espositore
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sabato 8 marzo 2008
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nuove discussioni
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In questo film, che senza dubbio è stato uno dei più spettacolari della scorsa stagione cinematografica estiva, per molti vecchi fans dell'universo TF una discreta delusione è stata senza dubbio il vedere come la fedeltà alla trama storica del genere Transformers abbia quantomai lasciato a desiderare, ora esaminando i video del sito indicatoci dall'amico Michael Bay (non il vero regista per chiarirci!) traspare evidente come questa tendenza potremo continuare a riscontrarla anche nel futuro seguito del film!
Infatti tutti coloro che hanno appassionatamente seguito le prime serie in cartoni dei Transformers, saranno probabilmente rimasti colpiti dalla figura di Soundwave (Memor) , combatteva è vero per le (sig!) file Decepticons, ma a differenza di tutti quei distructors dalla personalità strana se non pure antipatica, Memor (almeno secondo le mie impressioni) risaltava come uno di indubbie capacità, spalla fedele e leale di chi comandava, come se fosse guidato da un proprio codice d'onore; questo pur mostrando di avere tutti i numeri per essere lui stesso un comandante e un degno rivale anche di Optimus Prime.
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In questo film, che senza dubbio è stato uno dei più spettacolari della scorsa stagione cinematografica estiva, per molti vecchi fans dell'universo TF una discreta delusione è stata senza dubbio il vedere come la fedeltà alla trama storica del genere Transformers abbia quantomai lasciato a desiderare, ora esaminando i video del sito indicatoci dall'amico Michael Bay (non il vero regista per chiarirci!) traspare evidente come questa tendenza potremo continuare a riscontrarla anche nel futuro seguito del film!
Infatti tutti coloro che hanno appassionatamente seguito le prime serie in cartoni dei Transformers, saranno probabilmente rimasti colpiti dalla figura di Soundwave (Memor) , combatteva è vero per le (sig!) file Decepticons, ma a differenza di tutti quei distructors dalla personalità strana se non pure antipatica, Memor (almeno secondo le mie impressioni) risaltava come uno di indubbie capacità, spalla fedele e leale di chi comandava, come se fosse guidato da un proprio codice d'onore; questo pur mostrando di avere tutti i numeri per essere lui stesso un comandante e un degno rivale anche di Optimus Prime.
L'esatto contrario insomma di quell'invidioso e arrogante Starscream!
Bene, anche questa immagine sembra dover cadere davanti alla proposta del video "Trasformer 2 dinobots casting part.4" dove Soundwave viene presentato come possibile candidato a guidare il ritorno dei Decepticons sul nostro pianeta.
Rifatto nel volto e nella trasformazione (sembrerebbe infatti un veicolo blindato) il buon vecchio Memor dà l'idea di un Samurai robotico, anzi uno Shogun dei Decepticons, con la diferenza da Megatron, che mentre quest'ultimo sembrava essere più un Pazzo Megalomane, il nuovo Soundwave trasmette l'impressione di sapere tremendamente il fatto suo e come conseguirlo, un vero "Signore della Guerra" insomma!
Vedremo tra qualche anno se sarà stato scelto lui o il più scontato Starscream a guidare le truppe Decepticons e se in caso affermativo rispoderà a queste prime impressioni; in quanto a me devo dire che per una volta trovo intrigante questa fuoriuscita dalla trama classica TF.
PS:
Ringraziamenti calorosi a Michael per aver indicato questo sito che offre nuovi spunti di discussione sui "TF"
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noisemaker_85
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venerdì 29 giugno 2007
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miglior film di bay e top degli effetti speciali
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Michael bay firma con Spielberg il top della sua filmografia. Il re dell'azione (ormai soppiantato largamente John Woo), ci immerge nella battaglia tra robot trasformabili, e sembra di viverla in prima persona. 2h20m di puro intrettenimento, senza un attimo di tregua, che si tratti di scene d'azione o divertenti, esilarante la scena in cui Sam cerca gli occhiali del trisavoro con gli autobot in giardino, come anche incredibilmente coinvolgente ogni singola scena di combattimento, dalla lotta con lo scorpione meccanico (in cui con la scusa mette in campo anche la potenza delle nostre macchine da guerra), alla lotta finale tra bene e male. Personaggi scelti perfettamente, dalle comparsate più o meno lunghe di Turturro e del mitico bernie mac in verisone venditore di auto.
