bella, che, il giorno del suo diciottesimo compleanno, viene colta da un attacco di angoscia, consapevole del fatto di esser destinata ad invecchiare a differenza del suo immortale compagno, che resterà diciassettenne per l'eternità. Dopo essere stata lasciata da Edward, che, nel tentativo di proteggerla dal suo mondo, le assicura di non tornare mai più, la ragazza, inutile dirlo, passa un periodo nella disperazione totale; si consola con l'amico Jakob, con il quale, ovviamente, nasce un'attrazione molto forte che però non le permette di dimenticare il vampiro. Ma anche il nuovo amico di Bella nasconde un segreto (che poi tanto segreto non è, dato che si può intuire benissimo prima che venga svelato). Il film è peggiore del precedente. Innanzitutto il vampiro buono e oppresso dai sensi di colpa è una figura poco affascinante ed un po' scontata e, se si escludono le parti fantastiche, il film si riduce ad un teen-drama romantico per dodicenni. Quello che di più innovativo ed interessante potrebbe essere sviluppato nella trama (ad esempio la descizione di un mondo fantastico, che, come già successo per "Harry Potter" diventa affascinante ed avvincente) viene completamente oscurato dalle turbe amorose dei protagonisti, che raggiungono il culmine nei dialoghi pieni di pause, sospiri e battute scontate in stampo da soap opera, che non solo diventano ripetitivi ed un pò ridicoli, ma annoiano anche. La vicenda è molto tirata per le lunghe tant'è che l'unico "colpo di scena" è quello della battuta finale, mentre le parti che dovrebbero far stare con il fiato sospeso, quelle dei combattimenti, sono ridicolizzate dai pessimi effetti speciali (caratteristica del regista, dato che anche nel suo precendete lavoro "La bussola d'oro",gli effetti erano veramente pessimi). Il riferimento alla tragedia shakespeariana (intuibile già da una delle prime scena, in cui Bella ed Edward guardano il film di "Romeo e Giulietta) è decisamente esagerato. Vi sono note positive, comunque:quella delle inquadrature e delle musiche: la camera non è quasi mai fissa su un personaggio ma ci si cimenta in bellissime panoramiche, soggettive etc. e tutto il film è alleggerito da un buon repertorio musicale. Anche qui, però, c'è da ridire: a forza di zoomate improvvise, cambi di veloctà dell'immagine e riprese ruotanti a 360 gradi viene mal di testa e la vicenda procede in maniera troppo poco lineare. Il successo commerciale è assicrato: la storia d'amore contrastata fa sempre presa sui giovani (tanto più se i protagonisti maschili sono stati scelti ad arte per assecondare le richieste estetiche del pubblico femminile) e il finale aperto assicura un grande affluire di pubblico anche per il nuovo capitolo, la cui uscita è prevista a Giugno del 2010. In fondo anche gli spettatori a cui non è piaciuto il film sono curiosi di sapere se Edward si deciderà finalmente a trasormare la sua Bella in un vampiro.
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the lady on the hot tin roof
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domenica 24 gennaio 2010
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film classico per una saga non classica.
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Il libro della Meyer è radicalmente introspettivo, dal momento che la storia è filtrata interamente attraverso la depressione profonda e ossessiva in cui si trova la protagonista Bella, la quale affida alla memoria tutto il suo essere, per esempio tentando in ogni modo di sentire la voce di Edward, il suo amato perduto, un'illusione pericolosa e totalizzante. Gli accorgimenti portati avanti dal team che ha realizzato questo secondo capitolo della saga fantasy sorprendono per la capacità di dare un ritmo costante alla storia, nonché per l'intelligenza con cui i pensieri di Bella vengono tradotti sullo schermo. Un esempio in merito è dato dalla voce narrante della protagonista, che non si limita a raccontare i propri stati d'animo, il che avrebbe appestantito terribilmente la scioltezza del racconto, bensì immagina di narrarli per corrispondenza al personaggio di Alice, sorella di Edward.
