
È stato eletto oggi direttore artistico del Festival di Roma.
di Robert Bernocchi
Ha rischiato di metterci più tempo di quanto Ulisse ha impiegato a tornare da Penelope e Telemaco. L'unione tra Marco Müller e il Festival di Roma è finalmente stata sancita oggi dal CDA della Fondazione cinema per Roma, che dopo mesi di polemiche ha posto il sigillo a questo conflitto non solo culturale, ma soprattutto politico, considerando lo scontro tra centrodestra e centrosinistra sulla questione. Müller diventa così il direttore artistico della manifestazione romana, sostituendo Piera Detassis.
Come da previsione, hanno votato a favore Michele Lo Foco (rappresentante del Comune di Roma), Salvatore Ronghi (Regione) e Paolo Ferrari, presidente della Fondazione cinema per Roma (un voto che secondo regolamento vale doppio), astenuto Carlo Fuortes (amministratore delegato di Musica per Roma), contrari Andrea Mondello (Camera di commercio) e Massimo Ghini (Provincia di Roma).
Ora, verrebbe naturale dire che finalmente Marco Müller può iniziare a lavorare alla manifestazione. Ma, come si sapeva bene, lo stava già facendo da tempo. E le prime indiscrezioni (come le possibili anteprime di blockbuster americani durante l'estate romana o la presentazione di Django Unchained di Quentin Tarantino) fanno ben sperare.