Il prescelto

"adesso che fai,diventi ispettore?"-risposta di Malus:"ho bisogno di staccare un pò la spina":probabilmente nessuno ci avrà fatto caso ma in questo scambio di battute vi si riscontra egualmente un tesoro filosofico senza pari nella storia del cinema;cosa intende la falsa poliziotta con"ispettore"?risposta:come spiega l'autorevole sir.Walter Jules Scott nel suo saggio"alle radici di Edward Malus","l'ispettore"è il massimo punto di"intercavallante connessione bionica"tra la metropoli del mondo e la zona del Piuggettown assogettata dalla Summersile.
"Connessione bionica"dicasi anche"elaborazione delle tecno-strutture sovrastanti del sistema"-quale sistema?risposta:per"sistema"è senza dubbio alcuno intesa la frigida maturazione abbietta posta in seno alla retroguardia di sorella Summersile:dicasi ovvero le fanciulle in fiore della classe di reclutamento di sorella Rose;il chè getta anche una nuova e più interessante luce sul doppio"è un simbolo fallico!"pronunciato dalle allieve,ma su tal dettaglio mi risoffermerò in futuro.
"Ho bisogno di staccare un pò la spina"perchè Edward Malus ha pronunciato queste parole?risposta:la"spina"a cui fà riferimento Edward è sottintesa come"altra connessione bionica tra il"suo come non mai"e l'altro"il dì per sè stesso è verità"che perenne contraddistingue l'universo vitale di esso?oppure la"spina"funge da punto di contatto tra questo e l'altro capo dell'universo conosciuto?-quale che sia la risposta suona però innegabilmente compiacente"ll ritenere che Edward Malus voglia approdare a ciò che certo è da considerare rassodato tra le fiamme dell'inferno o il fulgore del paradiso"-vale a dire,"staccando la spina",disconnettere letteralmente ogni piano fondante del cosmo e degli universi ad esso affiliati-ergo Edward Malus è rivestito di un potere immenso,pur senza alcuna evidente citazione in proposito".
"L'incomprensibile è parte imprescindibile del prendibile"scriveva Johannes Clark J. nel suo"trattato sulla fenomenologia della coscienza"e in seguito notoriamente discusso alla convention nazionale di Ginevra nel 1938.
Questa citazione è necessaria perchè ci permette di comprendere appieno il senso morale-autocrate di molte sequenze di questo film meraviglioso e unico nel suo genere:l'incomprensione si annida nella parola"fuco";cosa si intende per"fuco"?risposta:non soltanto il miele derivante da taluni parti extraterrestri ordinati da sorella Summersile ma anche"un irresistibile blob polposo stilisticamente coadiuvato da talune fiocine astrali"come direbbe anche il grande don Pepito in uno dei suoi capolavori letterari.
Domanda:se il fuco è così importante per tutte le sorelle dell'isola,come mai nel finale la Summersile urla"il fuco deve morire!"?risposta:il bozzo schifoso deve essere"purificato",tra le fiamme,per ripulirlo dalle macchie delle incrostazioni putrescenti derivanti dal sangue inevitabilmente schizzato via da ambedue le gambe di Edward Malus,fracassate a bastonate senza pietà alcuna dagli sgherri di sorella Summersile.
La genesi del fuco possiamo riscontrarla nei secoli addietro ove la trisavola di sorella Summersile condusse le pioniere e i loro maschi schiavi nel Piuggettown:per quanto non particolarmente citata suona evidente il complicato coinvolgimento dell'impero alieno lunare(notare che la Luna viene inquadrata più volte nelle scene notturne e il perchè ci è ora evidente)presieduto insegreto dal supremo Dexter:attraverso un patto con sorella Bitch,gli alieni si sono assicurati il controllo del 14 per cento del raccolto delle apicoltrici.
ALLA PROSSIMA ANALISI-cinefilo illuminati

