Landscape No. 2

Durante un furto compiuto con Polde in casa di un vecchio generale, Sergej sottrae del denaro dalla cassaforte e si impossessa per sbaglio di alcuni documenti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. All'insaputa dell'amico - intenzionato a rubare esclusivamente un quadro prezioso per poi riconsegnarlo in cambio di 10mila euro - nasconde gli atti in casa della fidanzata senza sapere che su quei fogli ingialliti dal tempo ci sono i nomi di chi ha dato l'ordine di uccisione dei traditori di guerra, sepolti in una fossa comune nel 1945. Alla scoperta del furto il generale incarica un misterioso Istruttore di occuparsi della faccenda.
Utilizzando un linguaggio semplice e uno schema narrativo lineare, fin troppo prevedibile e pieno di forzature, lo scrittore e regista sloveno Vinko Möderndorfer, classe 1958, mette in scena un thriller ambientato in tempi moderni per gettare una luce, per quanto fievole e tremolante, sul passato "nascosto e taciuto" del proprio paese e sulle responsabilità della chiesa. "Le colpe dei padri ricadono sui figli" afferma. "Questo è ciò che è tragico del nostro tempo. Viviamo un tempo in cui il cieco Edipo erra tra di noi". La società cieca ed errante è rappresentata da Sergej, un prodotto della sua generazione, uno dei tanti giovani che vanno man mano perdendo la memoria storica. Sergej è un ragazzo piantato nella società post-comunista, privo di valori, vacuo e a suo modo cinico. Per vivere ruba, per amare (ed essere amato) mente. Concentrandosi sulla figura dello scapestrato protagonista che vive una doppia vita passando dall'abbraccio "materno" della fidanzata sempliciotta a quello sensuale dell'amante ricca e viziata, Möderndorfer sembra perciò voler tratteggiare una linea che unisca passato e presente con l'obiettivo di raccontare la storia della carneficina di collaborazionisti e traditori sloveni. Sebbene lo scopo sia legittimo, il regista non si addentra nella questione ma sceglie di lasciarla ai margini di un bosco, il paesaggio n°2 del titolo, dove si concluderà l'errare di Sergej. 