giulio andreetta
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lunedì 12 aprile 2021
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interessante
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Secondo episodio della saga di Matrix, questo film è a mio avviso inferiore al primo capitolo, e tuttavia conserva alcune buone idee per quel che riguarda sia realizzazione che effetti speciali. Come sempre molto interessanti alcune considerazioni di carattere filosofico che si svolgono soprattutto a partire dallo scambio di battute finale tra Neo e l'architetto di Matrix. Il rimando diretto è ancora una volta Platone e il mito della caverna, contenuto nel VII libro della Repubblica. In effetti alcune profonde considerazioni del filosofo ateniese sembrano piuttosto consone per inquadrare questa nostra epoca post-moderna, ed in particolar modo l'espansione deflagrante delle nuove tecnologie, e il concetto di virtualità ad esse connesso.
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Secondo episodio della saga di Matrix, questo film è a mio avviso inferiore al primo capitolo, e tuttavia conserva alcune buone idee per quel che riguarda sia realizzazione che effetti speciali. Come sempre molto interessanti alcune considerazioni di carattere filosofico che si svolgono soprattutto a partire dallo scambio di battute finale tra Neo e l'architetto di Matrix. Il rimando diretto è ancora una volta Platone e il mito della caverna, contenuto nel VII libro della Repubblica. In effetti alcune profonde considerazioni del filosofo ateniese sembrano piuttosto consone per inquadrare questa nostra epoca post-moderna, ed in particolar modo l'espansione deflagrante delle nuove tecnologie, e il concetto di virtualità ad esse connesso. Professionale la recitazione di tutto il cast, buono il montaggio, e la fotografia. E tuttavia mi pare si perda un poco dell'ispirazione presente nel primo capitolo. 3 stelline
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iuriv
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lunedì 19 gennaio 2015
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il secondo non è quasi mai all'altezza.
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Incoraggiati dallo strepitoso successo di Matrix, i fratelli Wachowski decidono di trasformare il loro film in una saga da tre episodi, con tutti i pregi, ma soprattutto i difetti, che una scelta del genere comporta.
La seconda pellicola di questa trilogia segue le avventure di Neo e Morpheus alle prese con l'eterna guerra tra umani e macchine, dentro e fuori il mondo digitale. Questa volta il compito dei nostri è quello di andare al cuore del sistema per farla finita una volta per tutte.
Se mi chiedessero se Reloaded sia il più brutto film che io abbia mai visto, probabilmente risponderei di no. Ma ci va molto vicino. Intanto per la scelta stessa di realizzarlo; sarò strano, ma sapere come procede la storia di Neo non mi pare così essenziale.
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Incoraggiati dallo strepitoso successo di Matrix, i fratelli Wachowski decidono di trasformare il loro film in una saga da tre episodi, con tutti i pregi, ma soprattutto i difetti, che una scelta del genere comporta.
La seconda pellicola di questa trilogia segue le avventure di Neo e Morpheus alle prese con l'eterna guerra tra umani e macchine, dentro e fuori il mondo digitale. Questa volta il compito dei nostri è quello di andare al cuore del sistema per farla finita una volta per tutte.
Se mi chiedessero se Reloaded sia il più brutto film che io abbia mai visto, probabilmente risponderei di no. Ma ci va molto vicino. Intanto per la scelta stessa di realizzarlo; sarò strano, ma sapere come procede la storia di Neo non mi pare così essenziale. Non è tanto importante che gli umani sconfiggano o no le macchine, quanto il fatto che si rendano conto che volendo potrebbero. Così come l'idea dell'eletto, non preso in quanto baciato dalla divinità, ma come portatore di un latente rifiuto rispetto a una vita alienante. Uno spirito ribelle insomma.
Tutto questo, dopo gli eventi del primo capitolo, non ha più alcun peso. Ora la situazione vede il nostro perfettamente sicuro di chi è e di cosa deve fare. Quindi la trama si sviluppa in modo diverso. Una saga appunto.
Come a volte succede in questi casi, questo capitolo intermedio sposta di poco avanti la narrazione e si concentra di più nel descrivere l'ambientazione nella quale la storia si svolge. Tutta questa costruzione barocca scoraggia, perché a regnare sovrana è la noia. Dialoghi infiniti e artificiali, recitazione piatta e ulteriormente aggredita da un doppiaggio italiano sussurrato, piagnistei continui e la Bellucci, che quando entra in scena distrugge ogni possibilità di salvezza.
Mentre Neo peregrina a destra e a sinistra in cerca di non si sa cosa, i Wachowski riempiono lo schermo di spettacolari fondali in digitale, lotte tra poteri e credenze mistiche, tentando di smuovere le acque di una storia dal finale scontato. Giusto per dare la scossa, ogni due per tre parte un combattimento che è il festival della computer grafica. Queste fasi, a cui i fratelloni tengono evidentemente molto, sarebbero anche soddisfacenti se non fossero troppe e troppo lunghe, tanto che quando parte la terza già vien voglia di dire basta.