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Michael bay firma con Spielberg il top della sua filmografia. Il re dell'azione (ormai soppiantato largamente John Woo), ci immerge nella battaglia tra robot trasformabili, e sembra di viverla in prima persona. 2h20m di puro intrettenimento, senza un attimo di tregua, che si tratti di scene d'azione o divertenti, esilarante la scena in cui Sam cerca gli occhiali del trisavoro con gli autobot in giardino, come anche incredibilmente coinvolgente ogni singola scena di combattimento, dalla lotta con lo scorpione meccanico (in cui con la scusa mette in campo anche la potenza delle nostre macchine da guerra), alla lotta finale tra bene e male. Personaggi scelti perfettamente, dalle comparsate più o meno lunghe di Turturro e del mitico bernie mac in verisone venditore di auto.
in definitiva ogni elemento, anche quelli secondari sono curati quel che basta se non di più. Ottimi gli attori, sublimi le ragazze (megan fox e la bionda col tatuaggio sul collo), sublimi anche le auto, dalle Camaro vecchia e nuova ai vari mezzi in generale, ottimo anche lo studio dei personaggi, dall'eccentrico turturro a sam, che sembra una versione leggermento meno idiota di Jim di american pie.
La durata non pesa affatto, anzi, a differenza di pearl harbor, viene quasi il desiderio che duri ancora qualche decina di minuti.
Film adatto quindi a tutti, da chi cerca un film non roppo complesso, a chi cerca la simpatia (tutta sulle spalle di sam e turturro) e inutile dirlo, a chi cerca gli effetti speciali e l'azione mozzafiato. Oserei dire che al pari de "la guerra dei mondi" qui si è raggiunto il top mondiale degli effetti speciali, un altro passo avanti.
Buona visione dunque
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ade
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venerdì 29 giugno 2007
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fantastico transformers
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Film mozzafiato che incolla lo spettatore (adulto o bambino) alla poltrona dall'inizio fino alla fine grazie ad un'ottimo ritmo che non lascia spazio alla noia. Non mancano momenti divertenti, e di suspance il tutto condito da un'ottima trama. I personaggi robotici sono estremamente realistici ed è curato anche il loro lato psicologico. Capisco poco questo massiccio restiling dei robot, anche se è vero che non era possibile renderli pari al cartone animato anni '80, penso che potevano essere resi più ricoscibili, (cosa ben difficile tranne per Prime e Bumblebee). Apprezzo invece la scelta di scegliere visi nuovi (o almeno poco conosciuti) per non spostare troppo l'attenzione dello spettatore sull'attore.
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Film mozzafiato che incolla lo spettatore (adulto o bambino) alla poltrona dall'inizio fino alla fine grazie ad un'ottimo ritmo che non lascia spazio alla noia. Non mancano momenti divertenti, e di suspance il tutto condito da un'ottima trama. I personaggi robotici sono estremamente realistici ed è curato anche il loro lato psicologico. Capisco poco questo massiccio restiling dei robot, anche se è vero che non era possibile renderli pari al cartone animato anni '80, penso che potevano essere resi più ricoscibili, (cosa ben difficile tranne per Prime e Bumblebee). Apprezzo invece la scelta di scegliere visi nuovi (o almeno poco conosciuti) per non spostare troppo l'attenzione dello spettatore sull'attore. La storia d'amore tra i due protagonisti umani mi sembra un poco forzata su tempi stretti come se non ci fosse la possibilità di svilupparla in un seguito del film, tra l'altro più che possibile credo visto che il finale stesso lascia ben sperare. Mi ha particolarmente colpito la battaglia finale in cui si rivela il forte legame di amicizia di Bumblebbe con il protagonista. In conclusione un lungometraggio di tutto rispetto che merita, da parte di vecchi fan e non, la massima attenzione.
