zano
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mercoledì 8 agosto 2007
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spiderman 3... bello o brutto?
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Prima di tutto, tengo a precisare che io sono stato uno di quei bambinetti che girava per casa tenendo in mano i fumetti dell'uomo ragno ancor prima di saper leggere. Il terzo capitolo del ragnetto sembra suscitare solo sensazioni estremamente positive oppure incredibilmente deludenti. Dal mio punto di vista credo che non sia ne il più grande Capolavoro di tutti i tempi, ma nemmeno la fregnaccia che ti fa dare di stomaco appena la vedi. Da appassionato del fumetto ritengo che l'aver introdotto così tanti personaggi abbia causato una minore possibilità di esplorare i meccanismi comportamentali di quest'ultimi, oltretutto Venom è, tra i nemici di Spidey, il personaggio meno sviluppato (secondo me era proprio quello da caratterizzare di più).
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Prima di tutto, tengo a precisare che io sono stato uno di quei bambinetti che girava per casa tenendo in mano i fumetti dell'uomo ragno ancor prima di saper leggere. Il terzo capitolo del ragnetto sembra suscitare solo sensazioni estremamente positive oppure incredibilmente deludenti. Dal mio punto di vista credo che non sia ne il più grande Capolavoro di tutti i tempi, ma nemmeno la fregnaccia che ti fa dare di stomaco appena la vedi. Da appassionato del fumetto ritengo che l'aver introdotto così tanti personaggi abbia causato una minore possibilità di esplorare i meccanismi comportamentali di quest'ultimi, oltretutto Venom è, tra i nemici di Spidey, il personaggio meno sviluppato (secondo me era proprio quello da caratterizzare di più). Fatto sta che quelli della Sony volevano "finire" col botto e ci sono riusciti.. Con gli incassi fatti sono abbastanza sicuro che ci sarà un quarto capitolo ma spero con meno super cattivi dentro perchè è più importante sapere dove sta andando Peter, cosa gli succederà, quali risorse tirerà fuori per risolvere i problemi, poi.. il supercriminale di turno può essere qualunque.
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paolo ciarpaglini
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mercoledì 24 ottobre 2007
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spiderman 3.
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Raimi nell'ultimo dei tre ormai 'classici', per ogni epopea cinematografica che si rispetti, strafà e male. Ne salta fuori una trama tipo MPEG 2, compressa, invischiata, pasticciata. L'unico personaggio degno di nota a mio avviso è l'Uomo Sabbia, il più 'vero', toccante. Una parte recitata, impersonificata alla perfezione, colma di interiorità. La coppia Spidy-Mary Jane invece non funziona più. Un vero peccato perchè Kirsten Dunst è strepitosa 'come sempre'. Toby Maguire appare in questo capitolo, frastornato e la trasformazione del 'ciuffo' è a dir poco ridicola. Sicuramente, il peggiore dei tre episodi. Manca di piglio, il ritmo è fuorigiri e l'amalgama è inesistente. Punto di forza che invece, permeava i primi due film.
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Raimi nell'ultimo dei tre ormai 'classici', per ogni epopea cinematografica che si rispetti, strafà e male. Ne salta fuori una trama tipo MPEG 2, compressa, invischiata, pasticciata. L'unico personaggio degno di nota a mio avviso è l'Uomo Sabbia, il più 'vero', toccante. Una parte recitata, impersonificata alla perfezione, colma di interiorità. La coppia Spidy-Mary Jane invece non funziona più. Un vero peccato perchè Kirsten Dunst è strepitosa 'come sempre'. Toby Maguire appare in questo capitolo, frastornato e la trasformazione del 'ciuffo' è a dir poco ridicola. Sicuramente, il peggiore dei tre episodi. Manca di piglio, il ritmo è fuorigiri e l'amalgama è inesistente. Punto di forza che invece, permeava i primi due film. La digitalizzazione poi è strabordante, esagerata e toglie credibilità ed umanità ai personaggi. Gli incassi parlano di un grande successo al botteghino, operazione riuscita. Un prodotto, una vera macchina da soldi, come Harry Potter, tutto quà. Vorrei se mi è concesso, aprire un breve dibattito sulla 'diatriba' BLU-RAY, HD-DVD, etc.. La Sony la spunterà sicuramente, anche perchè offre prestazioni superiori. E lentamente, inesorabilmente ci trascinano nelle loro idee che fruttano patrimoni da bilancio statale. Senza che ci accorgiamo, di quanto ci prendano per i fondelli. Ciò che prima è accaduto per l'audio, che in pochi anni ha visto nascere almeno una decina di codifiche, stà ora accadendo al video. Meditate gente...meditate..
