Titolo originale | Kurenai no Buta |
Anno | 1992 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Hayao Miyazaki |
Attori | Shuuichirou Moriyama, Akemi Okamura, Akio Ôtsuka, Tokiko Kato, Hiroko Seki Sanshi Katsura, Tsunehiko Kamijô. |
Uscita | venerdì 25 aprile 2025 |
Tag | Da vedere 1992 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,73 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 aprile 2025
Marco è un aviatore che, assunte le sembianze di un maiale a seguito di un incidente aereo, vive le sue giornate sulla costa Adriatica tra combattimenti aerei e l'amore di due donne. Porco rosso è 58° in classifica al Box Office. lunedì 28 aprile ha incassato € 581,00 e registrato 52.265 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Italia, periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati del Mare Adriatico, almeno finché questi non si affidano all'americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello.
Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati del maestro dell'anime giapponese, come fosse girato per ingannare il tempo tra un'epopea e l'altra, è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della poetica di Miyazaki.
Sotto le vesti del divertissement, infatti, ecco spuntare il lato più politico e libertario del regista nipponico, incarnato nell'anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge, solitario come un ronin errante, che rifiuta ogni forma di omologazione. Su tutte quella fascista del regime che avanza, infestando la (sua) bella Italia ("meglio porco che fascista" è una delle frasi-cardine del film) e fagocitandone le diversità.
La scelta di ambientare la vicenda tra le schermaglie aeree di piloti e pirati - entrambe creature estraniate dalla società e che rispondono a un codice d'onore a parte - la dice lunga su come Miyazaki scelga il ruolo di osservatore distaccato ma non imbelle di fronte a una realtà che non gli appartiene. "Sono sempre i buoni a morire", va ripetendo l'eroe dai tratti suini, ribadendo il sostanziale pessimismo nei confronti di una società che sceglie di prostituire la sua bellezza e di asservirsi al potere. L'Italia ideale su cui Porco Rosso ama svolazzare, quella assolata dell'hotel Adriano, delle dame eleganti e delle folle festanti, dopotutto è anche il paese capace di dar vita al mostro del totalitarismo, diffondendo il germe che inquinerà irreparabilmente il XX secolo.
Che si tratti di Italia degli anni '20 o di un Giappone contaminato dal fantasy, Miyazaki riesce al solito a veicolare il suo messaggio senza appesantire la narrazione: ritorna il consueto topos della ragazza che sceglie il lavoro, senza sottrarsi alla fatica, per emanciparsi socialmente e contribuire con qualcosa di concreto alla causa in cui crede. Pur scegliendo un approccio visivamente quasi dimesso, senza ricorrere alle immagini flamboyant di una Nausicaa della valle del vento o de La città incantata, quella che Miyazaki ci regala è una pagina tutt'altro che minore del grande libro delle sue visioni, in grado di stupire al pari di quanto sanno insegnare.
Prima uscita in Italia venerdì 12 novembre 2010
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I percorsi didattici
» Gli aerei che vedi nel film sono modelli realmente esistiti negli anni '20 e '30 (l'unico modello inventato da Miyazaki è quello pilotato da Porco Rosso). Li produceva la mitica "Aeronautica Macchi", una delle industrie tutt'oggi più famose al mondo, creatrice di aerei rimasti nella storia dell'aviazione. Pensa che quando nacque, nella seconda metà dell'Ottocento, la Macchi era solo una piccola officina a conduzione familiare. Se il genio italiano applicato agli aerei ti interessa, prova ad approfondire.
» In un cinema di Milano, Porco Rosso incontra l'ex commilitone Ferrarin. Con questo cognome Miyazaki ha voluto ricordare Arturo Ferrarin, famoso pilota di caccia nella Grande Guerra e più volte primatista mondiale (nel '28 volò senza scalo da Roma al Brasile). Ferrarin vinse molte altre medaglie, scrisse un libro ed ebbe una vita da romanzo. Cerca di saperne di più.
» Porco Rosso è un ex pilota che, alla fine della prima Guerra Mondiale, esce dall'aviazione per non servire il regime fascista. Il film infatti si svolge durante quello che è comunemente chiamato "il ventennio fascista". Per approfondire, chiedi al tuo prof. di Storia.
» Miyazaki adora il vecchio cinema: all'inizio del film appare una famosa rivista d'epoca dedicata alla settima arte, Porco Rosso indossa un impermeabile alla Humphrey Bogart … E poi? Tu che cosa hai notato? Pensa alla carriera che Curtis vuole intraprendere …
» Porco Rosso ha l'aspetto di un maiale, ma chi gli vuole bene sembra non accorgersene. Secondo te questo che cosa significa?
» La metamorfosi in maiale appare in un altro film di Miyazaki, "La città Incantata", premio Oscar come miglior animazione nel 2002. Se non l'hai ancora visto, recupera il dvd: non te ne pentirai.