Andatelo a vedere e non resterete delusi!!!!!!!!!!!!!!!
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enrico
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martedì 3 luglio 2007
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corro a vederlo
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Intendo transformers, ovvio! Non cicciobello.
Mi piacciono le novità, a costo di vedere una tavanata (cmq Spielberg non si è mai scomodato per film scadenti) eppoi bisogna esser un po' di larghe vedute e curiosi!
C'è sempre gente che spara a zero e tutto gli fa schifo e gli
sembra banale o una cavolata... beh mi fanno compassione
quelli che criticano e basta e hanno una visione ristretta
delle cose e si credono dei cinefili e blabla bla.. Un po'
di slancio, via, come i bambini, si va al cinema per vedere
cose nuove e provare emozioni e basta, senza tante paranoie! Mica bisogna vedere solo film impegnati,no? Se poi non piace
il genere o non si ha uno spirito curioso e disilluso perchè
mettersi a far recensioni insulse che non portano a niente?
Ahah ciao scusate lo sfogo
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Intendo transformers, ovvio! Non cicciobello.
Mi piacciono le novità, a costo di vedere una tavanata (cmq Spielberg non si è mai scomodato per film scadenti) eppoi bisogna esser un po' di larghe vedute e curiosi!
C'è sempre gente che spara a zero e tutto gli fa schifo e gli
sembra banale o una cavolata... beh mi fanno compassione
quelli che criticano e basta e hanno una visione ristretta
delle cose e si credono dei cinefili e blabla bla.. Un po'
di slancio, via, come i bambini, si va al cinema per vedere
cose nuove e provare emozioni e basta, senza tante paranoie! Mica bisogna vedere solo film impegnati,no? Se poi non piace
il genere o non si ha uno spirito curioso e disilluso perchè
mettersi a far recensioni insulse che non portano a niente?
Ahah ciao scusate lo sfogo :)
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dionigio
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martedì 3 luglio 2007
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"arrivano i transformers e torniamo tutti bambini"
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Erano gli anni '80, tornavo dal dopo-scuola elementare, la mamma mi dava un "Billy" (succo di frutta all'arancia), mi prendevo due "soldini" (pastine del Mulino Bianco), controllavo che il giochino all'interno della confezione non fosse un doppione e poi mi sedevo davanti al televisore a guardarmi i "TRANSFORMERS"!
Era un cartone uguale a tutti gli altri, certo cambiavano i soggetti, se non erano robot erano calciatori o maghi, ma in tutti potevi riconoscere i buonismi scontati o quel "dotrinamento" che faceva stare tranquilli i genitori e dividevano la classe nei soliti buoni o cattivi.
Il regista Michael Bay, secondo me, riesce a ritrasmettere le stesse sensazioni e ci riesce grazie alla tranquilla e semplice storia e non snaturando la tradizionale scarsa qualità dei dialoghi degli anni '80, ponendoli doverosamente nel nostro contesto contemporaneo.
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Erano gli anni '80, tornavo dal dopo-scuola elementare, la mamma mi dava un "Billy" (succo di frutta all'arancia), mi prendevo due "soldini" (pastine del Mulino Bianco), controllavo che il giochino all'interno della confezione non fosse un doppione e poi mi sedevo davanti al televisore a guardarmi i "TRANSFORMERS"!
Era un cartone uguale a tutti gli altri, certo cambiavano i soggetti, se non erano robot erano calciatori o maghi, ma in tutti potevi riconoscere i buonismi scontati o quel "dotrinamento" che faceva stare tranquilli i genitori e dividevano la classe nei soliti buoni o cattivi.
