critico cinematografico
|
martedì 11 ottobre 2005
|
la guerra dei mondi
|
|
|
|
L’estate cinematografica 2005 è stata invasa da un kolossal di fantascienza che ha incassato cifre da capogiro, e che in Italia è rimasto prima in classifica per ben 7 settimane. Trattasi de ‘La Guerra dei Mondi’, che il regista Premio Oscar Steven Spielberg (‘Salvate il Soldato Ryan’, ‘Schindler’s List’, ‘Lo Squalo’) ha tratto da un romanzo del 1898 e concluso di girare prima del 4 luglio, sotto la pressione dei fans che volevano il film pronto per la festa nazionale americana. Qui Tom Cruise (‘Top Gun’, ‘Risky Business-fuori i vecchi… i figli ballano’, ‘Minority Report’) è il padre di due ragazzi, Robbie (Justin Chatwin: ‘Identità Violate’) e Rachel (Dakota Fanning: ‘Nascosto nel buio’, ‘Mi chiamo Sam’), che un giorno assiste allo sbarco degli alieni nella sua città.
[+]
L’estate cinematografica 2005 è stata invasa da un kolossal di fantascienza che ha incassato cifre da capogiro, e che in Italia è rimasto prima in classifica per ben 7 settimane. Trattasi de ‘La Guerra dei Mondi’, che il regista Premio Oscar Steven Spielberg (‘Salvate il Soldato Ryan’, ‘Schindler’s List’, ‘Lo Squalo’) ha tratto da un romanzo del 1898 e concluso di girare prima del 4 luglio, sotto la pressione dei fans che volevano il film pronto per la festa nazionale americana. Qui Tom Cruise (‘Top Gun’, ‘Risky Business-fuori i vecchi… i figli ballano’, ‘Minority Report’) è il padre di due ragazzi, Robbie (Justin Chatwin: ‘Identità Violate’) e Rachel (Dakota Fanning: ‘Nascosto nel buio’, ‘Mi chiamo Sam’), che un giorno assiste allo sbarco degli alieni nella sua città. E Spielberg si allontana dai buoni propositi sugli extraterrestri manifestati in ‘E.T.’ e ‘Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo’: sono alieni maligni che distruggono quel che trovano. Ray (Cruise) esce dalla città con i figli, diretto alla casa dell’ex moglie (Miranda Otto: ‘Verità nascoste’). Ma l’abitazione è deserta. Partiti in auto, vengono assaliti da tanti sfollati, e incontrano gli alieni. Si nascondono allora nella casa di un barbone (il Premio Oscar Tim Robbins: ‘Mystic River’), ma tra lui e Ray nascono delle divergenze e… Il finale è sbrigativo e forse deludente, a causa del taglio di alcune scene per concludere il film prima del 4 luglio. Ma Spielberg ha fatto sì di lasciare col fiato sospeso fino all’ultima scena, e il kolossal si conclude con una misteriosa e simbolica profezia: saranno gli stessi alieni ad auto-annientarsi, colpiti dai germi terrestri. Sono eccezionali gli effetti speciali, perfetti gli alieni, ottimi gli attori, tra cui spiccano Cruise e la piccola Fanning (che ha già collaborato con Sean Penn, Robert deNiro e Denzel Washington!). Tutto è ben curato, ogni pezzo è al suo posto. Ottime le riprese di quello che si merita di essere il regista più conosciuto e ricco di tutto Hollywood.
[-]
[+] ottima recensione...
(di angelo)
[ - ] ottima recensione...
[+] yihaaaaaaaaaaaaaa
(di 12anni ben portati)
[ - ] yihaaaaaaaaaaaaaa
|
|
[+] lascia un commento a critico cinematografico »
[ - ] lascia un commento a critico cinematografico »
|
|
d'accordo? |
|
elena flauto
|
domenica 1 gennaio 2006
|
completo la recensione
|
|
|
|
LA GUERRA DEI MONDI
di Elena Flauto
La prima impressione, in sala cinematografica è stata: è un film sullo sguardo, l’essere visti e il guardare. Tom è uno che vede e anche la piccola Dakota presto impara ad osservare. L’occhio è il protagonista negli insistenti primi piani, e tutto si riflette nello sguardo di Cruise. Quale soddisfazione quindi nel sentire Tim Robbins declamare: “La sopravvivenza è nel tenere gli occhi aperti e nel continuare a fissare”.
