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riccardo
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mercoledì 7 gennaio 2009
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la pseudo onnipotenza terrena
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Ridley Scott è uno dei pochi autori contemporanei che ha saputo esplorare con disinvoltura diversi "campi d'azione" cinematografici. Con risultati più che eccellenti. Il gagster film mancava nella sua collana e si è fatto dunque ingolosire da una storia vera, un viaggio tra le macrostrutture della malavita newyorkese di fine anni Sessanta. Ma un condottiero, pur non di primo pelo come Sir Ridley, non parte mai impreparato: ed ecco quindi comparire nei credits, personaggi da Oscar come il produttore Brian Grazer (compare storico di Ron Howard) e lo sceneggiatore a tinte forti Steven Zaillian (Schindler's List, Gangs Of NY), oltre ai consueti luogotenenti Scalia (montaggio) e Janty Yates (costumi).
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Ridley Scott è uno dei pochi autori contemporanei che ha saputo esplorare con disinvoltura diversi "campi d'azione" cinematografici. Con risultati più che eccellenti. Il gagster film mancava nella sua collana e si è fatto dunque ingolosire da una storia vera, un viaggio tra le macrostrutture della malavita newyorkese di fine anni Sessanta. Ma un condottiero, pur non di primo pelo come Sir Ridley, non parte mai impreparato: ed ecco quindi comparire nei credits, personaggi da Oscar come il produttore Brian Grazer (compare storico di Ron Howard) e lo sceneggiatore a tinte forti Steven Zaillian (Schindler's List, Gangs Of NY), oltre ai consueti luogotenenti Scalia (montaggio) e Janty Yates (costumi). L'operazione può partire. E che operazione. Il regista inglese imbastisce un progetto assai ambizioso, che non presenta predecessori propriamente di secondo piano. Le vicende corleoniane de "Il Padrino" sono ancora ben impresse nei nostri ricordi. Per non parlare de "Gli Intoccabili". Il plot non è certo complicato: Frank Lucas è il più grande trafficante di droga dell'est Usa e l'incorruttibile detective Roberts è sulle sue tracce, quasi per caso. E' la materia modellata dall'autore di "Alien" che è lavorata vellutatamente, ma con la certificazione di solidità.
Non si può imprigionare "American Gangster" nello schema manicheo: bene contro male. Personaggi senza macchia non esistono qui. Il quasi posato e razionale Russell Crowe (sempre pregevole) è si uno sbirro tutto d'un pezzo, ma è anche un fedifrago incallito sull'orlo del divorzio.
Il film si muove sinuoso con grande scrupolo nei meandri di un'organizzazione malavitosa che si mangia la Mafia a colazione, capeggiata da un nero, roba forte per quegli anni.
Durante il susseguirsi delle immagini, sembra evidente il confronto tra Golia e Davide con i suoi scagnozzi. Denzel Washington disegna magistralmente un personaggio che ci inebria di verità sociale. Un uomo di colore che scavalca ogni gerarchia con il coraggio delle idee ed la spavalderia d'azione. Rifornire direttamente il proprio impero dal produttore non è pratica quotidiana di ogni comune mortale. Ma Frank Lucas stupisce sino all'ultima ripresa, limpida dimostrazione di come anche un eroe del male, può sentirsi disperso ed escluso.
La lunghezza del film, arricchita nel dvd con ulteriori 18 minuti, è completamene giustificata da una sceneggiatura che dipinge con sapienza i tratti anche meno scolpiti dei personaggi. Lucas è un boss, ma ama vivere nella sobrietà, non nel clamore. La pelliccia di cincillà, che si sente quasi costretto ad indossare per amore verso la moglie, si rivelerà la sua condanna. Lo sfarzo ha dei limiti. L'eccesso è pericoloso, soprattutto quando incarni l'illegalità e la malavita. Solo l'omicidio effettuato con "buonsenso" può essere ammesso. Scott contorna Lucas di una schiera di cugini idioti e chiassosi che non fanno che annunciare la fine di un'egemonia fondata su alcuni codici di comportamento.
La sassata finale che infrange il vetro che separa Roberts da Lucas giunge senza troppa enfasi. Perchè non è un fumettone "American Gangster". Si chiudono le porte del Signore e Lucas si accorge si essere tornato sulla terra. Davanti a lui, un antieroe con il distintivo. Il confronto finale Crowe-Washington può apparire quasi tenero: il gigante del male che collabora e il detective-avvocato che prenderà le sue parti. Il cerchio si chiude.
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napos
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venerdì 2 gennaio 2009
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da vedere
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Bel film, buon ritmo e bravi attori.
Ridley Scott può anche sbagliare film, ma in ognuno ci si trova delle perle.
Questo non è sbagliato.
Ha solo la pecca di presentare un negro come il più grande criminale d'America.
Ma i negri, si sa, non sono grandi come uomini di potere e non danno l'idea di scaltra malvagità.
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sal
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lunedì 29 dicembre 2008
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bello bello bello...
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Bello Bello Bello..gran bel film.
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rosso72
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giovedì 18 dicembre 2008
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il solito film di ridley scott
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Se apprezzare o no Ridely Scott e' un fatto personale,
sicuramente io non sono un detrattore di questo interessante regista ma questa volta
la sensazione e' proprio quella del "gia' visto", della minestra del perfetto e intelligente criminale che all'occhio dell'ingenuo diventa quasi un eroe, almeno nella prima ora della pellicola.
Se poi aggiungi le fosche tinte e piovose della metropoli,
le sparatorie e la violenza, direi che stiamo ancora ascoltando l'eco di Blade Runner.
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marta micales
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giovedì 18 dicembre 2008
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quando il talento non basta...
