mauryt
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giovedì 13 ottobre 2011
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tragicamente... fan!
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Una grande interpretazione di Robert De Niro in un film ben scritto e realizzato.
Gil Renard (De Niro) è un agente di commercio in crisi e pur essendo un perfezionista nel proprio lavoro rischia il licenziamento per i suoi atteggiamenti poco diplomatici. Ama moltissimo il figlio ma purtroppo la separazione dalla moglie ne complica i rapporti.
La sua più grande passione è il baseball e in particolare i Giants di S.Francicsco. Il suo mito è Bobby Rayburn (interpretato da Wesley Snipes), Gil è stato un buon giocatore in fascia giovanile e sogna per il figlio una carriera sportiva dove lui ha fallito.
La frustrazione per la perdita del lavoro, per i rapporti deteriorati con la ex-moglie e la diffida di lei ad avvicinarsi al figlio lo portano ad esasperare il suo tifo sportivo mitizzando Bobby e a riversare tragicamente fragilità e aggressività proprio sul suo idolo.
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Una grande interpretazione di Robert De Niro in un film ben scritto e realizzato.
Gil Renard (De Niro) è un agente di commercio in crisi e pur essendo un perfezionista nel proprio lavoro rischia il licenziamento per i suoi atteggiamenti poco diplomatici. Ama moltissimo il figlio ma purtroppo la separazione dalla moglie ne complica i rapporti.
La sua più grande passione è il baseball e in particolare i Giants di S.Francicsco. Il suo mito è Bobby Rayburn (interpretato da Wesley Snipes), Gil è stato un buon giocatore in fascia giovanile e sogna per il figlio una carriera sportiva dove lui ha fallito.
La frustrazione per la perdita del lavoro, per i rapporti deteriorati con la ex-moglie e la diffida di lei ad avvicinarsi al figlio lo portano ad esasperare il suo tifo sportivo mitizzando Bobby e a riversare tragicamente fragilità e aggressività proprio sul suo idolo.
Nella prima parte del film (dove vengono analizzate le varie personalità) la sceneggiatura è molto scorrevole; nella seconda parte un po’ meno ma grazie alla bravura di Scott, poco ne risente; forte tensione in crescendo fino alla fine del film. Ottima fotografia e una grandissima colonna sonora.
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fra007
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lunedì 13 giugno 2011
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de niro - il mito
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Ricorda Taxi Driver, ma questa volta la psicosi si riversa contro il suo mito sportivo. Intenso e scorrevole ma niente di che..De Niro perfetto.
per me 2 stelle e mezzo.
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ultimoboyscout
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lunedì 10 ottobre 2011
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oltre la passione.
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Snipes è è Bobby Rayburn, nuovo acquisto da 40 milioni di dollari l'anno dei San Francisco Giants al quale i tifosi chiedono di vincere la MLB. DeNiro è Gil Renard, tifoso dei Giants che idolatra Rayburn, vive una situazione al limite della crisi di nervi al alvoro e nel privato ed è in punto di divorziare dalla moglie che vuole anche vietargli di vedere il figlio. Un'autentica bomba ad orologeria pronta ad esplodere: così sarà, perchè Renard prima uccide il giocatore dei Giants che sta oscurando la stella di Rayburn, poi sentendosi disprezzato dal suo stesso idolo arriverà al punto di volerlo demolire. Tony Scott è bravo a metà: nella prima parte confeziona un buon film, che da spessore al piccolo-medio borghese bianco in caduta libera (sbaglio o ricorda molto "Un giorno di ordinaria follia"?), per scadere poi in un thriller nervoso al limite del videoclip, ovvio, senza mordente e senza troppo da dire.
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Snipes è è Bobby Rayburn, nuovo acquisto da 40 milioni di dollari l'anno dei San Francisco Giants al quale i tifosi chiedono di vincere la MLB. DeNiro è Gil Renard, tifoso dei Giants che idolatra Rayburn, vive una situazione al limite della crisi di nervi al alvoro e nel privato ed è in punto di divorziare dalla moglie che vuole anche vietargli di vedere il figlio. Un'autentica bomba ad orologeria pronta ad esplodere: così sarà, perchè Renard prima uccide il giocatore dei Giants che sta oscurando la stella di Rayburn, poi sentendosi disprezzato dal suo stesso idolo arriverà al punto di volerlo demolire. Tony Scott è bravo a metà: nella prima parte confeziona un buon film, che da spessore al piccolo-medio borghese bianco in caduta libera (sbaglio o ricorda molto "Un giorno di ordinaria follia"?), per scadere poi in un thriller nervoso al limite del videoclip, ovvio, senza mordente e senza troppo da dire. Due vite parallele, come due sono i temi che si intrecciano: quello di un'analisi sociologica del fanatismo sportivo più estremo che nela prima parte è piuttosto ben delineata che va ben oltre lo sport e quello del voler apparire costi quel che costi, il famoso momento di gloria. L'ossessione più sfrenata in un film non del tutto riuscito, di cui ci rimane l'interpretazione strepitosa di DeNiro che riesce ad addentrarci completamente nella psiche e nel punto di vista del tifoso. Un appunto: se piove a dirotto le partite di baseball vengono interrotte, Scott lo dovrebbe sapere.
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