Il regista Michael Bay, secondo me, riesce a ritrasmettere le stesse sensazioni e ci riesce grazie alla tranquilla e semplice storia e non snaturando la tradizionale scarsa qualità dei dialoghi degli anni '80, ponendoli doverosamente nel nostro contesto contemporaneo.
Chi va a vedere questo film non ci deve assolutamente andare con l'intento di vedere una sceneggatura mozzafiato o una storia strappalacrime; deve andarci tornando bambino: ricordandosi quei momenti passati dove si tifava per i buoni o per i cattivi e ti veniva voglia di dare un cazzotto a "Megatron" che prendeva in giro "Commander" chè era troppo buono e ci rimetteva...ma poi come al solito c'era il lieto fine..."il buono vince sempre"...si prendeva il pallone ed in bicicletta si andava al "campino" del prete a giocare.
Grazie Steven Spielberg di avermi dato questa possibilità, non posso negare che gli effetti speciali straordinari mi hanno fatto scattare in piedi più di una volta, e peccato che a volte fossero troppo veloci facendo perdere i particolari ma sono sicuro che con il seguito tutti questi problemi scompariranno.
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iuriv
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lunedì 14 dicembre 2015
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era meglio quando eravamo bambini.
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Succede che un cubo spaziale precipita sulla terra. Poi un roboelicottero attacca una base americana in Qatar per rubare dei dati, così il ministero della difesa assume una squadra di esperti analisti diciottenni per risolvere il guaio. Ed esplode tutto.
Nel frattempo Shia LeBeouf racconta ai suoi compagni liceali (che dimostrano l'età dei loro insegnanti) le avventure del nonno, mentre cerca di piazzare qualche memorabilia. Dopo si compra una macchina che si scopre essere un autobot. Ed esplode tutto.
Questo è il delirante incipit del film con il quale Michael Bay si propone di aumentare i casi di epilessia tra la popolazione mondiale.
Per il regista americano l'epica si ottiene miscelando enfasi e dinamismo.
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Succede che un cubo spaziale precipita sulla terra. Poi un roboelicottero attacca una base americana in Qatar per rubare dei dati, così il ministero della difesa assume una squadra di esperti analisti diciottenni per risolvere il guaio. Ed esplode tutto.
Nel frattempo Shia LeBeouf racconta ai suoi compagni liceali (che dimostrano l'età dei loro insegnanti) le avventure del nonno, mentre cerca di piazzare qualche memorabilia. Dopo si compra una macchina che si scopre essere un autobot. Ed esplode tutto.
Questo è il delirante incipit del film con il quale Michael Bay si propone di aumentare i casi di epilessia tra la popolazione mondiale.
Per il regista americano l'epica si ottiene miscelando enfasi e dinamismo. Solo che, alla terza volta, le scene con i militari che corrono al rallentatore verso gli aeroplani più che enfatiche sembrano ridicole. Ma comunque rimane il dinamismo. Già.
Telecamere malferme, continui scavalcamenti di campo ed esplosioni che illuminano a giorno la sala, colpiscono questo lavoro proprio in quello che avrebbe dovuto essere il suo punto forte. Negli scontri non si capisce niente e Bay li gira in modo spesso disturbante.
Il tutto è legato insieme da una storia che Megan Fox interpreta da navigata (non nel senso di attrice, però) mostrando le sue grazie anatomiche ogni volta che può. In qualche caso quel bruto di Bay le chiede di sfoderare un'espressione intensa e la mente corre subito alla pornografia. Ma pazienza.
Anche perché ogni pensiero impuro evapora quando sullo schermo compare Shia LeBeouf, attore tra i meno significativi del panorama attuale, che qui sembra ancora meno in forma del solito. Sarà che interpretare un personaggio di quindici anni più giovane di lui non è stata questa grande idea.
Un disastro totale quindi? Beh, andiamoci piano. Tra caricature (Turturro su tutti), robot che fanno gli spiritosoni e una galassia di autocitazioni, viene alla luce il pregio nascosto di questo lavoro. Bay si prende e ci prende in giro attraverso un'ironia così sottile da essere stata colta da pochi. Non si spiegherebbe come mai tanta gente possa aver dato credito a una pellicola del genere altrimenti.
