gianleo67
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domenica 30 luglio 2017
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notturno bus...stop!
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Al centro dello scambio di un microchip compromettente tra opposte fazioni di agenti segreti, si inseriscono senza volerlo una ladra avvennente ed un autista spiantato.
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Al centro dello scambio di un microchip compromettente tra opposte fazioni di agenti segreti, si inseriscono senza volerlo una ladra avvennente ed un autista spiantato. Tra vicissitudini, inganni ed inseguimenti vari, finiranno per condividere le reciproche solitudini e...una grande somma di denaro.
Marengo esordisce nel lungo con un macchiettistico noir metropolitano che scimmiotta il cinema in agrodolce del maestro Mazzacurati: il miraggio di una vita diversa per due solitudini in fuga dai fallimenti del passato e dalle indigenze del presente. La spy story che fa da sfondo alla storia è ovviamente un esile pretesto che innesca, attorno all'oggetto di una contesa formato francobollo, le vicende tragicomiche di una stralunata galleria di personaggi da fumetto che si arrabattano come possono tra insuccessi professionali e insoddisfazioni personali, fino all'epilogo di una improbabile storia di sentimenti fraintesi e di bottini contesi. Se la parodistica commistione di registri d'importazione che vorrebbero contaminare azione e riflessione mal si addice alla modesta qualità degli sceneggiatori nostrani, il film si incarta di più sul versante di un'azione sfilacciata e telefonata e sulla inconsistenza di caratteri bidimensionali che ripropongono altrettanti stereotipi del cinema d'oltreoceano: dallo sgamato agente segreto di uno svagato Ennio Fantastichini al bullo dal cuore d'oro di un corpulento Mario Rivera, dalla femme fatale da quattro soldi di una scipita Giovanna Mezzogiorno al perdente dal fascino triste di uno svogliato Valerio Mastandrea. A peggiorare le cose, il ridicolo bozzettismo di un inguardabile Francesco Pannofino che sbraita e si agita per tutto il film nell'inutile tentativo di giocare la carta di una comicità sopra le righe che faccia da contraltare alla malcelata tristezza delle sue atmosfere blues. Nel finale, perfino il gioco combinatorio di un doppio incrocio di destini tra padri putativi e figliol prodighe col complesso di Cleopatra nel disatteso rendez-vous di un appuntamento per la vita...o per la morte. Tutta fatica sprecata, compresa la bella colonna sonora di un talentuoso Daniele Silvestri e ben due atobus dell'ATAC andati distrutti durante la scena dell'inseguimento notturno tra bestioni del trasporto urbano. Due nomination ai David, due ai Nastri d'Argento ed uno ai Globi d'oro per una produzione italo-polacca che spende tre e incassa uno; anche qui purtroppo i conti finiscono per non tornare affatto.
Hey,
li senti gli autobus di notte
con certi meccanismi rotti
fare troppo rumore
...
nessuno li sta cercando
nessuno li sta aspettando
anche l’autista dimmi… cosa fa
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nina-a
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lunedì 25 marzo 2013
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braviii!!!
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Un noir, un thriller, forse una commedia, o forse una storia d’amore. Notturno bus è tutto questo, e Davide Marengo dimostra di essere all’altezza di una commistione di generi non comune nel cinema italiano, e soprattutto di tessere un intreccio complicato ma lineare, sviluppato su diversi piani che si intrecciano senza confondersi. Al suo esordio come regista di lungometraggi, Marengo vanta una ricca carriera come regista di videoclip musicali (come Fiori d’arancio e L’ultimo bacio di Carmen Consoli) e soprattutto per Craj, un documentario sulla musica popolare pugliese, vincitore del premio ‘Lino Miccichè’ al Festival di Venezia 2005,.
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Un noir, un thriller, forse una commedia, o forse una storia d’amore. Notturno bus è tutto questo, e Davide Marengo dimostra di essere all’altezza di una commistione di generi non comune nel cinema italiano, e soprattutto di tessere un intreccio complicato ma lineare, sviluppato su diversi piani che si intrecciano senza confondersi. Al suo esordio come regista di lungometraggi, Marengo vanta una ricca carriera come regista di videoclip musicali (come Fiori d’arancio e L’ultimo bacio di Carmen Consoli) e soprattutto per Craj, un documentario sulla musica popolare pugliese, vincitore del premio ‘Lino Miccichè’ al Festival di Venezia 2005,.
