shota
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martedì 23 febbraio 2010
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come intraprendere la carriera di demonologo?
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Non esprimo un voto, perchè questo è un classico film DI GENERE. Nel suo genere non è male, diciamo che è 'buono', sono però d'accordo con la maggior parte delle critiche quando dicono che è un film in gran parte pompato dalla pubblicità. Che sia un capolavoro nel suo genere è fuori discussione (nel senso, ovviamente, che NON lo è). E' un horror, classico: un film sulla possessione demoniaca. Il riferimento principale è 'L'Esorcista' (capolavoro, lui si, del genere). Dal punto di vista emozionale, 'paranormal activity' equivale più o meno ai primi 20 minuti de 'L'esorcista', solo che questi venti minuti sono tirati per le lunghe fino a 1 ora e mezza (fino alla fine). Insomma, per fare un paragone, quando questo film finisce lo spettatore è nello stesso stato emotivo di uno spettatore de 'L'esorcista' dopo una mezzoretta, quando il film ancora deve entrare nel vivo.
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Non esprimo un voto, perchè questo è un classico film DI GENERE. Nel suo genere non è male, diciamo che è 'buono', sono però d'accordo con la maggior parte delle critiche quando dicono che è un film in gran parte pompato dalla pubblicità. Che sia un capolavoro nel suo genere è fuori discussione (nel senso, ovviamente, che NON lo è). E' un horror, classico: un film sulla possessione demoniaca. Il riferimento principale è 'L'Esorcista' (capolavoro, lui si, del genere). Dal punto di vista emozionale, 'paranormal activity' equivale più o meno ai primi 20 minuti de 'L'esorcista', solo che questi venti minuti sono tirati per le lunghe fino a 1 ora e mezza (fino alla fine). Insomma, per fare un paragone, quando questo film finisce lo spettatore è nello stesso stato emotivo di uno spettatore de 'L'esorcista' dopo una mezzoretta, quando il film ancora deve entrare nel vivo.
Inoltre, occorrerebbe a questo punto mettere una moratoria sui film horror girati falsamente con videocamere. Oramai è una trovata vecchia, e non aggiunge più nulla. Sfido io, che 'Blair Witch Project' è una pietra miliare del genere ..
Solo nel 2007 ricordo di aver visto almeno 2 film 'di paura' girati con la solita finta telecamera amatoriale (entrambi più paurosi di 'paranormal activity').
Ribadisco però che si tratta di film 'di genere', cioè sono un pò come i film porno: sono filmati fortemente tematici, che mirano a produrre una qualche soddisfazione nello spettatore. Il film porno offre una possibilità di soddisfacimento masturbatorio, il film horror offre una soddisfazione dell'angoscia: offrendo un oggetto fobico. Questo film è super-classico in questo senso: ciò per cui ha pagato lo spettatore viene dato alla fine (il demone si 'incarna' alla fine, come in TUTTI i film horror). Sono quindi film di paura, ma non di Angoscia (che, anzi, servono a placare momentaneamente). Non sono film complessi, in cui una vasta gamma emotiva è coinvolta. 'Blair Witch Project' ad esempio, citato sempre come l'antesignano, esce in realtà fuori dal canone: infatti esso suscita soprattutto angoscia
(non paura).
Infine: in questo film, come in tutti i film classici del genere, il 'demone' è qualcosa di concreto e reale (cfr, al contrario: il solito BWP..). Con tanto di 'fantasmologi' e 'demonologi' e esperti vari del settore...
La scena in cui l''esperto' se ne va di casa dicendo: 'non posso aiutarvi, mi occupo di fantasmi, non sono un esperto del settore, a voi serve un demonologo. Aspettate che il dott...(taldeitali) torni. Ora è fuori per un congresso.''
La scena è veramente gustosa, ci manca solo che arrivi Dan Akroyd con i suoi 'ghostbusters'...
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zerocube
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lunedì 22 febbraio 2010
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incomprensibile, illogico, piatto!!!
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Sono appena tornato dal cinema. Peccato poteva essere una bella storia, maltrattata da un regista incompetente e non in grado d scavare nella psicologia dei personaggi. Basti pensare che la protagonista ci fa la figura di una ragazza assolutamente normale che però sente una presenza terrorizzante fin da quando aveva 8 anni... ma come fa una ad essere "normale" se ha una giovinezza così deviata? Incomprensibile, illogico, piatto!!!
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(di fluturnenia)
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agox88
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domenica 21 febbraio 2010
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il trailer è un truffa
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il trailer del film è completamente una BEFFA
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pinco
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domenica 21 febbraio 2010
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in italia siamo più realisti?
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qui è spopolata l'idea di un film spettacolare capace di farti provare angoscia dall'inizio fino alla fine e mettendo come spot pubblicitario che un mago degli effetti speciali come stephen spilberg abbia avuto paura nelle riprese.Ora,io casomai ho provato pena per la protagonista tormentata e mi sono divertito per quasi tutto il film,quindi la domanda che mi pongo ora è questa: che cosa intendono per paura in America?