Ah si, è costata come un'astronave interstellare. E' un fattore di valutazione anche questo.
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agoale
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venerdì 29 giugno 2007
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bellissimo...ma...
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Abbiamo sviscerato più che mai i lati positivi...io ora vorrei sottolineare alcune pecche a mio avviso:
1) Il tipico rumore durante la trasformazione, presente nei trailer e nei cartoni da sempre, in realtà non esiste nel film..mi pare si senta al max un paio di volte e in modo molto sfuggente. Questa la considero una grave pecca.
2) La trama è inesistente..ma amen...chi se ne frega..altrimenti sarebbe stato un colossal.
3) I distructor (decepticons) nn hanno dialogo, nn parlano, sembrano messi un po' li cosi'..a caso..invece sarebbe stato bello vederli anche dialogare sul da farsi, organizzarsi per attaccare gli autorobot...ecc..
4) Restilyng troppo marcato, li preferivo un po' + simili a quelli dei cartoni e .
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Abbiamo sviscerato più che mai i lati positivi...io ora vorrei sottolineare alcune pecche a mio avviso:
1) Il tipico rumore durante la trasformazione, presente nei trailer e nei cartoni da sempre, in realtà non esiste nel film..mi pare si senta al max un paio di volte e in modo molto sfuggente. Questa la considero una grave pecca.
2) La trama è inesistente..ma amen...chi se ne frega..altrimenti sarebbe stato un colossal.
3) I distructor (decepticons) nn hanno dialogo, nn parlano, sembrano messi un po' li cosi'..a caso..invece sarebbe stato bello vederli anche dialogare sul da farsi, organizzarsi per attaccare gli autorobot...ecc..
4) Restilyng troppo marcato, li preferivo un po' + simili a quelli dei cartoni e ..magari un po' + colorati per distinguerli meglio (a parte commander e il maggiolino), i decepticon sono semplicemente color ferraglia...troppo stile terminator, facili da confondere.
5) Il combattimento finale è caotico e confusionario pieno di primi piani, quasi difficile da seguire.E' facile confondersi. Ne avrebbe guadagnato in spettacolarità con meno zoom...e torno a ribadire che con colori diversi sarebbe migliorato tutto.
6) Nel cartone animato megatron si trasformava in arma da fuoco....mah!
7) L'americanata del marines che scivola dal motore per sparare a , mi pare, black-out, potevno risparmiarsela.
8) Commander nel cartone dice "Autorobot, trasformazione!" e non "Autorobot, andiamo!". Sono sciokkezze...ma i nostalgici ci tengono molto.
9) Barricade ha fatto solo il primo tempo??? e nel secondo dove è finito?
10) Ultima chicca: ki ha notato le proporzioni degli occhiali del nonno quando vengono raccolti da commander? ahahahahah.... sono occhiali da almneo 5 metri di diametro in confronto alla mano del gigante...ahahahah...esagerati!!
MAh!
Ditemi cosa ne pensate....
ciao!
Alessandro
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tauren 'n' tyrael
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sabato 30 giugno 2007
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transformers: così perfetto da sembrare artefatto.
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Di solito il trailer di un film è una "summa" degli spezzoni migliori montati ad arte per imbonire lo spettatore e incassare i 7 baiocchi (e spicci) del biglietto... Invece con TRANSFORMERS il trailer è solo l'inizio.
Numerose le sequenze da ANTOLOGIA che entreranno sicuramente nella storia del cinema d'azione, cambiando alla base il modo di concepire gli effetti speciali. Dimenticatevi di ET, superate il concetto Gollum: in questo film la computer grafica assurge a vero co-protagonista, alla stregua degli attori in carne e ossa, regalandoci memorabili scene di azione per 144 minuti di PURA adrenalina.