Poi il susseguirsi di citazioni cinematografiche: Incontri ravvicinati, i primi fulmini che cadono vicino alle case.
Schindler List, durante l’esodo notturno dei cittadini verso il fiume, Dakota/Rachel, osserva dal finestrino dell’auto una bambina vestita di rosso, di fianco alla quale cammina un cavallo con sovraimpresso un numero come quello dei campi di concentramento.
[+]
LA GUERRA DEI MONDI
di Elena Flauto
La prima impressione, in sala cinematografica è stata: è un film sullo sguardo, l’essere visti e il guardare. Tom è uno che vede e anche la piccola Dakota presto impara ad osservare. L’occhio è il protagonista negli insistenti primi piani, e tutto si riflette nello sguardo di Cruise. Quale soddisfazione quindi nel sentire Tim Robbins declamare: “La sopravvivenza è nel tenere gli occhi aperti e nel continuare a fissare”.
Poi il susseguirsi di citazioni cinematografiche: Incontri ravvicinati, i primi fulmini che cadono vicino alle case.
Schindler List, durante l’esodo notturno dei cittadini verso il fiume, Dakota/Rachel, osserva dal finestrino dell’auto una bambina vestita di rosso, di fianco alla quale cammina un cavallo con sovraimpresso un numero come quello dei campi di concentramento.
Salvate il soldato Ryan, nella la battaglia sulla collina, quando Robbie si stacca dal padre Ray .
E.T. quando nel sottoscala Rachel osserva gli Alieni, come E.T. osservava dalla fessura dell’armadio i terrestri. E, sublime, gli alieni toccano la ruota di una bici e la fanno cadere.
Lo splendido A.I. capovolto, nelle gabbie di ferro che racchiudono gli umani, pasto per gli Alieni.
E poi l’attacco all’auto mi ha ricordato Zombie di Romero, La scelta di Sophie è riemersa nella decisione di Ray di lasciare il figlio per salvare Rachel, Il Titanic nell’affondo del traghetto, e persino Via col Vento nell’orizzonte infuocato e nelle figure in controluce e Uccelli di Hitchcock. Parte dell’immaginario collettivo cinematografico sono: il fiume nel quale scorrono i cadaveri, il treno veloce e infuocato, l’happy end.
Insomma alla fine ne ero certa: I TRIPODI non sono altro che il cavalletto che sorregge una cinepresa!!! Bene ed ora ecco cosa ho osservato dal DVD!!!
Tutto quello che succede di più grave, viene visto attraverso degli schermi: i primi fulmini sono visti riflessi nella finestra, il primo uomo disintegrato è inquadrato dal display di un minicamera caduta a terra, la morte del meccanico è osservato dallo specchietto retrovisore dell’auto, l’attacco in casa della madre è vissuto attraverso una finestra 16/9 come quella dello scantinato di Tim Robbins, dove Rachel osserva gli Alieni attraverso delle garze bianche appese. E mentre all’inizio la figura di Ray si riflette nel monitor di un televisore, l’occhio riflettente del braccio del Tripode viene riflesso da uno specchio. Ed è rompendo superfici di vetro ch
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elena flauto »
[ - ] lascia un commento a elena flauto »
|
|
d'accordo? |
|
marcolattonini
|
domenica 18 giugno 2006
|
film capolavoro.
|
|
|
|
Un grandissimo film secondo me.Ottimamente realizzato in tutto.Soprattutto per l'enorme quantita' di effetti speciali,e la loro perfezione fino ad i minimi dettagli.Spielberg?Un grande regista secondo me.Solo lui,secondo me,al giorno d'oggi,e' stato capace di realizzare ottimi film,ricchi anche di realismo.Per gli effetti speciali poi,sceglie sempre le persone giuste.Per esempio,parlando di E.T., anch'essendo del 1982,era realizzato molto bene,e gli effetti speciali,anche se pochi,ottimi.Tornando a La guerra dei mondi,mi ha pietrificato la parte del film dalla scena numero quattro "Strani temporali",alla scena sette,"La fuga".La sei e' la migliore.E' quella perfettamente realizzata in tutto.
