salvo996
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sabato 1 maggio 2010
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appena sufficiente
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Per me si ride poco e mai a crepapelle......dai commenti di amici e internet, mi immaginavo un film più divertente!
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liuk©
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martedì 27 aprile 2010
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si ride parecchio!
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Pur non essendo un fan di Zelig, devo ammettere che Checco Zalone ha confezionato un ottimo prodotto, un film comico che fa effettivamente senza scadere nella volgarità e nelle solite battute inutili dei film di Boldi e De Sica. Voto 4 stelle alla simpatia e come incoraggiamento.
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stexest
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sabato 24 aprile 2010
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film da ridere che fa ridere
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E' un film divertentissimo.
Ho letto tanti commenti negativi e francamente non ne capisco il motivo.
Se vai a vedere Altrimenti ci arrabbiamo! mica ti aspetti di trovare La ricerca della felicità...
Il personaggio comico Checco Zalone viene inserito in una storia cucita su di lui.
Il film è pieno di battute e situazioni divertenti dove l'irresistibile sincera ignoranza di Checco spiazza tutti gli altri personaggi.
Checco è un gaffeur buono, ignorante e politicamente scorretto.
Checco dice al cugino (del quale ignora l'omosessualità) che nei treni ci vorrebbero scompartimenti per i froci, e una volta saputo il suo orientamento sessuale gli dedica una canzone in un locale (che non sa essere) frequentato solo da omosessuali spiegandogli che si tratta di una malattia dalla quale si può guarire, che neanche Povia.
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E' un film divertentissimo.
Ho letto tanti commenti negativi e francamente non ne capisco il motivo.
Se vai a vedere Altrimenti ci arrabbiamo! mica ti aspetti di trovare La ricerca della felicità...
Il personaggio comico Checco Zalone viene inserito in una storia cucita su di lui.
Il film è pieno di battute e situazioni divertenti dove l'irresistibile sincera ignoranza di Checco spiazza tutti gli altri personaggi.
Checco è un gaffeur buono, ignorante e politicamente scorretto.
Checco dice al cugino (del quale ignora l'omosessualità) che nei treni ci vorrebbero scompartimenti per i froci, e una volta saputo il suo orientamento sessuale gli dedica una canzone in un locale (che non sa essere) frequentato solo da omosessuali spiegandogli che si tratta di una malattia dalla quale si può guarire, che neanche Povia...
A chi piace il Checco Zalone di Zelig non può non piacere.
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paride86
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sabato 24 aprile 2010
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inutile
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Checco Zalone, personaggio televisivo, si dà al cinema esordiendo in una commedia senza pretese che punta su una comicità facile e, purtroppo, mai intelligente. Sono tanti i temi affrontati, ma il film non propone spunti di riflessione su nessuno di questi. In ogni caso ha il pregio di non essere volgare.
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vittorio
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lunedì 12 aprile 2010
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mediocre!!
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Poca cosa per un film che poteva essere migliore....
Un Checco Anzalone troppo legato e poco spigliato in una parte che riproduce se stesso.....
Deludente...
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tommynini
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venerdì 9 aprile 2010
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il dottor medici alla conquista della padania
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bravissimo luca promosso a pieni voti nel difficile passaggio da zelig al lungo metraggio,esilarante la contrapposizione tra la meridionalita'esagerata giustamente e il leghismo un po' cialtrone del padre dell'amata.battute d'annata su umberto da giussano e l'ampolla del dio po'.volgarita' mai fine a se stessa.sicuramente come abatantuono abbandonera' il cliche dello sprovveduto meridionale con chitarra, per prove piu' impegnative.macchietta positiva anche se inflazionata.si ride sempre in un film monocentrico sulla sua interpretazione.da notare l'ottima prova del padre dell'amata,arcigno leghista stereotipato.elegante tratteggio sulla coppia di due bravissimi omosessuali alla ricerca di una convivenza difficile in un mondo sessuofobico nei riguardi del diverso!auguri a checco e grazie per le due ore di vero svago.
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bravissimo luca promosso a pieni voti nel difficile passaggio da zelig al lungo metraggio,esilarante la contrapposizione tra la meridionalita'esagerata giustamente e il leghismo un po' cialtrone del padre dell'amata.battute d'annata su umberto da giussano e l'ampolla del dio po'.volgarita' mai fine a se stessa.sicuramente come abatantuono abbandonera' il cliche dello sprovveduto meridionale con chitarra, per prove piu' impegnative.macchietta positiva anche se inflazionata.si ride sempre in un film monocentrico sulla sua interpretazione.da notare l'ottima prova del padre dell'amata,arcigno leghista stereotipato.elegante tratteggio sulla coppia di due bravissimi omosessuali alla ricerca di una convivenza difficile in un mondo sessuofobico nei riguardi del diverso!auguri a checco e grazie per le due ore di vero svago.
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arkadico
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martedì 23 marzo 2010
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i-taglia
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Il film è originale e simpatico, peccato per il qualunquismo che vuole esaltare un cliché del sud a scapito di un cliché padano che francamente è solo d'invenzione. Checco parte dispiaciuto dalla sua regione come un'atto d'accusa di una realtà che lo costringe ad andarsene, ma poi insiste sulla figura del padre imprenditore leghista della sua futura moglie, anziché giocare sul dualismo nord-sud chiamando in causa altri stereotipi più reali che sono appena sfiorati in personaggi come quel ragazzo (antipatico milanese) che non permette di fare l'audizione al Checco.
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ultimoboyscout
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sabato 20 febbraio 2010
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troppo divertente.
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Trovo antipatico Zalone e detto tra noi non sa nemmeno recitare. Ma il film è un continuo ridere, tra battute e situazioni grottesche a raffica. Comicità vecchio stile, merita un'occhiata.
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postino70
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mercoledì 17 febbraio 2010
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spettacolare
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VERAMENTE BELLISSIMO DA MORIRE DALLE RISATE CONSIGLIATO ASSOLUTAMENTE
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luca scialò
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venerdì 22 gennaio 2010
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un prodotto di zelig al cinema
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Checco Zalone è un cantante neomelodico del piccolo paesino pugliese di Polignano a mare, ma non viene preso sul serio nemmeno dalla ragazza Angela, alla quale ha dedicato tutte le sue canzoni. Decide così di recarsi dal cugino che vive a Milano, e cercare il successo.
Oltre a trasporre sul grande schermo un personaggio di Zelig molto amato dal pubblico, il film ironizza molti luoghi comuni, in modo trasversale: dal maschilismo all'amore gay, dalle tradizioni ingenue del sud a quelle fieramente sbandierate del Nord. fino alla musica neomelodica. Insomma, chi ama il personaggio di Checco Zalone non resterà deluso, mentre chi cerca un film comico e spensierato pure resterà soddisfatto.
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Checco Zalone è un cantante neomelodico del piccolo paesino pugliese di Polignano a mare, ma non viene preso sul serio nemmeno dalla ragazza Angela, alla quale ha dedicato tutte le sue canzoni. Decide così di recarsi dal cugino che vive a Milano, e cercare il successo.
Oltre a trasporre sul grande schermo un personaggio di Zelig molto amato dal pubblico, il film ironizza molti luoghi comuni, in modo trasversale: dal maschilismo all'amore gay, dalle tradizioni ingenue del sud a quelle fieramente sbandierate del Nord. fino alla musica neomelodica. Insomma, chi ama il personaggio di Checco Zalone non resterà deluso, mentre chi cerca un film comico e spensierato pure resterà soddisfatto.
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