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Il libro della Meyer è radicalmente introspettivo, dal momento che la storia è filtrata interamente attraverso la depressione profonda e ossessiva in cui si trova la protagonista Bella, la quale affida alla memoria tutto il suo essere, per esempio tentando in ogni modo di sentire la voce di Edward, il suo amato perduto, un'illusione pericolosa e totalizzante. Gli accorgimenti portati avanti dal team che ha realizzato questo secondo capitolo della saga fantasy sorprendono per la capacità di dare un ritmo costante alla storia, nonché per l'intelligenza con cui i pensieri di Bella vengono tradotti sullo schermo. Un esempio in merito è dato dalla voce narrante della protagonista, che non si limita a raccontare i propri stati d'animo, il che avrebbe appestantito terribilmente la scioltezza del racconto, bensì immagina di narrarli per corrispondenza al personaggio di Alice, sorella di Edward. Tuttavia, l'esempio più citato è rappresentato dal modo in cui è stata riportata la continua impressione da parte di Bella di sentire la voce dell'amato: un semplice voice over di Edward avrebbe costituito un'inutile distrazione rispetto agli accadimenti narrati, motivo per cui tale voce illusoria è stata incorporata tramite apparizioni fugaci del personaggio in nuvole di fumo et similia per rendere l'idea della sua inconsistenza materiale. Purtroppo il trucco non riesce ad ogni tentativo ma è meglio di niente. In compenso, alcune parti del libro vengono decisamente migliorate (basti l'esempio del ricongiungimento in Italia, per chi ha già visto il film), altre debitamente "sfrondate" oppure acutamente invertite, e Melissa Rosenberg si conferma ancora una volta sceneggiatrice intelligente e misurata. Al di là della validità dell'adattamento, è necessario ponderare il valore di "New Moon" in quanto film e raccordarlo al precedente nella saga (mi riferisco, ovviamente, a "Twilight"). Non vi è alcun dubbio circa l'impostazione di fondo del film: infatti, mentre il precedente conserva in toto la pervasività del punto di vista unitario, ossia l'"Io" della protagonista, e di conseguenza si muove su una direttrice intimistica a cui si addice perfettamente lo stile indie della pellicola, questo secondo capitolo si pone in un'ottica esterna e frammenta la prospettiva della narrazione al fine di rendere la storia un racconto fantasy decisamente più classico in tutti i suoi elementi, dalla regia alla fotografia alla musica e così via. Il risultato è un ottimo rappresentante del genere, anche se non privo di qualche involontario momento di ilarità (per esempio la sequenza della visione di Aro, sempre per chi ha visto il film). Alcuni critici si sono soffermati, a mio avviso eccessivamente, sull'ideologia di fondo, il sottotesto di impronta mormone in base al quale tutto il film costituirebbe una rappresentazione allegorica dell'astinenza sessuale. Personalmente credo che tali osservazioni non aggiungano nulla allo spessore del film, che si regge da solo come favola tragica e romantica arricchita dalla grandeur dell'epica.
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teo '93
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mercoledì 7 aprile 2010
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bella e "i giorni dell'abbandono"..
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Vampiro o licantropo? E’la domanda più martellante di uno dei romanzi più “venerati” degli ultimi anni. Un fenomeno che ha causato un contagio così febbrile nel pubblico da rendere “New Moon” il film più atteso della stagione. Ritroviamo Bella (Kristen Stewart) che da un giorno all’altro si ritrova abbandonata dal vampiro Edward (Robert Pattinson), decisione presa da quest’ultimo per paura che la sua stessa natura possa metterla in pericolo. Dopo una lunga crisi, Bella troverà conforto nell’amico Jacob (Taylor Lautner), ignara che il ragazzo è in realtà un potente licantropo. Avvertita dalla sorella di Edward, Alice, che questo, credendola morta per mano della perfida Victoria, abbai deciso di farsi uccidere dai Volturi, potente famiglia di vampiri residenti a Volterra (Toscana), Bella prenderà la decisione di lasciare Jacob e di partire alla volta dell’Italia per tentare di salvare la sua dolce metà.
