Leggendo questa scheda mi è venuta la curiosità di rivedere questo film in 2 parti che ho girato nel lontano 1976. Per capire se il realismo della situazione e dell'ambientazione è ancora credibile.Soprattutto per certe caratteristiche delle riprese:la banca rapinata e il suo caveau realizzati in studio (teatro di posa Rai a Milano)con troupe poco abituata a riprese così invasive, ma che si è lasciata coinvolgere fin dal primo giorno.Abbiamo usato dei veri martelli pneumatici per forare il tetto del caveau in cui erano rintanati i due rapinatori con le due donne in ostaggio.Un sonoro pazzesco.Un cast eterogeno in quanto ad esperienze, che ho cercato di amalgamare: Lavia,già consumato attore teatrale e leader del gruppetto,la Crippa praticamente esordiente,un Walter Maestosi e un Renato Mori che erano in prevalenza doppiatori-attori radiofonici, tutti trascinati in un claustrofobico e polveroso bunker (sotto gli sguardi preoccupati dei vigili del fuoco),credo che ce l'avessero messa tutta.
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Leggendo questa scheda mi è venuta la curiosità di rivedere questo film in 2 parti che ho girato nel lontano 1976. Per capire se il realismo della situazione e dell'ambientazione è ancora credibile.Soprattutto per certe caratteristiche delle riprese:la banca rapinata e il suo caveau realizzati in studio (teatro di posa Rai a Milano)con troupe poco abituata a riprese così invasive, ma che si è lasciata coinvolgere fin dal primo giorno.Abbiamo usato dei veri martelli pneumatici per forare il tetto del caveau in cui erano rintanati i due rapinatori con le due donne in ostaggio.Un sonoro pazzesco.Un cast eterogeno in quanto ad esperienze, che ho cercato di amalgamare: Lavia,già consumato attore teatrale e leader del gruppetto,la Crippa praticamente esordiente,un Walter Maestosi e un Renato Mori che erano in prevalenza doppiatori-attori radiofonici, tutti trascinati in un claustrofobico e polveroso bunker (sotto gli sguardi preoccupati dei vigili del fuoco),credo che ce l'avessero messa tutta.
Una straordinaria collaborazione c'è stata da parte dello scenografo e del primo cameraman, in una produzione tutta interna alla rai che aveva dei professionisti in grado di realizzare qualunque genere di produzione.
Dopo la lettura del copione, provammo per alcuni giorni con le telecamere tutte le situazioni,fissando le posizioni degli attori, proprio perchè alcune scene d'azione dovevano essere buone (quasi) al primo ciak.
Le riprese furono fatte in presa diretta, e si doppiarono solo le battute coperte dal martello pneumatico usato dai poliziotti per forare il soffitto del caveau. Attraverso il buco venne poi soffiato dentro del gas per neutralizzare la resistenza dei rapinatori (la vicenda infatti fu ricostruita come avvenne realmente nella banca scandinava).
Forse sarebbe interessante rivedere oggi una produzione che ha cercato di esplorare le possibilità del teatro di posa (attualmente in Italia poco utilizzato), con i mezzi un pò autarchici della rai e con un montaggio adeguato alla suspence del racconto e ovviamente senza avid.
Eppure ci siamo divertiti!
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(di principe67)
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(di principe67)
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