Due occhi diabolici

Roberto Escobar

"Sul letto, dinanzi a tutti i testimoni, giaceva una massa fetida e quasi liquida: un’orrida putrefazione". Così Edgar Allan Poe chiude La verità sul caso di Mister Valdemar. L’io narrante ricorda un esperimento di ipnosi sul moribondo Valdemar, rimasto per sette mesi sulla linea d’ombra tra al di qua e al di là, morto e insieme non-morto. Quando l’ipnosi termina, la morte trionfa nella sua carnale e tranquillizzante necessità. Poe è affascinato dalla soglia tra vita e morte. I cadaveri sono per lui luoghi quasi-religiosi che consentono di intravedere quella soglia. [...]

di Roberto Escobar, articolo completo (4889 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 4 Febbraio 1990