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Vampiro o licantropo? E’la domanda più martellante di uno dei romanzi più “venerati” degli ultimi anni. Un fenomeno che ha causato un contagio così febbrile nel pubblico da rendere “New Moon” il film più atteso della stagione. Ritroviamo Bella (Kristen Stewart) che da un giorno all’altro si ritrova abbandonata dal vampiro Edward (Robert Pattinson), decisione presa da quest’ultimo per paura che la sua stessa natura possa metterla in pericolo. Dopo una lunga crisi, Bella troverà conforto nell’amico Jacob (Taylor Lautner), ignara che il ragazzo è in realtà un potente licantropo. Avvertita dalla sorella di Edward, Alice, che questo, credendola morta per mano della perfida Victoria, abbai deciso di farsi uccidere dai Volturi, potente famiglia di vampiri residenti a Volterra (Toscana), Bella prenderà la decisione di lasciare Jacob e di partire alla volta dell’Italia per tentare di salvare la sua dolce metà.
La regia di Chris Weitz non ha certo la pretenziosità superficiale del primo episodio, senza troppe ambizioni gioca le sue carte costruendo una tensione sottile e fitta, sebbene la sceneggiatura di Melissa Rosenberg contenga stralci zoppicanti e macchinosi in cui faticano a venire alla luce emozioni autentiche. “New Moon” annulla il pathos e l’ambiguità oscura di “Twilight” prediligendo le pulsioni amorose che travolgono Bella come un fulmine a ciel sereno. Sebbene la dinamica si faccia più coinvolgente del primo film, due ore sono palesemente eccessive per un racconto che si limita a comporre le note di una poco riuscita ricerca introspettiva. Causa principale: una regia francamente troppo sperimentale piuttosto che controllata, a tratti inutilmente simbolistica o eccessivamente onirica (vedi l’inizio con Edward e Bella allo specchio nel bosco).
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killbillvol2
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domenica 22 aprile 2012
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new moon, che noia.
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Seguito inutile, freddo, che non sa nè da dove viene, nè dove andrà a parare. E' uno dei peggiori sequel mai realizzati, dopo un primo neanche così brutto(ma neanche un capolavoro). Edward Cullen, dopo un imprevisto alla festa di compleanno della sua finzata, Bella Swan, decide di lasciarla e di sparire. Lei si dispera e non sa come uscire fuori da questa depressione...forse tra i pettorali del suo amico licantropo Jacob?
Tutta l'atmosfera, seppur minima, che si era creata nel primo episodio, un'atmosfera dark, a tratti horror, in questo secondo capitolo sfuma dopo i primi cinque minuti, e ci si rende conto di trovarsi davnti ad un teen movie da due soldi, che cerca di mantenere sulla "retta via" le ragazze di tutto il mondo.
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Seguito inutile, freddo, che non sa nè da dove viene, nè dove andrà a parare. E' uno dei peggiori sequel mai realizzati, dopo un primo neanche così brutto(ma neanche un capolavoro). Edward Cullen, dopo un imprevisto alla festa di compleanno della sua finzata, Bella Swan, decide di lasciarla e di sparire. Lei si dispera e non sa come uscire fuori da questa depressione...forse tra i pettorali del suo amico licantropo Jacob?
Tutta l'atmosfera, seppur minima, che si era creata nel primo episodio, un'atmosfera dark, a tratti horror, in questo secondo capitolo sfuma dopo i primi cinque minuti, e ci si rende conto di trovarsi davnti ad un teen movie da due soldi, che cerca di mantenere sulla "retta via" le ragazze di tutto il mondo. In più molti dei comportamenti della protagonista non fanno che aumentare il nervoso che si era già creato per l'insensità della storia. Per i tre quarti non succede un bel niente, e la cosa sarebbe anche stata un pregio, in un'altro scenario, ma in questo il risultato è una noia mortale, con dialoghi tra adolescenti imbecilli, e situazioni immotivate, il tutto, per altro, cerca di prendersi sempre sul serio, anche quando non dovrebbe. Nella seconda metà vorrebbe omaggiare Romeo e Giulietta (quasi comparandosi ad esso), ma invece, finisce praticamente col copiare alcuni pezzi dell'opera di mastro Shakespeare, e (incredibile ma vero) riesce ad annoiare e a far disinteressare lo spettatore proprio nel climax finale.