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greg2
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venerdì 19 febbraio 2010
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il film non è cosi pessimo
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Premetto che sicuramente la campagna pubblicitaria di Paranormal activity ha tratto in inganno molte persone, creanda o una sorta di delusione collettiva per questo horror che, in ogni caso, non è a parer mio così tragico.
La storia non è certamente originale, l'idea con cui è stata costruita nemmeno, però a me il film ha abbastanza coinvolto, le scene girate mentre i due ragazzi dormono, quelle con maggior pathos, sono però fatte bene e credo che una visione solitaria di notte abbia l'effetto di creare quell'inquitudine e angoscia che il regista cercava. Resta il fatto che queste scene si contano sulle dita di una mano e per il resto il film si trascina via senza lasciare grosse emozioni perchè i dialoghi lo fanno da padrone; i finali (ce ne sono tre) non sono male e uno in particolare lascia presagire un sequiel.
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Premetto che sicuramente la campagna pubblicitaria di Paranormal activity ha tratto in inganno molte persone, creanda o una sorta di delusione collettiva per questo horror che, in ogni caso, non è a parer mio così tragico.
La storia non è certamente originale, l'idea con cui è stata costruita nemmeno, però a me il film ha abbastanza coinvolto, le scene girate mentre i due ragazzi dormono, quelle con maggior pathos, sono però fatte bene e credo che una visione solitaria di notte abbia l'effetto di creare quell'inquitudine e angoscia che il regista cercava. Resta il fatto che queste scene si contano sulle dita di una mano e per il resto il film si trascina via senza lasciare grosse emozioni perchè i dialoghi lo fanno da padrone; i finali (ce ne sono tre) non sono male e uno in particolare lascia presagire un sequiel. Paranormal activity è senza dubbio un film sopravvalutato ma io l'ho trovato comunque godibile considerando anche il budget con cui è stato girato (circa 15000 dollari, più o meno il costo di un braccio di un Avatar).
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sexytattoo
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giovedì 18 febbraio 2010
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molto meglio il 4 tipo
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dico che non ha soddisfatto le mie aspettative, molto meglio il 4 tipo
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sexytattoo
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giovedì 18 febbraio 2010
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meglio il quarto tipo
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cosa avrai mai spaventato gli americani sto film? questa è una domanda che mi ronza ancora in testa; al mio avviso è stata una esagerazione paragonarlo all'esorcista dove ai suoi tempi non mi fece chiudere occhio x ben una settimana cosa che questo film non è riuscito a farmi perdere neanche un'ora di sonno.
prima di paranormal activity , avevo visto IL 4 TIPO film decisamente migliore ( non che ci voglia molta)
nel 4 tipo lacosa sconvolgente e cche le scene viste nel trailer sono scene reali infatti in determinate scene lo schermo si divide in 2 dove fa vedere le scene reali registrate con una telecamera amatoriale e l'altra parte con una cinepresa professioneale. con questo concludo che paranormal activity è stato alquanto deludente
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ace87
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giovedì 18 febbraio 2010
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fenomeno paranormale
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Dopo tutta la campagna pubblicitaria che l’ha preceduto, ecco arrivare nelle nostre sale Paranormal Activity, horror che si vanta di aver terrorizzato l’America, prendendo spunto dall’ormai proclamato genere a “presa diretta” propiziato dal cult “The Blair Witch Project”. I paragoni con quest’ultimo arrivano a vagonate, forse per avere lo stesso effetto una nuova volta, forse per attirare più amanti del genere, o forse per eludere il tema toccato che può spaventare più della trama.
Con mio grande dispiacere i presunti iniziali punti di forza del film, appena esposti, sono i suoi punti deboli. Ecco arrivato a mio avviso un caso in cui veramente la troppa, in tutti i sensi, pubblicità e sponsorizzazione del lungometraggio, anche troppo lungo, rischia di far uscire la gente pagante dalla sala a metà film.
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Dopo tutta la campagna pubblicitaria che l’ha preceduto, ecco arrivare nelle nostre sale Paranormal Activity, horror che si vanta di aver terrorizzato l’America, prendendo spunto dall’ormai proclamato genere a “presa diretta” propiziato dal cult “The Blair Witch Project”. I paragoni con quest’ultimo arrivano a vagonate, forse per avere lo stesso effetto una nuova volta, forse per attirare più amanti del genere, o forse per eludere il tema toccato che può spaventare più della trama.
