Hans: Ma non potete, non potete uccidermi a sangue freddo! (Risate degli astanti) Io pretendo di essere consegnato alla polizia! (Risate di scherno) Io pretendo di essere portato davanti a un tribunale regolare! (Il presidente del tribunale dei ladri ribadisce la condanna a morte di Hans)
Hans: Ma non è colpa mia, lo giuro! No… non è colpa mia… (Si getta in ginocchio in preda alla disperazione. Ripete più piano) Non è colpa mia… lo giuro.
(Si alza un ladro e chiede. E di chi è la colpa?')
Hans: Ma chi sei tu? Cosa dici? Chi sei tu che vuoi giudicarmi? E chi siete voi? Un branco di assassini, di malviventi… Ma chi credete di essere, solo perché sapete come si fa… a scassinare una cassaforte, o ad arrampicarsi sui muri, sui tetti? Sapete fare solo questo. E niente altro. Non avete mai lavorato, in vita vostra! Non avete mai imparato un lavoro onesto. Siete un branco di maiali. Non siete altro che un branco di maiali! Ma io, io che posso fare? Che altro posso fare? Non ho forse questa maledizione, in me? Questo fuoco, questa voce, questa pena!
(Il capo dei ladri interloquisce: "Vorresti dirmi, allora, che tu devi… ammazzare?")
Hans: Quando cammino per le strade ho sempre… la sensazione che qualcuno mi stia seguendo. Ma sono invece io che inseguo me stesso.
Silenzioso… Ma io lo sento. Sì, spesso ho l'impressione di correre dietro a me stesso. Allora, voglio scappare. Scappare! Ma non posso, non posso fuggire! Devo, devo uscire ed essere inseguito! Devo correre, correre! Le strade senza fine… Voglio andare via… Voglio andare via! Ma con me corrono i fantasmi… di madri, di bambini… Non mi lasciano un momento. Sono sempre là. Sempre! Sempre! (Grida) Sempree! Soltanto quando uccido. E allora… (D'improvviso si affloscia, privo di energia, come un fantoccio disanimato) E poi non mi ricordo più nulla. Dopo… dopo mi trovo dinanzi ad un manifesto e leggo tutto quello che ho fatto. E leggo, leggo… Io ho fatto questo? Ma se non ricordo più nulla! Ma chi potrà mai credermi? Chi può mai sapere come sono fatto dentro, che cos'è che sento urlare nel mio cervello… e come uccido? Non voglio! Devo! Non voglio! Devo! E poi, sento urlare una voce… ma io non la posso sentire! Aiuto! Non posso… non posso… non posso… non posso… (Si accascia, stringendo la testa fra le mani).
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