Operazione Valchiria |
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Un film di Bryan Singer.
Con Tom Cruise, Kenneth Branagh, Bill Nighy, Tom Wilkinson, Carice van Houten.
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Titolo originale Valkyrie.
Thriller,
Ratings: Kids+13,
durata 120 min.
- USA, Germania 2008.
- 01 Distribution
uscita venerdì 30 gennaio 2009.
MYMONETRO
Operazione Valchiria ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Der Führer Adolf Hitler ist tot
di Luca AlvinoFeedback: 0 |
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sabato 14 febbraio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Operazione Valchiria rileva l’aspro discrimine che separa il corso della storia dalle intenzioni degli individui, disegnato come il contrasto tra la potenza di bassi di un'orchestra d'archi sulla quale emergono le voci chiare degli strumenti a fiato. L'azione si apre su un campo di battaglia che si impone all'attenzione per la violenza dei rumori e la scabra fisicità delle immagini: il rombo degli aerei da guerra, il motore dei mezzi cingolati, gli scoppi ritmati dei mitragliamenti, i boati improvvisi delle bombe. Gli aerei visti da terra appaiono sorprendentemente grandi durante il bombardamento, e lo spettatore percepisce un'efficace sensazione fisica quando il colonnello von Stauffenberg viene sbalzato fuori della vettura da una bomba, grazie al fragoroso effetto sonoro e all'improvviso sussulto della telecamera nell'inquadratura. Tale violenza – percepita in tutta la sua dirompente ingiustizia – rappresenta il corso della storia, che appare a volte tragicamente inarrestabile. Una violenza che sovrasta, come nell'assurda vicenda storica del nazionalsocialismo, che sembrò piegare la volontà di una nazione intera, apparentemente soggiogata in un'atmosfera di stupefatta ineluttabilità intorno ad un uomo solo. E' dunque possibile ribellarsi? convogliare le energie di un'intelligenza audace e di una caparbia volontà in un ordigno capace di invertire il segno dell’ingiustizia, facendo implodere dall'interno tutto il meccanismo burocratico dello stato, grazie ad un piano semplice e geniale, uovo di colombo in grado di piegare l'imponente procedura di autodifesa del terzo Reich contro se stesso? Significherebbe una indimenticabile vittoria dell'uomo sulla storia, la prova inconfutabile del libero arbitrio, del potere dell'intelligenza, dell'organizzazione, della perseveranza, del coraggio. Ma qualcosa va storto. Forse si tende a sopravvalutare la realtà, laddove l'efficacia del piano sembra essere molto più legata ad altro. In primo luogo all'incanto della suggestione: il comunicato diffuso dai cospiratori si apre infatti con un'affermazione che racchiude il proprio potenziale di efficacia nella stringatezza e nella essenzialità dell'espressione: "Der Führer Adolf Hitler ist tot". Di fronte alla semplicità e all'evidente drammatica verità della comunicazione le telegrafiste vengono prese da commossa stupefazione, l'incanto le tiene attonite, la parola ha svolto il suo compito in maniera efficace. Non è dato sapere cosa sia davvero accaduto nella Tana del Lupo, ma l'affermazione è stata fatta, e nemmeno le smentite immediate sembrano avere il potere di ridimensionarne il potenziale di sovversione. L'ingranaggio è scattato, la storia sembra invertire la propria direzione. Ma un altro decisivo fattore interviene ad inceppare il meccanismo. La comunicazione ha un potere immenso, ma ancora più grande è il potere di chi ha il compito di indirizzarne i flussi, di discriminarne i contenuti, di gestirne i canali. Il responsabile delle telescriventi, di fronte a due blocchi di ordini di segno opposto (i primi provenienti dalla Tana del Lupo e gli altri dai cospiratori), ad un certo punto decide di prendere posizione, trasmettere i primi e filtrare i secondi. La storia torna ad invertire il suo verso. L'incanto della suggestione non si tiene al di fuori dei canali della comunicazione. Non è il potere della realtà vera che ristabilisce un ordine delle cose. Il canale si rivela più importante del messaggio, i media più importanti delle intenzioni.
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