Profumo - Storia di un assassino

non puo' essere....non tutti vogliono disfarsi di lui. baldini crolla con la sua casa nel fiume.....come lo spieghi? gia' abbiamo a che fare con un fenomeno paranormale: un umano che nasce con l'olfatto di quaranta puma....va bene, non me lo spieghi, ma puo' succedere..chi lo sa...ma la faccenda delle morti....

possibile che nessuno colga la cosa incredibile di questo libro/film? libro stupendo, per la storia, per la novita', per tutto, mi ha attanagliato.... il film, pensavo peggio, ma abbastanza giusto. di livello col libro, mas o menos. ma la domanda e': chi e' il protagonista? quando ho finito il libro ho pensato che fosse un diavolo, un ET....ma come mai tutte le persone che hanno contatto con lui muoiono? nel libro non spiega, nel film pure. ma un motivo ci sara'?...bah.

Il personaggio di Jean-Baptiste Grenouille potrebbe spiegare, inferendolo dalla teoria di Kernberg, “il mondo interiore” dei serial killer. Innanzitutto, Jean-Baptiste Grenouille nasce e vive in un contesto degradato (orfanotrofio, conceria di pelli) incapace di rimandargli un’ immagine positiva di sé; immagine che con il tempo cercherà di compensare attraverso la dimostrazione della sua unicità (si spingerà oltre il 12° profumo!). Nel contempo, il protagonista non assimila neanche un’ immagine positiva degli altri, che vede come privi di valore, come oggetti, tanto da poter usare con “disprezzo” (lo si vede bene verso Baldini) od uccidere. Invero, dal profumiere Baldini otterrà la possibilità di apprendere l’ arte del distillare le essenze ed a Grasse apprenderà come “immortalare” un odore umano; fino ad uccidere in modo rituale, senza un’ accenno ad alcun senso di colpa. [+]

Il personaggio di Jean-Baptiste Grenouille potrebbe spiegare, inferendolo dalla teoria di Kernberg, “il mondo interiore” dei serial killer. Innanzitutto, Jean-Baptiste Grenouille nasce e vive in un contesto degradato (orfanotrofio, conceria di pelli) incapace di rimandargli un’ immagine positiva di sé; immagine che con il tempo cercherà di compensare attraverso la dimostrazione della sua unicità (si spingerà oltre il 12° profumo!). Nel contempo, il protagonista non assimila neanche un’ immagine positiva degli altri, che vede come privi di valore, come oggetti, tanto da poter usare con “disprezzo” (lo si vede bene verso Baldini) od uccidere. Invero, dal profumiere Baldini otterrà la possibilità di apprendere l’ arte del distillare le essenze ed a Grasse apprenderà come “immortalare” un odore umano; fino ad uccidere in modo rituale, senza un’ accenno ad alcun senso di colpa. Per ottenere che cosa? Ciò che non possiede: un odore! Ed alla fine riuscirà ad ottenerlo; ma è un profumo superiore perché è la fusione di tante componenti diverse ( vuoi di persone, vuoi di altre essenze), come un’ assimilazione “cannibalica”. Questa componente viene rievocata nella scena finale, nella quale Jean-Baptiste decide di porre fine alla sua vita in modo per lui “trionfale”. A mio parere “sopravvivendo smembrato ” nei corpi dei commensali.. [-]

la storia di suo è già pesante, ma di questo non si può incolpare il regista. il film è anche peggio del libro. si potevano risparmiare alcune scene...

Secondo me è il piu' bel film dell'anno thriller psicologico

bello, anzi bellissimo! sublimi(!) gli attori, le musiche, la fotografia... anche ciò che raccontava il libro è stato totalmente rispettato. però (ecco il però...) mi ha dato l'idea che mancasse quella introspezione psicologica che presentava il libro. come se abbiano avuto paura di usare troppo il narratore, come invece avviene nel libro, che ci fa capire cosa Grenouille prova e pensa. la psicologia del presonaggio Grenouille non è così semplice da poter essere interpretata dalle sole azioni. ad esempio mi ha colpito molto il fatto che G. non viva, ma sopravviva, solo per raggiungere i propri scopi (che nel corso della storia cambiano). ma tutto ciò sembra mancare nel film. per il resto come ho già scritto nel commento a "slav" non ho condiviso la lacrima di G. [+]

bello, anzi bellissimo! sublimi(!) gli attori, le musiche, la fotografia... anche ciò che raccontava il libro è stato totalmente rispettato. però (ecco il però...) mi ha dato l'idea che mancasse quella introspezione psicologica che presentava il libro. come se abbiano avuto paura di usare troppo il narratore, come invece avviene nel libro, che ci fa capire cosa Grenouille prova e pensa. la psicologia del presonaggio Grenouille non è così semplice da poter essere interpretata dalle sole azioni. ad esempio mi ha colpito molto il fatto che G. non viva, ma sopravviva, solo per raggiungere i propri scopi (che nel corso della storia cambiano). ma tutto ciò sembra mancare nel film. per il resto come ho già scritto nel commento a "slav" non ho condiviso la lacrima di G. e ho un dubbio su chi abbia commesso il gesto d'amore finale (la logica mi dice una cosa, la memoria un'altra...) mail: theped1@gmail.com [-]

grande film, passato forse un pò inosservato, ma un ottimo prodotto davvero...non avendo letto il libro non posso fare paragoni ma di sicuro posso dire che le ambientazioni sono notevoli così come la trama e gli attori...da consigliare davvero!