Quello che pare di capire è che si sia tentato di trasformare un ottimo film (il primo lo era davvero), in una trilogia capace di stupire gli spettatori e di rimanere impressa negli annali. La voglia di grandiosità si respira in ogni scena. Tutte le decisioni, sia narrative che stilistiche, puntano decisamente a quel risultato.
Purtroppo però i registi mancano nettamente il bersaglio, rischiando di trascinare nel baratro anche il primo capitolo, cosa che se fosse successa sarebbe stata da denuncia. Alla fine Reloaded altro non è che una pellicola noiosissima. L'ennesima dimostrazione che, nella maggior parte dei casi, creare un brand dopo un finale aperto è una scelta sconsigliabile.
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kondor17
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domenica 18 maggio 2014
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inaccettabile
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La prima parte non sarebbe neanche male con ottimi effetti speciali ed un sequel che sembra un prequel, almeno per quanto riguarda la città degli umani, con il consigliere a spiegarne il funzionamento e la massa pronta a difendere l'attacco delle sentinelle. Poi solo caos, da Smith che si moltiplica a dismisura, ai combattimenti interminabili, ad un oracolo fuorviante, a continue e banali domande esistenziali, all'architetto che svela la ragione dell'eletto. Neanche l'ombra del primo, una brutta copia. Qualche sequenza salvabile gli evita il voto minimo. Prodotto commerciale di medio basso livello
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g_andrini
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domenica 19 gennaio 2014
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accettabile
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Lontano dal capolavoro originale, è comunque bello da vedere nelle molte scene di azione. Due ore passano in fretta, e sono utili anche per capire meglio il mondo originale di Matrix. E' quasi uno spin-off del primo, più che un sequel.
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lorenx
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sabato 19 ottobre 2013
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vibrante
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Un film che tocca le corde dell'azione in una cornice di fantascienza e soprattutto umanità..quella che è visibile per differenza, non per paragone!
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lesterburnham
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mercoledì 29 maggio 2013
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dovrebbero toglierti il diritto di vedere film
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Oltre al tuo fare fastidiosamente proto-intellettuale, mi spieghi cosa ne hai capito veramente del film? Posto che, come te, tutta la critica non ci ha capito un accidente, provo a spiegarti un paio di cosette: 1) il dialogo con l'architetto è tuttora fonte di studio per la complessità filosofica e l'impegno che richiede nella sua interpretazione; ergo, mi chiedo cosa tu ne abbia capito, anzi credo che tu l'abbia citato come grande dialogo solo per farti figo; 2) il dialogo più importante del film, è quello che tu ovviamente non hai citato, vale a dire quello con l'oracolo: spiega la struttura dinamica del film, introduce la figura del Merovingio (quella più importante e centrale della pellicola), e i motivi dell'alienazione riletti alla luce delle non libertà nel progresso tecnologico marcusiano.
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Oltre al tuo fare fastidiosamente proto-intellettuale, mi spieghi cosa ne hai capito veramente del film? Posto che, come te, tutta la critica non ci ha capito un accidente, provo a spiegarti un paio di cosette: 1) il dialogo con l'architetto è tuttora fonte di studio per la complessità filosofica e l'impegno che richiede nella sua interpretazione; ergo, mi chiedo cosa tu ne abbia capito, anzi credo che tu l'abbia citato come grande dialogo solo per farti figo; 2) il dialogo più importante del film, è quello che tu ovviamente non hai citato, vale a dire quello con l'oracolo: spiega la struttura dinamica del film, introduce la figura del Merovingio (quella più importante e centrale della pellicola), e i motivi dell'alienazione riletti alla luce delle non libertà nel progresso tecnologico marcusiano. Per cui, se dai al film 4,5 salvando il solo dialogo con l'architetto, non solo tu non hai capito il film, non hai nemmeno una vaga idea del posto in cui ti trovi (figuriamoci se ti dico che il merovingio è l'anticipazione del dialogo con l'architetto, ovvero la Filosofia della Storia di Matrix. Ndr, i Wachowski studiano ancora filosofia, e sono specializzati proprio nella Hegel Renaissance e la Scuola di Francoforte). L'idiota sono io che ancora sto appresso alla gente che scrive su MyMovies.
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intoccabile
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domenica 10 marzo 2013
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senza senso
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Il primo film era un piccolo capolavoro, questo è solo una bieca operazione commerciale senza una storia. Ci sono solo una serie di combettimenti senza senso.
Da evitare.
[+] il gusto non è alibi
(di lesterburnham)
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pensionoman
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lunedì 28 gennaio 2013
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perfettam d'accordo col cinefilo
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NATOR E GHOST IN THE SHELL, AKIRA E GEORGE ORWELL, FILOSOFIA E SCIENZA, EPISTEMOLOGIA E ARCHETIPO MITOLOGICO, TAO E KUNG FU, INSOMMA UN CALDERONE INCANDESCENTE DI SAPIENTE E CALIBRATA FATTURA CHE ASSORBIVA IN SE IL TUTTO X RIDARCENE IL SENTORE DEL NUOVO...
