La ragazza del lago

Che siamo circondati dal dolore è sacrosanto,vero pure che la ricca provincia italiana dietro all'opulenza nasconde scheletri da far impalliddire,ma che tutto il dolore del mondo si trovi in un paesino friulano sembra un pò troppo. Non c'e' una famiglia ''normale'' nel racconto,tutte hanno o hanno avuto a che fare con qualcosa di malato:il papà paralitico dello scemo del villaggio,il papà morboso della vittima ,la coppia scoppiata del bimbo autistico morto prematuramente,il fidanzato platonico della vittima,il commissario che ha la moglie al manicomio,la vittima stessa malata all'ultimo stadio,sembra tutto tirato per i capelli. Anche il commissario tormentao che capisce il dolore perchè ci convive sembra già sentito e visto da qualche parte. [+]

Che siamo circondati dal dolore è sacrosanto,vero pure che la ricca provincia italiana dietro all'opulenza nasconde scheletri da far impalliddire,ma che tutto il dolore del mondo si trovi in un paesino friulano sembra un pò troppo. Non c'e' una famiglia ''normale'' nel racconto,tutte hanno o hanno avuto a che fare con qualcosa di malato:il papà paralitico dello scemo del villaggio,il papà morboso della vittima ,la coppia scoppiata del bimbo autistico morto prematuramente,il fidanzato platonico della vittima,il commissario che ha la moglie al manicomio,la vittima stessa malata all'ultimo stadio,sembra tutto tirato per i capelli. Anche il commissario tormentao che capisce il dolore perchè ci convive sembra già sentito e visto da qualche parte. Tutto il film procede su clichè e forse è questo che lo rende fascinoso e tiene lo spettatore fermo sulla sedia per tutto il tempo quasi senza fiatare. Ma quello che intriga non è tanto sapere chi ha ucciso la ragazza,quanto invece perchè lo ha fatto? Tutti avrebbero potuto farlo,ma tutti in fondo non avevano una ragione valida e sufficiente. Non convince infatti il movente del reo confesso, non convince il commissario,ma non convince neanche noi.Si può uccidere qualcuno perchè ci ha visto mentre non soccorevamo nostro figlio nell'atto di strozzarsi? Ma quello che interessa al regista è raccontare le nostre angoscie quotidiane,contemporanee,quelle che generano i mostri tipo Novi ligure,Garlasco,Erba e compagnia bella. Siamo malati, insomma ed è questa la parte più riuscita del film. [-]

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domani lo proiettano nel mio paese latisana...spero di riuscire a entrare in cabina e bruciare la pellicola cosi ce ne sarà una di meno!!!!!!!!!!!

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Io non vorrei sottolineare l'ovvio ma è possibile che le prime pagine siano piene zeppe di "recensioni" monosillabiche?Sarebbero attendibili?O sono scritte da semianalfabeti (ed è possibile) ma TUTTI fervidi estimatori del sito o QUALCUNO si diverte a escogitare pensieri profondi nell'anonimato.Continuate... una risata vi seppellirà!

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assolutamente un film da evitare! bruttissimo noiosissimo..incredibile che l'abbiano prodotto!!!!...in parte anche coi soldi nostri! VERGOGNA!!!!!!

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FA SCHIFO!!!!!!!!!!! LO VOLETE CAPIRE O NO!!!!!!!!! SPERIAMO ANCHE CHE NON ESCA IL DVD!!!!!!!

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bell'esempio di cinema italiano ben interpretato che affronta temi di difficili situazioni familiari, di disagi interiori, d'incomunicabilità, di sofferenza, e lo fa con dignità ,senza cadere nel buonismo e nell'esasperazione dei sentimenti. Una vicenda che si solge in una cittadina delFriuli, tra lo splendido scenario delle alpi carniche, tra un verde e lacustre paesaggio, teatro di un delitto a prima vista inspiegabile. Pian piano il commissario (un grandissimo Toni Servillo) fa luce sul delitto e riassesta anche il suo difficile rapporto con la figlia.Buon film d'esordio di Molaioli,si respira il freddo non solo climatico , ma il gelo dell'anima in cui si muovono i vari personaggi. Si dovrebbero fare più spesso film di questo tipo, ma accontentiamoci del fatto che almeno si possa d [+]

bell'esempio di cinema italiano ben interpretato che affronta temi di difficili situazioni familiari, di disagi interiori, d'incomunicabilità, di sofferenza, e lo fa con dignità ,senza cadere nel buonismo e nell'esasperazione dei sentimenti. Una vicenda che si solge in una cittadina delFriuli, tra lo splendido scenario delle alpi carniche, tra un verde e lacustre paesaggio, teatro di un delitto a prima vista inspiegabile. Pian piano il commissario (un grandissimo Toni Servillo) fa luce sul delitto e riassesta anche il suo difficile rapporto con la figlia.Buon film d'esordio di Molaioli,si respira il freddo non solo climatico , ma il gelo dell'anima in cui si muovono i vari personaggi. Si dovrebbero fare più spesso film di questo tipo, ma accontentiamoci del fatto che almeno si possa dire che in Italia non ci sono solo i cinepanettoni e le squallide fiction, chissà che passo dopo passo non si arrivi a capire [-]

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orrendo. Senza offesa per le fiction di ultima generazione fatte veramente bene.... sembra un episodio di una di queste! la cosa più grave, volendo trovare una profondità, è il messaggio che lancia... "non fate figli"! nella scena iniziale, la bambina che si crede persa, non ha un padre che la cerca... i due genitori di angelo si separano e si esauriscono per le urla del bimbo... la moglie del maresciallo dopo il parto... impazzisce... ma, dico ... ci rendiamo conto???? E una poverina che ci rimette le piume su un lago??! L'unico grande è Mario!!

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un noir sottile ,diverso da molti del genere.non e' piaciuto a tanti,ma secondo me, è molto meglio di tanti film italiani commerciali e strapubblicizzati.poi con la carenza di attori che abbiamo in italia(vedi costantino e soci), non si puo' non gradire un personaggio del calibro di toni servillo

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basta con la mafia,basta con la cronaca,un film che vale per tutti,a tutte le latitudini.solo cosi'si salva il cinema italiano.grande servillo,migliore attore italiano.cinema non tv.

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Visto che il lago c'è, perchè non ci buttiamo tutto il cast, gli scenografi, gli ideatori, il regista, i produttori, chi l'ha pubblicizzato, e i gestori del cinema che l'han fatto vedere ? salverei solo i tecnici che son poveri cristi lavoratori.

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