Pennac, autore che amo, mi ha invogliato a leggere il romanzo. In "Come un romanzo", infatti, lo cita come spunto "extra-prpgramma scolastico" per far appassionare i suoi studenti alla lettura. Il libro mi è parso subito semplicemente meraviglioso. Fisico, terribile, angosciante, inumano, mai banale o scontato. Splendido. Non era facile trarne un film (pochi dialoghi, la difficoltà di trasporre la fisicità del romanzo etc.). A me pare che ci siano riusciti ottimamente: regia, fotografia e musiche (splendide), ottimi attori. Solo una cosa mi ha delusa, e mi ha delusa profondamente: la lacrima di Grenouille. Non esiste!!! G. non piange, non potrebbe MAI piangere (e non piange nel romanzo, ovviamente). [+]

Pennac, autore che amo, mi ha invogliato a leggere il romanzo. In "Come un romanzo", infatti, lo cita come spunto "extra-prpgramma scolastico" per far appassionare i suoi studenti alla lettura. Il libro mi è parso subito semplicemente meraviglioso. Fisico, terribile, angosciante, inumano, mai banale o scontato. Splendido. Non era facile trarne un film (pochi dialoghi, la difficoltà di trasporre la fisicità del romanzo etc.). A me pare che ci siano riusciti ottimamente: regia, fotografia e musiche (splendide), ottimi attori. Solo una cosa mi ha delusa, e mi ha delusa profondamente: la lacrima di Grenouille. Non esiste!!! G. non piange, non potrebbe MAI piangere (e non piange nel romanzo, ovviamente). Quella lacrima non l'ho proprio mandata giù. A chi parla di finale orrido: il romanzo è esattamente così, a parte la suddetta lacrima. Non è orrido, è in linea con il resto della storia, non avrebbe potuto essere diverso. E' una storia terribile e senza redenzione. Una gran bella storia, nonostante (o forse soprattutto) per questo motivo. [-]

E' possibile sentire il profumo dell'anima?Il libro di Suskind, ed il magnifico film di Tom Tykwer, sembra che ci dicano disì. Questa è forse la principale chiave di lettura, di quest'opera immaginifica.Un viaggio attraverso archetipi del corpo e dell'anima. Quando il corpo non pesa più dell'anima, ma è la sua "crudeltà, che costruisce l'anima. SE Antonin Artaud, avesse ipotizzato Anche un "cinema della crudeltà". Possiamo sicuramente dire che gli autori di questo film, vi hanno aderito completamente. Un'opera dei sensi, per i sensi. Le scene finali liberano gli archetipi, dai loro vincoli intellettuali, E' Pan, che muove la scena,panica, appunto. Tutto, insieme, amore e morte. Il protagonista è Dioniso, che si battezza da solo, che sta per morire in croce, che alla fine viene mangiato. [+]

E' possibile sentire il profumo dell'anima?Il libro di Suskind, ed il magnifico film di Tom Tykwer, sembra che ci dicano disì. Questa è forse la principale chiave di lettura, di quest'opera immaginifica.Un viaggio attraverso archetipi del corpo e dell'anima. Quando il corpo non pesa più dell'anima, ma è la sua "crudeltà, che costruisce l'anima. SE Antonin Artaud, avesse ipotizzato Anche un "cinema della crudeltà". Possiamo sicuramente dire che gli autori di questo film, vi hanno aderito completamente. Un'opera dei sensi, per i sensi. Le scene finali liberano gli archetipi, dai loro vincoli intellettuali, E' Pan, che muove la scena,panica, appunto. Tutto, insieme, amore e morte. Il protagonista è Dioniso, che si battezza da solo, che sta per morire in croce, che alla fine viene mangiato. "mangiate, questo è il mio corpo". Come nel Mito. Un film profondamente pagano?! [-]

Credo che il film,al di là della storia(coinvolgente e skietta), debba essere visto come un modo x farci comprendere 2 cose: 1.l'egocentrismo dell'uomo, disposto ad ogni cosa pur di raggiungere i propri obbiettivi, 2.cosa può far commettere l'ignoranza umana (il nn conoscere le cose.)