Con mio grande dispiacere i presunti iniziali punti di forza del film, appena esposti, sono i suoi punti deboli. Ecco arrivato a mio avviso un caso in cui veramente la troppa, in tutti i sensi, pubblicità e sponsorizzazione del lungometraggio, anche troppo lungo, rischia di far uscire la gente pagante dalla sala a metà film. E non per la paura. Anche perché chi in questo film cercava la paura, rimane deluso perché è costantemente ed inesorabilmente accostata alla presenza di un Demonio. Già, proprio così, calca troppo su questo tasto. Il regista sembra dirci di non “giocare” con queste cose, di non sottovalutarle. Ma si permette di prendersi gioco di noi spettatori, propinandoci prima una porta che si sposta di 10 cm, poi una ragazza strappata dal suo letto, con nel bel mezzo, una tavola Wijah incendiata. In questo film si esagera, e si sceglie incredibilmente il metodo di regia più sbagliato per farlo, a mio avviso. L’Esorcista, ad esempio, inerente ai temi trattati, rimane un capolavoro di suspense proprio perché tratta con la giusta prospettiva lo svolgimento dei fatti. In altri esperimenti prima con Cloverfield, poi con Rec, l’eccessiva durata della batteria della telecamera portatile (perché di ciò si trattava), e del mantenimento emotivo e scenografico di alcune scene, hanno fatto perdere fiducia da parte mia al genere in sé, pur mostrando spunti più che interessanti. Ed anche nel film di Orren Peli questi spunti ci sono, ma, veramente, sono surclassati dall’ inverosimile di certe situazioni. Se vuoi fare un documentario, non puoi raccontare una storia lineare. Special modo per gli horror “live”. E con l’inserire scene prese di qua e di la, per fornire una ragione, si finisce per perdere il filo che nemmeno dovrebbe esistere. L’irrazionalità deve rimanere costante in questa tipologia di film. Lasciamo stare, per favore, i paragoni con la Strega di Blair.
“Caro regista, la prossima volta evita tutta questa propaganda pubblicitaria, se non chiarisci un po’ prima le tue, seppur preziose, idee. E, se toccando questi temi, volevi lanciare il messaggio di qualche riga sopra, non commettere l’errore del tuo stesso protagonista Micah. La vera Paura, è qualcos’altro.”
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lalli
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giovedì 18 febbraio 2010
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l utima scena il prezzo del biglietto
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la prima domanda che mi sono fatta uscnedo dalla sala è: come si fa in una situazione del genere a riprendere cn la telecamera? scappa!! chiedi aiuto!! chiama un dottore (vero), fai qualunque cosa ma no riprendere...ma senno' nn c sarebbe stato il film...cmq se ci fossero state meno scene della loro crisi d coppia senz' altro il film sarebbe stato meno noioso e piu' pauroso...le scene d notte nn sono male e la tensione nn manca...la scena d lei che lo fissa x ore in piedi vicino al letto e il poi valgono il prezzo de biglietto. certo nn è un gran film ma va abbastanza bene x gli amanti del genere. voto 6/7
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martalari
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mercoledì 17 febbraio 2010
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una cretinata senza precedenti
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Più che paranormal, paracular activity..Una cretinata senza precedenti che allontana gli amanti del genere, la gente rideva invece di spaventarsi....
Tra attività di marketing mondiale e pubblicità virale Paranormal Activity si riduce ad una specie di mediometraggio ridicolo che ti dimentichi già prima di risalire in macchina : una cinepresa che inquadra con camera quasi sempre fissa una camera da letto cercando di spaventare puntando sulle nostre fobie come i ruomori che crediamo di sentire durante la notte, gli incubi, le cose che crediamo si muovano intorno a noi
Il film sembra il filmino amatoriale girato malissimo e sporchissimo che sembra realizzato da uno studentello di qualche università di regia, per rappresentare le suggestioni e le fobie legate a chi crede di esser circondato da presenze,ed è tutto giocato sui rumori e su 30 secondi di finale
Alla fine in 86 minuti vedi una donna che dice per tutto il tempo "spegni la telecamera" e "voglio andare via" , e l'uomo che passa il tempo a dire per 40 volte "cazzo" (scusate ma è la parola ripetuta continuamente) , più che un film alla blair witch project sembra un inutile filmetto con riprese amatoriali che non emozionano e non fanno paura.
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Più che paranormal, paracular activity..Una cretinata senza precedenti che allontana gli amanti del genere, la gente rideva invece di spaventarsi....
Tra attività di marketing mondiale e pubblicità virale Paranormal Activity si riduce ad una specie di mediometraggio ridicolo che ti dimentichi già prima di risalire in macchina : una cinepresa che inquadra con camera quasi sempre fissa una camera da letto cercando di spaventare puntando sulle nostre fobie come i ruomori che crediamo di sentire durante la notte, gli incubi, le cose che crediamo si muovano intorno a noi
Il film sembra il filmino amatoriale girato malissimo e sporchissimo che sembra realizzato da uno studentello di qualche università di regia, per rappresentare le suggestioni e le fobie legate a chi crede di esser circondato da presenze,ed è tutto giocato sui rumori e su 30 secondi di finale
Alla fine in 86 minuti vedi una donna che dice per tutto il tempo "spegni la telecamera" e "voglio andare via" , e l'uomo che passa il tempo a dire per 40 volte "cazzo" (scusate ma è la parola ripetuta continuamente) , più che un film alla blair witch project sembra un inutile filmetto con riprese amatoriali che non emozionano e non fanno paura.
Impossibile poi vederlo a Roma, ogni 3 minuti c'è uno che parla o si mette a ridere....alla fine c'è stato anche un cretino che dopo aver letto la scritta finale ha detto "aho ma è pure na storai vera?" Mavaff...
voto al film 3
PER CHI VUO SPENDERE I SOLDI INUTILMENTE
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