I vivi e morti |
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Un film di Roger Corman.
Con Vincent Price, Mark Damon, Myrna Fahey
Titolo originale The Fall of the House of Usher.
Horror,
b/n
durata 85 min.
- USA 1960.
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Un buon iniziodi Fabian T.Feedback: 16114 | altri commenti e recensioni di Fabian T. |
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sabato 11 dicembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Benché all'epoca biasimato dalla critica per aver così liberamente tratto ispirazione da Edgar Allan Poe in questo e negli altri, Roger Corman è stato poi giustamente rivalutato ribadendo personalmente la passione e il rispetto per la letteratura di ispirazione, ma arrogandosi il diritto di dare nuova linfa al genere con un linguaggio cinematografico del tutto personale. "I vivi e i morti", riprendendo il famoso racconto de "La caduta della Casa Usher", è il primo passo verso la riproposizione di storie impeccabilmente gotiche ma costantemente intrise di ironia e suggestione. Sebbene qualche inadeguatezza è ben ravvisabile nella scelta del casting e in alcuni dialoghi, il solo carisma recitativo del grande Vincent Price e l'atmosfera decadente ricreata meritano al film una più lodevole considerazione. Indubbiamente Corman, capace come sempre di conciliare bassi costi di produzione e interessanti sceneggiature, farà molto meglio con i suoi noti capolavori quali "La tomba di Ligeia" (1964), anzitutto, "La vergine di cera" (1963), "Il pozzo e il pendolo" (1961) e "La città dei mostri" (1963), quest'ultimo dedicato allo scrittore Lovecraft. Tali opere sono oggi dei 'cult movie' e il regista rimane tuttora l'esempio più lampante di come al cinema, più che degli effetti speciali o del marketing, ciò che conta davvero è la storia e come essa viene narrata.
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