Fabio Ferzetti
Il Messaggero
Ci sono film che attirano i luoghi comuni come le mosche. Alamo è uno di questi film, tanto più che è il 14° titolo dedicato da Hollywood a uno dei miti fondanti della storia Usa, cucinato in chiavi diverse a seconda delle epoche. Il sottotitolo italiano, Gli ultimi eroi, rinforza un cliché poco adatto all’Europa scettica ed antibellicista, ma soprattutto mette fuori strada gli spettatori.
La prima qualità del film di John Lee Hancock (già sceneggiatore di Clint Eastwood) è infatti l’assenza di retorica. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (2448 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 23 giugno 2004