|
|
mic
|
lunedì 20 ottobre 2008
|
american gangster
|
|
|
|
Grandissimo film, girato in uno stile classico per il genere. Regia pressochè perfetta, come gli attori. La lunghezza non annoia per niente.
8,5/10
|
|
|
[+] lascia un commento a mic »
[ - ] lascia un commento a mic »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
liuk
|
domenica 12 ottobre 2008
|
visto e rivisto
|
|
|
|
Quasi 3 ore di noia mortale: tante, troppe, scene inutili che potevano essere tranquillamente tagliate ed una storia vista, rivista e stravista infinite volte. Rimango ancora più deluso da un Denzel Washington assolutamente fuori ruolo ed incapace di entrare nel ruolo del boss della droga, cinico e spietato che sembra capitato lì per caso e che uccida giusto per copione. Ben Russel Crowe, ma non basta. Film sconsigliato.
|
|
|
[+] lascia un commento a liuk »
[ - ] lascia un commento a liuk »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
gatsby
|
sabato 4 ottobre 2008
|
scilla e cariddi
|
|
|
|
La storia vede scontrarsi due mondi: da un lato il dei boss siciliani e dei papponi anni ’60 contro il nuovo arrivato, la serpe in seno che da semplice autista assurge al rango di primo boss nero, un Frank Lucas interpretato da un bravissimo Denzel Washington. Dall’altro un altro scontro: la vecchia polizia collusa con il traffico degli stupefacenti che additava come appestato un poliziotto che consegna un milione di dollari intatto, contro quel poliziotto onesto, un Ritchie Roberts, interpretato da Russell Crowe. Ed in mezzo loro due: così simili eppure così diversi, al punto che durante gli anni in carcere di Lucas, Roberts sarà l’unico ad andare a trovarlo costantemente e l’unico ad attenderlo al di fuori di quelle mura quando, nel 1991, Frank uscì di prigione.
[+]
La storia vede scontrarsi due mondi: da un lato il dei boss siciliani e dei papponi anni ’60 contro il nuovo arrivato, la serpe in seno che da semplice autista assurge al rango di primo boss nero, un Frank Lucas interpretato da un bravissimo Denzel Washington. Dall’altro un altro scontro: la vecchia polizia collusa con il traffico degli stupefacenti che additava come appestato un poliziotto che consegna un milione di dollari intatto, contro quel poliziotto onesto, un Ritchie Roberts, interpretato da Russell Crowe. Ed in mezzo loro due: così simili eppure così diversi, al punto che durante gli anni in carcere di Lucas, Roberts sarà l’unico ad andare a trovarlo costantemente e l’unico ad attenderlo al di fuori di quelle mura quando, nel 1991, Frank uscì di prigione. Ed è proprio il finale, atteso primo incontro tra i due che concede al film il momento più bello.
La pellicola è tratta dal libro che a sua volta è tratto da una storia vera (Frank e Ritchie esistono veramente e hanno anche collaborato alla realizzazione del film) ma ha la grande pecca di tutti i film tratti da romanzi: la lungaggine. E dico non a caso perché ci sono alcuni punti che ti fanno francamente chiedere . Se risulta utile alla narrazione raccontare delle brutalità del malavitosi credo sia altrettanto utile soffermarsi sul processo e quello che è più importante sul confronto tra Frank e Ritchie: ma così non è, ne esce il quadro un po’ deludente di uno Scilla e un Cariddi che siedono l’uno di fronte all’altro senza mai incontrarsi veramente, quando noi sappiamo che i due sono poi diventati amici,
Accanto a ciò però brilla Russell Crowe, se è vero che un bravo attore si vede nelle piccolezze allora Crowe sicuramente vale la fama: ingobbito, invecchiato e con il passo svelto e breve di Roberts ricorda l’agente Bud White di L.A. Confidential, sicuro di sé e della verità.
Particolare interessante: quando scoprono come Lucas importi dal Vietnam l’eroina, un agente dell’FBI accusa il team di Roberts di stare insultando la memoria dei poveri soldati morti nella Guerra Sporca supponendo che alcuni di loro siano collusi con il commercio di stupefacenti asserendo a vantaggio della propria tesi che sarebbe stato impossibile che un avesse potuto fare di più della mafia americana. Incredibile eh, come un banale pregiudizio – se non fosse stato per Roberts – avrebbe vanificato gli sforzi per stanare il commercio illegale di droga...In quel momento mi sono trovata a tifare per Lucas.