[+]
Un grandissimo film secondo me.Ottimamente realizzato in tutto.Soprattutto per l'enorme quantita' di effetti speciali,e la loro perfezione fino ad i minimi dettagli.Spielberg?Un grande regista secondo me.Solo lui,secondo me,al giorno d'oggi,e' stato capace di realizzare ottimi film,ricchi anche di realismo.Per gli effetti speciali poi,sceglie sempre le persone giuste.Per esempio,parlando di E.T., anch'essendo del 1982,era realizzato molto bene,e gli effetti speciali,anche se pochi,ottimi.Tornando a La guerra dei mondi,mi ha pietrificato la parte del film dalla scena numero quattro "Strani temporali",alla scena sette,"La fuga".La sei e' la migliore.E' quella perfettamente realizzata in tutto.Poi,sento gente spararsene fuori con roba del genere:"Ma che strano,al primo attacco del tripode sopravvive solo Ray".Bhe',quelle,sono persone che non seguono bene un film.Tornando alla scena sette "La fuga",mentre i tre si avviano verso la macchina di Manny,vedono delle persone che scappano,proveniendo dal luogo del disastro.E chi sono,fantasmi?Quindi anche nella scena sei "Raggi distruttivi",il realismo c'e'.Altra gente non attenta,se ne esce fuori con frasi come:"Si vede che e' finto.Ma dai,mentre il tripode attacca,sulla via e' pieno di incroci,la gente poteva girare e non lo faceva?Che cavolata".Oltre a non seguire,non leggono i piu' approfonditi e nascosti approfondimenti sul film.Innanzi tutto,parlando della visione del film,si vede che gli incroci sono chiusi da tir ed autobus.Sapete il perche'?Bhe', poche ore dopo la strage,sulla via,ci dovrebbe essere stata una specie di festa del quartiere.Quindi,i tir che si parcheggiano per scaricare tutto l'occorrente,gli autobus che magari portano la gente che e' nata in quel quartiere ma che in quel momento non ci abitava piu,eccetera.Ecco,l'unico mezzo irrealismo e' che l'ultima via non e' serrata da niente.E perche'?Perche' se osservate poco prima che Ray uscisse dal negozio dell'ultima via,si vede l'autobus volare.Sono riuscito a vedere cose che nemmeno Tom Cruise vedeva mentre recitava.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marcolattonini »
[ - ] lascia un commento a marcolattonini »
|
|
d'accordo? |
|
biagio
|
mercoledì 20 luglio 2005
|
un spielberg in gran forma
|
|
|
|
Il film rispecchia a grandi linee il libro di Herbert George Wells uscito a Londra nel 1898. La particolarità del film rispetto al libro si ritrova, come al solito, lungo il rilievo che dà il visivo. Nella capacità del cinema di mettere in forte tensione particolari scenici del libro. Particolari che solo nel film acquistano, se presi in una funzione tempo opportunamente curata, un valore di suspense visivo. La pellicola infatti è in grado di far valere una superiore impressione di realtà rispetto allo scritto. Ovvero grazie alle sue immagini in movimento e al sonoro può dare l’impressione di un reale immediatamente percepibile dai sensi. Un effetto estetico diverso dalla scrittura.
Nel complesso però i racconti scritti sono superiori al film sia per il loro molteplice sviluppo dei concetti e dei profili psicologici che per la complessità degli intrecci narrativi.
[+]
Il film rispecchia a grandi linee il libro di Herbert George Wells uscito a Londra nel 1898. La particolarità del film rispetto al libro si ritrova, come al solito, lungo il rilievo che dà il visivo. Nella capacità del cinema di mettere in forte tensione particolari scenici del libro. Particolari che solo nel film acquistano, se presi in una funzione tempo opportunamente curata, un valore di suspense visivo. La pellicola infatti è in grado di far valere una superiore impressione di realtà rispetto allo scritto. Ovvero grazie alle sue immagini in movimento e al sonoro può dare l’impressione di un reale immediatamente percepibile dai sensi. Un effetto estetico diverso dalla scrittura.
