Signorinaeffe |
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Un film di Wilma Labate.
Con Filippo Timi, Valeria Solarino, Sabrina Impacciatore, Fausto Paravidino, Clara Bindi.
continua»
Drammatico,
durata 95 min.
- Italia 2007.
- 01 Distribution
uscita venerdì 18 gennaio 2008.
MYMONETRO
Signorinaeffe
valutazione media:
2,07
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Scontri di classe, allora come oggidi giorgio camisaniFeedback: 0 |
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giovedì 10 gennaio 2008 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film vuole innanzitutto raccontare gli eventi accaduti alla Fiat nel settembre 1980. Il film ha il pregio di raccontare fatti che non hanno riguardato soltanto Torino, ma l’Italia intera, direttamente per il ruolo che la Fiat possedeva nell’economia del Paese e, indirettamente, per le tensioni tra datore di lavoro e dipendenti, che possono essere estese a molte altre realtà industriali ed imprenditoriali dell’epoca ed anche di oggi. Il film entra nelle case di chi ha vissuto questi momenti e si constata come anche all’interno di una stessa famiglia, i Martano, o della stessa classe operaia ci fossero posizioni contrastanti. C’è chi è arrabbiato contro l’azienda-istituzione per la quale ha lavorato e nella quale ha creduto per anni; c’è chi trova nello sciopero un momento di riappropriazione della propria vita sentimentale ed affettiva, dopo lunghi periodi di duro e stancante lavoro; c’è chi parteggiando per l’azienda continua a recarsi al lavoro nonostante gli scioperi o decide di scontrarsi fisicamente fuori dei cancelli della Fiat con i colleghi scioperanti. Il film rappresenta, dunque, un dramma a tre livelli, uno sociale, uno familiare ed uno interiore. Quest’ultimo è quello che riguarda la protagonista, la Signorina Effe. Emma, che proviene da una famiglia di operai, è laureanda in matematica. La sua aspirazione è quella di accedere ad una classe sociale più alta ed Emma ha tutte le caratteristiche per farcela: lavora come impiegata alla Fiat, è carina, è intelligente, ed è l’amante di un dirigente che diventa il suo capoufficio. A causa dell’ondata di scioperi, Emma conosce Silvio, un operaio militante, con il quale ha una relazione che le consente di prendere coscienza della propria identità sociale. Il benessere e lo status che stava rincorrendo fino a questo momento, le appaiono ora non più desiderabili. Emma, dichiarandosi innamorata di Silvio, vuole manifestare la propria appartenenza alla classe operaia e, soprattutto, la propria adesione alla causa degli scioperi. All’interno della protagonista è come se si alternassero due identità, una legata alle proprie origini e l’altra proiettata verso un futuro più splendente, grazie al dirigente ricco ed influente che continua a frequentare. Emma, vacillante lungo tutta la storia tre le due identità, con la fine degli scioperi decide di rimettere nuovamente in discussione le proprie scelte. (www.myspace.com/camisani - film visto al 25° Torino Film Festival)
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