Quattro eroine non proprio senza macchia e senza paura, anzi.
di Stefano Cocci
Tra sesso e misteri la vita trascorre senza noia a Wisteria Lane
Tutti i suoi personaggi hanno commesso un crimine nel corso della prima serie; misteri, omicidi, sesso e tradimenti condiscono la vita di quelle casalinghe diventate disperate. Dal 2004 Desperate Housewives rappresenta molto più di un semplice telefilm, è diventato fenomeno di costume tanto che lo stesso titolo è di uso comune come dimostrano l'ampio impiego che se ne fa nei media e tra i vip anche in modo non direttamente collegato al serial stesso, come quando la first lady Laura Bush definì se stessa e la moglie del vicepresidente Cheney delle "casalinghe disperate". Ma come è riuscito Marc Cherry, la mente e la penna dietro Desperate Housewives, a scrivere e pensare un prodotto mediatico dall'impatto così forte e che, da solo, ha risollevato le sorti in ribasso della storica ABC? Il tutto inizia con il suicidio di Mary Alice Young (Brenda Strong) che sorprende le sue amiche del cuore - Susan, Bree, Lynette e Gabrielle – nonchè tutte abitanti di Wisteria Lane. Da questo momento Mary Alice diventa la voce narrante che accompagna gli eventi del quartiere ed i segreti che si celano dietro la sua stessa morte.
Al di là delle vicende raccontate – che ne hanno fatto, per certi aspetti, una sorta di Twin Peaks del XXI secolo, per il gusto per il mistero torbido che si cela tra le pieghe delle lenzuola della borghesia americana - Desperate Housewives ha introdotto un modo nuovo di vedere le donne, non solo madri affettuose e casalinghe efficienti ma anche e soprattutto "disperate".
Il segreto del successo
Fu travolgente fin dall'inizio, stracciando i record di ascolti della ABC. Volendo cercare nel codice genetico di Desperate Housewives sicuramente troviamo American Beauty, Twin Peaks e Sex & The City. Il primo per l'innovativo approccio non conformista all'idea di famiglia benestante americana, non più vista come il nucleo felice della società a stelle e strisce - tutta torte di mele, feste del ringraziamento e barbecue - ma il centro di gravità di piccole esistenze malate e infelici, in perenne bilico tra la santità e la dannazione, fedeltà e tradimento.
La serie di Lynch echeggia nelle scelte di Cherry per la ricerca del mistero e dei segreti celati dietro le pareti domestiche in una piccola comunità: Twin Peaks era un piccolo paese della provincia montana, qui la periferia benestante di una grande metropoli. Infine, il ruolo emancipato della donna, il suo comportamento sessuale fortemente esplicito, le lunghe chiacchierate tra amiche ricordano molto i personaggi di Sex & The City, a cui Cherry deve sicuramente l'apertura di una strada e di un'interpretazione del ruolo femminile che segnerà la tv e il cinema dei prossimi anni.
Personaggi e interpreti
Teri Hatcher è Susan Bremmer - Mayer – Delfino: attraente nell'aspetto, sbadata, insicura e maldestra, la sua storia con l'idraulico Mike Delfino culminerà con un matrimonio non senza ripetuti tira e molla. Spesso in conflitto con Edie (Nicolette Sheridan) per questioni attinenti agli uomini. La Hatcher in passato aveva avuto il suo momento di gloria quando fu chiamata a interpretare Lois Lane nel telefilm Lois & Clark della ABC. Apprezzata attrice di teatro ha portato in giro per il mondo l'edizione di Eve Ensler "The Vagina Monolougues".
Felicity Huffman è Lynette Lindquist - Scavo: donna in carriera la cui esistenza è sconvolta dagli scalmanati figli, a cui si aggiungerà una bimba illegittima avuta dal marito in un precedente rapporto. Madre e moglie perfetta, anche lei non è immune dalla sindrome di Wisteria Lane: tradirà il marito, sarà coinvolta in una sparatoria, tramerà per allontanare dal marito la rivale Nora.
Felicity Huffman è un'apprezzatissima attrice, ammirata, tra l'altro, in Transamerica.