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antonello villani
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giovedì 17 maggio 2007
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il lato oscuro del supereroe
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Il lato oscuro del supereroe. Odio e vendetta si fanno strada nel timido Peter Parker che per l’occasione lo vediamo con un’inedita tuta nera. I due volti dell’animo umano sono il tema di “Spider Man 3”, un fantasy che abbandona una volta per tutte l’archetipo dell’eroe senza macchia e senza paura. Sam Raimi, regista di serie b per tanto tempo sottovalutato, porta sullo schermo la lotta tra bene e male che si consuma dentro il protagonista. Spettacolare, eccessivo, avanguardista, il terzo episodio del ragno in calzamaglia non delude le aspettative dei suoi fan perché qui non si è certo badato a spese: uomini incollati alle pareti, voli a bordo di skateboard, creature di sabbia, palazzi distrutti, il pubblico resta incantato dalla bellezza visiva di questo fumettone.
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Il lato oscuro del supereroe. Odio e vendetta si fanno strada nel timido Peter Parker che per l’occasione lo vediamo con un’inedita tuta nera. I due volti dell’animo umano sono il tema di “Spider Man 3”, un fantasy che abbandona una volta per tutte l’archetipo dell’eroe senza macchia e senza paura. Sam Raimi, regista di serie b per tanto tempo sottovalutato, porta sullo schermo la lotta tra bene e male che si consuma dentro il protagonista. Spettacolare, eccessivo, avanguardista, il terzo episodio del ragno in calzamaglia non delude le aspettative dei suoi fan perché qui non si è certo badato a spese: uomini incollati alle pareti, voli a bordo di skateboard, creature di sabbia, palazzi distrutti, il pubblico resta incantato dalla bellezza visiva di questo fumettone. Solo che stavolta non si sa proprio dove siano i buoni e dove siano i cattivi, anche i supereroi hanno gli scheletri nell’armadio e, talvolta, restano persino sedotti dal male. Accade ad un fotoreporter con qualche senso di colpa di troppo affrontare la battaglia più difficile: la scomparsa dello zio, l’accusa di omicidio, la fidanzata in piena crisi d’identità ed un compagno di college diventato nemico giurato sono l’inizio di una lotta interiore che porterà il protagonista ad affrontare i fantasmi del passato. Massiccio utilizzo degli effetti speciali per questo film esteticamente superbo anche se due ore e mezza sembrano eccessive quando s’indugia sui gigionismi di Tobey MacGuire; perché all’impacciato protagonista sono venute strane voglie ed ora flirta pure con le donne senza ritegno, si vendica di un collega che ha spacciato per vera una foto ritoccata al computer e maltratta la sua adorata Mary J. “La vendetta è come un veleno: prima che te ne renda conto ti trasforma in qualcosa di orrendo”, dice la zia Mary. Non resta allora che liberarsi di questo veleno e tornare ad essere quello di sempre, amato dai concittadini e temuto dai criminali. Battaglia finale tra i grattacieli di New York, riappacificazione con l’amico che gli salva la vita, Raimi gioca con i chiaroscuri dell’eroe che vola da un edificio all’altro aggrappato alle sue ragnatele, si affida ai primissimi piani per mostrare ogni più piccola sfumatura ed alla fine supera la prova a pieni voti. Merito della straordinaria coppia Mc Guire/Dunst ed alla partecipazione di James Franco nella parte dello smemorato vendicativo. Ma in tanto spettacolo resta tra le quinte un protagonista d’eccezione: il computer. Regista, attori e pubblico ringraziano. Alla prossima avventura.