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Durante la fine degli anni '60 ad Harlem, alla morte del padrino Bumpy Johnson , Frank Lucas suo autista e guardia, decide di continuare il lavoro del defunto che per lui era divenuto quasi come un padre. Inizia a portare una nuova istituzione nel campo della droga, la "blue magic" eroina pura al 100%, importata direttamente dal sud-est asiatico, che inizia a spopolare e a diffondersi molto rapidamente, garantendo a Frank delle notevoli entrate. Il mercato inizia ad espandersi e questo attira l'attenzione del detective Richie Roberts. Diventa una vera e propria corsa contro il tempo, le indagini porteranno alla scoperta di poliziotti corrotti, giri di mafia e di droga.
Denzel Washington, che interpreta Frank Lucas, ancora una volta lascia senza fiato per la sua magistrale bravura.
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Durante la fine degli anni '60 ad Harlem, alla morte del padrino Bumpy Johnson , Frank Lucas suo autista e guardia, decide di continuare il lavoro del defunto che per lui era divenuto quasi come un padre. Inizia a portare una nuova istituzione nel campo della droga, la "blue magic" eroina pura al 100%, importata direttamente dal sud-est asiatico, che inizia a spopolare e a diffondersi molto rapidamente, garantendo a Frank delle notevoli entrate. Il mercato inizia ad espandersi e questo attira l'attenzione del detective Richie Roberts. Diventa una vera e propria corsa contro il tempo, le indagini porteranno alla scoperta di poliziotti corrotti, giri di mafia e di droga.
Denzel Washington, che interpreta Frank Lucas, ancora una volta lascia senza fiato per la sua magistrale bravura. Anche Russell Crowe, il detective Roberts, fa sicuramente la sua figura. Tuttavia, al di là dell'ottimo giudizio esposto dalla critica, devo dissentire. Ancora una volta il cinema mondiale ci dimostra l'interesse che l'uomo prova per le attività di mafia, che da sempre hanno attirato la curiosità del sesso maschile. Trovo questo film, se pur ben diretto e recitato con maestria, fine a se stesso. Ed è curioso notare come l'attenzione maschile ricada sempre sul solito cliché del boss appartenente agli "anni d'oro" americani, attratti da armi e sparatorie, un po’ come i bambini amano le pistole giocattolo.
Tratto da una storia vera, diretto da: Riddley Scott e scritto da: Steve Zaillian. Ottima colonna sonora. Cast notevole. Film Deludente.
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tatonno
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domenica 23 novembre 2008
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bel film , ma...
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Bel film, ma paragonarlo a "Il Padrino" (è stato definito "Il Padrino nero", così come è riporatato anche sulla custodia del dvd) mi sembra davvero eccessivo... ottima prova degli attori, ma il film di Coppola è ancora inarrivabile...
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frankvvv
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domenica 16 novembre 2008
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non è male!
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american gangster è un bellissimo film/ forse per essere uscito nel 2007 ha un'impostazione un pò "vecchia" e già vista, ma può anche essere ritenuta un pregio (impostazione classica). premetto che nn sono un fan di r.scott, non mi piace il suo cinema, perchè è troppo "vago"; è un regista troppo malleabile (passa dalla fantascienza al drammatico al gangster alla guerra) e sicuramente è un regista senza stilemi particolari, in poche parole è un regista senza personalità secondo me.
Detto questo, sono andato al cinema senza pregiudizi, e il film mi è piaciuto. Detto con parole scarne il film è la fusione tra "Prova a Prendermi" (poliziotto vs criminale) e "Blow" (la droga nei 70), anche un pizzico de "Il Padrino".
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american gangster è un bellissimo film/ forse per essere uscito nel 2007 ha un'impostazione un pò "vecchia" e già vista, ma può anche essere ritenuta un pregio (impostazione classica). premetto che nn sono un fan di r.scott, non mi piace il suo cinema, perchè è troppo "vago"; è un regista troppo malleabile (passa dalla fantascienza al drammatico al gangster alla guerra) e sicuramente è un regista senza stilemi particolari, in poche parole è un regista senza personalità secondo me.
Detto questo, sono andato al cinema senza pregiudizi, e il film mi è piaciuto. Detto con parole scarne il film è la fusione tra "Prova a Prendermi" (poliziotto vs criminale) e "Blow" (la droga nei 70), anche un pizzico de "Il Padrino". Da mettere in considerazione senz'altro l'interpretazione di Denzel Washington che è straordinario (ricorda a tratti la sua performance del gangster in "Malcom X" di S. Lee prima di diventare "Malcom X"). Russel (uno dei miei attori preferiti) intrepreta un ruolo "sprecato", troppe poche scene importanti per lui, quindi nel film perde sicuramente il duello con denzel, che come già detto nel ruolo di frank è magistrale. Mi ha sorpeso che non è nemmeno stato preso in considerazione per gli Oscar come Miglior Film, mah..daltronde neanche C'era una volta in america o qualsiasi opera di kubrick.. // io al film do 4 stelle, però metto 5 per fare alzare la media a 4.
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yeldir ttocs
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venerdì 31 ottobre 2008
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mah
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nn capisco chi grida al capolavoro!!sì la storia è bella, ma nn originale; la sceneggiatura buona , ma un po' scontata, scenografie che con quel budjet nn potevano che essere efficaci e la capicità attoriale è indiscussa.MA ANNOIA...è un buon brodo allungato!!30 minuti in meno l'avrebbero reso più godibile!
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vito divella
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giovedì 30 ottobre 2008
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the best
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(I MIGLIORI ATTORI DEL MONDO DENZEL WASCHINGTON E RUSSELL CROWN; NON POTEVANO SCEGLIERLI MIGLIORI)
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