Marcia Cross è Bree Mason - Van De Kamp - Hodge: religiosa WASP, ultra-conservatrice e repubblicana con manie di perfezione ma la sua vita e la sua famiglia sono tutt'altro che perfetti. Il marito Rex sarà ucciso da un suo spasimante, il figlio Andrew è un omosessuale, la figlia Danielle ha avuto una relazione prima con il vicino di colore, successivamente con il professore di storia e infine con il nipote di Edie, di cui è rimasta incinta. Lei stessa si darà all'alcool. Marcia Cross l'abbiamo vista in serie come Everwood, Seinfeld, Cin cin e soprattutto Melrose Place.
Infine, la stella del gossip Eva Longoria è Gabrielle Marquéz - Solis - Lang, ex-modella che decide di smettere di lavorare dopo aver spostato un ricco uomo d'affari, Carlos Solis, che tradirà col giardiniere diciassettenne John Rowland. La Longoria balza continuamente agli onori delle cronache per la sua storia culminata in uno spettacolare matrimonio a Parigi con il cestista francese dei San Antonio Spurs Tony Parker.
Musica e arte
La sigla di apertura di Desperate Housewives è diventata presto uno dei tratti distintivi della serie. Nata da un'idea di Cherry, la realizzazione fu affidata alla yU+co, dopo aver contattato altre 16 aziende. L'idea è di comunicare lo spirito eccentrico della serie attraverso delle immagini ispirate a opere d'arte che rivelino l'approccio innovativo alla visione del ruolo della donna nelle moderne società. Così appaiono sequenze che rievocano Cranach, gli affreschi della tomba delle regina dell'antico Egitto Nefertari, il ritratto di Giovanni Arnolfini realizzato da Jan van Eyck e American Gothic di Grant Wood, tutte ironicamente reinterpretate. La sigla continua fino a chiudersi su se stessa, ritornando allo stesso dipinto di Cranach con le quattro protagoniste che prendono una mela dall'albero a cui è avvinghiato un serpente.
Anche la musica è un elemento fortemente caratterizzante. Raramente si ricorre a brani pop e rock di successo ma a temi appositamente creati che sottolineino le varie fasi delle storia o l'umore dei personaggi. Per cui, le musiche composte principalmente da Danny Elfman e Steve Jablonsky variano dal drammatico alla commedia, marcando le emozioni.
Premi e riconoscimenti
Uno dei dati più clamorosi legati al successo di Desperate Housewives è l'immediato impatto avuto sul pubblico e la critica fin dalla prima puntata. Al termine della prima stagione la serie fu candidata a cinque Golden Globe, incluso quello per la Migliore serie TV nella sezione Musical o Commedia che ha vinto il 16 gennaio 2005. Teri Hatcher ha ottenuto il Golden Globe per la migliore interpretazione femminile nelle serie televisive musicali o commedie (erano candidate anche Felicity Huffman e Marcia Cross). Anche Nicolette Sheridan era candidata come migliore attrice non protagonista.
Sempre nel 2005, il serial è stato candidato a 15 Emmy. Nel 2007 la serie statunitense è in onda in 153 paesi in tutto il mondo. L'episodio pilota, trasmesso per la prima volta negli Stati Uniti il 3 ottobre 2004 su ABC Television, ha permesso alla rete di superare il record personale, ottenuto 11 anni prima, di ascolti per la prima puntata di un serial.
Marc Cherry e la produzione
Come scritto, il successo in un certo senso clamoroso di Desperate Housewives salvò la ABC dal suo destino di declino, grazie anche a un altro telefilm dall'eccezionale riscontro di pubblico, Lost. L'idea per le casalinghe disperate arrivò mentre Cherry guardava le notizie del telegiornale con la madre, e dai successivi commenti dei due alla notizia di una donna che aveva ucciso i suoi figli. Presentò la sua idea a numerosi network – HBO, CBS, NBC, Fox, Showtime, e Lifetime - ma furono Lloyd Braun e Susan Lyne a dare la luce verde al progetto come fecero anche per Lost. Poco dopo furono licenziati.
Desperate Housewives fu annunciato come frutto della collaborazione tra l'autore di Melrose Place, Charles Pratt Jr., e lo stesso Cherry, e immediatamente dichiararono che la loro principale fonte di ispirazione era American Beauty con il suo approccio anticonformista alla famiglia media americana e i suoi segreti.
Nel marzo 2007 la ABC ha annunciato tre nuove stagioni di Desperate Housewives la cui saga dovrebbe chiudersi nel 2011.