Il Dio del Cinema ispira Michael Bay tramite il Profeta (e produttore esecutivo) Steven Spielberg nella creazione del film perfettamente bilanciato tra azione, emozioni, sentimento e nostalgiche citazioni anni '80.
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Di solito il trailer di un film è una "summa" degli spezzoni migliori montati ad arte per imbonire lo spettatore e incassare i 7 baiocchi (e spicci) del biglietto... Invece con TRANSFORMERS il trailer è solo l'inizio.
Numerose le sequenze da ANTOLOGIA che entreranno sicuramente nella storia del cinema d'azione, cambiando alla base il modo di concepire gli effetti speciali. Dimenticatevi di ET, superate il concetto Gollum: in questo film la computer grafica assurge a vero co-protagonista, alla stregua degli attori in carne e ossa, regalandoci memorabili scene di azione per 144 minuti di PURA adrenalina.
Il Dio del Cinema ispira Michael Bay tramite il Profeta (e produttore esecutivo) Steven Spielberg nella creazione del film perfettamente bilanciato tra azione, emozioni, sentimento e nostalgiche citazioni anni '80.
Impossibile non esaltarsi quando i carri armati iniziano a volare, non essere preda dell'euforia paradossa ("E' sicuramente giapponese!") che pervade tutto il film, che ci conduce fino agli esaltani 40 minuti di GRAN finale, così emozionanti da durare soltanto un battito di ciglia... e sono subito i titoli di coda.
Film corale in cui tutti sono dei veri protagonisti all'interno della splendida creazione di Michael Bay, finalmente regista maturo e capace di dare ad ogni personaggio (mosso da muscoli o da software grafico) il suo spazio, il suo momento, la sua gloria. Paragonabile solamente al Paradiso di Dante.
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claudiofedele93
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martedì 12 maggio 2015
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transformers: tra noia e battaglie.
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Nel 2007 l’uscita di Transformers fu attesa e poi accolta con grande entusiasmo da parte del pubblico, finalmente avremmo visto una trasposizione in live-action al Cinema, diretta da un regista che di scene spettacolari ne sapeva fin troppo e prodotta dal l’onnipotente Steven Spielberg, dei famosi robot targati Hasbro. Era il momento giusto, la realizzazione di un sogno da parte di molti, il punto di rottura che avrebbe significato la svolta: non più cartoni animati o tavole da disegno per dare vita ad Optimus Prime e Megatron, ma effetti speciali e computer grafica.
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Nel 2007 l’uscita di Transformers fu attesa e poi accolta con grande entusiasmo da parte del pubblico, finalmente avremmo visto una trasposizione in live-action al Cinema, diretta da un regista che di scene spettacolari ne sapeva fin troppo e prodotta dal l’onnipotente Steven Spielberg, dei famosi robot targati Hasbro. Era il momento giusto, la realizzazione di un sogno da parte di molti, il punto di rottura che avrebbe significato la svolta: non più cartoni animati o tavole da disegno per dare vita ad Optimus Prime e Megatron, ma effetti speciali e computer grafica.
E’ perciò un grande peccato constatare che Transformers, primo capitolo di una saga che nel 2016 arriverà al quinto episodio, dopo un quarto concepito e realizzato come un semi-reboot, sia invero l’esatto opposto che un blockbuster estivo dovrebbe essere, anzi, un “buon” blockbuster per correttezza. Se, infatti, la pellicola viene analizzata seconda un’ottica puramente coerente alla produzione passata (e futura) del regista, ci si rende conto che il lungometraggio è tanto nelle corde del regista, quanto atipico sotto molti punti di vista, regalando tuttavia momenti abbastanza ben costruiti, tipo l’arrivo sulla terra degli Autobots o la sequenza di apertura, continuamente però penalizzati da scelte tecniche discutibili.