Tratto dall’omonimo romanzo di Giampiero Rigosi, Notturno bus racconta la storia del fortuito incontro tra Franz, conducente di autobus, mancato filosofo e sfortunato giocatore, nelle carte come nella vita, e Leila, un’affascinante fuggiasca notturna, scaltra e bugiarda. L’ingenuo Franz non fa in tempo a negarle una sigaretta che si ritrova coinvolto in uno dei più classici intrighi gangsteristici: la scalza sconosciuta si rivela infatti un’abile truffatrice, a cui danno la caccia una bizzarra coppia di killer dal vago sapore tarantiniano, e un romantico agente dei servizi segreti, alle prese con il grande amore della sua vita. Franz ‘cuor di leone’ non riuscirà a sottrarsi al fascino di colei che incarna perfettamente il prototipo della donna sbagliata, e finirà per vedere inaspettatamente cambiata la sua vita. Tra risate, suspence e qualche lacrima, il film ci trasporta in una deserta e umida Roma notturna, testimone e muta protagonista, magistralmente fotografata da Arnaldo Catinari (autore, tra l’altro, dell’intensissima fotografia di Piano,solo di Riccardo Milani).
Una sceneggiatura ‘di ferro’, una intelligente ed efficace caratterizzazione dei personaggi, una regia ironica e brillante, attenta al ritmo e precisa nei tempi cinematografici, sono gli ingredienti di forza del film, supportati da un’ottima scelta del cast: oltre al disilluso e malinconico perdente, interpretato da un tenero Valerio Mastandrea, e alla sorprendente Giovanna Mezzogiorno, qui alle prese con un personaggio per lei non consueto ma del quale riesce a rendere ogni ambigua sfumatura, il film si avvale di una straordinaria galleria di comprimari, dal romantico Fantastichini, al gelido Citran, passando per un talentuosissimo Pannofino, che mitiga una violenza ai limiti dell’accettabile con un atteggiamento rumoroso e grottesco, conquistando la simpatia del pubblico senza mai cadere nel clichè.
Divertendoci e commuovendoci, Marengo riesce ad amalgamare vari ingredienti del cinema di genere, dalla femme fatale, al gangster spietato, dallo strozzino grande e grosso ma in fondo buono, al gelido e misterioso mandante, con una grande originalità e uno sguardo rivolto verso la cinematografia d’oltreoceano (Pulp Fiction fa da modello non solo per la coppia di gangster, per la struttura narrativa e per il ritmo di montaggio, ma anche per trovate drammaturgiche come il microchip intorno al quale orbita tutto il film, del quale non verrà mai rivelata la funzione), dimostrando come il cinema nostrano sia ancora estremamente vitale e capace di reinventare modelli che non ci appartengono con una grande originalità e un caratteristico tocco di umorismo tutto italiano.
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ultimoboyscout
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mercoledì 9 febbraio 2011
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grande!!!!!!
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Film davvero piacevole da guardare. Tralasciamo la recitazione non sempre all'altezza, anche se Citran e Fantastichini un plauso lo meritano. MI ha sinceramente divertito, è un noir metropolitano che mescola più generi ed è la dimostrazione che anche da noi si possono fare film del genere, un mix perfetto senza pestarsi i piedi. Sentimento, azione, comicità, inseguimenti rocamboleschi sfociando nello sgangsteristico come piace chiamarlo a me, cioè il gangsteristico sgangherato! Brillantissimo per tutta la durata, i personaggi che si incontrano sono meravigliosi e funzionali alla storia, grotteschi e pittoreschi ben oltre il limite. E poi le luci notturne di Roma danno un tocco specialissimo alla pellicola, trovando nella Città Eterna la collocazione ideale della storia.
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Film davvero piacevole da guardare. Tralasciamo la recitazione non sempre all'altezza, anche se Citran e Fantastichini un plauso lo meritano. MI ha sinceramente divertito, è un noir metropolitano che mescola più generi ed è la dimostrazione che anche da noi si possono fare film del genere, un mix perfetto senza pestarsi i piedi. Sentimento, azione, comicità, inseguimenti rocamboleschi sfociando nello sgangsteristico come piace chiamarlo a me, cioè il gangsteristico sgangherato! Brillantissimo per tutta la durata, i personaggi che si incontrano sono meravigliosi e funzionali alla storia, grotteschi e pittoreschi ben oltre il limite. E poi le luci notturne di Roma danno un tocco specialissimo alla pellicola, trovando nella Città Eterna la collocazione ideale della storia. Molto bella la colonna sonora.
