eugen
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giovedì 8 giugno 2023
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poverino filmicamente ma rivelatore
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"The 4o.Year- Old Virgin"(2005, di Judd Apatov, regiata e autore di soggetto e screenplay con il protaoniista Steve Carrell)parla di un magazziniere quarantenne che non ha mia conosciuto(bilbicamente)donna, che dunque e'vergine. Quando i suoi colleghi di lavroo scoprono la cosa, sfidandolo a una partita di pog¿ker, peina pero'di domande(senza risposta)infiersicono e iniziano a "rompergli le scatole"invitandolo a "consumare finalmnente"o gi'di la'(il linguaggio del film e'decisamente volgare), offrendogi un trans, una relazione con una ragazza facile e altro ancora, Ma lui si innamora, di una donna piacente, della sua eta', che da un precedente matrimonio ha avuto tre figlie di eta'diverse, di cui una e'gia'mamma e che, come afferma, ha sempre evitato i ragazzi seri e non maniaci come lui, ma stavolta, Dopi un curioso patto in cui si impegnano, per venti volte o quasi, a risparmiare il"contatto carnale", "ecce triumphantes in amore"e si arriva al wedding, al matrimonio.
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"The 4o.Year- Old Virgin"(2005, di Judd Apatov, regiata e autore di soggetto e screenplay con il protaoniista Steve Carrell)parla di un magazziniere quarantenne che non ha mia conosciuto(bilbicamente)donna, che dunque e'vergine. Quando i suoi colleghi di lavroo scoprono la cosa, sfidandolo a una partita di pog¿ker, peina pero'di domande(senza risposta)infiersicono e iniziano a "rompergli le scatole"invitandolo a "consumare finalmnente"o gi'di la'(il linguaggio del film e'decisamente volgare), offrendogi un trans, una relazione con una ragazza facile e altro ancora, Ma lui si innamora, di una donna piacente, della sua eta', che da un precedente matrimonio ha avuto tre figlie di eta'diverse, di cui una e'gia'mamma e che, come afferma, ha sempre evitato i ragazzi seri e non maniaci come lui, ma stavolta, Dopi un curioso patto in cui si impegnano, per venti volte o quasi, a risparmiare il"contatto carnale", "ecce triumphantes in amore"e si arriva al wedding, al matrimonio.... Nulla di che, salvo il fato che Steve Carrell e'veramente bravo8vine da dire che si e'sostanzialmene scritto il fim da se'e per se', per le sue chances inteprettative, che certo non sono da poco), tanto da recitare in film di Woody ALlen e Robert Zemeckis. Ma il film e'interessante a livello psico-sociologico, in quanto embelamtico, di cio'0che Wilehlm Reich, troppo famoso per il suo "The sexual Revolution"; oepra consociuta solo nel titotlo ma letta pochissimo, in realta', chiamava gia'negli anni Trenta "la societa'chiavante", dove un suo"competior"a livello pscianalitico ma anche sociologico, un altro freudiano, ma"altro"; Theodor Reik contrapponeva l'amore alla sessualita'genitale. Ecco"The 40 Year"e'invece proprio il film dell'ossessione sessuale, demistificata poi alla fine, vista come semplice "conoramento"(o completamnto, se si vuole)della sessualita', intesa come eros totale e non limitato al mero"consumo fisico". Di Carrell si 'edetto, ma brava e anche Catehrine Keener, la sua amata e bravini gli/le altri(e impegnati(e nel film. Eugen
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cheekyboy
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venerdì 18 agosto 2006
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che noia...eppure mi aspettavo una risata
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40 Anni Vergine
Ormai è da anni che questo ormai"genere"cinematografico americano è in espansione.Quella sorta di teen-movie casereccio che racconta storie di adolescenti incalliti col sesso e le loro tempeste ormonali,ricordiamo il vecchio"Porkys"oppure il riuscito"American Pie"e il singolo"Maial College".Questa volta il regista quasi esordiente Judd Apatow dà un tocco di originalità a quella che è lo scontro dell'età fra i personaggi.Se solitamente si parla di diciottenni,adesso si parla di quarantenni in preda ai loro problemi.
