Vallanzasca - Gli angeli del male |
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Un film di Michele Placido.
Con Moritz Bleibtreu, Paz Vega, Vito Facciolla, Rocco Capraro, Teresa Acerbis.
continua»
Drammatico,
durata 125 min.
- Italia 2010.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 21 gennaio 2011.
- VM 14 -
MYMONETRO
Vallanzasca - Gli angeli del male
valutazione media:
2,73
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il bel e santo Renèdi NiffeneggerFeedback: 438 |
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giovedì 20 gennaio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il poliziotto a cui piacciono i criminali, Michele Placido. Il regista campano continua sia con il suo periodo criminale e sia con una lettura della storia italiana personale. Dopo il 68 de Il grande sogno, la banda della magliana di Romanzo Criminale e il banchiere Sindona di Un borghese piccolo, ora tocca a il bel Renè, Renato Vallanzasca. Il film segue le vicende dai primi anni 70, quando con la banda della comasina faceva tremare tutta Milano, fino all'ultima incredibile e rocambolesca evasione sul battello per la Sardegna. In mezzo la faida con Francis Turatello, il matrimonio in carcere, le 3 evasioni, le rapine in mezza italia, anche un pò d'infanzia con un riuscito flashback del suo primo reato, la liberazione di animali da uno zoo. Tratto dall'autobiografia di Vallanzasca, il film risente di una certa faziosità, arrivando a mitizzare o quasi santificare un criminale così tanto cinematografico. Caratteristica che si è attirata tutte le critiche possibile, non ultima quella del presidente della polizia di stato che con dei suoi uomini sta picchettando con volantini i più grandi cinema d'Italia. Ma Pladico se ne beffa, fà un ottimo lavoro di trasposizione, anche se il vero Vallanzasca non ne è convintissimo, e anzi tira fuori una sparata degna delle sue, "Almeno Vallanzasca è in prigione e paga per i suoi reati, altro che i politici di oggi". Ecco. Dal punto di vista cinematografico è un ottimo lavoro. Buona regia, buon montaggio, colonna sonora dei Negroamaro sempre discreta, in tutti i sensi, e buon ritmo con sparatorie davvero ben coreografate. C'è da dire che Vallanzasca è un soggetto troppo buono per il cinema, un vero animale da palcoscenico con la frase sempre pronta. Era quindi difficile sbagliare o fare un film fiacco, come è invece il Nemico pubblico Mesrine fatto dai cugini d'oltralpe. Ecco, Placido riesce dove loro falliscono aldilà del protagonista, perchè ha già la mano allenata dopo il buon Romanzo criminale. Se il film è però così tanto riuscito grande merito va a Kim Rossi Stuart che è fenomenale nel suo accento milanese da bauscia. Una delle sue migliori prestazioni, se non la migliore. Si sente addosso benissimo il personaggio e si vede. Ma anche gli altri non sono da meno. Scianna perfetto anche fisicamente, sembra uscito ieri dagli anni 70, con capello cotonato e baffetto. La Solarino brava e il solito Timi, istrionico più che mai, riesce a fare un personaggio lontano dalle sue corde e non troppo ben caratterizzato (il solito tossico che tradisce la banda e però piange e soffre), che sà di già visto. Ma Filippo è così bravo che ce ne dimentichiamo. Insomma un ottimo film da vedere, ma con occhio molto critico.
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