I due seduttori

Due furbi imbroglioni vivono spillando quattrini alle donne con tecniche e risultati diversi: Lawrence Jamison (David Niven) opera sulla costa azzurra fingendosi un principe che ha disperato bisogno di grossi fondi per liberare il suo popolo oppresso da un fantomatico regime, Fred Benson (Marlon Brando), caporale dell'esercito americano, si accontenta di pochi dollari, una cena, un gioiello di poco valore. Per un caso fortuito si incontrano e si conoscono su un treno, e si ritrovano poi a operare nello stesso paese, Bomon-sur-maire. Dopo un tentativo infruttuoso di liberarsi dell'invadente caporale, il "Principe" è costretto ad accettarlo come socio, ma il sodalizio dura ben poco perché i due sono animati da aspirazioni diverse: Lawrence ama l'arte e si comporta da generoso mecenate, mentre Fred non ammette che il denaro truffato venga utilizzato in questo modo. Devono quindi separarsi, ma la cittadina è troppo piccola per entrambi, e per decidere chi avrà il diritto di restare si opta per una sfida, che avrà come terreno di gara una giovane e bella ereditiera appena giunta in città: il primo dei due che riuscirà a farsi dare 20.000 dollari da lei sarà il vincitore. La lotta è dura e senza esclusione di colpi, per la maggior parte bassi, finché non si scopre che la ricca ereditiera è in realtà una povera operaia che ha vinto alla lotteria una vacanza premio, pronta a vendere ogni sua cosa per aiutare Fred, che lei crede bisognoso di costose cure mediche. Il buon "principe" propone di cambiare vittima, ma Fred, sentendosi vicino alla vittoria, opta per un'altra variazione: la posta in gioco non saranno più i dollari ma la ragazza stessa. Lawrence è costretto ad accettare e, credendosi ormai sconfitto, si prepara a lasciare quell'angolino di paradiso, ma il giovane caporale si è veramente innamorato della ragazza e, invece di approfittarne, se la sposa e parte con lei in nave per l'America, mentre Lawrence Jamison riprende indisturbato la sua piacevole esistenza. A volte si fa l'errore di giudicare i film nell'ottica della cinematografia attuale: sotto questo punto di vista "I due seduttori" può sembrare ingenuo e inutile, ma nel 1964 si inseriva perfettamente nei dettami della commedia leggera e regalava 99 minuti di vero e sano divertimento, divertimento che senzaltro avranno condiviso anche gli interpreti durante le riprese.