dogen
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mercoledì 31 marzo 2010
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buone trovate per un film debole
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Ormai tutte le istituzioni e i media sono in mano ai vampiri. La società è impostata sulle loro necessità. Soltanto il 5% degli esseri umani è sopravvissuta alla trasmigrazione razziale, e la loro preziosità (il nutrimento per i succhiasangue è agli sgoccioli) li rende fuggitivi ricercatissimi. A causa della carestia, già imperversa una sottospecie vampira che per disperazione si è nutrita di sangue intraspecifico, dando il via ad un metamorfosi mostruosa, e rappresentando ora una reale minaccia per l'ordine pubblico. Il governo, da una parte, cerca di sopprimere la nuova sottospecie disubbidiente e anarchica, dall'altra, con l'aiuto dell'ematologo Etan Hawke, cerca un surrogato del sangue umano.
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Ormai tutte le istituzioni e i media sono in mano ai vampiri. La società è impostata sulle loro necessità. Soltanto il 5% degli esseri umani è sopravvissuta alla trasmigrazione razziale, e la loro preziosità (il nutrimento per i succhiasangue è agli sgoccioli) li rende fuggitivi ricercatissimi. A causa della carestia, già imperversa una sottospecie vampira che per disperazione si è nutrita di sangue intraspecifico, dando il via ad un metamorfosi mostruosa, e rappresentando ora una reale minaccia per l'ordine pubblico. Il governo, da una parte, cerca di sopprimere la nuova sottospecie disubbidiente e anarchica, dall'altra, con l'aiuto dell'ematologo Etan Hawke, cerca un surrogato del sangue umano. Ethan, vampiro refrattario, punta in realtà ad una cura che guarisca il male che ha spento ogni umano sentimento, ma il governo appare assai più interessato ad un prodotto che sappia produrre guadagni più che felicità.
Ben presto l'ematologo viene a contatto con un gruppo di umani che possiede la prova vivente dell'esistenza di una cura: un vampiro tornato umano. Lui si metterà al servizio della causa, con il governo alle calcagna.
Prima di diventare già-visto, daybreaker affascina con l'originalità della visione della società vambiresca e con spunti simpatici (macchine con vetri oscuranti e televisioni digitali per guidare di giorno, bicchieri di sangue sorseggiati come chianti, gallerie sotterranee per evitare la luce del sole), facendoci sperare in un film cazzuto. Purtroppo tutto si sfalda troppo presto, per appiattirsi sugli standard dei film d'azione, senza pretendere nulla oltre che intrattenere senza ambizioni. Lo stesso valore metaforico, che poteva essere importante, qui è un filo sottile, che solo con forzatura proviamo a tracciare lungo la trama e che continuamente si perde nella storia in se stessa. Bella la scena dei vampiri cannibali, trasformati dalla metamorfosi (e dalla povertà) in agonizzanti corpi allungati, mandati a morire dalla stessa società (“già non abbiamo da mangiare per noi, non possiamo occuparci di loro”, ricorda qualcosa?) sotto la luce del sole, dove il paragone con gli ebrei nei campi di concentramento è immediato.
Attendiamo con ansia che i film horror smettano di limitarsi ad una parvenza di originalità, finalizzata solo ad attirarci nelle sale, ma si spingano ad approfondire i contenuti, in un genere che si presta tanto a metaforizzare una società tanto (h)orrorida come la nostra.
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lucido71
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giovedì 2 dicembre 2010
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il pianeta dei vampiri
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Film veramente ben fatto, visto e globalizzato dalla razza predominante del ns pianeta nel 2019, ossia i vampiri con la loro società fondata sull'emologia... C'è tutto in questa piacevole pellicola: una trama innovativa; buoni i dialoghi; buoni gli effetti speciali... se proprio vogliamo fare qualche appunto, beh, diciamo che non può considerarsi precisamente un film d'azione, xché in effetti - x spiegare meglio la storia, ovvio - restano dei tempi calmi non propriamente movimentati; e poi quella Carvan, l'abbiamo trovata decisamente inappropriata (come la sua doppiatrice in italiano!). Comunque resta un buon prodotto, ben confezionato. Vedete: L'ALBA DEI MORTI VIVENTI, INVASION, LA CITTA' VERRA' DISTRUTTA ALL'ALBA, BORDERLAND.
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Film veramente ben fatto, visto e globalizzato dalla razza predominante del ns pianeta nel 2019, ossia i vampiri con la loro società fondata sull'emologia... C'è tutto in questa piacevole pellicola: una trama innovativa; buoni i dialoghi; buoni gli effetti speciali... se proprio vogliamo fare qualche appunto, beh, diciamo che non può considerarsi precisamente un film d'azione, xché in effetti - x spiegare meglio la storia, ovvio - restano dei tempi calmi non propriamente movimentati; e poi quella Carvan, l'abbiamo trovata decisamente inappropriata (come la sua doppiatrice in italiano!). Comunque resta un buon prodotto, ben confezionato. Vedete: L'ALBA DEI MORTI VIVENTI, INVASION, LA CITTA' VERRA' DISTRUTTA ALL'ALBA, BORDERLAND...