Antonello Villani
(Salerno)
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luca capaccioli
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martedì 7 maggio 2013
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deludente!
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Dopo due film eccezionali, Sam Raimi dirige anche il terzo, conclusivo capitolo della trilogia di Spider-Man. Purtroppo, però, stavolta le cose non sono andate come si sperava. Spider-Man 3 presenta una trama a dir poco confusa e pasticciata, con tanto di inserimenti forzati di eventi e di personaggi approfonditi in modo troppo superficiale. Questa volta, Peter Parker (Tobey Maguire) deve affrontare l'incubo del costume nero, il quale è in realtà una creatura vivente e di origine aliena, nota come simbionte, un organismo seziente che distorce la personalità altrui. Quest'essere rende Spider-Man più aggressivo e pericoloso, costringendolo anche a trascurare le persone a lui più care.
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Dopo due film eccezionali, Sam Raimi dirige anche il terzo, conclusivo capitolo della trilogia di Spider-Man. Purtroppo, però, stavolta le cose non sono andate come si sperava. Spider-Man 3 presenta una trama a dir poco confusa e pasticciata, con tanto di inserimenti forzati di eventi e di personaggi approfonditi in modo troppo superficiale. Questa volta, Peter Parker (Tobey Maguire) deve affrontare l'incubo del costume nero, il quale è in realtà una creatura vivente e di origine aliena, nota come simbionte, un organismo seziente che distorce la personalità altrui. Quest'essere rende Spider-Man più aggressivo e pericoloso, costringendolo anche a trascurare le persone a lui più care. A complicare le cose c'è un triplice problema: il vecchio amico di Peter, Harry Osborn (James Franco), vuole vendicare il padre deceduto meditando su come uccidere il Tessiragnatele ora che ha scoperto chi si nasconde dietro la maschera, diventando poi il folle New Goblin; un nuovo criminale, Flint Marko (Thomas Haden Church), ha ottenuto poteri incredibili a causa di un incidente ed intraprende, apparentemente, una carriera criminale con il nome di Uomo Sabbia; un fotografo free lance di nome Eddie Brock (Topher Grace) che, diventato in un secondo tempo la letale creatura nota come Venom, assetato di vendetta dopo che la sua carriera è stata rovinata da Peter, intende vendicarsi del nostro Spidey, il quale dovrà scegliere tra il suo lato oscuro e quello che è sempre stato: un eroe. Nonostante ci fossero dei buoni elementi di base per realizzare un capolavoro cinematografico, quello che n'è uscito risulta essere un film confusionario, brillante solo per gli effetti speciali, mai visti a questi livelli in un film dedicato all'Uomo Ragno. Inoltre, gli antagonisti hanno poco spessore, salvo Sandman, che tuttavia è l'unico villain dei tre che si dimostra valido in questo capitolo, a differenza quindi di Venom, quest'ultimo con un ruolo superficiale e poco rilevante, quasi come se fosse un personaggio secondario. Ma la cosa più assurda è il collegamento dell'omicidio di Ben Parker (Cliff Robertson) a Sandman, nel senso che nel film lo zio di Peter muore per mano di Marko; tale fatto disfa Peter dell'enorme senso di responsabilità, facendo quindi perdere il significato dei primi due capitoli. Viene inserito anche il personaggio di Gwen Stacy, inopportuna in questo film realizzata in modo scadente, nulla a che vedere con la Gwen Stacy di The Amazing Spider-Man, il reboot della saga.
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publio varro
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domenica 20 maggio 2007
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amaro in bocca
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Non sempre grande costo fa rima con capolavoro e questo Spider-man 3 lo chiarisce una volta per tutte.
Certo il film è appassionante, sicuramente da vedere per l'eccezionale quantità di effetti speciali (basti vedere l'uomo sabbia) ma per il resto la storia assume un aspetto addirittura imbarazzante con una serie di scene e vicende che potevano sicuramente essere evitate come la festa da superstar hollywooddiana alla consegna delle chiavi della città oppure quando "posseduto" dalla "cosa nera" va in giro per le strade comportandosi da vero imbecille.
