Vertigo - La donna che visse due volte

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Un film di Alfred Hitchcock. Con Kim Novak, James Stewart, Tom Helmore, Henry Jones.
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Titolo originale Vertigo. Giallo, Ratings: Kids+16, durata 128 min. - USA 1958. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 18 novembre 2019. MYMONETRO Vertigo - La donna che visse due volte * * * * 1/2 valutazione media: 4,90 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Ossessione Valutazione 5 stelle su cinque

di Reiver


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lunedì 17 novembre 2008

Finalmente!Scrivere una recensione per me è come tornare a casa...Volevo ricominciare da "Io e Annie" ma qualche sera fa ho registrato su dvd "La donna che visse due volte" rivedendolo per l'ennesima volta.Allora non ho resistito;nonostante la mia ritrosia a parlare di film che sono stati scandagliati così profondamente (essendo capolavori riconosciuti) stavolta non potevo resistere,amo troppo questa pellicola.Più in generale sono un appassionato di Hitchcock,tanto che già a 15 anni avevo visto quasi tutti i suoi film americani;fare una classifica è per me più arduo che sorbirmi una puntata di "piccolissimi uomini dal piccolissimo cervello e piccolissime donne dal grosso sedere" (il nuovo programma della De Filippi),ma "La finestra sul cortile","Notorious" e "Intrigo Internazionale" sono da sempre tra i miei "pezzi" preferiti,oltre naturalmente a "Psyco",il film più spaventoso mai realizzato.Ma "Vertigo" ha qualcosina in più:sin dai titoli di testa,congegnati dal mago Saul Bass sulla musica di Hermann l'inquietudine ti prende lo stomaco e non ti abbandona più fino alla fine...Non si tratta di paura o terrore,ma di una angoscia interiore che è giustificabile solo in parte dalla trama."Vertigo" ,il titolo originale,si riferisce alla fobia del protagonista,il terrore dell'altezza,che lo costringe ad abbandonare il suo lavoro di poliziotto e ad accettare,con qualche riluttanza,un tranquillo incarico di sorveglianza verso la moglie di un amico che crede di essere la reincarnazione di una donna morta suicida.Non posso e non voglio svelare altri particolari della trama,ma più vedo questo film e più mi convinco che la vertigine di "Scottie" non è altro che l'amore verso Madeleine.Ovviamente Hitchcock non lo dice in maniera esplicita,ma tracciando i binari di una storia d'amore tormentata ,quasi delirante,configura l'innamoramento come una sorta di malattia che sconvolge i sensi e gli equilibri,sia fisici che spirituali:la fobia del protagonista non è altro che l'espressione di questo sconvolgimento.Alcuni momenti del film sottolineano tutto ciò:la scena del ristorante,in cui Scottie incrocia per la prima volta lo sguardo di Madeleine (una scena resa in maniera fantastica da Hitch),la sequenza nel bosco delle sequoie,ma soprattutto quella della trasformazione di Judy in Madeleine,in cui la maestria di un regista e la straordinaria bravura dell'immenso Stewart e della conturbante Novak si incontrano in uno dei momenti memorabili del cinema di ogni tempo.Scottie non cerca ,come ho letto da qualche parte,di far rivivere una morta,ma di riprovare quel sentimento che lo aveva ossessionato , e che lo porta a rivedere Madeleine in ogni donna che le somiglia anche lontanamente.Per questo "Vertigo",nonostante le apparenze "gialle" è in realtà un film sull'amore,anzi è il miglior film mai fatto sul tema,almeno secondo i miei gusti un pò originali.Degli attori ho già parlato:la Novak è assolutamente fantastica,chi dice che non era una brava attrice non capisce nulla.James Stewart è l'attore più importante della storia del cinema (non faccio classifiche di bravura per non alimentare polemiche):in questo film è davvero eccezionale nel rendere l'angoscia del protagonista,è curioso che l'insuccesso commerciale del film abbia portato alla separazione tra lui e Hitch. Chi ha già visto questa imperdibile opera sa già se Scottie guarirà o meno dalla sua malattia;ma alla fine di questo film mi chiedo puntualmente se convenga davvero guarire in certi casi...

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francesco martedì 18 novembre 2008
c'è di meglio.
5%
No
95%

Non lo definirei proprio capolavoro! Il capolavoro è tale se non ha imperfezioni e questo ne ha tante: è noioso e troppo lento; in più il raggiro ai danni del povero Stewart è macchinoso e il passaggio all'identità della rediviva troppo scoperto. Non c'è suspence. Se non fosse per l'eleganza della Novak e la bellezza del suo sguardo sarebbe solo un buon film.

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reiver martedì 18 novembre 2008
x francesco
92%
No
8%

Rispetto la tua opinione ma non sono affatto d'accordo.Lo avrò visto una ventina di volte e non mi annoia mai:certo se si paragona ai thriller attuali,in cui c'è il solito serial-killer che come al solito viene ammazzato un centinaio di volte dal solito investigatore e puntualmente resuscita (per dar vita a sei o sette finali nello stesso film) allora sì,"La donna che visse due volte" è un film "noioso".In realtà la suspense c'è...Ma quel filino in meno rispetto ad un "La finestra sul cortile" (altro splendido film) è compensato da una angosciosa,indimenticabile storia d'amore.Insomma,sarà l'età ma a me questo film fa impazzire...

