Operazione Valchiria

ho esclamato alla fine del film che già nasceva "viziato" all'origine dato che il complotto come tutti sanno non riuscì. Ben confezionato il trailer che lo propone come film d'azione, meno gradevole il film con unica sequenza gradevole all'inizio (l'attacco aereo nel deserto). Per il resto noioso, niente di nuovo. Sulla fedeltà storica del film non posso esprimere giudizi anche se qualche dubbio circa la voglia di riscatto agli occhi dell'Europa mi viene. Forse reso un pò troppo epico (come solitamente ama costruire i personaggi Cruise).

Davvero un buon film, godibile ben recitato. Ottima storicità e pathos durante il film. E' evidente che abbiano scelto Cruiso solo per il fatto della somiglianza e perchè è solo una "grande star".. A me Cruise non piace, ma altre interpretazioni come queste (Ultimo Samurai, Guerra dei Mondi) lo farebbero aumentare nella mia graduatoria dei miei attori preferiti. Ora è ancora in basso.

C'e' differenza tra Censura e buon gusto, eliminare i commenti come i tuoi alzerebbero lo standard qualitativo del sito. Ed i tuoi commenti ("Se ti piace tanto comprati il dvd") sono qualitativamente molto bassi... Ancora non hai risposto ... dove stanno le inesattezze?

Ricostruzione perfetta, non un difetto. La cosa che stupisce di più è la caratterizzazione maniacale dei personaggi, ognuno diverso dall'altro. La tensione dello spettatore è sempre in aumento, davvero un gran film!!

STORICAMENTE ACCURATO, BELLE LE RICOSTRUZIONI DELL'UNICA SCENA DI GUERRA OTTIMA L'ACCURATEZZA STORICA DEI MEZZI IMPIEGATI MI PARE CHE IL REGISTA ABBIA SAPUTO RENDERE BENE IL PATOS DEL MOMENTO IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO ALL'ATTENTATO. BUONO TOM CRUISE NELLA SUA INTERPRETAZIONE DEL COLONNELLO STAUFFEMBERG . A MIO PARERE UN OTTIMO FILM CHE TI AVVICINA ALLA STORIA. PER RISPONDERE ALLA DOMANDA SULLA CAPSULA IN BOCCA DI HIMMLER; ERA CIANURO PER , NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI, NON CADERE PRIGIONIERO VIVO.

film così non ne fanno piu

il miglior film sulla seconda guerra mondiale..

secondo me questo film più che thriller sembra drammatico. Alice

Il libro di Montanelli ("Morire in piedi"), di recente ristampato con una breve prefazione di Sergio Romano, ha incontrato a suo tempo le stesse riserve che, in Italia, sta incontrando il film americano dedicato al colonnello Claus Schenk von Stauffenberg. Si tratta, quasi sempre, di perplessità di lontana origine politica. Il fascino della vicenda (oltre che delle vecchie glorie cinematografiche come Terence Stamp e di Kenneth Branagh) é tale da prendere anche lo spettatore consapevole del fatto storico; e tuttavia riesce indigesto ai seguaci devoti della vulgata dominante nella seconda metà del secolo ventesimo: la resistenza europea monopolio dei partiti comunisti e della sinistra. Una parte di gran lunga minoritaria,ma significativa, di spettatori italiani non ha ancora perdonato ai congiurati del 20 luglio 1944 l'intento di voler liberare la Germania dalla persona di Hitler, alleato del Duce italiano, e dalla cricca di potere che aveva disonorato il nome tedesco e portato la Germania alla rovina irreparabile, vergognosa e apocalittica del 1945. [+]

Il libro di Montanelli ("Morire in piedi"), di recente ristampato con una breve prefazione di Sergio Romano, ha incontrato a suo tempo le stesse riserve che, in Italia, sta incontrando il film americano dedicato al colonnello Claus Schenk von Stauffenberg. Si tratta, quasi sempre, di perplessità di lontana origine politica. Il fascino della vicenda (oltre che delle vecchie glorie cinematografiche come Terence Stamp e di Kenneth Branagh) é tale da prendere anche lo spettatore consapevole del fatto storico; e tuttavia riesce indigesto ai seguaci devoti della vulgata dominante nella seconda metà del secolo ventesimo: la resistenza europea monopolio dei partiti comunisti e della sinistra. Una parte di gran lunga minoritaria,ma significativa, di spettatori italiani non ha ancora perdonato ai congiurati del 20 luglio 1944 l'intento di voler liberare la Germania dalla persona di Hitler, alleato del Duce italiano, e dalla cricca di potere che aveva disonorato il nome tedesco e portato la Germania alla rovina irreparabile, vergognosa e apocalittica del 1945. Il film prende, dal primo fotogramma, perché gli uomini si muovono secondo un canovaccio che é "vero", con le cadenze ed il linguaggio di una storia cavalleresca, e con i toni cupi di una tragedia greca. L'eroe - protagonista é forse troppo bello, per un militare di carriera storpiato dalle ferite di guerra e dimentico della condizione sociale che sino alla congiura lo aveva posto in un osservatorio privilegiato. Eppure le riserve sono destinate a cadere. Ciò che é vero é sempre anche bello da vedersi, perché la verità, anche la più controversa e sgradevole, ha sempre dalla sua parte il fascino, antico e nuovo, della bellezza profonda e del bene assoluto. [-]

vedibile ma tom cruise assolutamente inadatto perchè troppo americano