Le ragioni dell'aragosta

reale e incisivo il nuovo film di sabina guzzanti!vale proprio la pena vederlo aiuta a riflettere...e poi è interpretato da attori esilaranti!

In poche parole il film della Guzzanti si può descrivere in questo modo. Sempre in bilico tra finzione e realtà (mi è capitato diverse volte di stare lì e chiedermi quale delle due prevalesse in quel momento...), con una compagnia di attori che si prende ironicamente (Fassari abituato alle ricche fiction che interpreta) e tragicamente in giro (Maasciarelli che fa il pagliaccio dalla Carlucci, e Leone che pensa alla sua tragedia personale...) Magari se ne facessero di film così.....

Una delusione. Considerando gli attori ci aspettavamo almeno qualcosa di carino, ma così non è stato. Il film non è ninte altro che un monologo della Guzzanti, nel quale non vengono affrontati i problemi in maniera significativa. E' stata una sofferenza rimanere svegli nel primo tempo.

meglio di così...non poteva essere. Bravissima Sabina.

Sono andata a vedere il film ieri 26.9 a Genova con mia figlia Greta di 18 anni. Prima di entrare eravamo un po' scettiche, temevamo una cosa barbosa...invece l'INCANTO. Siamo state col fiato sospeso per tutto il tempo. Quella ansia crescente sfociata nella frase finale ci ha preso entrambe nel profondo del cuore. Io ho 47 anni, per cui penso di ritenermi una testimone di quei periodi che avete citato nel film. Li ho vissuti direttamente o indirettamente come voi. Nonostante i miei due figli (e per fortuna ci sono loro) credo di aver fallito praticamente tutto: l'amore, il lavoro, la politica. Quando si arriva al punto di non credere più a niente, a non voler più niente è la fine (credetemi che sono sempre stata un tipo ottimista e sognatore). [+]

Sono andata a vedere il film ieri 26.9 a Genova con mia figlia Greta di 18 anni. Prima di entrare eravamo un po' scettiche, temevamo una cosa barbosa...invece l'INCANTO. Siamo state col fiato sospeso per tutto il tempo. Quella ansia crescente sfociata nella frase finale ci ha preso entrambe nel profondo del cuore. Io ho 47 anni, per cui penso di ritenermi una testimone di quei periodi che avete citato nel film. Li ho vissuti direttamente o indirettamente come voi. Nonostante i miei due figli (e per fortuna ci sono loro) credo di aver fallito praticamente tutto: l'amore, il lavoro, la politica. Quando si arriva al punto di non credere più a niente, a non voler più niente è la fine (credetemi che sono sempre stata un tipo ottimista e sognatore). Per cui, tutti quei stati d'animo che ognuno di voi ha espresso così bene (non sembrava di vedere un film, ma una storia reale) li ho vissuti e li vivo spessisimo. Grazie per il finale. Grazie per quando Usai rientra. Grazie per la bellissima frase finale, mi ha aiutata molto in quel momento e spero di poterla fare mia dinuovo. Grazie, grazie, grazie e complimenti a tutti ! Bacioni Cinzia P.S. E'possibile avere la frase finale del film ? " ...i desideri...ecc" GRAZIE [-]

Ne “Le ragioni dell’aragosta”, Sabina Guzzanti pare essersi lasciata alle spalle la rabbia e l’amarezza (giuste e comprensibili) di “Viva Zapatero”, per offrire ai suoi spettatori un qualcosa di intimo e direi anche – e credo non a torto – di nuovo. Il film è sicuramente anche un ritorno agli anni di Avanzi, un’epoca ormai conclusa che, per Sabina e gli altri della banda, è stata una straordinaria palestra e che ha lanciato molti di loro. Uno sguardo malinconico avvolge quel ricordo: anni in cui si sono sentiti liberi, come attori, di potersi esprimere completamente e sanno bene che quell’epoca è finita e anche per colpa di chi (aggiungerei: oggi, dopo il Family day e le ingerenze quotidiane della CEI, la caricatura di una pornostar sarebbe ancora possibile?). [+]

Ne “Le ragioni dell’aragosta”, Sabina Guzzanti pare essersi lasciata alle spalle la rabbia e l’amarezza (giuste e comprensibili) di “Viva Zapatero”, per offrire ai suoi spettatori un qualcosa di intimo e direi anche – e credo non a torto – di nuovo. Il film è sicuramente anche un ritorno agli anni di Avanzi, un’epoca ormai conclusa che, per Sabina e gli altri della banda, è stata una straordinaria palestra e che ha lanciato molti di loro. Uno sguardo malinconico avvolge quel ricordo: anni in cui si sono sentiti liberi, come attori, di potersi esprimere completamente e sanno bene che quell’epoca è finita e anche per colpa di chi (aggiungerei: oggi, dopo il Family day e le ingerenze quotidiane della CEI, la caricatura di una pornostar sarebbe ancora possibile?). Ma il film non è solo questo. È anche un film in cui la tematica sociale è fondamentale (la FIAT partendo dalle aragoste), come è sempre ben forte l’impegno “politico” della sciagurata figlia del senatore di Forza Italia. Ma in questo film c’è dell’altro e del diverso. Infatti, Sabina e gli altri attori della banda di Avanzi compiono una doppia e nuova operazione: da un lato, pare rompano con i personaggi del passato, con certe macchiette tanto amate quanto di quell'epoca; ma dall’altra è come se rivalutassero con forza il loro essere attori, ancora oggi, e non personaggi appunto. È in qualche modo, inoltre, un inno d’amore al mestiere dell’attore. Ed è la satira che fa il suo mestiere e non la politica. Così pare distinguere molto bene i ruoli, così spesso confusi di "politici comici" e "comici politici". Ciò non toglie che la satira si nutre della società, che l’attore può, anzi dovrebbe (o non può farne a meno, addirittura, come nel caso della Guzzanti) mantenere una mente critica e gli occhi bene aperti. E aiutare a mantenerli aperti. Pubblicato anche su http://noncontromaper.splinder.com [-]

Mi è piaciuto moltissimo il film. Mi sembra più maturo dei precedenti perché le cose vengono dette in modo più pacato e sicuramente più incisivo. La rabbia e l'indignazione (sacrosante!) meno gridate, ma più convincenti. E poi...qualcuno sa dirmi chi è quel tipo fichissimo in maglietta rossa che bussa ai camerini? E' un attore o l'assotente di Sabina? E dove lo si trova nella Città Eterna? Grazie!!!!!!

Ma insomma non 'è nessuno un pò sportivo là a destra capace di ammettere che s.g. ha fatto un bel film, con una bella regia, con una bella storia (la sua), commovente, divertente e quantomai attuale...Magari le vostre idee sono diverse ma le ha raccontate bene no? Comunque quel che penso io (comunista!) è che il resto era satira politica, questo è un vero film.

Questo documentario o film o come lo si vuol chiamare non é mica male. Io faccio teatro e devo dire che avendo vissuto personalmente lo stare dietro le quinte, la nascita di un gruppo, le paure dell'uno e dell'altro, gli scoraggiamenti ecc mi sono emozionato. Mi é piaciuto perché la solita denuncia sociale funziona sempre e perché c'é qualche bella critica nuova, poi l'inganno creato da Sabina per farci la morale di fondo é veramente spiazzante.

Sono andata a vedere questo film con l'intenzione di rilassarmi e forse farmi due risate, nulla di tutto questo. Non siamo neanche riusciti a vedere tutta la programmazione tanto non ci ha appassionato. Inoltre direi che la Guzzanti dovrebbe evitare di occuparsi di politica, facesse la comica che 'forse' è meglio. Non lo consigliamo.