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anonimo
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martedì 25 ottobre 2005
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bellissimo
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Accontentatevi e non fate inutili paregoni ogni film ha la sua storia!
[+] sara` ma perche zero stelle????
(di trobela)
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vincenzo
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martedì 25 ottobre 2005
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da vedere...ottimo benigni!
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E incredibile come le persone abbiano la capacita' di esaltare o di distruggere un lavoro,ed in questo caso un film.E la cosa piu' sorprendente spesso mi accorgo di cio propio leggendo le recenzioni dei cosiddetti "critici".Certo non siamo di fronte al pathos o alla drammatizzazzione del precedente capolavoro de "La vita e' bella" ma senza alcun dubbio "la tigre e la neve" e' un buon film,dove ironia ed amore si mescolano rendendo scorrevoli le due ore passate in sala.Una parola la spenderei per Benigni,unico,sorprendente e autore di una grande interpretazione,veramente apprezzabile quando si tuffa nei panni seri dell'uomo innamorato abbandonando per un attimo la sbadateria e la comicita' chalpliana.
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E incredibile come le persone abbiano la capacita' di esaltare o di distruggere un lavoro,ed in questo caso un film.E la cosa piu' sorprendente spesso mi accorgo di cio propio leggendo le recenzioni dei cosiddetti "critici".Certo non siamo di fronte al pathos o alla drammatizzazzione del precedente capolavoro de "La vita e' bella" ma senza alcun dubbio "la tigre e la neve" e' un buon film,dove ironia ed amore si mescolano rendendo scorrevoli le due ore passate in sala.Una parola la spenderei per Benigni,unico,sorprendente e autore di una grande interpretazione,veramente apprezzabile quando si tuffa nei panni seri dell'uomo innamorato abbandonando per un attimo la sbadateria e la comicita' chalpliana.Sicuramente da vedere e...
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roby
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martedì 25 ottobre 2005
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brutto
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Molto deludente. Una brutta imitazione della Vita è bella.
[+] uno alla volta please
(di jena)
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[+] la tigre e la neve
(di anonimo)
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(di julia)
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[+] brutto film
(di tonimba)
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andre
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lunedì 24 ottobre 2005
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può essere, embè?
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sì, e allora? non si può? Non ho visto il film ma è quello che mi aspetto, che Benigni faccia riflettere anche sui mali della guerra.
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darko
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domenica 23 ottobre 2005
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distribuzione
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Mi sembra pazzesco che un film come Dark Water, che poteva andare molto bene anche fra i giovanissimi, debba essere bandito dalle sale di una città come Firenze per essere invasa in ben 8 cinema (il numero di sale è ovviamente più alto, dato che ormai il format "multisala" è sempre più diffuso) dal film di Benigni che non andrò mai a vedere pagando di tasca mia!!! Io voglio Dark Water e l'unico modo di vederlo sarà in dvd (chissà quando uscirà...), cosa che non mi piace molto specialmente quando i film sono di atmosfera e si godono di più in sala. Sono indignato e offeso. Che bisogno avevano Benigni e la sua distribuzione di invadere così le sale? Non ne ha già fatti abbastanza di soldi con La vita è bella? Non è contento di aver baciato i piedi a Scorsese alla vincità dell'oscar e di aver messo in ridicolo tutta la reputazione del cinema Italiano, che si dovrebbe inchinare ad una cerimonia (è una domanda) che non premia certo la qualità ma la bravura degli artisti nello strappare un po' di soldi al pubblico benpensante? Complimenti, Roberto.
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Mi sembra pazzesco che un film come Dark Water, che poteva andare molto bene anche fra i giovanissimi, debba essere bandito dalle sale di una città come Firenze per essere invasa in ben 8 cinema (il numero di sale è ovviamente più alto, dato che ormai il format "multisala" è sempre più diffuso) dal film di Benigni che non andrò mai a vedere pagando di tasca mia!!! Io voglio Dark Water e l'unico modo di vederlo sarà in dvd (chissà quando uscirà...), cosa che non mi piace molto specialmente quando i film sono di atmosfera e si godono di più in sala. Sono indignato e offeso. Che bisogno avevano Benigni e la sua distribuzione di invadere così le sale? Non ne ha già fatti abbastanza di soldi con La vita è bella? Non è contento di aver baciato i piedi a Scorsese alla vincità dell'oscar e di aver messo in ridicolo tutta la reputazione del cinema Italiano, che si dovrebbe inchinare ad una cerimonia (è una domanda) che non premia certo la qualità ma la bravura degli artisti nello strappare un po' di soldi al pubblico benpensante? Complimenti, Roberto. Con Pinocchio, a mio avviso, avevi recuperato il tuo stile e lo avevi addirittura rinnovato con un tocco felliniano abbastanza inedito… Ma adesso risprofondi nella tua stessa pozzaghera di letame che hai creato sin da tempi remoti. Autocompiaciti pure!