Il resto del film cerca in qualche modo di coinvolgere il pubblico ma non sempre non ci riesce: l'uomo sabbia è davvero eccezionale ma la sua storia è talmente scontata che invece di farlo diventare un cattivo lo trasforma in una vittima della sfortuna, mentre lo sfigurato Harry Osborn non poteva non poteva essere messo a conoscenza subito dal maggordomo sulle modalità della morte del padre e così evitare spiacevoli equivoci?
La parte entusiasmante è stata la "cosa nera" e di conseguanza il vestito prima e Venom poi che permette se non altro di avere un vero antagonista del ragnetto.
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Non sempre grande costo fa rima con capolavoro e questo Spider-man 3 lo chiarisce una volta per tutte.
Certo il film è appassionante, sicuramente da vedere per l'eccezionale quantità di effetti speciali (basti vedere l'uomo sabbia) ma per il resto la storia assume un aspetto addirittura imbarazzante con una serie di scene e vicende che potevano sicuramente essere evitate come la festa da superstar hollywooddiana alla consegna delle chiavi della città oppure quando "posseduto" dalla "cosa nera" va in giro per le strade comportandosi da vero imbecille.
Il resto del film cerca in qualche modo di coinvolgere il pubblico ma non sempre non ci riesce: l'uomo sabbia è davvero eccezionale ma la sua storia è talmente scontata che invece di farlo diventare un cattivo lo trasforma in una vittima della sfortuna, mentre lo sfigurato Harry Osborn non poteva non poteva essere messo a conoscenza subito dal maggordomo sulle modalità della morte del padre e così evitare spiacevoli equivoci?
La parte entusiasmante è stata la "cosa nera" e di conseguanza il vestito prima e Venom poi che permette se non altro di avere un vero antagonista del ragnetto.
Questa volta Sam si è perso, forse voleva strafare o forse ha fatto male i suoi calcoli ma sicuramente per l'atto finale della trilogia (anche se il finale non fornisce questa la certezza) necessitava di un qualcosa di meglio
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the ripper
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martedì 23 ottobre 2007
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anche i ragni inciampano
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Prima di cominciare ricordiamoci che questo film è anzitutto un blockbuster ovvero un opera creata per intrattenere il pubblico di tutte le età e per incassare un sacco di soldini. Che dire di sto spider man 3. A me è piaciuto molto più degli altri due. Davvero valido, soprattutto perchè viene mostrato il nostro eroe con le sue debolezze umane, in particolare la vendetta (ma già l'avevamo vista nel primo quando uccide l'assassino del nonno) e il piacere di apparire, cose che lo portano a trascurare la ancora più sfigata MJ suo eterno amore. Molto bello poi il rapporto con il suo nemico e poi amico più fidato che solo alla fine del film capisce che Parker non gli ha ucciso il padre, e allora si allea con lui per sconfiggere l'uomo sabbia e venom.
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Prima di cominciare ricordiamoci che questo film è anzitutto un blockbuster ovvero un opera creata per intrattenere il pubblico di tutte le età e per incassare un sacco di soldini. Che dire di sto spider man 3. A me è piaciuto molto più degli altri due. Davvero valido, soprattutto perchè viene mostrato il nostro eroe con le sue debolezze umane, in particolare la vendetta (ma già l'avevamo vista nel primo quando uccide l'assassino del nonno) e il piacere di apparire, cose che lo portano a trascurare la ancora più sfigata MJ suo eterno amore. Molto bello poi il rapporto con il suo nemico e poi amico più fidato che solo alla fine del film capisce che Parker non gli ha ucciso il padre, e allora si allea con lui per sconfiggere l'uomo sabbia e venom. Un personaggio molto bello era proprio l'uomo sabbia che secondo me avrebbe meritato una attenzione maggiore nel film. E invece a un certo punto sparisce per tornare nello splendido finale. Bella anche la volontà di non far finire il film al solito modo con l'eroe di turno che disintegra i suoi avversari. Sandsman è in realtà una persona buona ma che ha commesso tanti errori nella vita. Anche Venom avrebbe meritato più spazio. Comunque a parte questo concordo con chi ha detto che il regista ha voluto forse mettere troppa carne sul fuoco. Tuttavia ha ben gestito il tutto sfornando il migliore degli spider man come effetti e spettacolarità soprattutto e un pochino meno come trama e caratterizzazione dei personaggi. Nel complesso valido.
