Hellboy - The Golden Army

Hellboy II - The Golden Army Dove abito io c’è un cinema (che non nominerò per non fare pubblicità) davvero particolare... Nulla di spettacolare, ma devo ammettere che spesso ha in programmazione film che altri cinema non hanno, una sorta di cinema di nicchia, tanto che difficilmente si trovano film attuali. Più che un cinema un cineforum, tanto che, quando ieri sera sono andata, mi sono meravigliata che in programmazione c’era Hellboy. Attenzione! Non quello del 2004, bensì l’ultimo: Hellboy2 - The Golden Army. Non potevo non andare. Sì, è vero che come direbbe un mio amico <>, ma ormai ero lì, non potevo non entrare… <>. Dopo tanti film sui fumetti, non potevo perdermi lui. Uno dei miei preferititi perché è un personaggio sui generis. Non è il classico super-eroe figo che si trasforma per dare la caccia ai nemici. Lui è diverso: ha la pelle rossa, gli zoccoli caprini, una coda lunga e un paio di corna che si lima in continuazione per apparire più “umano”. Ma procediamo con ordine: il fumetto di Mike Mignola, edito dalla Dark Horse è una produzione indipendente ben fatta e spesso anche molto divertente. Il personaggio, come fumetto nasce nel 1993 ma è ambientato negli anni Quaranta. E’ un diavolo cresciuto dal prof. Trevor Bruttenholm, un esperto del paranormale e padre fondatore del Broom's Bureau, meglio noto come il Bureau of Paranormal Research and Defense – Ufficio della difesa e delle ricerche sul paranormale. Hellboy, da adulto, diventa il miglior detective del BPRD, formando una bella squadra insieme al suo amico anfibio Abraham "Abe" Sapien e alla sua compagna “di fuoco” Elizabeth "Liz" Sherman alla quale, nel secondo episodio si aggiunge l’eclettico e simpaticissimo Dr.Krauss. Da amante del genere, il regista Guillermo Del Toro, ha cercato di riprodurre in maniera quanto più pedissequa possibile l’universo cinematografico dei suoi personaggi preferiti. Riuscita anche grazie alla fisicità di un attore come Ron Perlman capace di non rendere finto e innaturale il trucco del personaggio anzi, lo ha reso molto simile al fumetto, così come gli altri due protagonisti. E, proprio questa somiglianza che rende il “diavoletto” simpatico, piacevole da vedere, a volte anche tenero. Un “essere” (che brutta parola) giunto dall’Inferno, dalle sembianze mostruose ma dal carattere da bambinone, che rifiuta le sue origini per aiutare gli uomini a non soccombere all’Armata d’Oro che vorrebbe distruggere la popolazione per riprendersi il potere. Ben girato, buono il trucco e belle le scenografie e gli effetti speciali, con qualche pecca sul finale troppo lungo che si perde nelle lunghe riprese. Malgrado il cinema non fosse dei migliori mi sono divertita e due ore sono volate via senza nemmeno accorgermene e addormentarmi… cosa facile per me! fort_noix