Martyrs |
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Un film di Pascal Laugier.
Con Morjana Alaoui, Mylène Jampanoï, Catherine Bégin, Robert Toupin, Patricia Tulasne.
continua»
Horror,
durata 97 min.
- Francia, Canada 2008.
- Videa
uscita venerdì 12 giugno 2009.
- VM 18 -
MYMONETRO
Martyrs
valutazione media:
2,49
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Ma il "Torture Porn" è cinema?di ZamiaFeedback: 105 |
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lunedì 3 settembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Laugier ha infilato, nell'ordine: "Saint Ange", "Martyrs" e "The Tall Man". Questi tre film, con storie completamente diverse tra loro, hanno tuttavia 2 punti in comune: il primo è che tutti e tre hanno una bella idea alla base, una storia intrigante; il secondo è che le protagoniste sono sempre donne e non se ne salva una. Per quanto riguarda il primo punto, avere una buona idea non basta per fare un buon film; circa il secondo, dopo avere visto tutte e tre le pellicole,è mia personale opinione che qui, tra metafisica della sofferenza (come cifra stilistica e fil rouge delle opere)e ossessione piscotica grave, il confine sia molto nebuloso. A ciò aggiungendo un'osservazione non priva di importanza: tutte le protagoniste di tutti i film a un certo punto tendono ad avere il viso devastato (nasi rotti, ferite varie, volti mostruosi a più livelli). "Martyrs", a parere di chi scrive, è un film francese: ottima realizzazione, intesa come fotografia/scenografia/regia/tempi scenici ecc., ma di sostanza molto poco. E, di fatto, il genere battezzato "torture porn", soffre quasi sempre di una mancanza fisiologica di contenuto.Perchè lo scopo è quello molto semplice di mostrare un bagno inaudito di sangue e scene di violenza senza fine. Il film è disturbante, fastidioso e violento, senza approfondimento psicologico di nessun personaggio (che, nel "torture porn", è tutt'altro che obbligatorio, ma se hai le velleità artistiche di Laugier...). Alla fine della visione, quel che resta è la sensazione di aver visto una cosa abbastanza disgustosa, inquietante e triste senza che ci sia una qualche giustificazione logica. Ovvero, se uno potesse sapere in anticipo come si dipana questo film, NON LO GUARDEREBBE. Tuttavia, bisogna ammettere che la pellicola deve pur toccare qualche tasto nascosto nel pubblico: rimane altrimenti inspiegabile il successo di un film che, ripetiamo, è talmente disturbante che nessuna persona in possesso delle facoltà mentali sceglierebbe di vederlo due volte. A chi dovesse comunque scegliere di vederlo, suggerisco di guardare, in rapida successione, quello che è uno dei più bei film di Croneberg, "Videodrome", nel quale si trova una spiegazione sul perchè film come "Martyrs" vengano apprezzati.
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