Almeno la saga si è un leggermente rialzata di qualità nel terzo episodio: Eclipse.
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vales.
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venerdì 20 agosto 2010
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poco fluido ma coinvolgente
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IN GENERALE: E' il più simile al libro dal punto di vista cronologico, ma avrei aggiunto le frasi più importanti e lasciato trucco e parucco degli attori per come era nel precedente. Peccato che molti personaggi abbiano ancora meno spazio che nel libro.
LA REGIA: Weitz cambiando i toni cromatici e i ritmi ha dato una decisiva svolta che differenzia parecchio questo film dal precedente: si avverte che adesso dietro la cinepresa ci sta un uomo. La sequenza più riuscita è quella coi Volturi e il tuffo di Bella dalla scogliera. Delude però l'eccessiva velocità da quest' ultima scena in poi: avrebbe potuto durare almeno 10 minuti in più.
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IN GENERALE: E' il più simile al libro dal punto di vista cronologico, ma avrei aggiunto le frasi più importanti e lasciato trucco e parucco degli attori per come era nel precedente. Peccato che molti personaggi abbiano ancora meno spazio che nel libro.
LA REGIA: Weitz cambiando i toni cromatici e i ritmi ha dato una decisiva svolta che differenzia parecchio questo film dal precedente: si avverte che adesso dietro la cinepresa ci sta un uomo. La sequenza più riuscita è quella coi Volturi e il tuffo di Bella dalla scogliera. Delude però l'eccessiva velocità da quest' ultima scena in poi: avrebbe potuto durare almeno 10 minuti in più.
L' INTERPRETAZIONE DEI PROTAGONISTI:
STEWART: Meno espressiva del primo, brava però nella scena dei mesi della depressione e in quella a Volterra. Avrei reso il suo aspetto un pò più trascurato( nel libro dice spesso che ha l'aspetto di uno zombie..qui invece è più bella del primo...) e le avrei assegnato delle battute migliori.
PATTINSON: Visibilmente cresciuto fisicamente, ancora bravo nel mostrarsi sofferente. Il trucco a volte è eccessivo e limita l'espressività, ma è davvero convincente nella scena dell'addio. Anche per lui, purtroppo, battute banali: perchè non hanno inserito alcune delle più emozionanti, romantiche ma mai sdolcinate e scontate frasi del libro?
LAUTNER: Come molti attori è più bello che bravo, ma tenendo conto della giovanissima età, è stato bravino. E' molto aiutato dal fisico e ricorda parecchio il personaggio del libro.
LA COLONNA SONORA: Le musiche sono un pò ripetitive ma buone, le canzoni poche sfruttate ma adatte.
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scarlett
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venerdì 31 dicembre 2010
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forbidden to remember, terrified to forget
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Che il loro amore e la felicità da esso derivante siano qualcosa di utopico, non vi è più alcun dubbio. Se n’è già sentito parlare parecchie volte: Magnum e Laila, Tristano e Isotta, Aida e Radamès, Romeo e Giulietta… Storie di amori irrealizzabili da cui l’intera vicenda ha avuto inizio per avviarsi verso il proprio tragico e inesorabile epilogo. Il fascino dell’amore proibito torna in veste del tutto inaspettata: Lei, umana. Lui, vampiro.
E’ la saga di Twilight: scritti da S. Meyer, i 4 romanzi sono subito divenuti best-sellers internazionali, gli unici a tenere testa alla pluripremiata saga di Harry Potter. Dopo la timidezza e l’incanto di un primo amore casto e quasi adolescenziale, il secondo capitolo “New moon” rivela un momento fatalmente amaro: la separazione degli amanti.
