Viola di mare |
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Un film di Donatella Maiorca.
Con Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Giselda Volodi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 105 min.
- Italia 2009.
- Medusa
uscita venerdì 16 ottobre 2009.
MYMONETRO
Viola di mare
valutazione media:
2,82
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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storia di un amore safficodi LisariMuricevFeedback: 0 | altri commenti e recensioni di LisariMuricev |
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sabato 24 ottobre 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prodotto dalla Italian Dreams Factory, con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Siciliana, arriva il secondo lungometraggio della regista messinese Donatella Maiorca, Viola di mare. Il film è stato presentato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2009 come primo film italiano, in piena polemica per il mancato voto alla legge contro l’omofobia. E’ stato distribuito nella sale cinematografiche il 16 ottobre. Produce Maria Grazia Cucinotta. Sicilia. All’ epoca dei Mille, in un tempo arcaico, di un’ immaginaria e patriarcale isola al largo di Favignana, l’intensa Angela (Valeria Solarino) nasce fimmina e per questo indesiderata. Angela da sempre ama e vuole sposare Sara (Isabella Ragonese) orfana di guerra affidata a una baronessa locale. Un amore impossibile, contrastato da Salvatore, un violento padre-padrone (Ennio Fantastichini) che la rinchiude per due anni in una grotta, nell’attesa che acconsenta alle nozze con Ventura, un caruso locale. Sotto lo sguardo di muti testimoni, un curatolo e la madre, le due ragazze affronteranno un percorso irto di ostacoli. Falsificando i documenti anagrafici Angela da donna diventa il masculo “per un presunto errore”. Nonostante il sincero sentimento, però, il cerchio narrativo si chiude in modo imprevisto e doloroso e il lieto fine sfuma nella colonna sonora firmata da Gianna Nannini. Tratto dal romanzo di sapore barocco Minchia di re che prende il nome da un pesce ermafrodito, del trapanese Giacomo Pilati, la storia nasce da fatti veri: un documento autentico redatto nella Sicilia di Garibaldi, il cambio di sesso attraverso la correzione dell’atto di nascita. Viola di mare tratta un tema insolito per la cinematografia italiana per il tema delicato e scabroso. È la storia di due anime pure che osano sfidare gli antichi codici sociali, che parla di identità femminile negata e vince pregiudizi e ostacoli con una forte componente romantica. La Cucinotta aggiunge:”Non ha più importanza il sesso e questo fa paura, la gente preferisce vivere nell’ipocrisia e non parlarne. Non è giusto che si vivano degli amori ancora imprigionati». “Viola è un pesce e lo ha voluto Dio. Quando è maschio si chiama Minchia di Re. Per amore diventa femmina e ha i colori del fiore. Torna di nuovo maschio dopo che l’acqua si è presa le sue uova” (di Maria Grazia d'Errico per www.periodicoitaliano.info)
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