ultimoboyscout
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martedì 2 febbraio 2010
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niente di originale.
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Una fitta nebbia avvolge un paese americano, e un gruppo di cittadini rimane bloccato all'interno di un market. E nella nebbia si nascondono una specie di mostro dai lunghi tentacoli che ingurgita tutto umani compresi e altri schifosissimi insetti. Non incide e non spaventa nemmeno. Ed è pure lungo una quaresima. La predicatrice pazza è davvero odiosissima.
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_silvia_
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domenica 17 gennaio 2010
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o.o
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Questo film mi ha scioccata!!!!! FA davvero paura, ma soprattutto fa veramente schifoooo!! Un pezzo di un corpo senza il busto, un animale strambo che mangia il collo a uno... insetti giganti... orrendo!! E la cosa peggiore è la vecchietta malefica che vuole sacrificare il bambino!! POVERO!! La fine è bruttissima, inaspettata!! Sono rimasta non so quanto tempo davanti allo schermo paralizzata!!
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luca scialò
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venerdì 15 gennaio 2010
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due ore di fantascienza e analisi sociale
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Inizialmente questo film può essere letto come uno dei tanti film di Fantascienza e semi-horror, con strane creature che escono da una insolita nebbia. In realtà ci si può leggere molto altro, se si presta attenzione ai dibattiti delle povere persone malcapitate rinchiuse forzatamente in un supermercato, alle prese col proprio istinto di sopravvivenza. Così emergono temi come la stratificazione sociale, il delirio religioso, le colpe della scenza, il senso della famiglia, l'egoismo...Finale inaspettato, che da solo fa guadagnare a questa ottima trasposizione di un racconto di King, una stellina in più. Una chicca sono anche le inquadrature e i passaggi tra angolature diverse.
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Inizialmente questo film può essere letto come uno dei tanti film di Fantascienza e semi-horror, con strane creature che escono da una insolita nebbia. In realtà ci si può leggere molto altro, se si presta attenzione ai dibattiti delle povere persone malcapitate rinchiuse forzatamente in un supermercato, alle prese col proprio istinto di sopravvivenza. Così emergono temi come la stratificazione sociale, il delirio religioso, le colpe della scenza, il senso della famiglia, l'egoismo...Finale inaspettato, che da solo fa guadagnare a questa ottima trasposizione di un racconto di King, una stellina in più. Una chicca sono anche le inquadrature e i passaggi tra angolature diverse.
Bravi infine anche gli interpreti.
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lelius
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domenica 13 dicembre 2009
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non me l'aspettavo.....
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Registrato e tenuto in memoria su myskyhd per timore di vedere il solito B-Movie horror con zombies che fuoriescono assetati di sangue dalla nebbia, è stata una sorpresa vederlo; paragonabile a mio avviso a Cloverfield per tensione ed effetti speciali, ma una lode speciale alla scelta delle musiche, vedere quella creatura gigantesca incedere sulle note strazianti di Host of Seraphim dei Dead can dance merita 10. Non in linea con la trama del film, che esprime una forte volontà di sopravvivenza, l'uccisione dei quattro sul finale, fuori da ogni logica. Per quel che riguarda l'introspezione psicologica dei personaggi chiudi una trentina di persone in un sistema chiuso accendine le loro più profonde paure ed il risultato è puntualmente clava contro clava.
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Registrato e tenuto in memoria su myskyhd per timore di vedere il solito B-Movie horror con zombies che fuoriescono assetati di sangue dalla nebbia, è stata una sorpresa vederlo; paragonabile a mio avviso a Cloverfield per tensione ed effetti speciali, ma una lode speciale alla scelta delle musiche, vedere quella creatura gigantesca incedere sulle note strazianti di Host of Seraphim dei Dead can dance merita 10. Non in linea con la trama del film, che esprime una forte volontà di sopravvivenza, l'uccisione dei quattro sul finale, fuori da ogni logica. Per quel che riguarda l'introspezione psicologica dei personaggi chiudi una trentina di persone in un sistema chiuso accendine le loro più profonde paure ed il risultato è puntualmente clava contro clava. E' nella nostra natura. (Vedi "Mon oncle d'Amerique" e "La Moglie del soldato".
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patrickbateman47
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sabato 14 novembre 2009
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alla redazione
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Bello il trailer in 21:9 sponsorizzato philips peccato che tagli il film dato che il suo formato è 16:9 XD ahahahahaha... a parte la parentesi ottimo film 5 stelle per il suo genere,non ascoltate le diffamazioni di questo forum il film nonostante cali di effetti speciali è di seria A.
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dyd1979
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mercoledì 21 ottobre 2009
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non va,non ci siamo.....
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Sinceramente una grandissima delusione........ probabilmente piacerà a chi non ha letto il libro ma a chi come me lo ha fatto........ non credo.Ennessimo flop di una trasposizione cinematografica di un capolavoro del "Re".........