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Che il loro amore e la felicità da esso derivante siano qualcosa di utopico, non vi è più alcun dubbio. Se n’è già sentito parlare parecchie volte: Magnum e Laila, Tristano e Isotta, Aida e Radamès, Romeo e Giulietta… Storie di amori irrealizzabili da cui l’intera vicenda ha avuto inizio per avviarsi verso il proprio tragico e inesorabile epilogo. Il fascino dell’amore proibito torna in veste del tutto inaspettata: Lei, umana. Lui, vampiro.
E’ la saga di Twilight: scritti da S. Meyer, i 4 romanzi sono subito divenuti best-sellers internazionali, gli unici a tenere testa alla pluripremiata saga di Harry Potter. Dopo la timidezza e l’incanto di un primo amore casto e quasi adolescenziale, il secondo capitolo “New moon” rivela un momento fatalmente amaro: la separazione degli amanti. Ciò non è dovuto solo a cause di forza maggiore, ma anche a un “calo di interesse”. Sanno cosa li attende, che prima o poi dovranno farci i conti, ma non vogliono pensarci, perdendosi tra i meandri del loro amore. Bella compie 18 anni e per il suo compleanno, i Cullen danno una festa a casa loro. Un’atmosfera briosa aleggia nel salone di casa Cullen. Foto, sorrisi, regali e qualche battuta impertinente: ci si dimentica che gli invitati sono vampiri vegetariani.
Tutto cambia quando una microscopica goccia scarlatta cade sulla moquette: è sufficiente a scatenare in pochi istanti un “piccolo” incidente che per Bella poteva essere fatale. Lo studio del dottor Cullen un po’ cupo per via dei molteplici dipinti raffiguranti creature demoniache, ma comunque accogliente è esattamente come lo si può immaginare dalla descrizione dei romanzi: la stessa aria austera del XVII secolo da cui il dottore proviene. Qui Bella scopre che è la paura della dannazione eterna a impedire a Edward di renderla immortale.
Straziante è la separazione: E’ giunto il momento di accettare l’evidenza, di porre fine a una splendida illusione durata fin troppo. “Tu non sei la persona giusta per me” le dice. E’ un estraneo: la sua freddezza è inquietante. “Sarà come se non fossi mai esistito” le promette, poi va via. Bella è sola, vuole seguirlo, si addentra nella foresta, finché non crolla al suolo, in una notte di luna nuova.
“Il tempo passa, anche quando […] il rintocco di ogni secondo fa male come il sangue che pulsa nelle ferite”. E passano le giornate di Bella, vuote come le pagine del romanzo che narrano di quei mesi. Ma i pericoli sono sempre in agguato... Lei è diversa: inquieta, spericolata. Tra amici licantropi, moto e vampiri a caccia, la notizia di un tuffo dagli scogli, che fa accorrere Alice, giunge a Edward che, credendola morta, si reca a Volterra per farsi uccidere dai Volturi. Una corsa contro il tempo che Alice e Bella devono vincere per salvare Edward...
Rispetto a “Twilight” che si proponeva con un approccio prettamente adolescenziale, differente è la pellicola di Weitz. Apprezzata per l'inerenza alla trama, lo stile della fotografia è decisamente meno morboso ciò facilita la visione mitigando la tensione, benché gli effetti speciali nelle scene di lotta diano un'impronta più dinamica e po' fantasy. Non mancano ilarità e pateticità come l’entrata in scena a rallentatore del protagonista maschile e la visione di Alice sul futuro di Bella che fanno sorridere insieme al colpo di scena finale rendono il film accattivante. Eccezionali le interpretazioni di R. le Fèvre (letale e incantevole) e di M. Sheen idoneo nell'incarnare un personaggio eccentrico quale Aro.
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mr gaga
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giovedì 28 agosto 2014
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new moon
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Parto con una precisazione: anni fa ho scritto una recensione per Eclipse, di cui mi vergogno tantissimo. In poche parole ero talmente abbagliato dal successo della saga, che mi arrabbiavo con chiunque la mal criticasse.
Ora che sono cresciuto un po' e ho iniziato a capire un po' meglio, mi rimangio cioò che scrissi in quella recensione.