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luc martedì 18 novembre 2008
la novak...
100%
No
0%

...era la mia preferita: forme piene e quel viso da europa orientale... la lentezza e il deficit di suspance sono due PREGI del film.

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reiver mercoledì 19 novembre 2008
la splendida kim novak
100%
No
0%

Anche per lei scrivo (sperando di non far arrabbiare nessuno) i miei cinque film con lei protagonista,anzi quattro perchè uno è "Vertigo".Innanzitutto "Una strega in paradiso" ancora con Stewart,lì è davvero ammaliante come una vera strega,e ha un bellissimo gatto.Poi "L'uomo dal braccio d'oro" di Preminger con Sinatra,film stupendo sulla droga.Non può mancare il classico "Picnic" dove ha come partner William Holden all'apice della forma.E poi,dulcis in fundo,il mio prediletto "Baciami,stupido" di Wilder con Dean Martin,una pellicola che a Luc piacerebbe,ne sono convinto.

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lilli mercoledì 19 novembre 2008
finalemente ..
33%
No
67%

riesco a leggere questa recensione!!Molto bella complimenti..mi hai messo una curiosità!!Poi,non so perchè,durante la lettura mi è venuta in mente una canzone di Gazzè che mi piace tanto e che adesso vado ad ascoltarmi..Colgo l'occasione per salutare Mister Luc:un bacione!!

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francesco giovedì 20 novembre 2008
qual'è?
0%
No
0%

sono curioso.

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reiver giovedì 20 novembre 2008
ancora su lentezza e suspense
100%
No
0%

"Lentezza" non è sinonimo di "noia".Un film può essere velocissimo ma estremamente noioso;e non si può neanche dire che l'abbinamento tensione-velocità sia sempre felice.Le parole "lento" e "lentezza" risuonano nella mia testa da quando sono entrato in questo sito.Ma insomma,un film è forse una gara di velocità?Se andiamo a vedere una mostra di quadri forse ci cronometriamo?Oppure quando parliamo con qualcuno vomitiamo parole a mitraglia per fare colpo?No,no,no.Quest'anno ho portato qualche amico e amica in montagna,come al solito:un tipo è partito a razzo,io gli ho detto "datti una calmata se no tra 10 minuti hai la lingua di fuori".Infatti è rimasto indietro a metà salita...Non solo,ha avuto la bizzarra idea di allontanarsi da me rischiando di perdersi:avrà provato una suspense molto lenta,eh eh eh. [+]

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reiver venerdì 21 novembre 2008
ciao petrus
78%
No
22%

ho fatto in tempo a leggere il tuo commento prima che venisse cancellato.Sicuramente efficace ma un pochino "colorito",ormai su questo sito tagliano gli interventi per molto meno,eh eh eh.Comunque io non credo che la necrofilia sia l'elemento cardine di questo film,come ho già scritto nella recensione io ho avuto sempre l'impressione che Scottie volesse non tanto resuscitare una morta ma tenere acceso quel fuoco,quella ossessione che si era impadronita di lui.Ciao!

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andrea sabato 22 novembre 2008
eccomi, reiver
100%
No
0%

Innanzitutto complimenti per la recensione. Il film è molto bello ma non è tra i miei preferiti di Hitch, che sono invece "Psyco" e "La finestra sul cortile". Questo lo metto insieme ad altri bellissimi film come "Notorius" incentrati sul rapporto uomo-donna. Della coppia Hitchcock-Stewart mi piacciono moltissimo anche "L'uomo che sapeva troppo" e il registicamente magistrale "Nodo alla gola". Quanto alla Novak: uno dei miei ideali di bellezza femminile.

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reiver domenica 23 novembre 2008
x andrea:hytchko
100%
No
0%

Adoro "La finestra sul cortile",è il manualetto dello scapolo."Nodo alla gola" è uno dei primi film che ho registrato in vhs,è girato con pochi piano-sequenza vero?Molto bello.Psyco è veramente spaventoso,e considerando che non si vede una sola goccia di sangue si può capire quanto fosse bravo Hitchcock...

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andrea domenica 23 novembre 2008
per reiver
100%
No
0%

Sì, è composto mi pare da sei pianosequenza non eccessivamente lunghi perché la bobina all'epoca non poteva contenere minuti in più. Così Hitch trovò la soluzione nell'avvicinare, prima che la bobina finisse e si notasse lo stacco, la macchina da presa ad un punto scuro per staccare "di nascosto" e proseguire il fittizio pianosequenza. Così tutto il film sembra un unico pianosequenza ma è in realtà molti pianosequenza uniti in modo invisibile.

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burton99 mercoledì 30 marzo 2011
sono d'accordo con te su "vertigo"
100%
No
0%

Però fra "i capolavori" di Hitchcock metterei come te "Psyco" e "Intrigo internazionale" ma anche "Caccia al ladro", "Il delitto perfetto" e "L'uomo che sapeva troppo" (1956).Però, "La donna che visse due volte" in prima posizione! CAPOLAVORO!

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