Nel complesso però i racconti scritti sono superiori al film sia per il loro molteplice sviluppo dei concetti e dei profili psicologici che per la complessità degli intrecci narrativi. Gli scritti nell’esposizione risultano più lavorati sul piano delle riflessioni mentali. Più ricchi di pensieri rispetto ai film. E’ noto come lo spazio narrativo, la diegesi nel film sia molto limitata rispetto al racconto scritto. Nell’immagine c’è già tutto, non occorre definirla con un lavoro di scrittura. Invece l’immagine nello scritto occorre crearla. Creare delle sequenze logiche legate al movimento dei personaggi. Lo si fa attraverso combinazioni di strutture sintattiche più complesse. Strutture-regole. Scritti che nell’esercizio incessante si perdono o sfumano dopo che hanno rilasciato un valido risultato di idee coordinate.
Il cinema crea una nuova dimensione visiva. Fa vivere il passato e il futuro come un presente verosimile. Si avvale di una tecnica narrativa che struttura equivalenze simboliche. Passato e futuro sono leggibili in un qui e ora: in un gioco di impressioni di realtà messi in rilievo con simboli, metafore, metonimie legate alla sintassi del montaggio.
I grandi mezzi messi a disposizione di Spielberg e la nota bravura del regista nel collocare nello spazio le immagini (vedi Incontri ravvicinati del terzo tipo e Lo squalo) fanno di La Guerra dei mondi un ottimo film di fantascienza. Straordinaria inoltre la capacità di Spielberg nel dare al film una scorrevolezza d’insieme. Il regista è riuscito a snellire visivamente i non facili intrecci narrativi e ad ingrandire nello stesso tempo una decina di particolari scenici situati ai bordi del filo narrativo. Un ingrandimento che ha creato una forte apprensione psicologica. Vedi ad esempio la scena della ricognizione dell’occhio elettronico dei marziani nell’abitazione danneggiata dai tripodi in cui sono presenti ma nascosti i protagonisti umani del film. Oppure la scena della bambina che si allontana pericolosamente dal padre per soddisfare dei bisogni fisiologici e arrivando sul bordo del fiume che rimane nascosto da alcuni grossi cespugli, vede improvvisamente scorrere tra le acque una miriade di cadaveri.
Nel complesso il film pur ispirandosi a un’opera scritta datata, uscita a fine ottocento, suscita interesse perché mantiene coerentemente e costantemente il filo delle conoscenze di studio in gioco. Il filo non si spezza mai. Rimane solido sia sul piano del discorso scientifico che su quello psicologico. Inoltre Spielberg svolge gran parte della trama su un piano esclusivamente visivo, i dialoghi sono ridotti al minimo. Ciò va a vantaggio dell’illusione tinta di erotismo visivo che rafforza come da tradizione il piacere filmico. Il film si snoda in una struttura narrativa che soddisfa aspettative e desideri dello spettatore con semplicità e familiarità da intrattenimento. Si pone lungo una credibilità che si rafforza all’interno degli eventi descritti senza rischiare incoerenze esterne ai fatti quali l’attenzione alle interdisciplinarità scientifiche più moderne.
Senz’altro Wells per stile narrativo e lavoro scientifico può essere paragonato al più noto Giulio Verne. Le sue intuizioni scientifiche sono meno spettacolari dell’autore italiano ma non meno vere. Esse si avvalgono per quanto riguarda il suo romanzo La guerra dei mondi di studi sul sistema immunitario e fisiologico, sull’astronomia e la geologia con risultati di sintesi apprezzabili. Risultati che applicati con cura al film lo rendono gradevole e curioso. Queste elaborazioni scientifiche fanno pensare ad una sensibilità originale e umanista in Wells sia nell’inventare le storie che nel modo di esporle.