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(di tre cool)
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lam12
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sabato 19 maggio 2007
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mortalmente lungo e noioso
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Sam Reimi è giunto alla fine della pista. Dopo il primo spettacolare Spider man , il secondo ha subito già qualche involuzione,ma il terzo suona il de prufundis. Film lungo, noioso, senza una trama convincente tenuto in piedi da effetti speciali neppure tanto convincenti.
Tob Maguire recita come un pugile suonato così come tutti gli attori sembrano trovarsi per caso sulla scena messi lì chissà per quale ragione chissà per fare cosa.
Unica eccezione MJ Watson, ma sinceramente poca cosa.
Speriamo che la prossima trilogia sia affidata ad altri registi perchè con questo Reimi dimostra di essere giunto alla frutta.
E chissà che il prossimo film non esca subito in modo da dimenticare questo ( orribile e noioso ) e magari utilizzare il prof.
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Sam Reimi è giunto alla fine della pista. Dopo il primo spettacolare Spider man , il secondo ha subito già qualche involuzione,ma il terzo suona il de prufundis. Film lungo, noioso, senza una trama convincente tenuto in piedi da effetti speciali neppure tanto convincenti.
Tob Maguire recita come un pugile suonato così come tutti gli attori sembrano trovarsi per caso sulla scena messi lì chissà per quale ragione chissà per fare cosa.
Unica eccezione MJ Watson, ma sinceramente poca cosa.
Speriamo che la prossima trilogia sia affidata ad altri registi perchè con questo Reimi dimostra di essere giunto alla frutta.
E chissà che il prossimo film non esca subito in modo da dimenticare questo ( orribile e noioso ) e magari utilizzare il prof. Connors alias futuro Lizard che dorme tranquillamente da due episodi quando invece si potrebbe utilizzarlo a scapito di improbabili e assurdi Venom.
Film da guardare solo per dire: Ho visto anche questo e sono sopravvissuto.
desolante
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nino p.
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sabato 21 marzo 2009
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buoni solo gli effetti speciali
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Mentre i primi due films della saga sono riusciti ad entrare nelle piene grazie del mio gusto soggettivo, questo terzo capitolo di Spiderman, lo dico con tutta franchezza, nel complesso della mia valutazione, non mi ha convinto. Considerato l'elevato costo di produzione, mi sento di salvare solo le scene di azione caratterizzate da prodigiosi effetti speciali. Sotto questo aspetto Raimi si dimostra, come sempre, ineccepibile. Il problema secondo me è tutto nella costruzione della trama che mai come in quest'occasione appare appesantita da diverse tematiche che alla fine trasmettono nello spettatore un senso di inespressività e di incompiutezza complessiva. Inoltre mentre nei due capitoli precedenti, l'incerta storia d'amore tra Parker e Mary Jane rappresentava un necessario contorno che conferiva uno squisito senso di originalità e di particolarità a tutta la trama, questa volta essa mi è apparsa stanca e ripetitiva e coi suoi monocordi (ormai) alti e bassi.