Se la critica parla così male del film e la gente dopo che l'ha visto dice: "il suo peggior film", non cambia comunque niente perchè la sua invasione delle sale è dittatoriale e la gente va comunque a vederlo perchè è il buffone d'Italia, che, anche se di sinistra, vuole piacere a tutti e fa di tutto perchè accada proprio come il presidente del Consiglio (che non a caso è padrone della sua casa distributrice, la Medusa). Non vorrà dir nulla, però io preferivo piuttosto che in testa ai suoi film comparisse il nome di Cecchi Gori che vedere i tentacoli dorati e scintillanti della Medusa berlusconiana. Basta! Benigni, pensa al tuo film la vita è bella... Ti ci vorrebbero davvero un po' i campi di lavoro!
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nico
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domenica 23 ottobre 2005
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bello,ma non eccezzionale.3 stelle e mezzo.
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Il film è partito benissimo. Sono rimasto subito coinvolto dalle avventure del poeta Attilio,che rispecchia moltissimo il suo creatore-interprete Benigni. Ma forse dove questo film mi ha un pò deluso è nel finale, a parer mio un pò trascinato,troppo moralista e meno intelligente del resto del film.Comunque andatelo a vedere,di registi italiani veramente in gamba ormai Benigni è l'unico. Jean Reno fantastico come sempre, la Braschi in coma o pimpante si vede poco la differenza.
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andrea
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domenica 23 ottobre 2005
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insomma
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film da vedere ma non aspettiamoci le emozioni de " la vita è bella".
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fidenzio
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domenica 23 ottobre 2005
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la poesia è aria buona
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la poesia per ammansire le tristezze del mondo , per approcciare il dolore , è buona idea , anche l'ironia aiuta a vivere così come l'amore e l'immancabile fede che nei momenti difficili resuscita in noicome ultima risorsa . Il film scorre a volte un pò lento ,
Benigni è questa volta un comico più triste del solito .Superare il suo film da oscar non è facile , forse è il moneto di essere più regista e meno attore .ed attingere a nuove risorse recitative .Comunque film al di sopra della media come soggetto ed interpretazione, Bagdad è un icona un pò troppo scontata anche se bene rappresenta l'epilogo di un conflitto imperialista , inteso letteralmente e storicamente. (Fidenzio )
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maria pia
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sabato 22 ottobre 2005
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perdonare è difficile ma possibile
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tema del film, è quanto sia difficile perdonare il tradimento nella coppia, o più in generale nella vita. Il protagonista deve riconquistare la sua donna e per far questola cura e la strappa alla morte:una morte esistenziale che metaforicamente può far morire l'amore quando ci si chiude nella ferita e si decide che mai più ameremo perchè ci hanno ferito. La ferita non è il tradimento fisico, ma quello di cercare altrove la gioia e non nel compagno. la poesia che connota il protgonista è bellissma ma se ci fa vivere in un mondo ideale e non reale puofar cercare illusoriamente altrove quello che invece abbiamo a portata di mano. Allora solo in sogno è possibile unirsi intimamanete con qualcunoe diventa impossibile farlo nella vita reale sino a che non si rinuncia all'ideale per raportarsi con tutto quello che vuol dire il reale.
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tema del film, è quanto sia difficile perdonare il tradimento nella coppia, o più in generale nella vita. Il protagonista deve riconquistare la sua donna e per far questola cura e la strappa alla morte:una morte esistenziale che metaforicamente può far morire l'amore quando ci si chiude nella ferita e si decide che mai più ameremo perchè ci hanno ferito. La ferita non è il tradimento fisico, ma quello di cercare altrove la gioia e non nel compagno. la poesia che connota il protgonista è bellissma ma se ci fa vivere in un mondo ideale e non reale puofar cercare illusoriamente altrove quello che invece abbiamo a portata di mano. Allora solo in sogno è possibile unirsi intimamanete con qualcunoe diventa impossibile farlo nella vita reale sino a che non si rinuncia all'ideale per raportarsi con tutto quello che vuol dire il reale. I due protagonisti possono incontraRsi solo quando: lui passa dall'ideale e concretamente impara a "curare" le ferite nell'altro, che significa anche curare le sue ferite poiche se si è rifugiato in un mondo ideale anche lui è stato tradito "dalla seduttivita materna_donna". Lei: può incontrare l'uomo quando decide di perdonare il tradimento " di non essere stata amata nella sua unicita" e accetta che la realtà è fatat anche di dolore e tradimento. Poiche non esiste la perfezione, e se bene avevamo diritto ad un'accoglienza perfetta (dalla madre), non possiamo rinuciare a vivere l'amore rincorrendo quella perfezione acui avevamo diritto. Oggi da adulti possiamo accettare di essere feriti e perdonare, e dare in questo una possibilità a noi stessi a all'altro . cordiali saluti. maria pia arborea
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karan
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sabato 22 ottobre 2005
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da vedere
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Non è un capolavoro come ho sentito dire in giro ma neanche un film non riuscito come hanno sostenuto alcuni critici. La verità penso sia a metà: molto belli l'aspetto poetico e alcune scene (soprattutto il suicidio di Fuad e quella con la tigre) ma certamente meno riuscito il legame con la guerra in Iraq(era da ampliare e migliorare la parte di Jean Reno). Insomma interessante come film d'amore e commedia meno come film impegnato sulla guerra(se quest'ultima la si vuole veramente considerare uno degli argomenti principali).
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