Le storie di Wells si muovono su basi etiche umane riconoscibili e perciò proiettabili con gusto raffinato anche in un immediato futuro. L’intuizione scientifica fa da cornice alla condizione umana legata alle incertezze esistenziali, ed è riconoscibile nel film La guerra dei mondi quando viene ad esempio configurata una battaglia interplanetaria impossibile da combattere per il mondo umano. Questo testo ha delle costanti storiche legate a leggi consuetudinarie e costituzionali dell’esperienza umana. Le stesse leggi che si ritrovano nelle grandi opere letterarie e psicanalitiche che descrivono la condizione umana. L’opera letteraria nel racconto e la psicanalisi nella teoria del profondo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a biagio »
[ - ] lascia un commento a biagio »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
lunedì 20 giugno 2011
|
povero orson wells
|
|
|
|
Un padre ormai sulla via dell'autodistruzione si ritrova a dover salvare i propri figli dall'invasione di una terribile truppa aliena.
Il film si caratterizza per una serie di insulse banalità e di motivi triti e ritriti. Ma il vero problema è che lo spettatore arriva alla fine del (troppo lungo) film decisamente stordito dagli urli della Fanning. Il film è decisamente mediocre e pure Tom Cruise non contribuisce a migliorare il prodotto. Spiace che a questo terribile adattamento si sia prestato anche l'ottimo Tim Robbins che purtroppo rimane pure lui schiacciato dalle macerie di un film che speriamo di dimenticare presto insieme a quelle terrificanti urla.
[+]
Un padre ormai sulla via dell'autodistruzione si ritrova a dover salvare i propri figli dall'invasione di una terribile truppa aliena.
Il film si caratterizza per una serie di insulse banalità e di motivi triti e ritriti. Ma il vero problema è che lo spettatore arriva alla fine del (troppo lungo) film decisamente stordito dagli urli della Fanning. Il film è decisamente mediocre e pure Tom Cruise non contribuisce a migliorare il prodotto. Spiace che a questo terribile adattamento si sia prestato anche l'ottimo Tim Robbins che purtroppo rimane pure lui schiacciato dalle macerie di un film che speriamo di dimenticare presto insieme a quelle terrificanti urla. Uno dei peggiori lavori di Spielberg.
[-]
[+] ?
(di francosvizzero)
[ - ] ?
[+] herbert george wells...
(di evildead)
[ - ] herbert george wells...
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
eugen
|
venerdì 16 agosto 2024
|
spettacolare
|
|
|
|
Dopo"Close Encounters of Third Kid"e"E.T.", con questo "War of the Worlds"Steven Spielbertg torna alla SF, trasponendo il grande libro di H.G,Wells e si puo'dire che il tema ventilato dal grande scrittore, dove comunque, anche se forse non siamo in presenza del"best Spielberg", la conciliazione del dramma costmicoumano con quello esistenziale della fmaiglia del protagonista che si ritrova, nonostante il divoszio tra moglie e marito nella cirocosanza tragica. Spielberg si dice insoddisfatto del finale, ma probabilmente il"finale"e' la psate meno importante sia nel film sia nell'opera lteteraria(ormai un classico, per tutti i cultori di "letteratura fantastica"e non solo di SF)e rimnae comunae non detemrinante per una forse remota possibilita'(se non probabilita')che comnque rimane ancora esistente, come tale, a livello liogico.
[+]
Dopo"Close Encounters of Third Kid"e"E.T.", con questo "War of the Worlds"Steven Spielbertg torna alla SF, trasponendo il grande libro di H.G,Wells e si puo'dire che il tema ventilato dal grande scrittore, dove comunque, anche se forse non siamo in presenza del"best Spielberg", la conciliazione del dramma costmicoumano con quello esistenziale della fmaiglia del protagonista che si ritrova, nonostante il divoszio tra moglie e marito nella cirocosanza tragica. Spielberg si dice insoddisfatto del finale, ma probabilmente il"finale"e' la psate meno importante sia nel film sia nell'opera lteteraria(ormai un classico, per tutti i cultori di "letteratura fantastica"e non solo di SF)e rimnae comunae non detemrinante per una forse remota possibilita'(se non probabilita')che comnque rimane ancora esistente, come tale, a livello liogico. Tom Cruise non e', forse, il miglior protagonsita possibile, ma bisogna considerare il fatto che all'epoca , probabilmente, possa essere stato imposto dai producers. Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
ottavio
|
martedì 5 luglio 2005
|
fine primo tempo
|
|
|
|
Anche a voler essere buoni non mi sembra che i pregi di questo film facciano dimenticare i difetti, perfino senza contare la deludente conclusione (ammessa e non concessa l’originalità dell’idea, l’assenza di qualcosa che assomigli al classico scontro decisivo lascia un senso di incompletezza… per la cronaca si parla già di un seguito…). Dopo il crescendo di tensione nella parte iniziale con gli ottimi effetti speciali, il film non stupisce più con le scene di fuga e follia di massa, i pernottamenti nello scantinato di turno e il solito personaggio scoppiato. Dopo l’isterismo della ragazza de Lo Squalo (che urlava a squarcia gola: non voglio morire!!!) anche la bravura dell’attrice che recita la parte della figlia potrebbe essere etichettata come già visto.