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Mentre i primi due films della saga sono riusciti ad entrare nelle piene grazie del mio gusto soggettivo, questo terzo capitolo di Spiderman, lo dico con tutta franchezza, nel complesso della mia valutazione, non mi ha convinto. Considerato l'elevato costo di produzione, mi sento di salvare solo le scene di azione caratterizzate da prodigiosi effetti speciali. Sotto questo aspetto Raimi si dimostra, come sempre, ineccepibile. Il problema secondo me è tutto nella costruzione della trama che mai come in quest'occasione appare appesantita da diverse tematiche che alla fine trasmettono nello spettatore un senso di inespressività e di incompiutezza complessiva. Inoltre mentre nei due capitoli precedenti, l'incerta storia d'amore tra Parker e Mary Jane rappresentava un necessario contorno che conferiva uno squisito senso di originalità e di particolarità a tutta la trama, questa volta essa mi è apparsa stanca e ripetitiva e coi suoi monocordi (ormai) alti e bassi. Neanche la presenza di ben due nemici riescono a far decollare questo nuovo episodio su livelli convincenti e sublimi. Concludo con un'osservazione: per il quarto episodio il regista Saimi deve condire la trama con idee nuove e non con la solita routine di situazioni e problematiche ormai già esaurientemente descritte nel corso dei primi due capitoli.
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renato c.
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giovedì 5 giugno 2014
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ottima conclusione!
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Ed anche il capitolo 3 si ispira a Superman 3. Come qui ci sono lo Spiderman rosso buono ed altruista e lo Spiderman nero cattivello ed egoista, anche lì c'erano il Superman buono ed il Superman cattivo reso tale dalla kriptonite rossa! Ovvio che lo Spiderman buono ha la meglio e questo terzo capitolo ha il pregio di dare l'"happy-end" a tutta la trilogia anche con il coronamento della storia d'amore con la bellisssima Mary Jane, cosa invece sempre negata al povero Superman nel suo amore per Lois Lane! C'era anche il cavillo perdono-vendetta di Harry Osborn che finalmente viene a conoscenza della verità sulla morte del padre grazie al suo "batmaniano" maggiordomo che gliela confida! Per cui niente più rancori verso l'amico Peter Parker! E il "cattivo"? Purtroppo si tratta di un "diventato cattivo" che si è messo a rubare poter curare la figlia da una malattia molto brutta! E qui potremmo fare la solita critica al sistema sanitario americano, al quale Barac Obama ha cercato di porre un rimedio, dove chi ha i soldi si può curare, e chi non li ha.
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Ed anche il capitolo 3 si ispira a Superman 3. Come qui ci sono lo Spiderman rosso buono ed altruista e lo Spiderman nero cattivello ed egoista, anche lì c'erano il Superman buono ed il Superman cattivo reso tale dalla kriptonite rossa! Ovvio che lo Spiderman buono ha la meglio e questo terzo capitolo ha il pregio di dare l'"happy-end" a tutta la trilogia anche con il coronamento della storia d'amore con la bellisssima Mary Jane, cosa invece sempre negata al povero Superman nel suo amore per Lois Lane! C'era anche il cavillo perdono-vendetta di Harry Osborn che finalmente viene a conoscenza della verità sulla morte del padre grazie al suo "batmaniano" maggiordomo che gliela confida! Per cui niente più rancori verso l'amico Peter Parker! E il "cattivo"? Purtroppo si tratta di un "diventato cattivo" che si è messo a rubare poter curare la figlia da una malattia molto brutta! E qui potremmo fare la solita critica al sistema sanitario americano, al quale Barac Obama ha cercato di porre un rimedio, dove chi ha i soldi si può curare, e chi non li ha......!!! Purtroppo il "diventato cattivo" trasformatosi in uomo-sabbia risulta essere l'autentico assassino dello zio di Peter, che così deve anche subirsi il rimorso di aver fatto precipèitare dalla finestra un uomo per una cosa che non aveva fatto! E Mary Jane? E' la tipica donna moderna, che, per quanto innamorata, non si adatta a fare solo la moglie ma vuole realizzare il suo sogno di diventare una star del teatro! Comunque Kirsten Dunst è una vera meraviglia, che da sola rende la trilogia degna di essere vista!
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iuriv
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martedì 14 luglio 2015
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troppi nemici per spidey.
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Secondo una leggenda che ho sentito raccontare, Sam Raimi aveva in animo di realizzare cinque film sul personaggio di Spiderman. Ma le sue ambizioni si sono dovute scontrare contro la Sony che, stanca di investire sul progetto, ha costretto il regista a chiudere la sua avventura al terzo capitolo. Non so proprio se questa storia sia vera, ma di certo si spiegherebbero molte cose.