The Twilight Saga: New Moon (2009)
Bella compie 18 anni e l'idea di essere un anno più vecchia del suo ragazzo-vampiro Edward, la fa incavolare un po' (nel libro, OVVIAMENTE, ciò è descritto molto meglio).
La sorella(stra) di Edward, la bellissima (perché comunque Ashley Greene è bellissima davvero!) Alice insiste per festaggiare a casa dei Cullen il passaggio di Bella da teenager ad un'età che è in bilico tra l'adulto e l'essere ancora ragazzina.
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Parto con una precisazione: anni fa ho scritto una recensione per Eclipse, di cui mi vergogno tantissimo. In poche parole ero talmente abbagliato dal successo della saga, che mi arrabbiavo con chiunque la mal criticasse.
Ora che sono cresciuto un po' e ho iniziato a capire un po' meglio, mi rimangio cioò che scrissi in quella recensione.
The Twilight Saga: New Moon (2009)
Bella compie 18 anni e l'idea di essere un anno più vecchia del suo ragazzo-vampiro Edward, la fa incavolare un po' (nel libro, OVVIAMENTE, ciò è descritto molto meglio).
La sorella(stra) di Edward, la bellissima (perché comunque Ashley Greene è bellissima davvero!) Alice insiste per festaggiare a casa dei Cullen il passaggio di Bella da teenager ad un'età che è in bilico tra l'adulto e l'essere ancora ragazzina. Sfortunamente Bella si taglia il dito aprendo un pacchetto regalo e scatena la reazione di Jasper, che tenta di ammazzarla senza tanti perché. Edward decide quindi di lasciarla e dopo un periodo di depressione, la ragazza ritrova un po' di vita (la Stewart con le sue espressioni si fa capire da sola) frequantando Jacob Black, che a sua volta le nasconderà un altro grande (peloso) ed importante segreto.
Come ho letto in internet e in molte recensioni qua, il film ha fatto un grosso buco nell'acqua a differenza di Twilight. Intendiamoci: il primo film già non è stato un successo di critica, ma in confronto a questo ha semaforo verde..
Partiamo con ordine: dopo gli incassi del primo del film, ovviamente il seguito doveva avere un costo molto più alto e mi sono chiesto perchè non si siano sprecati a fare dei migliori effetti speciali... Seconda cosa, l'idolo delle teenagers (io ragazzo me la godo a guardare le attrici che cmq non sono affatto male) Robert Pattinson ha una parte molto piccola in questo film, e per fortuna: non c'è un minimo di espressività nel suo personaggio, zero; il vampiro viene cmq rimpiazzato subito dal lupo Jacob, che crea tra le ragazzine un altro schieramento a suo favore.
E Kristen Stewart? Edward, Edward e solo lui, vive per lui, ama solo lui (anche se Jacob la fa vacillare da questo lato...), è una cosa morbosa. Per non parlare della sua monoespressività: si fatica a capire quando sia triste, arrabbiata o felice.
La Meyer, con Twilight probabilmente ha creato la sua versione dell'amore: essendo lei molto religiosa, probabilmente pensa che l'amore della vita sia uno, solo quella persona per sempre, nel caso di Bella per l'eternità.
I dialoghi dei protagonisti sono molto banali, lontani miliardi di anni luce dai dialoghi di una coppia come Jack e Rose, e sono monotoni, scontati "Jake forse dovremmo andarcene per un po', tu e io" "Lo faresti davvero?""Si" (per dare un'idea).
La pecca di Twilght, SECONDO ME E QUINDI POTETE CONDIVIDERE O MENO, è che non delinea bene i caratteri dei protagonisti: loro sono li, fanno bella presenza ma sono inespressivi, impacciati. Inoltre sembra che Twilight si rivolga solo a ragazzine: se assomigliasse di più a Vampire Diaries, nel quale amore, suspance, azione e horror vengono mescolati benissimo, probabilmente avrebbe ricevuto critiche migliori, perchè è vero che Elena è innamorata di Stefan, ma non esagerano come Bella ed Edward,non sono morbosi e nauseanti. Tutto questo per dire che avrebbero dovuto staccarsi di più dai romanzi (accusati anche di plagio) e creare sulle basi stese da essi, un nuovo universo.
