Ennio Flaiano
La letteratura delle isole, chiamiamola così, quella che più ha incoraggiato il “turismo evasionista”, e il cinema sono gli alleati più adatti: esiste tra loro una reciproca comprensione dovuta alle intenzioni comuni, all’impegno di voler procurare a chiunque, sogni e fughe immaginarie. Per merito loro, le vostre fantasie si aprono su orizzonti felici, vivono in terre dal clima temperato su isole popolate da innocenti selvaggi. Isole, s’intende, dove la vita e i suoi problemi si riducono ad una piacevolissima misura: poiché il tempo diventa una convenzione tra voi e la noia (e, del resto, ragazze infiorate vi aiutano ad ammazzarla) se avete sonno dormite e se appetito, appena tuffando una mano nelle onde, potete afferrare facilmente aragoste e pesce da taglio. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (4237 caratteri spazi inclusi) su 9 settembre 1939