» Ricordi la splendida sequenza onirica in cui una scia di aerei fantasma ascende al cielo, in un silenzio triste e maestoso? È l'omaggio di Miyazaki a tutti i piloti morti in guerra. Hai visto le centinaia di migliaia di aerei che appaiono? Che cosa vuole dire Miyazaki? Quante vite umane vengono barbaramente sacrificate in guerra?
» Di recente Miyazaki ha annunciato un sequel di "Porco Rosso". Siccome questo episodio si conclude in modo vago (per esempio non sappiamo se Porco sposa Gina o se riacquista un aspetto umano), perché non pensi tu a un possibile sviluppo della vicenda? Quando la versione di Miyazaki uscirà nelle sale, potrai confrontarla con la tua.
» Su tutto il film aleggiano vita e opere di Antoine de Saint-Exupéry, celebre aviatore e ancor più celebre scrittore. Scopri quanto fu affascinante e misteriosa la sua vita e soprattutto, se per caso non l'hai ancora fatto, leggi "Il Piccolo Principe".
Molte cose belle del cinema trovano una lieve, insolita armonia in questo film. È la perfezione del semplice racconto che supera in volo la banalità delle idee di un cinema sopravvalutato e fintamente innovativo, fatto di rivelazioni pseudo-filosofiche e di artificiosi stravolgimenti narrativi (si pensi alla moda dei film basati sul "finale a sorpresa").
Non lasciatevi forviare dalla storia apparentemente leggera, dai personaggi allegri e "fuori di testa" che giocano a fare i bambini o dagli animali parlanti e antropomorfi. Non fate questo errore perché siamo in presenza di uno dei film più difficili del Maestro, il più drammatico e struggente. Marco Pagot è l'unico superstite della sua squadriglia [...] Vai alla recensione »
Ambientato in italia alla fine della seconda guerra mondiale, questo cartone animato ci propone la storia di un pilota di idrovolante sopravvissuto ad un massacro e trasformarto in un essere antropomorfo con il viso di maiale. La storia, molto delicata, ci racconta di onestà, di rapporti di amicizia, di altruismo, di amore e di libertà.
Hayao Miyazaki: come gni geniale idea partorita dalla sua testa Porco Rosso non delude le aspettativa anzi, come spesso accade da questo grande genio, le supera, con una storia importante e carica d'amore, con personaggi incredibili dai caretteri forti e ben decisi a combattere le ingiustizie, come suo solito Hayao ci fa capire come la guerra sia sbagliata in un modo pacifico e simpatico.
Anni 20', Marco Pagot è un aviatore di un idrocaccia rosso, vive volando e vola per vivere perchè "un porco senza ali è solo un porco", si perchè il protagonista è diventato un maiale, le motivazioni non le conosciamo ma ci piace pensare che sia stato per una scelta morale: il non combattere durante la prima grande guerra in quell'Italia che lo stesso [...] Vai alla recensione »
"Porco Rosso" è la sintesi del pensiero del regista giapponese Hayao Miyazaki. Questo film di animazione accoglie dentro sè tantissime sfaccettature: il protagonista è Marco un pilota italiano di aerei da guerra sopravvissuto alla primo conflitto mondiale. La guerra gli lascia un fisico segnato (il suo volto da maiale) e un'animo disilluso: Marco diventa pessimista, [...] Vai alla recensione »
"Porco rosso" è l'omaggio che Miyazaki fa al nostro paese rappresentato con cura in ogni suo dettaglio (dalle distese del Mediterraneo fino alla città di Milano passando per la Pianura Padana e l'Adriatico) e ci voleva forse proprio un grande maestro giapponese per farci ri-innamorare di uesto nostro paesaggio. La cura maniacale dei disegnatori dello studio Ghibli ci [...] Vai alla recensione »
In questo film, sebbene personalmente non lo ritenga ai livelli elevati di altri suoi capolavori, Miyazaki dà il meglio di sé, a cominciare dalle a dir poco splendide ricostruzioni degli idrovolanti dell’epoca in ogni minimo dettaglio, per non parlare poi delle emozionanti scene di volo che fanno proprio sentire l’enorme forza del vento sul viso e la potenza dei colpi [...] Vai alla recensione »
In questa opera apparentemente dedicata solo ai più piccoli (come sempre accade con i suoi film), Myiazaki da già prova di grandissimo talento. Si tratta del suo primo lungometraggio diffusosi anche in occidente, eppure il Maestro stupisce inevitabilmente: colori e cura dei dettagli a parte, è una trama sorprendentemente profonda a stupire.