Tre stelle le do per le inquadrature, per i colori della pellicola e la colonna sonora. Non è un film proprio da buttare, ma non si può ottenere un successo così immeritato sulla base di una storia d'amore che alla fine scontata è e scontata rimane, una storia d'amore che dopo un po' opprime. sicuramente gli attori non verranno (purtroppo) ricordati per le loro performance e l'intera serie di film non verrà ricordata affatto come una delle migliori.
Successo al botteghino, ttre film su cinque (se non ricordo male) sono ancora nella lista dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema, insuccesso di critica e della maggior parte del pubblico.
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paolo salvaro
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venerdì 5 dicembre 2014
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una pugnalata al cuore del cinema
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Premesso che ho recensito quasi positivamente il primo capitolo della saga di Twlight, assegnandogli due stelle e salvandone alcune componenti, pur mettendone in luce gli enormi difetti sia a livello di casting che di sceneggiatura. Lo stesso non si può assolutamente fare con New Moon. Non c'è nulla da salvare in questa pellcola.
Provate a vederla in questa maniera: c'è l'immenso e meravigioso mondo del cinema. Mi seguite? Bene, proprio sotto a questo mondo c'è però anche un enorme lago di merda in cui affondano innumerevoli lungometraggi. Ora, Twilight riesce a mantenersi faticosamente a galla, annaspando, ma tiene quantomeno la testa, il collo e le spalle fuori dalla superficie composta da escrementi.
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Premesso che ho recensito quasi positivamente il primo capitolo della saga di Twlight, assegnandogli due stelle e salvandone alcune componenti, pur mettendone in luce gli enormi difetti sia a livello di casting che di sceneggiatura. Lo stesso non si può assolutamente fare con New Moon. Non c'è nulla da salvare in questa pellcola.
Provate a vederla in questa maniera: c'è l'immenso e meravigioso mondo del cinema. Mi seguite? Bene, proprio sotto a questo mondo c'è però anche un enorme lago di merda in cui affondano innumerevoli lungometraggi. Ora, Twilight riesce a mantenersi faticosamente a galla, annaspando, ma tiene quantomeno la testa, il collo e le spalle fuori dalla superficie composta da escrementi. In altre parole: resta in vita fino alla fine, sfruttando una colonna sonora tutto sommato ben strutturata alla quale è affidato il salvataggio di alcune scene che altrimenti sarebbero totalmente vuote ed un'ambientazione senz'altro buona e confacente. Inoltre, spezzando una lancia in suo favore, Twilight tenta faticosamente di instaurare una sorta di equilibrio fra le due principali componenti su cui l'intera saga letteraria si fonda: quella dark e quella romantica. Tuttavia fra le due a prevalere è soprattutto quella amorosa con Edward e Bella a dominare smielosamente la scena, con dialoghi dalla discutibile continuità, ma tutto sommato sopportabili. Tutto ciò in New Moon, questo abominevole seguito, non c'è.