"Cosa avete nel sacco,uno squalo per caso?"queste le parole pronunciate da Edward Malus alle prime tre megere dell'isola e,nel declamarle,gli si storce la bocca in un sorriso idiota:perchè?ma prima di rispondere a questa domanda bisogna farsene un altra e cioè:cosa intende realmente Edward con"sacco"e con"squalo"?risposta:per"sacco"egli fà certo intendimento di essere pienamente a conoscenza dell'"anale intendimento aristocrateggiante che più non posso"molto in voga nel Piuggettown fin dal 18°secolo ma ad esso può anche affinarsi all'"etereo nascituro sacripante delle alti vallate di Jeremiah".
Cionondimeno la resa imperscrutabile del"tutto o niente"insita nel"uno squalo per caso?"è solamente agli inizi:andiamo adesso allo"squalo"e analizziamo:ora,considerando che gli squali biologici vivono in mare aperto e non nei sacchi suona quantomeno surreale ipotizzare che gli schiavi delle tre megere detengano proprio quello;ragion per cui rimane una sola possibilità e cioè che per"squalo"il nostro pensiero vada immediatamente a nuovi campi di alta esplorazione filologica quale,in primis,quello del"urka urka tirulero di johannes"oppure,ma è più probabile,vada a incanagliarsi perfettamente nella"triade logica del Jeremiah di sacripante".
Perciò,con"uno squalo per caso?"il pensiero deve andare alle"vallate dei cento cantoni del trombarolo di Jeremiah:ovvero il massimo compositore dei sonetti che,tramite il fagotto di sua maestà,giunge alla questione interrogativa finale:se per ogni singolo cantone,di vallata in vallata,corrisponde un trombaiolo di sua eccellenza,quanti cantoni occorrono per contenere complessivamente 3,5 trombaioli canterini?" .
Tuttavia esiste anche un altra valida interpretazione della frase di Edward Malus e cioè si intenda anche che"tramite i cento cantoni di Jeremiah faccia capolino sorella Rose in bicicletta,la quale viene bloccata da E.Malus che la fà scendere,dunque:ipotizzando che di sorella Rose identiche ne stiano girando in bici 277 e vagano nelle vallate:i cantoni rispondono al numero di 89-33 dei quali già occupati da terzetti di trombaioli canterini di sua maestà...quante sorella Rose in fila indiana possono essere accolte dai cantoni ancora liberi?quanti sono i cantoni non occupati dai trombaioli di sua maestà?quante sorella Rose rimangono escluse dai cantoni?se a questi dati sommiamo in aggiunta 44 sorella Summersile in fila per 6 col resto di 2 quale sarà il punteggio definitivo?ecco le domande a cui ci porta logicamente la questione".
Stesso modus questionandi posso applicare alla"questione del pilota della baia",ovvero:calcolando in chiave 3x2 il numero di bastoncini conficcati nel suo braccio destro(mano tranciata e occultata)cioè 17,essi debbono essere sommati alla totalità dei dividendi circa il martirio con cui è stato massacrato il pilota della baia;ivi incluso lo spago ficcato nelle orbite mozzate:l'esito di tale calcolo è rivelatorio per l'esito del"tutto per tutto in seno alla prosopopea di sua eccellenza".



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"mi scusi,è dall'ora di pranzo che fà i capricci!"sono alcune delle parole che la falsa automobilista iniziale(in raltà al soldo di sorella Summersy)pronuncia verso Edward Malus,il quale aveva raccolto la bambolina di pezza gettata fuori dal finestrino:"mi annoio!"dice la bambina sul sedile dietro-replica di Edward:"sì,lo so comè:ma bisogna fare attenzione con le proprie cose,okay?così nessuno corre dei pericoli!"-vediamo ora di svelare tutti gli ammalianti significati intrinsechi a questa scena-madre.
"è dall'ora di pranzo che fà i capricci!"a cosa si riferisce la signorina?risposta:alla figlia sì,ma anche e soprattutto alla"lenta processione trombaiola bisestile connaturata ai peti di san Peppino"e,circa"l'ora del pranzo"è difficile non pensare immediatamente che lei è la bimba non si siano recate a"pranzo"presso sua maestà in Kierkeegard a Noeppe;esse hanno ricevuto gli ultimi dettagli della"trappola"per Edward da sorella Summersile in persona,viene dunque da pensare che anche sorella Summersile si sia recata presso la corte di sua maestà.
"ora del pranzo-dicasi anche sublimazione celestiale circa la quintessenza di quel piano che non può essere dismesso in quanto fondante:ciò per cui il niente viene sommato al niente risulta la fune risolutoria del mondo,della vita,della vita senza vita,della morte senza morte che esse conducono da un universo in vero ignoto fino e oltre le emorroidi di zio Battista o le pecore di Giambattista".
analizziamo adesso"che fà i capricci"e vediamo di capire veramente:per giungere alla matassa della questione bisogna innanzitutto comprendere l'arcano celato dietro la parola"capricci"-questione storica:nell'anno di grazia 1659,in Gran Bretagna,l'arciduca fiscale sir.Edward Malus senior 2°si trova di fronte una piaga senza precedenti:i contadini del regno sono sconvolti da una mutazione bio-genetica senza pari:nelle fattorie le capre si stanno fisicamente mutando,nella fattispecie si parla di spini che escono da deretano,corna e zoccoli;evidente l'inspiegabile fusione genetica con i ricci dei boschi dell'Ovest.
A causa di una"probabile burla di Mefistofele"(come riferiscono le cronache dell'epoca)ricci e capre si sono accoppiate senza motivo dando origine a una nuova specie mutante, e perciò si pensò di mescolare anche i verbi:capre-ricci;capr e ricci ovvero CAPRICCI.
Sir.Edward decise di porre fine alla"diabolica eresia contronatura"previo una rapidissima soluzione:far torturare e uccidere non solo tutta la specie animale ma anche i contadini,sotto la diretta accusa di"apoplettica fornicazione bombarola con Satana";peccato però che tra gli altri giustiziati figurasse anche la trisavola di sorella Summersile;ecco quindi che la frase,detta oltre tre secoli dopo al pronipote di Edward Malus"è dall'ora di pranzo che fà i capricci"assume una nuova e più ampia connotazione stilistico-narrativa:sorella Summersile voleva far sapere,indirettamente e velatamente,a Edward Malus che la vendetta per il processo dei ricci e delle capre stava per avere luogo.
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