Ed è proprio Frank Lucas a lasciarmi il ricordo più tangibile: lui è cresciuto facendo da autista al grande boss, ne ha carpito i segreti (come dice Roberts aveva imparato dai neri spacciatori e dai bianchi, i siciliani con i quali avrebbe saputo poi restare in armonia), ne ha scorto gli errori ma un insegnamento resta , ed in questo aveva ragione.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a gatsby »
[ - ] lascia un commento a gatsby »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
dony 64
|
sabato 6 settembre 2008
|
corruzione americana
|
|
|
|
Film drammatico con attori professionisti quali Danzel Washington e Russell Crowe che come sempre riescono a recitare con grande maestria ed efficacia professionale.Bel fin anche se molto lungo( 3 ore c.a.) da vedere.Voto 8
|
|
|
[+] lascia un commento a dony 64 »
[ - ] lascia un commento a dony 64 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
readcarpet
|
martedì 19 agosto 2008
|
readcarpet.blogspot.com
|
|
|
|
Vita e opere di Frank Lucas, nero di Harlem, che un giorno ebbe l’idea di andare a comprare l’eroina direttamente alla fonte di produzione, nell’Est asiatico. La fece franca per cinque anni filati facendola consegnare dai militari che tornavano dal Vietnam: nessuno avrebbe mai sospettato di un nero per carichi così grossi. A scoprirlo è Richie Roberts, un poliziotto ai margini del sistema, conosciuto perché riconsegnò un milione di dollari in banconote non segnate.
Grigio, molto grigio. Fumo, molto fumo. Sembra quasi di essere tornati ai tempi d’oro del detective Deckard, per Scott, ma questa volta è lo squallido presente, a raccontare. Addirittura una storia vera, con tanto di protagonisti ancora vivi.
[+]
Vita e opere di Frank Lucas, nero di Harlem, che un giorno ebbe l’idea di andare a comprare l’eroina direttamente alla fonte di produzione, nell’Est asiatico. La fece franca per cinque anni filati facendola consegnare dai militari che tornavano dal Vietnam: nessuno avrebbe mai sospettato di un nero per carichi così grossi. A scoprirlo è Richie Roberts, un poliziotto ai margini del sistema, conosciuto perché riconsegnò un milione di dollari in banconote non segnate.
Grigio, molto grigio. Fumo, molto fumo. Sembra quasi di essere tornati ai tempi d’oro del detective Deckard, per Scott, ma questa volta è lo squallido presente, a raccontare. Addirittura una storia vera, con tanto di protagonisti ancora vivi. Forse è questo il motivo del realismo delle inquadrature, mai troppo vicine (pochi primi piani, zero primissimi piani), come a mostrare solo quello che l’occhio umano potrebbe vedere. Quindi niente smorfie che svelano l’arcano, niente particolari da non poter perdere, solo una visione d’insieme da tenere d’occhio.
Dicevo grigio, molto grigio. Fumo, molto fumo. Perché è il grigio il colore predominante per tutti i 150 minuti. Ogni colore è spento, anche il sole è spento. Per risaltare l’ambiente urbano? Per dare un’impressione di squallore? Io dico entrambi.
Siamo di fronte a un film storico, sicuramente. Perché Frank Lucas è il gangster più seducente mai passato su uno schermo. Dopo un’ora comincio a chiedermi se quest’uomo potrà mai commettere un errore, tanta è la sua perfezione: niente nevrosi alla Capone di De Niro, impulsività alla Montana di Pacino o follia lucida alla Costello di Nicholson. Solo freddezza, saldi principi (onestà, duro lavoro, famiglia, chiesa, non manca niente). Per fortuna al settantatreesimo minuto (ci guardavo, ero curioso!) spacca la testa di un suo uomo perché ha dato un pugno a suo fratello. Meno male, cominciavo a preoccuparmi!
