La ragazza del lago

originale anche se manca di profondità. superba l'interpretazione di toni servillo che dà al film un valore aggiunto notevole.

siamo seri, è un filmaccio senza appelli !

A me il film è piaciuto molto. Toni Servillo è stato bravissimo.

UNA CHIAVICA!!!!

lo sapevo già che la provincia udinese fa tristezza nel suo anonimato così simile ad altre provincie disseminitate in Italia, eppure fa così piacere sapere che nel grigiore e nell'immobilità ci sono delle perle incredibili, tipo il lago di fusine o alcuni scorci di Udine, che in fondo ti danno un po' di speranza. ps. dovreste vedere il lago quando è inverno che chiacciato e con la neve intorno è un vero capolavoro.

fa schifo....e basta!

bellissimo

Il film delude lo spettatore che trasportato dalla furia degli eventi si aspetta il colpo si scena mancante alla fine. La storia è troppo banale e gli avvenimenti ingarbugliati senza motivo la rendono troppo scadente. Ma per una buona ora si ha quasi l'impressione che il cinema italiano si sia riacceso, peccato per il finale che in un giallo è la parte più importante

Visto ieri con un po' di ritardo. La trama si muove tra stilemi tipici del noir e, in particolare, di quel noir ambientato tra l'ipocrisia e la falsa morale della provincia, di cui Simenon è stato il principe indiscusso. Temi certamente non nuovi, come quelli della mancanza di innocenza e della casualità della giustizia, uniti ad un risvolto narrativo, quello dell'altro crimine che emerge sotto quello principale, pure già sperimentato. Pure con ingredienti già cucinati, poteva comunque trarsene un qualcosa di interessante. Ma la trama rovina quasi tutte le premesse con un finale abborracciato e di poco senso, cui sarebbe stata preferibile la mancata soluzione dell'intreccio. Toni Servillo è un fuoriclasse, ma non basta a sollevare le sorti di un film spesso approssimativo nella costruzi [+]

Visto ieri con un po' di ritardo. La trama si muove tra stilemi tipici del noir e, in particolare, di quel noir ambientato tra l'ipocrisia e la falsa morale della provincia, di cui Simenon è stato il principe indiscusso. Temi certamente non nuovi, come quelli della mancanza di innocenza e della casualità della giustizia, uniti ad un risvolto narrativo, quello dell'altro crimine che emerge sotto quello principale, pure già sperimentato. Pure con ingredienti già cucinati, poteva comunque trarsene un qualcosa di interessante. Ma la trama rovina quasi tutte le premesse con un finale abborracciato e di poco senso, cui sarebbe stata preferibile la mancata soluzione dell'intreccio. Toni Servillo è un fuoriclasse, ma non basta a sollevare le sorti di un film spesso approssimativo nella costruzione dei personaggi, tendenti allo stereotipo più che alla profondità [-]

i che schifezz' e film!