Ho appena parlato della contrapposizione tra tematiche romantiche e tematiche dark? Bene, con New Moon scordatevela pure! La componente dark è inesistente! Tutto il film, non scherzo, tutta la pellicola è incentrata sul triangolo amoroso tra un vampiro, un essere umano ed un licantropo. Perchè giustamente smerdare e sfottere una sola creatura mitologica non era sufficiente. Non passerò un'altra recensione ad elencare i motivi per i quali questa rappresentazione del licantropo è sbagliata sotto tutti i punti di vista. Vi basti sapere che non si vedranno in giro nè lune piene nè proiettili d'argento perchè il lupacchioto può trasformarsi quando cazzo pare a lui e che Jacob passerà più tempo a togliersi la maglia piuttosto che a recitare battute decenti. Tra l'altro, mettiamola così: un triangolo amoroso collocato in un universo fantasy è del tutto grottesco e fuori luogo, ma non è questo il problema. Il problema è che tutte le situazioni, dalla prima all'ultima, sono gestite con il deretano. Se nel primo film si poteva anche provare un interesse nei confronti del rapporto tra Edward e Bella e chiedersi dove si sarebbe andati a parare e se ci sarebbe stata una qualche svolta, in questo invece si prova solo un vago senso di noia e depressione cronica. Alcuni dialoghi, seppur ben doppiati, appaiono totalmente vuoti ed irritanti. E sentirli in lingua originale è cento volte peggio! Kristen Stewart ha lasciato personalità ed emozioni fuori dal set; Robert Pattinson sembra chiedersi soltanto quanto tempo manchi alla fine delle riprese; Taylor Lautner ha un pizzico di espressività in più ma è totalmente indisponente; ed infine i Volturi, questa setta di vampiri italiani, sembrano più una confraternita di emo in pensione. Nessuno riesce mai realmente ad incidere e se nel primo film i vari personaggi secondari (genitori, compagni di scuola, abitanti di Forks) erano soltanto macchiette ma almeno macchiette lo erano, qui diventano solo dei riempitivi privati di una qualunque sottotrama o scopo preciso. Una sceneggiatura immonda, un cast impresentabile, una regia apatica ed una fotografia aberrante. Questi gli ingredienti usati per cucinare questo New Moon, un film imbarazzante e mediocre sotto ogni punto di vista. Forse solo la colonna sonora, ancora una volta, è stata ben scelta, ma con un'evidente differenza rispetto al primo capitolo della saga: come sempre dovrebbe succedere in un film, là immagini e musica andavano di pari passo, con le prime a sostenere ed a motivare il suono. Qui invece no! Le scene sono talmente vuote e prive di pathos che è la musica che sembra dire agli attori ed al regista: "ohhh, sveglia! Siamo su un set, diamoci una mossa!" Non è la musica che si mette a disposizione del film riempiendone i buchi, ma il film che si ancora disperatamente alle sue melodie nel tentativo di trarne beneficio, inutilmente.
Infine, il finale. Su questo si potrebbe scrivere un intero libro intitolato "come uccidere il cinema". Sul serio, non si può concepire nè giustificare chi propina, a livello sia di libro che di film, un epilogo del genere. SPOILER : Bella ha cagato Jacob solo fino a quando le faceva comodo, ma adesso che è tornato il vampiro non se lo caga più nemmeno di striscio, così Edward forte del suo rinnovato potere decide di sparare la proposta. "Sposami, Bella!" Buio. Fine del film. Orrore all'ennesima potenza. Non me ne frega assolutamente niente che stiamo parlando di una saga letteraria: non puoi propinare al lettore o allo spettatore che sia un finale del genere. Non per la suspence, anche perchè, ma a chi cazzo frega qualcosa di sapere se questi due si sposeranno oppure no? No, per il modo in cui tutto viene preparato, costruito e gestito. E' una forzatura imbarazzante ed inutile. E' una coppia che sta tentando di riconciarli dopo mesi di altra forzatissima crisi, da quale buco di culo esce quella proposta di matrimonio? Lei è a mala pena maggiorenne! Tu hai oltre un secolo d'esistenza, come fai ad essere così stupito da pensare che lei già sappia che cosa vuole davvero? Se davvero la volevi salvare standole lontano, perchè hai preso così male la notizia della sua morte, tanto da pensare al suicidio? Non puoi vivere senza di lei? Ma se l'avevi abbandonata proprio per farla vivere da sola ed in pace senza dover correre .... oh, basta. Inutile farsi tante domande, il libro può non essere stato scritto così bene, ma il film è davvero qualcosa di imbarazzante.
Giudizio finale totalmente negativo, per un film che finisce come la 146° puntata di una telenovela sudamericana che tronca un dialogo sul più bello per accrescere l'attesa. Solo che la scena finale del film à costruita ancora peggio, per cui fallisce perfino nel tentativo di creare attesa. Un fallimento totale. Una stella è fin troppo.
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