La storia di animazione presenta un pilota di idrovolanti nella figura di un maiale che vola sul Mare Adriatico, durante il periodo fascista. Sa muoversi nell'aria molto bene, è tra i migliori piloti. Sfida quel mondo degli anni '20 che ritiene ingiusto, per lui è "meglio essere porco che fascista". E' tra i pirati dell'aria e racconta a Fio, la ragazzina-meccanica capace di sistemare il suo idrovolante, [...] Vai alla recensione »
Della filmografia di Miyazaki ci sono tanti capolavori e pochi ottimi film. La Citta' Incantata sembra essere l'opera piu' celebrata e probabilmente la preferita dal grande pubblico. Ci sono pero' degli aspetti che fanno di Porco Rosso probabilmente il film piu' difficile del maestro giapponese. Per prima cosa il protagonista e', per l'appunto, un porco.
Un aviatore, reso maiale da una maledizione, combatte i delinquenti razziatori nel golfo di Venezia. Immagine limpidissima dell’Italia sulle spalle d’un protagonista in un certo senso stranamente complesso. Spesso l’italiano è visto come un pagliaccio, da una parte, dall’altra invece come il classico stallone senza cervello; qui abbiamo un vero e proprio essere umano, sofferto e passionale, una visione [...] Vai alla recensione »
Porco rosso è un maiale con un incredibile talento per il volo; un militare dal volto suino, ma dal cuore molto umano, nel periodo che intercorre tra la prima e la seconda mondiale. E al centro del mare adriatico si intrecciano storie di armi, duelli e di amore. E tutto questo in un cartone, ma in un cartone di Hayao Miyazaki, il Disney giapponese, con il suo incredibile studio Ghibli.
Bella l'idea del regista giapponese di fare un film d'animazione con protagonista un Italiano! All'inizio qualcuno, in Italia, poteva anche offendersi: l'Italiano col muso di porco! ma poi si viene a sapere (come ne "La bella e la bestia"!) che il suo aspetto è frutto di un maleficio che probabilmente l'amore od unatto eroico annullerà! Curati molto i dettagli, [...] Vai alla recensione »
Bellissima storia di un aviatore con volto da maiale. Film comico, romantico, con un ritmo che molti film di oggi se lo scordano. Tutti i personaggi maschili sembrano dei bambini un pò cresciuti, tranne Porco, che incarna il solitario uomo d'azione, tanto in voga negli anni novanta. Porco potrebbe essere la parodia di tom cruise in top gun.
Ottimo, peccato per la pessima situazione dei distributori italiani, accozzaglia di ignoranti. davvero bel film, spensierato e divertente. Purtroppo in Italia la distribuzione sia nelle sale che in dvd delle opere di M. è semplicemente scandalosa, oltretutto l'italiota medio capisce solo Disney, me lo sono visto in inglese...
In questo film il regista Miyazaki mescola per la prima volta, in una vicenda ricca di fascino, realtà storica ed elemento magico. La rappresentazione geografica e della temperie socio-culturale italiana ai tempi del fascismo sono di grande accuratezza, con immagini del suolo italico -riprese dagli aerei- di bellezza sorprendente. Il notevole dinamismo delle battaglie volanti e l'impegn [...] Vai alla recensione »
Finalmente anche da noi arriva Porco Rosso uno dei più bei film di Miyazaki... l'ho già visto in lingua originale ed ho pure il dvd ma troverò il tempo per andare al cinema per vedere un ottimo prodotto d'animazione che vale tutto il prezzo del biglietto.
Porco rosso ,ovvero Marco Pagot, è un pilota di monoplano trasformatosi in maiale in seguito ad una battaglia aerea ,durante la prima guerra mondiale, dalla quale riesce a salvarsi miracolosamente. L'Adriactico cosi come un'Italia tra le due gerre ed in balia del regime fascista fanno da sfondo ad una pellicola magistrale sotto ogni punto di vista che si distacca dal tema ecologico [...] Vai alla recensione »
Premetto che sono di parte,essendo un grande fan dello studio ghibli,che considero addirittura migliore della Disney,non a caso mi sono sparato tutte le opere dello studio nipponico,alcune anche inedite in Italia.Porco rosso e'un altro capolavoro,una perla d'animazione,che come tutte le opere del regista e' inraggiungibile come messaggi,realizzazione,approfondimento psicologico e storia.
Porco Rosso **** Produzione: Giappone 1992 Genere: Animazione, Commedia, Drammatico, Azione, Fantastico Regia: Hayao Miyazaki Trama: Marco Pagot è l’assoluto padrone dei cieli italiani. Un sortilegio l’ha trasformato in un porco e da allora si è allontanato dalla civiltà, se ne sta’ da solo e ogni tanto lavora come cacciatore di taglie.