[+]
Anche a voler essere buoni non mi sembra che i pregi di questo film facciano dimenticare i difetti, perfino senza contare la deludente conclusione (ammessa e non concessa l’originalità dell’idea, l’assenza di qualcosa che assomigli al classico scontro decisivo lascia un senso di incompletezza… per la cronaca si parla già di un seguito…). Dopo il crescendo di tensione nella parte iniziale con gli ottimi effetti speciali, il film non stupisce più con le scene di fuga e follia di massa, i pernottamenti nello scantinato di turno e il solito personaggio scoppiato. Dopo l’isterismo della ragazza de Lo Squalo (che urlava a squarcia gola: non voglio morire!!!) anche la bravura dell’attrice che recita la parte della figlia potrebbe essere etichettata come già visto. Mentre, aldilà della recitazione dell’attore, non si salva nulla del personaggio del figlio maggiore, assolutamente non realistico. Del personaggio di Cruise apprezzabili il momento in cui si trova costretto a scegliere quale figlio non perdere di vista e la decisione di ammazzare il pazzo Tim Robbins perché rischiava di farli scoprire dagli alieni. Per il resto si riduce al padre menefreghista che cambia radicalmente atteggiamento sopraffatto dalla paura di perdere i figli, che trova forza d’animo e coraggio per difenderli e trarli in salvo (ecc ecc). Per quanto riguarda i poco opportuni messaggi politici particolarmente fastidiosa una frase messa in bocca a Tim Robbins (che suona più o meno così: si sa che le occupazioni non hanno mai funzionato) forse a giustificare le tante “ma necessarie” morti in Iraq. Passino le classiche abilità e fortuna del protagonista: cominciano a polverizzare la gente con raggi alieni?! beccano sempre la persona accanto; è tra i pochi che ha avuto un incontro ravvicinato con gli alieni e ha visto come sono strani (dopo ET nessun alieno può sembrare troppo insolito); è riuscito a distruggere una loro “astronave” (lì si è fatto beccare apposta); a differenza dei militari si è accorto che, volandoci sopra degli uccelli, le “astronavi” non avevano più la barriera protettiva; il figlio è idealista ed invulnerabile (o ha una fortuna più sfacciata del padre)
[-]
[+] quello che dici è un pò ridicolo...
(di franz)
[ - ] quello che dici è un pò ridicolo...
[+] x franz
(di ottavio)
[ - ] x franz
[+] x franz 2
(di ottavio)
[ - ] x franz 2
[+] x franz 3
(di ottavio)
[ - ] x franz 3
[+] al contrario
(di oppi)
[ - ] al contrario
[+] x oppi
(di franz)
[ - ] x oppi
|
|
[+] lascia un commento a ottavio »
[ - ] lascia un commento a ottavio »
|
|
d'accordo? |
|
joker95
|
venerdì 26 giugno 2009
|
il peggior film di spielberg, e allora?
|
|
|
|
E' strano scrivere una recensione semi-penalizzante per il grande Spielberg. Dopo aver sfornato i bellissimi Schindler's list e il crudo ma umano salvate il soldato ryan il regista americano si rimette dietro la macchina da presa di un film sugli alieni che cerca di essere diverso e originale. Il risultato non è però dei migliori. Alcune scene sono mal costruite, come il rovesciamento del traghetto o la fuga in auto della famigliola, che, anche se hanno visto ponti che si ribaltano, case che esplodono appena arrivano a casa della ex-moglie sembra che non sia successo niente. Gli alieni si vedono a malapena e sono anche costruiti con la computer grafica in maniera veramente grezza e che non convince.