Di Michael Bay ricordiamo sempre le tante e ripetute scene cariche di esplosioni, quel tipo di fotografia così satura da rendere ogni inquadratura bidimensionale o priva di tagli particolarmente illuminanti di luce, per le co-protagoniste femminili astutamente affascinanti, ma un po’ acqua e sapone nonché superficiali (e davvero qui ci troviamo davanti al caso più eclatante, perché Megan Fox tutti la ricordiamo, ed è possibile azzardare dire “ricorderemo”, per essere stata scoperta dal regista di The Rock ed Armageddon ed inserita in questo film) e poi ci sono i momenti interminabili, le sequenze preparatorie alle tante scene adrenaliniche che costantemente Bay mal calibra, rendendole infinite, più lente dei rallenty da lui abusati, appesantendo il prodotto fino all’invero simile.
I Robot di Cybertron non fanno eccezione a tale regola, anzi, sottolineano quanto la pellicola abbiamo avuto, probabilmente, delle pressioni notevoli da parte della produzione, affinché il regista non si lasciasse prendere troppo la mano, non considerando il fatto che, così facendo, il risultato finale è stato di gran lunga penalizzato. Dovendo, quindi, gestire ed imbastire una storia, che sapesse catturare o quanto meno non annoiare il suo pubblico, il film-maker impiega quasi più di un’ora, su un minutaggio totale di 130 minuti, per presentare tutti i personaggi e innescare la narrazione in modo definitivo; una scelta, questa, davvero poco condivisibile, se ci rendiamo conto che gran parte delle prime sequenze sono se non superficiali, talvolta tediose, imbarazzanti e particolarmente lente, incapaci di brillare di quella ironia e sarcasmo, fascino grottesco o poca serietà che negli episodi successivi è stata messa malamente a nudo proprio in quanto prodotti unicamente orientati a far sorbire allo spettatore uno spettacolo di sole botte e combattimenti.
Appare quasi voler nutrire della ambizioni considerevoli Transformers, sin dal prologo che viene narrato con la voce fuori campo di Prime, ed invece il castello di carte di Michael Bay è destinato a crollare su sé stesso, non solo per la storia in sé, dato che la sceneggiatura alla fine dei conti così pessima non è, piuttosto per la poca ispirazione ed impegno messo dal team nella realizzazione dei personaggi, veramente superficiali, stereotipati, sovraccaricati di battute banali, spacconi e sopra le righe in modo innaturale.
A questo, poi, aggiungiamo l’ottica di Bay, un regista che vuole massacrare il suo paese sempre nel modo sbagliato, non costruendo mai, attraverso le immagini, una critica intelligente, ma piazzando qua e là situazioni credibili, ma inverosimili o dal cattivo gusto etico. I Militari Americani che rinfacciano un loro “compagno” di origini messicane di non parlare “la loro lingua”, il rivenditore di macchine di fiducia, rigorosamente di colore, che sfrutta a nero gli immigrati (anch’essi messicani), mentre, poi a casa, a gli Americani vengono sempre, costantemente, dati i ruoli, anche nella società, che ogni uomo vorrebbe avere. Una divisione netta ed una critica verso un mondo che Bay non si disturba a mostrare in tutto il suo essere manicheo, culminando nella piccola rappresentazione di un presidente occupato solamente a chiedere al proprio staff, sull’Air-Force-One, un particolare tipo di dolce, mentre collaboratori e segretari sono indaffarati a combattere contro una minaccia aliena.
Lasciamo, a questo punto, stare tutta la politica, apprezzabile o meno, del giocattolo di Bay e addentriamoci nella storia, che vede il giovane Sam Witwicky catapultato nella lotta tra Autobot e Decepticon, a causa dell’All Spark, un’antica reliquia capace di creare e trasferire energia con la quale un suo antenato era venuto a contatto.
