Titolo originale | Troll flöjten |
Anno | 1974 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svezia |
Durata | 135 minuti |
Regia di | Ingmar Bergman |
Attori | Ulrik Cold, Josef Kostlinger, Birgit Nordin, Irma Urrila, Elisabeth Erikson Gösta Prüzelius, Håkan Hagegård, Ragnar Ulfung, Erik Saeden, Britt-Marie Aruhn, Birgitta Smiding, Kirsten Vaupel, Ulf Johansson, Urban Malmberg, Ansgar Krook, Erland von Heijne, Hans Johansson, Jerker Arvidsson. |
Tag | Da vedere 1974 |
MYmonetro | 2,75 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 marzo 2009
L'opera di Mozart è stata filmata da Bergman con assoluto scrupolo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes,
CONSIGLIATO SÌ
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L'opera di Mozart è stata filmata da Bergman con assoluto scrupolo.
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Nella filmografia di Bergman, Troll flöjten (questo il titolo originale del film) si colloca idealmente accanto a Sorrisi di una notte destate (1955) e A proposito di tutte queste... signore (1964), ma in realtà è un caso unico. Un film-opera. Unico tanto nell'universo bergmaniano quanto nel genere, poco frequentato e spesso deludente, degli adattamenti operistici pensati per lo schermo, Il flauto [...] Vai alla recensione »
Uno dei momenti più alti del mio mestiere di critico è stato nel '74 quando ho sentito e visto "Il Flauto Magico" di Mozart portato sullo schermo da Bergman. Una gioia allo stato puro, un gusto squisito dello spettacolo sostenuto dalla grazia di una musica senza eguali. Non era facile che quei miei sentimenti di allora li potessi provare adesso di fronte sempre al "Flauto Magico", ma trasformato in [...] Vai alla recensione »
Che ci fanno Tamino e Papageno in cerca di Pamina durante la Grande Guerra? Branagh applica a Mozart il solito metodo con cui ha discutibilmente adattato tanti classici di Shakespeare: riorchestra le musiche, riscrive il libretto, sposta il periodo storico dell'azione. Gran dispendio di mezzi, orridi effetti digitali e trionfo di noia e kitsch. Dopo venti minuti si è già sazi, e mancano ancora due [...] Vai alla recensione »
Mozart, Kubrick, Shakespeare. Cos'hanno in comune? Oltre il genio, Kenneth Branagh. Non disquisendo sul fatto che questo possa essere o meno un privilegio, è un segno dell'ambizione e dell'amore per l'arte del grande attore nordirlandese, perseguito con risultati altalenanti nella fortunata ma non sempre felice carriera di regista. Ambasciatore del Bardo al cinema, dopo ottimi esordi, Kenneth si [...] Vai alla recensione »
Come Shakespeare, anche Mozart scriveva per il pubblico, meglio se popolare. È stato questo il motivo per cui i finanziatori si sono rivolti a Kenneth Branagh, contemporaneo divulgatore cinematografico del Bardo, per trasformare Il flauto magico in un film. Fondamentale, è ovvio, la definizione del periodo storico nel quale ambientare la storia del viaggio del giovane Tamino alla ricerca della luce [...] Vai alla recensione »