[+]
E' strano scrivere una recensione semi-penalizzante per il grande Spielberg. Dopo aver sfornato i bellissimi Schindler's list e il crudo ma umano salvate il soldato ryan il regista americano si rimette dietro la macchina da presa di un film sugli alieni che cerca di essere diverso e originale. Il risultato non è però dei migliori. Alcune scene sono mal costruite, come il rovesciamento del traghetto o la fuga in auto della famigliola, che, anche se hanno visto ponti che si ribaltano, case che esplodono appena arrivano a casa della ex-moglie sembra che non sia successo niente. Gli alieni si vedono a malapena e sono anche costruiti con la computer grafica in maniera veramente grezza e che non convince. Per non parlare del finale, che penso NESSUNO abbia capito appena uscita dalla sala. Anche l'inizio è poco ispirante con personaggi chiaramente stereotipati. E l'erbaccia rossa che attanaglia la Terra non ho ancora capito cosa sia.
Il risultato è mediocre, ma le idee dietro alla realizzazione del film, come ho detto prima, sono diverse e rivoluzionarie, almeno alcune. Come la fisionomia aliena (molto contestata), che rispecchia i giganteschi tripodi è interessante. Anche noi se avessimo una tecnologia avanzatissima costruiremo degli enormi robot dalla forma umana. E poi la rischiosa idea di non inserire statue della libertà, case bianche, empire state building, torri eiffel e altri edifici famosi che vengono spazzati via è coraggiosa, ma in fondo lo spettatore vuole vedere tutto questo in questo tipo di film, perciò neanche questa trovata risulta significativa.
Spielberg, risente del poco tempo concesso dalla produzione per la realizzazione della pellicola ed è questo il suo vero punto debole, insieme a una decadente sceneggiatura.
Guardate pure questo film, ma state lontani dal fracassone Indipendence day per fare confronti e soprattutto non aspettatevi un capolavoro spiebergiano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a joker95 »
[ - ] lascia un commento a joker95 »
|
|
d'accordo? |
|
themaster
|
domenica 10 agosto 2014
|
un blockbuster ben fatto
|
|
|
|
Steven Spielberg l'uomo più sopravvalutato al mondo,nel 2015 sforna un film che viene sottovalutato dai più il che mi da da pensare. Perchè quando sono uscite quelle zotte che sono E.T. L'extraterrestre,Salvate il Soldato Ryan e tanti altri tutti a dire "Grande Spielberg" invece quando se ne esce con una pellicola girata benissimo e un messaggio di critica sociale che arriva perfettamente tutti lo smontano dicendo :- è un film privo di qualsivoglia messaggio,senza una morale di fondo,Tom Cruise deludente- eccetera eccetera,inutile dire che come ripeto già da un pò la critica e il pubblico sono sempre più stupidi e incompetenti.
[+]
Steven Spielberg l'uomo più sopravvalutato al mondo,nel 2015 sforna un film che viene sottovalutato dai più il che mi da da pensare. Perchè quando sono uscite quelle zotte che sono E.T. L'extraterrestre,Salvate il Soldato Ryan e tanti altri tutti a dire "Grande Spielberg" invece quando se ne esce con una pellicola girata benissimo e un messaggio di critica sociale che arriva perfettamente tutti lo smontano dicendo :- è un film privo di qualsivoglia messaggio,senza una morale di fondo,Tom Cruise deludente- eccetera eccetera,inutile dire che come ripeto già da un pò la critica e il pubblico sono sempre più stupidi e incompetenti. La regia è fantastica,Spielberg tra i tanti difetti ha questo pregio,di avere un occhio notevole per le inquadrature risultando a volte quasi geniale a livello visivo. La fotografia non l'ho mai retta non che sia brutta ma è un problema mio,quei colori spenti ma una grande luminosità come se si stesse girando in paradiso,non mi è mai garbata molto. Il montaggio audio/video e la colonna sonora sono ottimi e se pur non particolarmente originali rendono molto in determinate scene. Il modo in cui Spielberg è riuscito a costruire la tensione è incredibile,ha confezionato infatti un film che,almeno per la prima metà tiene incollati alla poltrona senza mai distogliere l'attenzione dello spettatore che non si affievolisce mai,tuttavia nell'ultima parte si incomincia a riconoscere la mano di questo regista che a tratti è veramente pesante,così se mentre all'inizio avevamo una cattiveria nei confronti dell essere umano insolita per un film del genere,una critica alla società americana e più generalmente all'umanità,con scorci e scene veramente ben riuscite a livello registico e recitativo (cito ad esempio la celeberrima scena della macchina),nella seconda parte (verso il finale) abbiamo un buonismo veramente deflagrante che annulla tutto ciò che si era creato all inizio,abbiamo infatti i soldati che sono il meglio del meglio,l'umanità che riacquista il suo diritto alla vita e il discorsino inutile e irritante di Morgan Freeman che spiega in maniera a dir poco confusa il motivo della morte degli alieni e della sopravvivenza dell uomo dicendo qualcosa a proposito di un'immunità acquisita dagli uomini,ma....immunità da cosa? Non c'era nessun virus nessuna epidemia,ma la cosa più strana è che non c'era assolutamente bisogno di tutto lo spiegone iniziale e finale.
