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francesco
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lunedì 28 gennaio 2008
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grandissimo film..
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paolo
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lunedì 28 gennaio 2008
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stupendo
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Il finale è bellissimo cm tutto il film.
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iosempre
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lunedì 28 gennaio 2008
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da vedere ma non da mettersi in fila
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Andateci ma non fate la fila al botteghino
ciao
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anakin
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lunedì 28 gennaio 2008
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lezioni di regia...
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Se qualcuno tra di voi studia regia cinematografica, allora sarebbe cosa buona e giusta andar a vedere questo film!!! Ridley in questo caso da una lezione a molti ed è il valore aggiunto a questa pellicola!
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antonio benforte
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lunedì 28 gennaio 2008
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un gangster movie per palati facili
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American Gangster è un bel film, in fondo.
È la storia di Frank Lucas (Denzel Washington), giovane boss di Harlem che tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta monopolizzò il commercio di eroina a New York, bypassando gli intermediari e procurandosi la droga direttamente dal Vietnam, attraverso una serie di militari corrotti. Mentre scala rapidamente la vetta del narcotraffico americano, Richie Roberts (Russel Crowe), poliziotto integerrimo in un mare di poliziotti corrotti, si mette sulle sue tracce.
Sullo sfondo, la guerra del Vietnam, gli scontri razziali, la povertà del Bronx e di Harlem e la bella faccia della New York degli anni Settanta, quella più lucida e patinata.
Non ci sono grandi sbavature da parte del regista.
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American Gangster è un bel film, in fondo.
È la storia di Frank Lucas (Denzel Washington), giovane boss di Harlem che tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta monopolizzò il commercio di eroina a New York, bypassando gli intermediari e procurandosi la droga direttamente dal Vietnam, attraverso una serie di militari corrotti. Mentre scala rapidamente la vetta del narcotraffico americano, Richie Roberts (Russel Crowe), poliziotto integerrimo in un mare di poliziotti corrotti, si mette sulle sue tracce.
Sullo sfondo, la guerra del Vietnam, gli scontri razziali, la povertà del Bronx e di Harlem e la bella faccia della New York degli anni Settanta, quella più lucida e patinata.
Non ci sono grandi sbavature da parte del regista. Che però in queste storie di mafia e gangster non si muove a suo agio come Martin Scorsese, è evidente. E quindi pur regalando attimi di ottimo cinema, ogni tanto perde i colpi, sfilaccia un po’ troppo la storia, non approfondisce i caratteri di alcune importanti figure di contorno e viene riportato in carreggiata solo dalla ineccepibile interpretazione di Denzel Washington e da quella un po’ appesantita – ma sempre apprezzabile – di Russel Crowe.
Film lungo, forse troppo, ma non ci si annoia in sala. Le due figure sono ben tratteggiate e si contrappongono tra di loro quasi in maniera perfetta. Da una parte il boss di colore, dall’altro il poliziotto bianco. Da una parte il cattivo che ama la famiglia e si circonda di persone fidate, dall’altra l’uomo solo con una propria etica. Da una parte l’uomo sposato con una donna bellissima, dall’altra quello prossimo al divorzio, che cambia una donna al giorno ed è sul punto di perdere l’affidamento del figlio piccolo. Da una parte l’eleganza, dall’altra la rudezza.
Tra i due, è quasi un paradosso, si preferisce quasi sempre il gangster. Nonostante sia il re della droga, nonostante la sua Blu Magic (il nome dato alla sua eroina purissima) e nonostante il suo ruolo da cattivo. Impossibile non parteggiare per Denzel, sfido chiunque in sala.
Ci è piaciuto, comunque, American Gangster. E’ un film che appassiona e coinvolge, uno spettacolo che sa come non far addormentare lo spettatore. Però quando esci dalla sala ci pensi: pensi a tutti i gangster movie che l’hanno preceduto, e ti rendi conto che c’è qualcosa che non torna. Un prodotto lineare, elegante, ben congegnato: da sufficienza piena. Eppure, se paragonato a Scarface, a the Goodfellas o semplicemente a Carlito’s Way, non regge il confronto, nemmeno per un secondo.
Non resta nient’altro da fare, allora: non pensarci affatto, ricordare Alien, Duellanti e Blade Runner, e godersi comunque un buon film americano.
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duilio
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lunedì 28 gennaio 2008
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lezione di vita e di cinema
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La droga fa male, il tacchino è buono, la famiglia è importante, i poliziotti a volte sono corrotti, i cattivi si dividono in cattivi cattivi e cattivi con un ideale, i mafiosi hanno le ville, i negri si vestono pacchiano e chiamano negri gli altri negri, il vietnam è stata una brutta cosa, le ragazze belle si presentano a mammà e poi si sposano, se si vende droga per vivere bisogna guardarsi le spalle, le irruzioni sono violente, le pistole sparano e i fucili fanno buchi nella pancia, la legge vince e gli uomini veri si intendono subito. Ah, un'altra cosa: il crimine non paga, lavorare duro sì. Ora sì che ho imparato qualcosa.
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(di joseph)
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vp super ali g
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lunedì 28 gennaio 2008
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denzel
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denzel e un dio e basta nessuno come lui al mondo
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mclose
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domenica 27 gennaio 2008
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grande ridley!!
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Il film è molto bello da vedere assolutamente, una grande lezione di cinema ma anche emozionante. L'unico neo è, per me, il personaggio di Denzel: un gangster dai sani principi morali, è una contraddizione nei termini (ovvero: è un'americanata...)
Bellissime le camicie sia di Russell Crowe che dei fratelli neri di Denzel Washington alle feste!!
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robin
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domenica 27 gennaio 2008
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capolavoro?
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Da semplice appassionata di cinema, lungi dal voler contraddire la maggior parte dei critici e del pubblico che ha celebrato questo film come un capolavoro, mi chiedo dove si celi l’eccezionalità di questa pellicola? Non dico assolutamente sia un brutto film, del resto ha un cast strepitoso e nei loro ruoli gli attori sono piuttosto convincenti; la violenza non è così esasperata e gratuita ma anzi ci aiuta a comprendere situazioni e caratteri; le atmosfere un po’ noir sono molto belle ma... beh ci sono molti ma: non è coinvolgente, non ha ritmo, è prolisso e a tratti estremamente noioso. Fallisce,a mio parere, anche il tentativo di essere sofisticato rischiando di essere solo un film “pesante”.
[+] siamo al cinema, non è un libro. ma ce li hai gli
(di robert)
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olindo
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sabato 26 gennaio 2008
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fiuggi
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Il bello dell'acqua fresca è che puoi berne a litri. Non ti nutre, ma neanche fa male. Poche bollicine.
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