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abraxas
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sabato 6 febbraio 2010
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finalmente ci si può immedesimare!
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Finalmente una storia in cui ci si può immedesimare.....
Non siamo tutti dei supereroi con il programma per sparare a vista!
Speriamo che continuino a fare film così.
La recitazione di qualche attore può lasciare un pò perplessi ma nel complesso il film è veramente gustoso e la trama molto coinvolgente.
un film da guardare per tutti.
Una speranza che incombe sempre di più: quella di cambiare stile e modo di vivere!
Perchè di tutta questa routine e normalità (autista di autobus, impiegato o operaio) non se ne può più!
Questo è il messaggio che mi ha dato il film.
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fra83
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giovedì 22 ottobre 2009
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grande sorpresa
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E chi se l'aspettava un film italiano del genere? Ottimo dall'inizio alla fine. Cocktail di generi riuscitissimo. Bravissimi gli attori. Da vedere.
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dony64
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martedì 20 ottobre 2009
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film......da evitare
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Film decisamente mediocre con trama e recitazione penose.Film a mio parere mediocre da evitare.Voto 5
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salabuia
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sabato 31 maggio 2008
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sono il capo, sono il capo
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Visto al cinema casualmente e per queato si è trattato di una gradevole sorpresa. Solo la miopia della distribuzione cinematografica italiana e la supponenza di una buona fetta dei "critici cinematografici" non ha permesso il meritato successo a questo film che rispetto alle tante pellicole di genere è nettamente superiore sia per la storia narrata ed il ritmo della trama sia per la rcitazione degli attori da quelli piò noti(Mastrandrea, Mezzogiorno, Fantastichini) a quelli meno noti (Pannofino bravissimo). Tra poco verrà trasmesso in chiaro su skycinema per chi non l'ha visto lo consiglio vivamente.
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liuk
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martedì 8 aprile 2008
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simpatico
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Probabilmente ho dato il medesimo voto a film migliori, ma questo Notturno Bus va incoraggiato perchè simpatico e divertente. Adatto ad un pubblico sulla trentina o più, già amante del noir.. difficilmente sarebbe apprezzato dai teenager. Ottima recitazione, ottimo ritmo, storia non originale ma godibile. Bella anzi bellissima la Mezzogiorno. Mastandrea bravo, come tutto il cast del resto.
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erre
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martedì 8 aprile 2008
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lo strappo di davide marengo
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Una gradevole e ben riuscita pellicola a metà tra la commedia e il poliziesco. Un film che non da spazio agli sbadigli, non troppo complesso da seguire ed interpretare e con un buon ritmo. La trama non è sicuramente una novità; tanti personaggi con tante storie che si intrecciano casualmente, tutte però, col medesimo scopo è storia gia vista e stravista ma, comunque, questo passa in secondo piano grazie alla bravura degli attori, in primo luogo Valerio Mastrandrea, un grande del nostro cinema contemporaneo, che sfodera una buonissima interpretazione, bravi anche la Mezzogiorno, Fantastichini e Francesco Pannofino. La conclusione è un film sottovalutato che, invece, avrebbe duvuto avere ben altra sorte.
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Una gradevole e ben riuscita pellicola a metà tra la commedia e il poliziesco. Un film che non da spazio agli sbadigli, non troppo complesso da seguire ed interpretare e con un buon ritmo. La trama non è sicuramente una novità; tanti personaggi con tante storie che si intrecciano casualmente, tutte però, col medesimo scopo è storia gia vista e stravista ma, comunque, questo passa in secondo piano grazie alla bravura degli attori, in primo luogo Valerio Mastrandrea, un grande del nostro cinema contemporaneo, che sfodera una buonissima interpretazione, bravi anche la Mezzogiorno, Fantastichini e Francesco Pannofino. La conclusione è un film sottovalutato che, invece, avrebbe duvuto avere ben altra sorte.
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cidevopensare
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lunedì 7 aprile 2008
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fico
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Buon ritmo, storiella divertente. Mastrandrea comico. Fico.
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