L'allenatore nel pallone 2

Innanzi tutto sgombriamo il campo dalla solita contrapposizione tra pubblico intellettuale e pubblico popolare: personalmente non mi frega ne di uno ne dell'altro, per cui cercherò di parlare del film in se. Sergio Martino e Lino Banfi avevano in mano un'operazione molto difficile e delicata, e il rischio di proporre un clone stanco e fuori tempo massimo era altissimo. Invece hanno vinto la scommessa, uscendone entrambi a testa alta. Ho letto qua e là di mancanza di magia, di tecnica piatta, di inquadrature sciatte...ma io mi chiedo: da un film del genere cosa si aspettavano questi? Una grana alla Von Trier? Tagli bergmaniani? Licenze oniriche alla Lynch? Ma per favore! Riguardando il film degli anni 80, non mi pare ci fosse tutta sta ricerca registica ma c'era, come in quello di oggi, la capacità di imbastire una commedia e di farla funzionare. [+]

Innanzi tutto sgombriamo il campo dalla solita contrapposizione tra pubblico intellettuale e pubblico popolare: personalmente non mi frega ne di uno ne dell'altro, per cui cercherò di parlare del film in se. Sergio Martino e Lino Banfi avevano in mano un'operazione molto difficile e delicata, e il rischio di proporre un clone stanco e fuori tempo massimo era altissimo. Invece hanno vinto la scommessa, uscendone entrambi a testa alta. Ho letto qua e là di mancanza di magia, di tecnica piatta, di inquadrature sciatte...ma io mi chiedo: da un film del genere cosa si aspettavano questi? Una grana alla Von Trier? Tagli bergmaniani? Licenze oniriche alla Lynch? Ma per favore! Riguardando il film degli anni 80, non mi pare ci fosse tutta sta ricerca registica ma c'era, come in quello di oggi, la capacità di imbastire una commedia e di farla funzionare. Senza grilli per la testa. E senza la bassezza dei Vanzina o dei Pieraccioni. Non bisogna dimenticare inoltre che far ridere è molto più difficile del lanciare messaggi, e sfido gran parte dei nostri registi in odore di pistolotto socio-culturale, quelli cosiddetti "seri", a girare un film del genere e, soprattutto, a farlo viaggiare! Si, perchè il film fila via che è una meraviglia, il montaggio è asciutto e funzionale, gli attori ben diretti e il ritmo, soprattutto nel primo tempo, scoppiettante; e soprattutto si respira un'aria fresca, genuina, che lascia addosso quel gusto del cinema fatto con le mani, ma anche col cuore. Banfi poi è tenero ed esilerante, e vien voglia di abbracciarlo. L'Italia di oggi, con la sua televisione fognarola e fascistoide, ha completamente distrutto il cinema di genere, e così anche quello dei registi radicali, lasciando la cenere di un cinemino smidollato e asservito a produttori senza palle. Sergio Martino e Lino Banfi hanno vissuto l'altra era, quella ormai defunta dell'ala creativa italiana, e anche a distanza di vent'anni e passa ci fanno sentire tutto il loro talento d'artisti. Veri. Grazie Sergio, grazie Lino. E fanculo Muccino! Fa pure rima...Madonna benedetta dell'incoroneta! [-]

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Ieri sono andato a vedere il film e devo dire che la delusione è stata tanta, sopratutto nel vedere attori come Roncato e Calandra invecchiati e privi di verve. Sopratutto il buon "Andrea" m'ha fatto un pò pena tanto era spenta la sua recitazione. Sinceramente il film si dimostra carino e con qualche scena esilarante appena all'inizio, ma poi si perde in situazioni banali e noiose (da censura la parte del viaggio in Germania). Alcuni dei vecchi attori sembravano fuori luogo(la figlia di Canà su tutti!). La regia di Sergio Martino sembra essere fossilizata al 1984, la fotografia pessima, il doppiaggio mediocre, ne fanno un film triste. L'unica cosa che può spingere a spendere 6,70 € è l'inossidabile Lino Banfi l'unico che regge la baracca. [+]

