martedì 14 novembre 2006 - News
Febbraio, 1945. La seconda guerra mondiale sta per regalare al mondo il suo sconvolgente epilogo - solo qualche mese più tardi due bombe atomiche gettano nell'ombra il Sol Levante – in un conflitto durato quasi sei anni. In una delle ultime battaglie, un esercito di ventimila uomini tentò di difendere alla meglio l'isolotto di Iwo Jima dall'assalto dei Marines americani. Oltre a essere ricordata come una delle più sanguinose battaglie sul fronte orientale (che ripagava parzialmente lo smacco subito a Pearl Harbour), l'episodio fece il giro del mondo imprimendosi come un lampo negli occhi di milioni di spettatori: sei soldati americani impegnati a issare la bandiera a stelle e strisce sul monte Suribachi, furono immortalati in una storica fotografia che per anni ha alimentato l'immaginario collettivo. Ma come andò realmente quel giorno? James Bradley – figlio di uno di quei soldati – racconta la sua verità mutuata direttamente dai racconti paterni. Tre di quegli uomini fecero ritorno a casa, ma solo uno – proprio il soldato Bradley – riuscì a reintegrarsi nella vita di tutti i giorni mentre gli altri due morirono qualche tempo dopo: vittime dell'alcool e dell'incapacità di conciliare la vita quotidiana con l'esperienza dell'esercito. Un libro sull'inutilità della guerra e sul labile concetto d'eroismo, nel tentativo di dimostrare e riflettere le imponderabili conseguenze di tutti i conflitti. Una testimonianza diretta di come – anche attraverso una foto – si potesse diffondere nel mondo un falso e guerrafondaio ideale per far dimenticare, poco alla volta, il numero delle vittime di quella vuota carneficina.
Voto: 3/5
Titolo: Flags of our fathers. La battaglia di Iwo Jima
Autore: James Bradley, Ron Powers
Editore: Bur Rizzoli
Anno: 2006
Pagine: 362
Su internet il titolo è
acquistabile on-line » a prezzo speciale su IBS.