lupodellasteppa
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venerdì 13 febbraio 2009
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sopravvalutato
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E' un film degli anni 50 e li dimostra tutti. La storia inoltre presenta numerose incongruenze e piccoli dettagli che fanno sorridere. Mooolto sopravvalutato.
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(di paolo ciarpaglini)
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reiver
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lunedì 17 novembre 2008
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ossessione
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Finalmente!Scrivere una recensione per me è come tornare a casa...Volevo ricominciare da "Io e Annie" ma qualche sera fa ho registrato su dvd "La donna che visse due volte" rivedendolo per l'ennesima volta.Allora non ho resistito;nonostante la mia ritrosia a parlare di film che sono stati scandagliati così profondamente (essendo capolavori riconosciuti) stavolta non potevo resistere,amo troppo questa pellicola.Più in generale sono un appassionato di Hitchcock,tanto che già a 15 anni avevo visto quasi tutti i suoi film americani;fare una classifica è per me più arduo che sorbirmi una puntata di "piccolissimi uomini dal piccolissimo cervello e piccolissime donne dal grosso sedere" (il nuovo programma della De Filippi),ma "La finestra sul cortile","Notorious" e "Intrigo Internazionale" sono da sempre tra i miei "pezzi" preferiti,oltre naturalmente a "Psyco",il film più spaventoso mai realizzato.
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Finalmente!Scrivere una recensione per me è come tornare a casa...Volevo ricominciare da "Io e Annie" ma qualche sera fa ho registrato su dvd "La donna che visse due volte" rivedendolo per l'ennesima volta.Allora non ho resistito;nonostante la mia ritrosia a parlare di film che sono stati scandagliati così profondamente (essendo capolavori riconosciuti) stavolta non potevo resistere,amo troppo questa pellicola.Più in generale sono un appassionato di Hitchcock,tanto che già a 15 anni avevo visto quasi tutti i suoi film americani;fare una classifica è per me più arduo che sorbirmi una puntata di "piccolissimi uomini dal piccolissimo cervello e piccolissime donne dal grosso sedere" (il nuovo programma della De Filippi),ma "La finestra sul cortile","Notorious" e "Intrigo Internazionale" sono da sempre tra i miei "pezzi" preferiti,oltre naturalmente a "Psyco",il film più spaventoso mai realizzato.Ma "Vertigo" ha qualcosina in più:sin dai titoli di testa,congegnati dal mago Saul Bass sulla musica di Hermann l'inquietudine ti prende lo stomaco e non ti abbandona più fino alla fine...Non si tratta di paura o terrore,ma di una angoscia interiore che è giustificabile solo in parte dalla trama."Vertigo" ,il titolo originale,si riferisce alla fobia del protagonista,il terrore dell'altezza,che lo costringe ad abbandonare il suo lavoro di poliziotto e ad accettare,con qualche riluttanza,un tranquillo incarico di sorveglianza verso la moglie di un amico che crede di essere la reincarnazione di una donna morta suicida.Non posso e non voglio svelare altri particolari della trama,ma più vedo questo film e più mi convinco che la vertigine di "Scottie" non è altro che l'amore verso Madeleine.Ovviamente Hitchcock non lo dice in maniera esplicita,ma tracciando i binari di una storia d'amore tormentata ,quasi delirante,configura l'innamoramento come una sorta di malattia che sconvolge i sensi e gli equilibri,sia fisici che spirituali:la fobia del protagonista non è altro che l'espressione di questo sconvolgimento.Alcuni momenti del film sottolineano tutto ciò:la scena del ristorante,in cui Scottie incrocia per la prima volta lo sguardo di Madeleine (una scena resa in maniera fantastica da Hitch),la sequenza nel bosco delle sequoie,ma soprattutto quella della trasformazione di Judy in Madeleine,in cui la maestria di un regista e la straordinaria bravura dell'immenso Stewart e della conturbante Novak si incontrano in uno dei momenti memorabili del cinema di ogni tempo.Scottie non cerca ,come ho letto da qualche parte,di far rivivere una morta,ma di riprovare quel sentimento che lo aveva ossessionato , e che lo porta a rivedere Madeleine in ogni donna che le somiglia anche lontanamente.Per questo "Vertigo",nonostante le apparenze "gialle" è in realtà un film sull'amore,anzi è il miglior film mai fatto sul tema,almeno secondo i miei gusti un pò originali.Degli attori ho già parlato:la Novak è assolutamente fantastica,chi dice che non era una brava attrice non capisce nulla.James Stewart è l'attore più importante della storia del cinema (non faccio classifiche di bravura per non alimentare polemiche):in questo film è davvero eccezionale nel rendere l'angoscia del protagonista,è curioso che l'insuccesso commerciale del film abbia portato alla separazione tra lui e Hitch. Chi ha già visto questa imperdibile opera sa già se Scottie guarirà o meno dalla sua malattia;ma alla fine di questo film mi chiedo puntualmente se convenga davvero guarire in certi casi...
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lupo8144
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sabato 23 agosto 2008
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sopravvalutato
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la storia rappresenta l'elemento più significativo, perchè articolata e avvincente, tuttavia il suo incedere è lento, a volte troppo, e questo incide e non poco. il finale, con la "seconda morte" della protagonista, ha poco senso, se si pensa che è provocata dall'apparire di una suora sull'uscio, non proprio tra gli stereotipi degli elementi di grande turbativa della psiche umana
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kiaretta
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martedì 25 marzo 2008
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kim novak splendida
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Da donna sono sempre rimasta affascinatissima da Kim Novak,ammaliante e inafferrabile.. La scena in cui esce dal bagno finalmente vestita,truccata e pettinata come Madeleine è qualcosa di straziante,grazie anche alla colonna sonora del mitico Hermann. Innamorata di questo film dalla prima volta che lo vidi,a 13 anni
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fra
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sabato 23 febbraio 2008
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il miglior film di hitchcock
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flegiàs tn
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martedì 4 dicembre 2007
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un successo da......capogiro, per sir alfred.
