
Ben ventidue i titoli disponibili in streaming quest'anno su MYmovies ONE e Biennale Cinema Channel. Tra questi, ne abbiamo selezionati cinque, tre italiani, uno iraniano e uno lituano, realizzati da cineasti conosciuti, emergenti o che ritornano alla regia dopo molto tempo. ACCEDI ALLA SALA WEB »
di Simone Emiliani
Come ogni anno, una parte della 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sarà presente online, nella Sala Web su MYmovies.
Tra documentari e finzione, fanno parte del cartellone ventidue titoli in arrivo dalle sezioni Biennale College Cinema e Giornate degli Autori.
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Ne abbiamo scelti cinque, tre italiani, uno iraniano e uno lituano, realizzati da cineasti conosciuti, emergenti o che ritornano alla regia dopo molto tempo. I film sono accomunati dal fatto che, dietro le storie mostrate sullo schermo, c’è in modo più o meno evidente anche parte della loro.
C’è una tradizione secolare che si svolge a Roma, nel Monastero di Santa Chiara a Trastevere; una monaca di clausura si occupa di due agnelli appena nati e li nutre e li accudisce dopo essere stati ornati e benedetti. Ma la loro presenza lì dentro ha uno scopo: la loro lana serve per tessere il pallio che il Pontefice indossa il 29 giugno, in occasione della Festa dei Santissimi Pietro e Paolo. Nel 2025, mentre si sta compiendo questo rito, Papa Francesco si ammala.
Il documentario diretto da Massimiliano Camaiti mostra questa usanza con lo spirito di chi si trova davanti a una rivelazione.
“Gli agnelli – ha detto il regista - ci hanno aperto le porte di un universo segreto, scandito da un altro ritmo, da un respiro differente, che neppure l’ingresso improvviso della Storia è riuscito a scalfire”.
Disponibile dal 31 agosto (ore 19.00) al 5 settembre (ore 19.00)
In un borgo calabrese, dove il rancore è all’ordine del giorno esplode la guerra domestica tra due cognate, Luisa (che è da sempre in guerra col mondo) e Imma. La tensione quotidiana è accentuata dal fatto che le due donne sono costrette a vivere nella stessa palazzina.
Con Il quieto vivere Gianluca Matarrese torna alla Mostra d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia dopo La dernière séance con cui vince il Queer Lion Award nel 2021 e L’Expérience Zola del 2023.
Come in Fuori tutto, vincitore della sezione Italiana.doc al Torino Film Festival del 2019, il regista porta ancora sullo schermo la sua famiglia (oltre le cognate ci sono anche la madre, le zie e i cugini) con un linguaggio che fonde documentario, finzione e teatro.
Disponibile dal 31 agosto (ore 21.00) al 3 settembre (ore 21.00)
Dopo che nell’Iran del 1979 la rivoluzione aveva appena trionfato, gli amici attivisti di Myriam sono stati imprigionati e giustiziati. La famiglia decide di mettere così in salvo la ragazza (che all’epoca aveva 20 anni) ad ogni costo e le fa attraversare il confine montuoso tra il suo paese e la Turchia avvolta in una pelle di pecora e nascosta in un gregge. Da allora non è più tornata. Dalla sua casa negli Stati Uniti ha fatto installare delle telecamere di sorveglianza nell’abitazione dei suoi genitori. Diventa questo l’unico suo legame affettivo e col passato.
Firouzeh Khosrovani (regista dell’ottimo Radiograph of a Family) dirige con l’artista visivo Morteza Ahmadvand un documentario sulla memoria, l’esilio e la nostalgia ispirandosi dalle esperienze personali di amici e familiari che hanno lasciato l’Iran.
Disponibile dal 1° settembre (ore 19.00) al 6 settembre (ore 19.00)
“Come uomo e come regista, potrei dividere la mia vita in due parti. La prima: quando non avevo ancora perso la mia amata figlia. La seconda: dopo la sua scomparsa”. Laguna, come ha ammesso lo stesso regista è infatti cambiato rispetto all’idea originale perché è iniziato quando sua figlia Ina Marija era ancora viva.
Dopo la sua scomparsa il cineasta e l’altra figlia intraprendono un viaggio per ripercorrere i suoi passi sulla costa pacifica del Messico e affrontano insieme il lutto.
Il cineasta lituano Sharunas Bartas è uno dei più importanti esponenti del cinema baltico e si è fatto conoscere a livello internazionale intorno alla metà degli anni Novanta con Koridorius e soprattutto Lontano da Dio e dagli uomini.
Disponibile dal 2 settembre (ore 17.00) al 7 settembre (ore 17.00)
Quando Tekla Taidelli aveva esordito nel 2005 con Fuori vena, Claudio Caligari le aveva detto: “Benvenuta nella lista dei registi maledetti”. Tra il suo primo film e 6:06 sono passati vent’anni. E si tratta di un progetto profondamente sentito: “Questo film – sottolinea la cineasta - viene direttamente dal cuore e dall’anima. Sentivo il bisogno urgente di raccontarlo”.
Al centro del film ci sono Leo e Jo-Jo che non sembrano riuscire a invertire la rotta della loro condizione esistenziale. Lui, che si sveglia ogni mattina alle 6:06, fa lavori precari ed è dipendente dalla droga. Lei parla solo francese ed è come se stesse scappando da qualcosa. Nel loro viaggio verso il Portogallo, c’è per entrambi la speranza di un cambiamento in una fuga verso la libertà.
Disponibile dl 6 settembre (ore 21.00) al 9 settembre (ore 21.00)