Cade la maschera di perfezione, commette i primi errori e vediamo un possibile finale del film. Comincia così una seconda fase del personaggio, molto più nervosa, circospetta (anche un po’ imprudente), nella quale si sprecano i rimandi al personaggio di Michael Corleone, solo in versione nera.
Ma questo Padrino Nero (questo termine non lo invento io, non vi preoccupate) ha una particolarità: perde, nel più classico dei modi (che non vi dico!). La storia narra che si sia visto ridurre la pena per aver collaborato con Roberts alla cattura di tutti gli altri narcotrafficanti.
Cosa manca a questo film? Sembra perfetto, o quanto meno molto bello, eppure quando l’ho visto non ho pensato che fosse superiore a The Departed, anzi. Non avendo in mano la palla numero otto, vi dico cosa stride a me: un film intero basato su vite parallele destinate ad incrociarsi nello scontro (o incontro) finale, non può prescindere da un duello a distanza tra i due, una serie di parallelismi che rendano bene la battaglia (Heat, per intenderci). Per due ore invece, i due vivono quasi in due storie diverse, se non fosse per facili confronti tra le famiglie e la vita privata (ovviamente irreprensibile il cattivane, distrutto il buono).
Certo, si può sempre dire che è una storia vera e bisogna attenersi a quella, ma… io dico come avrei preferito. Senza nulla togliere a un film eccellente, per niente intimidito dai confronti con i grandi predecessori.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a readcarpet »
[ - ] lascia un commento a readcarpet »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
emanuele
|
lunedì 18 agosto 2008
|
ridley scott
|
|
|
|
Da vedere assolutamente, un grande eroe positivo russel crowe
|
|
|
[+] lascia un commento a emanuele »
[ - ] lascia un commento a emanuele »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
olimpia
|
mercoledì 6 agosto 2008
|
saga umana e caso di cronaca
|
|
|
|
Intreccio di vite che hanno uno svolgimento separato, parallelo, per poi congiungersi nel finale in una soluzione, se vogliamo beffarda, come è la vita, che ti fa crescere in un contesto preciso facendoti diventare spesso quello che vuole lei. La prima parte è lenta ma utile e alla fine della fiera si scopre che essere il buono o il cattivo è solo un caso. Molto bello e interessante.
|
|
|
[+] lascia un commento a olimpia »
[ - ] lascia un commento a olimpia »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
marika
|
martedì 5 agosto 2008
|
è un mattone
|
|
|
|
è un bel film alla fine solo che è troppo lento! puoi addormentarti all'inizio e svegliarti 30 min prima della fine e capisci cmq... trpp lento tnt da diventare anche un pò noioso! mi spiace dire qst xkè adoro quei due attori: denzel W. e russell c. e poi ttt qll attesa e qll aspettative x qst film senza un'inizio e una fine... xò mmi spiace dirlo
|
|
|
[+] lascia un commento a marika »
[ - ] lascia un commento a marika »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
vale '93
|
martedì 5 agosto 2008
|
mah...
|
|
|
|
Premetto che nn l'ho visto tutto,ma ho visto quasi più della metà...Mi aspettavo di più da qst due grandi attori e da un grande regista!E' bello perchè ti fa conoscere una storia vera e una terribile verità,che ignoriamo....Ma per il resto è molto confuso e dispersivo e poi c'è davvero troppa violenza...Lo so che molti mi potrebbero dire che in un film che tratta certi argomenti la violenza è normale,ma nn so....Forse riguardandolo con più calma e soprattutto per intero potrei anche trovarlo bello,ma per ora no.Danzal Washington e Russel Crowe hanno recitato piuttosto bene,senza di loro qst film sarebbe stato ankora peggiore....Nel complesso tre stelle se le merita,ma nn di più...Salutiiii!
|
|
|
[+] lascia un commento a vale '93 »
[ - ] lascia un commento a vale '93 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
maio
|
lunedì 4 agosto 2008
|
classico
|
|
|
|
bello niente da dire
ma sà di già visto, trito, ritrito e già digerito.
non male però
|
|
|
[+] lascia un commento a maio »
[ - ] lascia un commento a maio »
|
|
d'accordo? |
|
|
|