Escludendo lo spettacolo pirotecnico che va in onda nel finale, l'impressione che questa pellicola lascia dietro di se è di gran confusione. Ed è strano, considerato il lavoro tutto sommato decente degli episodi precedenti. Il fatto è che c'è troppa carne al fuoco, troppe idee inserite a forza in un'opera non in grado di contenere tutto.
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Secondo una leggenda che ho sentito raccontare, Sam Raimi aveva in animo di realizzare cinque film sul personaggio di Spiderman. Ma le sue ambizioni si sono dovute scontrare contro la Sony che, stanca di investire sul progetto, ha costretto il regista a chiudere la sua avventura al terzo capitolo. Non so proprio se questa storia sia vera, ma di certo si spiegherebbero molte cose.
Escludendo lo spettacolo pirotecnico che va in onda nel finale, l'impressione che questa pellicola lascia dietro di se è di gran confusione. Ed è strano, considerato il lavoro tutto sommato decente degli episodi precedenti. Il fatto è che c'è troppa carne al fuoco, troppe idee inserite a forza in un'opera non in grado di contenere tutto.
Il film è piuttosto lungo, ma i personaggi e i riflessi psicologici che Raimi ci mostra sono talmente tanti che finiscono per diventare lo sfondo dell'unica cosa che il regista davvero vuol rappresentare (o almeno così pare a me): il dualismo di Peter Parker.
Maguire è uno degli attori più irritanti della sua generazione e Raimi lo sa. Quindi ne esagera il concetto trasformando il suo Parker in un odioso egocentrico, talmente accecato dalla sua popolarità da non accorgersi di essere passato al lato oscuro. E qui arriva Venom, alieno infestante, che sfrutta le sue caratteristiche negative per trasformare il simpatico Spidey in un bastardo senza remore.
Se ci si fosse fermati qui il film, probabilmente, avrebbe funzionato. Magari sarebbe stata la solita storia del potere e delle responsabilità, ma poteva andare bene. E invece, tra uomini di sabbia, amici nemici e fidanzate deluse e gelose, siamo costretti a sorbirci interi quarti d'ora di stenti, in cui non ci si ferma un attimo in un punto.
Dovendo gestire una marmaglia nutrita, Raimi salta di qua e di la per tenere allacciata la sua trama e spezza la continuità del film. Venom, Marko e James Franco fanno a gomitate per prendersi il loro spazietto nella pellicola, ma alla fine nessuno dei tre ha una vera personalità, quindi le loro azioni sono più esigenze narrative che vere conseguenze dei rispettivi modi di vedere le cose. Quando la storia si siede, eccone arrivare uno a smuovere le acque. Poi questo sparisce per un po', e ne giunge un altro. Nel frattempo Parker giganteggia, pur interpretato dall'insipido Tobey.
Tutto questo saltellare dura per un bel pezzo, finché il regista riprende in mano la sua opera e gli da un tono univoco. A questo punto parte lo spettacolo (del resto siamo qui per questo), ma la sensazione è che, tra forzature narrative, scoperte improbabili e situazioni demenziali (siparietto di Bruce Campbell e camminata danzereccia di Peter su tutte), la parte più succosa del racconto sia stata irrimediabilmente compromessa.
In un film che a livello estetico funziona comunque alla grande, ma che viene smorzato da una colonna sonora poco fantasiosa (per i miei gusti almeno), a dare la zappata finale ci pensa una recitazione piatta come i personaggi. Tra tutto questo nulla sembra spiccare la figura di Franco, ma poi no, ci si accorge che fa solo il piacione, quindi niente.
Tutto sommato un lavoro che, a conti fatti, è meno peggio di come l'ho descritto, soprattutto per la grande abilità di Raimi nel gestire le fasi movimentate. Resta un peccato, però, che il regista non abbia potuto gestire la saga a modo suo, portandola, in definitiva, a una conclusione poco onorevole.
Certo, poi hanno fatto il reboot, ma questa è tutta un'altra storia.
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