Un plot narrativo tutt’altro che originale, ma, come esplicato sopra, non troppo da condannare, con la costante dicotomia tra buoni e cattivi, bene e male, ove alle tante esplosioni e massacri dei Decepticon, Optimus Prime, leader degli Autobots, risponde con una retorica da seconda guerra mondiale a volte tanto fuori luogo, quanto coerente con il personaggio stesso, poiché se dopo quaranta-minuti si assiste solo a frasi fatte, alla fin fine, si inizia anche a crederci o arrenderci all’idea che un robot, in effetti, non possa far altro che discorsi che strizzano l’occhio ai più noti cliché bellici.
Transformers poteva essere un discreto film, pur rimanendo comunque il migliore, per adesso, della saga, ed invece si è rivelato un prodotto distrutto da un potenziale inespresso e da una mal gestione dei tempi, condito solo da una buona colonna sonora, ma in alcuni punti ripetitiva e troppo figlia delle composizioni di Hans Zimmer. Un prodotto che ogni tanto si prende la briga di omaggiare pellicole cult quali Terminator, Incontri Ravvicinati con il Terzo Tipo, E.T., e tante altre, senza mai però conquistare lo spettatore, o meglio, quel tipo di pubblico con delle pretese. Perché chi nutriva una qualunque aspettativa probabilmente rimarrà deluso da questo primo atto, mentre chi sperava in un ammasso di scontri al cardio palma resterà (in parte) soddisfatto, a patto di restare per 70 minuti sulla poltrona ed assistere a dei robot impediti che distruggono il giardino di un umano senza rendersi conto delle loro proporzioni. Un cast sprecato, ad eccezione della bellezza di Megan Fox, che bilancia tanto ben di Dio per gli occhi con una performance superficiale e dimenticabile, su cui Bay punta tutti i riflettori per mettere in risalto la pelle abbronzata della sua nuova (ex) pupilla, ed un reparto tecnico non al top, coadiuvato, va detto, con grandi effetti speciali e sonori, chiudono il cerchio di un produzione nata unicamente per divertire il pubblico e fare soldi, velata ogni tanto da un forzato sentimento di nostalgia. I soldi, di sicuro, li ha fatti, il pubblico magari non tutto l’avrà divertito.
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iltrequartista
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giovedì 6 luglio 2017
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autobots e decepticons
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Il primo capitolo della saga è il migliore.
A parte le bellissime trasformazioni,piene di dettagli ed accattivanti da un punto di vista visivo,c'è molta allegria nell'aria.
Con la giusta dose di superficialità,gli Autobots,La Beouf e Turturro fanno simpatia a primo impatto e fortunatamente possiamo affermare che il prodotto non si basa esclusivamente sugli effetti speciali.
Di certo non ci sono dialoghi raffinati, ma come cinema di puro intrattenimento tutto fila quasi liscio come l'olio.
Dico quasi perché gli scontri talvolta sono caotici quando ripresi troppo da vicino,la voce di alcuni robots è alquanto ridicola e non mancano purtroppo quei momenti da tipica spocchiosa esaltazione americana.
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Il primo capitolo della saga è il migliore.
A parte le bellissime trasformazioni,piene di dettagli ed accattivanti da un punto di vista visivo,c'è molta allegria nell'aria.
Con la giusta dose di superficialità,gli Autobots,La Beouf e Turturro fanno simpatia a primo impatto e fortunatamente possiamo affermare che il prodotto non si basa esclusivamente sugli effetti speciali.
Di certo non ci sono dialoghi raffinati, ma come cinema di puro intrattenimento tutto fila quasi liscio come l'olio.
Dico quasi perché gli scontri talvolta sono caotici quando ripresi troppo da vicino,la voce di alcuni robots è alquanto ridicola e non mancano purtroppo quei momenti da tipica spocchiosa esaltazione americana.
La sceneggiatura non vola in alto come le aquile,ma non vi troverete momenti noiosi.
Comunque il nostro buon Sam si innamora di Megan Fox e tutti noi maschietti siamo dalla sua parte ,anche se forse ci fa ancora più invidia non avere una macchina che ci porta in giro per la città e all'occorrenza ci salva pure la vita.
Tra alti e bassi,questa è un'opera che comunque verrà ricordata nel tempo.
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