Ieri sono andato a vedere il film e devo dire che la delusione è stata tanta, sopratutto nel vedere attori come Roncato e Calandra invecchiati e privi di verve. Sopratutto il buon "Andrea" m'ha fatto un pò pena tanto era spenta la sua recitazione. Sinceramente il film si dimostra carino e con qualche scena esilarante appena all'inizio, ma poi si perde in situazioni banali e noiose (da censura la parte del viaggio in Germania). Alcuni dei vecchi attori sembravano fuori luogo(la figlia di Canà su tutti!). La regia di Sergio Martino sembra essere fossilizata al 1984, la fotografia pessima, il doppiaggio mediocre, ne fanno un film triste. L'unica cosa che può spingere a spendere 6,70 € è l'inossidabile Lino Banfi l'unico che regge la baracca. In ultimo stenderei un velo pietoso sulla recitazione di alcuni calciatori e di altri pseudo protagonisti di reality, livello da recita della scuola di fine anno. Tra un mese questo film sarà bello che dimenticato. Fortuna che esiste una pietra miliare come il primo. Consiglio a chi volesse andare al cinema di spendere i soldi x il dvd dell'originale, sicuramente un film di un'altro livello. [-]

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Anche se Oronzo e' un po' invecchiato e non ha la carica esplosiva di un tempo, il personaggio e' simpatico. Il film inizia con grande entusiasmo, ricordando la mitica vittoria degli Azzurri ai mondiali, e va un po' calando nel finale. Nel complesso il film e' godibile e alcune battute sono degne del mito Cana'. La conclusione rievoca quella del film originale, ma non poteva essere altrimenti!

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bello

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Battute stantie create ad hoc per presentare gli spot in modo esagerato e speso ridicolo. Personaggi televisivi che non c'entrano nulla che riempiono gli spazi. Sceneggiatori che riescono a creare una trama inesistente e dialoghi insignificanti, superficiali senza nessuno spessore. Personaggi del mondo del calcio che recitano in maniera sconcertante. Riprese e montaggio degni di un prodotto amatoriale. Emerge Lino Banfi, l'unico attore vero. Mi aspettavo un film che desse una lettura comica ma sagage delle nefandezze del calcio e sapesse con ironia restituire credibilità a valori etici come dichiarato da Nonno Felice, ma ho scoperto essere una trafila di pubblicità e una ostentazione di fesserie. [+]

Battute stantie create ad hoc per presentare gli spot in modo esagerato e speso ridicolo. Personaggi televisivi che non c'entrano nulla che riempiono gli spazi. Sceneggiatori che riescono a creare una trama inesistente e dialoghi insignificanti, superficiali senza nessuno spessore. Personaggi del mondo del calcio che recitano in maniera sconcertante. Riprese e montaggio degni di un prodotto amatoriale. Emerge Lino Banfi, l'unico attore vero. Mi aspettavo un film che desse una lettura comica ma sagage delle nefandezze del calcio e sapesse con ironia restituire credibilità a valori etici come dichiarato da Nonno Felice, ma ho scoperto essere una trafila di pubblicità e una ostentazione di fesserie. Forse il film più brutto che abbia visto al cinema. [-]

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primo tempo appena appena appena accettabile... secondo tempo completamente vuoto, noioso e inutile! SOLDI BUTTATI... AAAAAHHHHH!!!!

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Il film a me è piaciuto anche se innegabile glio originali sono sempre gli originali soprattutto se un sequel viene fatto con tanti anni di distanza quando si vede che la pellicola le tecniche cinematografiche sono differenti...sarebbe stato impossibile ricreare un film identico nello stile per il fatto stesso che sono passati più di vent'anni...cosa si poteva pretendere...poi nel primo siamo neglia nni ottanta...è logico che questo film si adeguasse alla tecnologica risultando più moderno...Lino banfi inimitabile e comico come sempre...una perla della comicità italiana...le battute azzeccate facevano ridere in sala...gli attori logicamente invecchiati ma bravi...la storia molto simmile alla prima se non identica ma nel complesso piacevole e godibilissimo!!!

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Per non perdere troppo tempo, SEMPLICEMENTE INGUARDABILE!

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Ma dove stavano gli attori... mi sono fatta un sonno splendido visto ke in sala nn volava una mosca

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Sinceramente mi aspettavo di meglio.

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