Che bello! Quanto mi è piaciuto, una piccola perla che se non fosse stata riproposta molto probabilmente mi sarei perso. Animazione e colori meravigliosi, una storia godibile e un personaggio, Porco appunto, davvero sopra le righe e d'altri tempi. Dico una cosa sola: bisognava far passare 18 anni prima di farlo uscire in sala?
...come a ogni film che ho visto finora di miyazaki (forse a parte Totoro) dò un 5 stelle... ho visto la versione cinese (o jap) sottolineata e nonostante la lingua estranea a me il film mi è piaciuto molto... MERITA!!!
Finalmente arriva anche da noi ( 19 anni in ritardo ) questa perla dello studio ghibli, film oltretutto ambientato in italia! Gia' era stupendo in lingua originale, ma bisogna sottotitolare l'ottimo lavoro svolto nella traduzione italiana. Consigliatissimo a grandi e piccini!
Ho visto il film recentemente su Netflix quasi per caso.Ne sono stato travolto positivamente. Il film è un gioiello. Paradossalmente, ma non troppo, non è un film per tutti, ma più per adulti. E' troppo pieno di riferimenti e particolari storici in ogni scena, perchè possa essere compreso complessivamente da un adolescente: Lo stesso Marco Pagot, Porco Rosso, è un personaggio non lineare, ma complesso [...] Vai alla recensione »
Ho gia postato il mio commento. Mi sono solo dimenticato di esprimere il mio voto con cinque stelle.
Una storia bella, Miyazaki alla regia, l'Italia come ambientazione. Tre elementi che rendono questo film godibilissimo, profondo e pieno di armonia. La frase ''Meglio porco che fascista'', inoltre, è nell'olimpo delle frasi celebri della cinematografia mondiale.
Il maestro Miyazaki ci porta nella costa adriatica tra la prima e la seconda guerra mondiale. Marco è il Porco Rosso, aviatore anarchico e solitario, ostile tanto all'aviazione fascista italiana quanto ai pirati dei cieli. Amante del vino e delle belle donne, Marco si troverà ad affrontare la sfida contro l'americano Curtis. Film libertario e allo stesso tempo poetico, una piccola perla d'animazione [...] Vai alla recensione »
Ho messo quattro stelle invece di tre solo perchè si tratta di Miyazaki. Secondo me il finale è stato fatto malisssssimo: non aveva senso, non era bene strutturato. Il resto del film mi sembrava molto carino, i "Pirati del cielo" sono stati i migliori. Non è però un film paragonabile a Totoro o alle altre sue opere. Silvio (9 anni)
Realizzato nel 1992 dall' "imperatore" del cinema d' animazione, Hayao Miyazaki, un film senza età e un autentico regalo per lo spettatore. Il soggetto è insolito per il maestro giapponese; però include una di quelle inspiegabili metamorfosi ricorrenti nel suo cinema. In seguito a un incidente, l' asso italiano dell' aviazione Marco Pagot, fieramente antifascista, ha assunto l' aspetto di un maiale. [...] Vai alla recensione »
Prendete un vecchio film di aviazione americano tutto scazzottate, acrobazie e amori impossibili, ambientatelo sopra l'Adriatico nel 1929, fatelo girare al più grande animatore del mondo, il giapponese Hayao Miyazaki (che guardacaso è anche un appassionato di aerei da guerra), poi affidate il ruolo del protagonista a un asso dell'aviazione trasformato da un maleficio in maiale, e inizierete ad avere [...] Vai alla recensione »
«Meglio porco che fascista». Al pilota che nel 1920 raggiunse Tokio in volo, Arturo Ferrarin, non lo dice Tinto Brass; lo dice Marco Pagot, protagonista del cartoon Porco rosso. Ibrido di Francesco Baracca, Guido Keller, del Barone rosso e di Corto Maltese, Porco rosso è la metamorfosi di un eroe dell'aviazione italiana nella guerra con l'Austria. Chiamato così da quando un maleficio l'ha reso maiale, [...] Vai alla recensione »
Omaggio poetico e avventuroso all'aviazione italiana del mago dell'animazione giapponese a cui dobbiamo capolavori come "La città incantata" e "Il mio vicino Totoro". Un pilota di aerei trasformatosi in maiale rifiuta il fascismo e si batte nei cieli degli anni Quaranta, insieme a una ragazzina coraggiosa. Disegnato con ispirazione e colorato a meraviglia, il film è un'epopea di grande respiro da contemplar [...] Vai alla recensione »
Nel 1992, dopo una serie di lungometraggi di matrice fantasy o futuristica, in cui il setting temporale non rivestiva un'importanza fondamentale per la trama, Hayao Miyazaki si cimenta per la prima volta, in Porco Rosso, con un'ambientazione prettamente storica. Lo fa con un lungometraggio che esprime in modo esplicito la sua passione - già suggerita praticamente in tutta la sua filmografia precedente [...] Vai alla recensione »