Molti non apprezzano La Guerra dei Mondi a causa della trama lacunosa e poco approfondita ma,ragioniamoci sopra,i protagonisti non sono degli scienziati o degli agenti della C.I.A. che devono scoprire il motivo dell'invasione,no i protagonisti sono dei normalissimi cittadini americani a cui non frega nulla del perchè e del per come a loro interessa solo sapere come sopravvivere e lo stesso a noi spettatori e in quest'ottica le cosiddette lacune si perdonano,tuttavia Spielberg rovina tutto con l inserimento di Morgan Freeman o meglio della sua voce che rendono la storia ancor più incomprensibile. In sintesi lo script zoppica su questo non c'è dubbio ma non abbastanza da considerare questa pellicola brutta o senza senso perchè è tutt altro a dimostrazione della mia tesi c'è la scena dello scantinato con un eccezionale Tim Robbins che è di un impatto cinematografico non da poco,il fatto che Ray(Cruise) sia costretto a uccidere un essere umano per la propria sopravvivenza e la bambina che con gli occhi bendati canta una ninna nanna,una scena bellissima registicamente che è resa ancor più incredibile dalla Fanning che recita sopra le righe ma comunque in maniera credibile,una scena che incarna la speranza e la disperazione di una bambina a cui non interessa nulla di nulla,solo andare a casa per poter rivedere la sua mamma,che rappresenta la parentesi borghese e corrotta dell'america,l'alta borghesia,sempre al sicuro nella propria bolla di false speranze e ricchezza. Gli attori sono ottimi a parte l inguardabile Justin Chatwin che non sa recitare e spero venga interdetto a qualsiasi tipo di film,anche pornografico. Un bel blockbuster insomma,che intrattiene,commuove e fa riflettere se pur con i suoi difetti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a themaster »
[ - ] lascia un commento a themaster »
|
|
d'accordo? |
|
elena flauto
|
mercoledì 29 giugno 2005
|
un film sul cinema
|
|
|
|
Occhi , sguardo, vedere, essere visti , questo è il fil-rouge di tutto il film. Ricco di citazioni cinematografiche . Spielberg che cita se stesso ( E.T. soldato Ryan ecc.) e gli zombies di Romero, il Titanic, Hitckoch, La scelta si Shopie, i topici del cinema catastrofico, horror e di fantascienza. I TRIPODI non sono altro che i trepiedi con sopra la cinepresa e tutto è cinema , come ci dice nel finale così volutamente finto
[+] dici?
(di anonimo)
[ - ] dici?
[+] risposta di elena
(di elena flauto)
[ - ] risposta di elena
[+] brava elena, ma...
(di angelo)
[ - ] brava elena, ma...
[+] ...sará anche treppiedi e cineprese
(di teppei)
[ - ] ...sará anche treppiedi e cineprese
|
|
[+] lascia un commento a elena flauto »
[ - ] lascia un commento a elena flauto »
|
|
d'accordo? |
|
|