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alelan
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domenica 4 ottobre 2009
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finalmente un film che fà riflettere
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Un film di grande qualità, cosa assai poco frequente nel filone horror. Il regista è riuscito a trasmetterci con maestria i complessi e i contraddittori dell'animo umano quando viene invaso dal terrore. La ditta nebbia che rappresenta proprio quanto piano ciechi quando perdiamo la lucidità e la ragionevolezza al punto che le nostre paure più profonde ci fanno letteralmente impazzire. . Il finale,secondo me, all'interno dell'intera struttura del film diventa un semplice dettaglio,pur essendo assai discutibile, e non perché manchi il lieto fine, ma perché le drastiche reazioni dei personaggi (gli unici rimasti lucidi di mente ( si decidono e si evolvono troppo frettolosamente )
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alelor
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sabato 3 ottobre 2009
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quasi senza difetti
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Si'! Davvero un ottimo film. Un eccellente lavoro di Darabont che colleziona un'altro successo nella sua carriera già abbastanza ricca di ottimi films. Personalmente non trovo critiche intelligenti da rivolgere al film. L'unica cosa che tengo a sottolineare è il finale. E' certo che il lieto fine non è una soluzione sempre garbata e in questo genere di films l'abbiam visto fin troppo spesso. Ma c'è comunque qualcosa che non torna. Quale papà lucido di mente, in grado di intendere e volere come il protagonista rimane per tutto il tempo, trova la forza e il coraggio seppur in una situazione altamente tragica, di uccidere un figlio?
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des_demona
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venerdì 25 settembre 2009
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la nebbia lascia a bocca aperta...
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C’è chi dice che le pellicole tratte da romanzi o novelle – più in generali da fonti letterarie – debbano essere considerate per quello che sono, al di là delle loro origini.
Niente di più vero. Tuttavia, bisogna ammetterlo, fare un confronto tra un libro e la sua versione cinematografica – talvolta è capitato anche l’inverso! – viene naturale. Il più delle volte, con somma delusione e forse un pizzico di rassegnazione, ci si ritrova a dover dire frasi come:“Non ha reso lo spirito del romanzo”, oppure “Il libro è molto più bello del film!”. Ma quando accade il contrario si rimane soddisfatti, forse anche sorpresi.
Per chi ama il ‘re del brivido’ Stephen King e i suoi racconti, Frank Darabont rappresenta di sicuro un punto di riferimento, un demiurgo in grado di modellare le pagine di carta del romanziere americano e trasformarle in degna celluloide.
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C’è chi dice che le pellicole tratte da romanzi o novelle – più in generali da fonti letterarie – debbano essere considerate per quello che sono, al di là delle loro origini.
Niente di più vero. Tuttavia, bisogna ammetterlo, fare un confronto tra un libro e la sua versione cinematografica – talvolta è capitato anche l’inverso! – viene naturale. Il più delle volte, con somma delusione e forse un pizzico di rassegnazione, ci si ritrova a dover dire frasi come:“Non ha reso lo spirito del romanzo”, oppure “Il libro è molto più bello del film!”. Ma quando accade il contrario si rimane soddisfatti, forse anche sorpresi.
Per chi ama il ‘re del brivido’ Stephen King e i suoi racconti, Frank Darabont rappresenta di sicuro un punto di riferimento, un demiurgo in grado di modellare le pagine di carta del romanziere americano e trasformarle in degna celluloide. Lo dimostrò a suo tempo con Il Miglio Verde e Le ali della libertà : due poesie scritte dal ‘Re’ cui il regista ha saputo attingere senza intaccarne il fascino e la magia.
Ora Darabont ci ha riprovato, è tornato a sfogliare i libri oscuri dello scrittore americano e la scelta, stavolta, è caduta su un brano tratto dalla raccolta Scheletri, “The Fog”. La nebbia appunto.
Nasce così The Mist, un horror claustrofobico e a tratti nauseante che mostra tutti gli effetti del terrore umano di fronte all’incontrollabile. Protagonista è Dave Drayton (Thomas Jane), abitante di una cittadina di provincia che, in seguito a un temporale, viene ingoiata da una nebbia fitta e mostruosa. Il super-market dove Dave si reca, in compagnia del figlioletto Billy, diventa in brevissimo tempo una trappola per topi. La paura, quasi come la nebbia bianca, avanza e fagocita ogni cosa le capiti a tiro, in una vorticosa escalation verso il panico.
Ancora King ci parla del Male radicato nei paesi e nelle periferie, dove la mentalità è gretta, il bigottismo dilaga e l’istinto è pronto a prendere voracemente il sopravvento.
Darabont ci marcia sopra, costruendo forse l’intera sceneggiatura sul personaggio della signora Carmody, la predicatrice pazza che la bravissima Marcia Gay Harden è riuscita a restituire al grande schermo in tutta la sua isteria. Per il resto rimane ben poco: i dialoghi si sgretolano l’uno dopo l’altro, vittime di un’inadeguata banalità; gli effetti speciali sono grossolani, le sequenze splatter abbondano in durata - con fin troppo compiacimento - , e qualche ripresa a rallentatore qui e lì decisamente stona. Una buona idea così stupidamente sprecata? Verrebbe da pensare di sì. E forse il regista stesso, per compensare determinate mancanze, ha creduto di salvare il salvabile con un ultimo colpo di coda: il finale. Apprezzabile a seconda dei gusti, è il vero ‘coupe de theatre’ della storia e, non c’è che dire, piaccia o non piaccia… lascia a bocca aperta.
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saix91
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sabato 19 settembre 2009
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non male, davvero non male...
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Horror psicologico, splatter e claustrofobico, tutti in uno, ben recitato (soprattuto la harden e i due vecchi), finale sorprendente e non, ma crudo e realistico al punto giusto, insomma un horror come si deve, il cui titolo induce a pensare che sia un filmetto di serie z, ma è solo apparenza, in realtà è un gran bell'horror.
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