Andy Stitzer è un uomo apparentemente normale che lavora in un negozio di elettronica.Vive da solo,è appassionato di collezionismo,dipinge,fa ginnastica in casa,gioca ai video-game e usa la bicicletta per spostarsi da casa a lavoro.
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40 Anni Vergine
Ormai è da anni che questo ormai"genere"cinematografico americano è in espansione.Quella sorta di teen-movie casereccio che racconta storie di adolescenti incalliti col sesso e le loro tempeste ormonali,ricordiamo il vecchio"Porkys"oppure il riuscito"American Pie"e il singolo"Maial College".Questa volta il regista quasi esordiente Judd Apatow dà un tocco di originalità a quella che è lo scontro dell'età fra i personaggi.Se solitamente si parla di diciottenni,adesso si parla di quarantenni in preda ai loro problemi.
Andy Stitzer è un uomo apparentemente normale che lavora in un negozio di elettronica.Vive da solo,è appassionato di collezionismo,dipinge,fa ginnastica in casa,gioca ai video-game e usa la bicicletta per spostarsi da casa a lavoro.
E'un uomo solitamente chiuso,solitario e che non ha mai avuto relazioni e rapporti sessuali con l'altro sesso.
Dopo varie avventure piuttosto grottesche da adolescente,Andy ha deciso di fermare i contatti con il mondo femminile.
I suoi amici che lavorano con lui,dopo aver scoperto il suo temibile segreto della verginità,decidono di aiutarlo con dei consigli piuttosto superflui e oggettivamente"maschilistici".
I loro sforzi porteranno a ben pochi frutti da raccogliere,fin quando Andy conosce Trish,una donna divorziata con tre figli che lavora nel marketing di Ebay(c'era bisogno di pubblicizzarlo?).Dopo varie avventure distorte e riuscite male,la favoletta"casta"si conclude con un dolce lieto fine.
Oltre al fatto che ci troviamo a guardare un affronto generazionale completamente diverso,i canoni della solita commedia americana non mancano e soprattutto mancano di originalità vera e propria.
I critici statunitensi l'hanno definito il miglior prodotto comico-demenziale dopo"Tutti pazzi per Mary(sicuramente migliore di questo),la comicità raffinata non manca ma riesce a sprazzi a far sorridere a denti stretti lo spettatore.La volgarità non è gratuita ma è alquanto assente,sicuramente ben lontana dalle commedie anni 50 e 60 che sono state prodotte in passato.
La brillantezza è sicuramente presente in ogni modo,ma il film non decolla,non diverte e soprattutto stanca solo dopo i primi trenta minuti dalla visione.
"40 Anni Vergine"è l'esempio della valorizzazione del"buonismo",dello specchio dell'intelletto e dei sani principi da seguire.
Tutti modi efficaci per far annoiare lo spettatore con una sceneggiatura distorta e amorevole come la"Bibbia".Lunghi dialoghi,a volte incomprensibili,talvolta anche ripetitivi.
I canoni del"made in Usa"sicuramente riemergono dopo le ridicolizzazioni di personaggi stereotipati e di valori troppo"moralistici"come la forza della castità che prevale sull'importanza dell'amore fisico,l'amicizia che prende il posto di un fondamento amorevole,i corretti valori della vita che vanno perseguiti anche ai giorni nostri(come accade con la figlia di Trish ansiosa di crescere).
Una trovata sicuramente interessante della regia ma che poteva essere sviluppato con più originalità,meno americanate canoniche e un pizzico in più di realismo che non guasterebbe il film.
Ancora più spregevole e assurdo il finale.Capisco il lieto fine sicuramente proposto ma la canzoncina alquanto"casta"e"pura"che Andy canta nel finalissimo è sicuramente una trovata poco intelligente.
"Let the Sunshine"cantata come se fosse"Jesus Christ Superstar".Non consigliato.
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(di rudy_50)
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