IL PROSIEGUO É STATO SOLO UNA BIECA OPERAZIONE COMMERCIALE. PESSIMA E DISDICEVOLE.
INSOMMA, COME DICEVA IL DIVO FANTOZZI, "una cagata pazzesca"....
SALUTI
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NATOR E GHOST IN THE SHELL, AKIRA E GEORGE ORWELL, FILOSOFIA E SCIENZA, EPISTEMOLOGIA E ARCHETIPO MITOLOGICO, TAO E KUNG FU, INSOMMA UN CALDERONE INCANDESCENTE DI SAPIENTE E CALIBRATA FATTURA CHE ASSORBIVA IN SE IL TUTTO X RIDARCENE IL SENTORE DEL NUOVO...
IL PROSIEGUO É STATO SOLO UNA BIECA OPERAZIONE COMMERCIALE. PESSIMA E DISDICEVOLE.
INSOMMA, COME DICEVA IL DIVO FANTOZZI, "una cagata pazzesca"....
SALUTI
PENSIONOMAN
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harrychase111
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domenica 30 settembre 2012
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matrix reloaded è un bel fil!
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Il primo capitolo di matrix è riuscito meglio rispetto al secondo,ma il secondo rimane un film molto bello.Acuni hanno criticato i combattimenti troppo lunghi,ma posso assicurare che non diventano noiosi,anche se alcune scene nel combattimento sono un pò scontate e con frasi a effetto non molto belle.Per quanto riguarda la trama è complessa e quasi impossibile da capire completamente se si è visto il film una sola volta ma senza particolari colpi di scena e momenti di alta tensione.Rispetto al primo non viene praticamente trattato l'argomento del mondo reale e mondo fittizio.Per chi dice che è un film orrendo sono persone che che si credono un pò troppo intelletuali e non sanno godersi un bel film.
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Il primo capitolo di matrix è riuscito meglio rispetto al secondo,ma il secondo rimane un film molto bello.Acuni hanno criticato i combattimenti troppo lunghi,ma posso assicurare che non diventano noiosi,anche se alcune scene nel combattimento sono un pò scontate e con frasi a effetto non molto belle.Per quanto riguarda la trama è complessa e quasi impossibile da capire completamente se si è visto il film una sola volta ma senza particolari colpi di scena e momenti di alta tensione.Rispetto al primo non viene praticamente trattato l'argomento del mondo reale e mondo fittizio.Per chi dice che è un film orrendo sono persone che che si credono un pò troppo intelletuali e non sanno godersi un bel film.In conclusione è un film molto bello che non è mai noioso rivedere che piace molto a giovani e adulti ma che difficilmente verrà detto come'uno dei film più belli che ho mai visto'.
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nicola1
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lunedì 3 settembre 2012
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come direbbe fantozzi
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... una cagata pazzesca. Keanu Reeves vestito da prete shaolin con tanto di occhialini trendy (per quell'epoca) che fa il verso a Terence Hill e Bud Spencer (ed anche al suo quasi-omonimo Christopher Reeve) sfiora il ridicolo. Per non parlare del rave party al centro della Terra. Poi tutti a puntare sulla presunta pseudo filosofia presente sullo sfondo. Perfino Morandini che di "Star Trek II - L'ira di Khan" (1982) dice: "Le solenni banalità del dialogo non si contano" cosa dice di questo? “avvince facendo pensare”!. Ma per favore! La parte piu’ ostica e’ considerata il dialogo con l'Architetto? Ebbene non dice niente!!! “Ho fatto piu’ versioni di Matrix e tu ne hai fatto parte di tutte, sei morto tutte le volte perche fai una scelta emotiva ma poi ti ho ricreato”.
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... una cagata pazzesca. Keanu Reeves vestito da prete shaolin con tanto di occhialini trendy (per quell'epoca) che fa il verso a Terence Hill e Bud Spencer (ed anche al suo quasi-omonimo Christopher Reeve) sfiora il ridicolo. Per non parlare del rave party al centro della Terra. Poi tutti a puntare sulla presunta pseudo filosofia presente sullo sfondo. Perfino Morandini che di "Star Trek II - L'ira di Khan" (1982) dice: "Le solenni banalità del dialogo non si contano" cosa dice di questo? “avvince facendo pensare”!. Ma per favore! La parte piu’ ostica e’ considerata il dialogo con l'Architetto? Ebbene non dice niente!!! “Ho fatto piu’ versioni di Matrix e tu ne hai fatto parte di tutte, sei morto tutte le volte perche fai una scelta emotiva ma poi ti ho ricreato”. Questa battuta infilzata di “quindi”, di “per cui”, di “ergo”, di “percio” vuole passare per un discorso di Arthur Schopenhauer. Film commerciale e di maniera fatto solo per un certo pubblico che di sicuro non stava ad ascoltare l'Architetto.
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[+] grande
(di pensionoman)
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