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Il più misterioso, astratto e doloroso dei film di Hitchcock. Anche quello che ha provocato le letture più estreme (c'è chi ha parlato di film sulla necrofilia: Stewart soffrirebbe della passione per donne morte, senza poterlo ammettere), e che rompe esplicitamente il distacco olimpico del Maestro come una sorta di confessione ininterrotta a bassa voce.
Costruito quasi fino alla fine come un film fantastico, ha la ciclicità inarrestabile dell'incubo. Tutto è destinato a ripetersi senza poter essere modificato. Una volta tanto in Hitchcock, lo spettatore, come nelle più tradizionali costruzioni ad enigma del poliziesco, non ne sa più del protagonista, insieme al quale condivide il riflesso doppio e ambiguo delle cose che continuano a cambiare di senso.
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Il più misterioso, astratto e doloroso dei film di Hitchcock. Anche quello che ha provocato le letture più estreme (c'è chi ha parlato di film sulla necrofilia: Stewart soffrirebbe della passione per donne morte, senza poterlo ammettere), e che rompe esplicitamente il distacco olimpico del Maestro come una sorta di confessione ininterrotta a bassa voce.
Costruito quasi fino alla fine come un film fantastico, ha la ciclicità inarrestabile dell'incubo. Tutto è destinato a ripetersi senza poter essere modificato. Una volta tanto in Hitchcock, lo spettatore, come nelle più tradizionali costruzioni ad enigma del poliziesco, non ne sa più del protagonista, insieme al quale condivide il riflesso doppio e ambiguo delle cose che continuano a cambiare di senso. Alla fine la scoperta del colpevole (non ci verrà detto neanche se sarà assicurato alla giustizia o meno) è totalmente indifferente rispetto a quella del disinganno e del lutto subìto a ripetizione.
Noto per le sue vistose performance tecniche (la simulazione ottica delle vertigini, la famosa sequenza del sogno), ha in realtà un andamento “lento e contemplativo” scosso senza preavviso da trasalimenti, allucinazioni, accessi di colpa e riflessi mancati. E’ il più bel film di Hitchcock (con tutto il rischio che un'affermazione del genere comporta), interpretato da un James Stewart perennemente assorto e vulnerabile (“Tutti gli sforzi che compie per ricreare la donna, cinematograficamente, sono mostrati come se cercasse di spogliarla invece che di vestirla”, Hitchcock) , e da una Kim Novak cui il cinema non ha offerto più niente di altrettanto affascinante e seducente.
Titoli di testa di Saul Bass che pesano quasi come un'altra sequenza del film: sullo stupendo tema musicale di Herrmann, lavorano sulla grafica di spirali che ruotano, in un film in cui “tutto diventa cerchio, ma il cerchio non si chiude” (Eric Rohmer): potrà il povero Scottie passare il resto della propria vita senza continuare a cercare un’altra sosia della donna che ha perso due volte? Il regista, innocuo passante, attraversa un'inquadratura nella prima parte del film.
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fulvio
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sabato 4 agosto 2007
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bellissimo
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Bello. Non ho altro da dire.
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oscar
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sabato 4 agosto 2007
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vertigo: il vero capolavoro di hitch
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Cos'è Vertigo? Quello che si definisce comunemente un capolavoro. Due bravissimi interpreti per due memorabili personaggi. Un intricata ragnatela di paura, satura di suspense. QUESTO è il vero capolavoro di Hitchcock. Si trova molto ma molto al di sopra di altri suoi film come il legnoso e più blasonato Gli Uccelli, perfetto in tutto e per tutto, anche per il suggestivo titolo italiano( ci vorrà anche un quarto d'ora per pronunciarlo, ma spiega davvero il film). L. Maltin lo ha definito semplicemente "un grandissimo capolavoro da rivedere più, più e più volte" e anche il vecchio Lourcelles è d'accordo( ce l'hai fatta, Joe! Finalmente sei riuscito a scrivere una buona recensione!). Vi consiglio di vederlo, e mi raccomando, non vi perdete in complicati ragionamenti, in critiche strampalate, e in spiegazioni inconcludenti.
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Cos'è Vertigo? Quello che si definisce comunemente un capolavoro. Due bravissimi interpreti per due memorabili personaggi. Un intricata ragnatela di paura, satura di suspense. QUESTO è il vero capolavoro di Hitchcock. Si trova molto ma molto al di sopra di altri suoi film come il legnoso e più blasonato Gli Uccelli, perfetto in tutto e per tutto, anche per il suggestivo titolo italiano( ci vorrà anche un quarto d'ora per pronunciarlo, ma spiega davvero il film). L. Maltin lo ha definito semplicemente "un grandissimo capolavoro da rivedere più, più e più volte" e anche il vecchio Lourcelles è d'accordo( ce l'hai fatta, Joe! Finalmente sei riuscito a scrivere una buona recensione!). Vi consiglio di vederlo, e mi raccomando, non vi perdete in complicati ragionamenti, in critiche strampalate, e in spiegazioni inconcludenti. Vedetelo e godetevelo tutto.
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[+] vedetelo e godetevelo tutto??
(di pulici)
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flavio 86
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giovedì 26 luglio 2007
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semplicemente stupendo
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un gran bel film,come quasi tutti quelli di hitchcock,mi è piaciuto davvero molto,la trama molto intrigante,un grande james stewart ed una bellissima e tenebrosa kim novak
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lucy
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mercoledì 9 maggio 2007
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sublime
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