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figliounico
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domenica 12 maggio 2024
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post apocalittico vampiresco
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Un fantasy fantascientifico dei fratelli siamesi Spierig che ritorna alle origini del sotto genere horror del post apocalittico vampiresco de’ L’Ultimo uomo sulla terra del ’64 capovolgendo tuttavia l’usuale prospettiva dell’umano, sostituita, a dire il vero con poca fantasia o meglio con un’idea strampalata, da quella del vampiro vegano che si rifiuta di bere sangue e chissà come sarà sopravvissuto fino al primo ciac. Ci sono i vampiri buoni e quelli cattivi, ma anche i feroci subsiders che assomigliano a grossi pipistrelli, vivono nel sottosuolo e fanno paura persino ai vampiri più malvagi. Un film che sarebbe potuto diventare un cult dell’horror, considerato il cast notevole, con Dafoe, Neill e Hawke, ma che invece affonda ben presto nell’assurdo di dialoghi nonsense e situazioni grottesche al limite del ridicolo.
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Un fantasy fantascientifico dei fratelli siamesi Spierig che ritorna alle origini del sotto genere horror del post apocalittico vampiresco de’ L’Ultimo uomo sulla terra del ’64 capovolgendo tuttavia l’usuale prospettiva dell’umano, sostituita, a dire il vero con poca fantasia o meglio con un’idea strampalata, da quella del vampiro vegano che si rifiuta di bere sangue e chissà come sarà sopravvissuto fino al primo ciac. Ci sono i vampiri buoni e quelli cattivi, ma anche i feroci subsiders che assomigliano a grossi pipistrelli, vivono nel sottosuolo e fanno paura persino ai vampiri più malvagi. Un film che sarebbe potuto diventare un cult dell’horror, considerato il cast notevole, con Dafoe, Neill e Hawke, ma che invece affonda ben presto nell’assurdo di dialoghi nonsense e situazioni grottesche al limite del ridicolo. La cosa più incredibile del plot e più inverosimile non sono i mostri alati o la fabbrica del sangue con gli esseri umani appesi al soffitto come salami, che peraltro ricorda una scena del memorabile The Thing from Another World del 1951, ma che gli umani sopravvissuti siano tutti delle bravissime persone e nemmeno uno di loro sia almeno un poco di buono. E tutti vissero felici e contenti eccetto l’eroe che si immola come in I Am Legend del 2007 per la causa dell’umanità.
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tony montana
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mercoledì 17 novembre 2010
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una sorpresa in campo horror
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Nel 2019 un’epidemia ha trasformato quasi tutti gli esseri umani in vampiri. Gli ultimi superstiti cominciano però a scarseggiare, e così il loro sangue, unico cibo per le creature della notte. Uno scienziato deve decidere se lavorare a un surrogato del sangue o a una cura per il vampirismo…
Questo ennesimo film di vampiri potrebbe essere benissimo riassunto con uno dei suoi stessi slogan pubblicitari: unite Matrix con 28 giorni dopo e otterrete Daybreakers. Tanto nella forma quanto nei contenuti, la peculiarità di questa pellicola è proprio la mescolanza – volutamente incompleta perché rispettosa degli ingredienti classici – di alcune delle caratteristiche distintive della fantascienza e dell’orrore.
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Nel 2019 un’epidemia ha trasformato quasi tutti gli esseri umani in vampiri. Gli ultimi superstiti cominciano però a scarseggiare, e così il loro sangue, unico cibo per le creature della notte. Uno scienziato deve decidere se lavorare a un surrogato del sangue o a una cura per il vampirismo…
Questo ennesimo film di vampiri potrebbe essere benissimo riassunto con uno dei suoi stessi slogan pubblicitari: unite Matrix con 28 giorni dopo e otterrete Daybreakers. Tanto nella forma quanto nei contenuti, la peculiarità di questa pellicola è proprio la mescolanza – volutamente incompleta perché rispettosa degli ingredienti classici – di alcune delle caratteristiche distintive della fantascienza e dell’orrore. Quelli che sono i luoghi comuni più noti sui vampiri vengono evidenziati nei primi minuti, evitando che queste banalità tornino fuori in seguito e fornendo così all’insieme un prologo molto efficace, che riesce a mostrare anche la società distopica in cui si svolge la vicenda. I registi sono anche responsabili (non esclusivi) degli effetti speciali, e si vede da come questi sono usati molto bene al servizio nella narrazione. Le scene migliori sono proprio quelle che vi fanno ricorso, come l’incontro dei fratelli Dalton con il primo subsider o l’esperimento di Edward nella cisterna, momenti in cui il lato puramente spettacolare e quello narrativo della pellicola trovano un ottimo equilibrio. Il cast di richiamo fa il proprio dovere senza grossi problemi, ma anche senza grosse sorprese, fatta eccezione forse per il cattivo di Sam Neill. la regia dei bros. è solidissima, scene d’inseguimento adrenaliniche montate alla perfezione, neanche un momento di stasi e assente anche la solita storiella d’amore fra i protagonisti.
Trovate eccezionali ed azzeccatissime, come la cura per ridiventare umani: fantastica.
Di questi tempi di remake bisogna apprezzare sopratutto queste trovate quantomeno originali.
Effetti speciali veramente molto buoni (non fatevi trarre in inganno con la prima scena, veramente obliosa da videogioco, man mano che si va avanti la cosa si fa più seria! ). Bella fotografia che varia dal blu scuro della città dei vampiri ai colori caldi e afosi del deserto. Nel complesso si assiste a una proiezione piacevole, di una durata sopportabile, e che ha il grosso pregio di riuscire a restituire ai vampiri il loro ruolo storico di creature mostruose e abominevoli. In aggiunta vi dico che gli amanti del gore avranno di che divertirsi.
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