sergiofi
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domenica 31 gennaio 2016
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ben, come cambiare il mondo a 70 anni
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Ben è uno stagista davvero improbabile. Per vincere la noia e la ripetitività della sua vita da pensionato vedovo, si paracaduta a settanta anni nel mercato dell'e-commerce. I ritmi di lavoro di un ambiente caotico e costantemente ai limiti del collasso nervoso non lo scalfiscono affatto. Anzi, sarà lui a cambiare chi lo circonda fino a diventare un punto di riferimento per l'azienda. Strani casi della vita che, però, la faccia e i modi di Robert De Niro riescono a trasformare in plausibili. Fondamentale, come sempre dovrebbe accadere, è la scelta di porsi davanti agli altri rimanendo comunque se stessi. Nancy Meyers confeziona una commedia intensa e godibile, una delle migliori prodotte nel 2015.
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Ben è uno stagista davvero improbabile. Per vincere la noia e la ripetitività della sua vita da pensionato vedovo, si paracaduta a settanta anni nel mercato dell'e-commerce. I ritmi di lavoro di un ambiente caotico e costantemente ai limiti del collasso nervoso non lo scalfiscono affatto. Anzi, sarà lui a cambiare chi lo circonda fino a diventare un punto di riferimento per l'azienda. Strani casi della vita che, però, la faccia e i modi di Robert De Niro riescono a trasformare in plausibili. Fondamentale, come sempre dovrebbe accadere, è la scelta di porsi davanti agli altri rimanendo comunque se stessi. Nancy Meyers confeziona una commedia intensa e godibile, una delle migliori prodotte nel 2015. Mette a fuoco, con la consueta bravura, un carosello di situazioni e di rapporti umani per niente speciali ma comunque ben definiti. Accanto a De Niro da segnalare la prova come al solito convincente della poliedrica Anne Hathaway e quella di Rene Russo, che si ritaglia un bel ruolo di contorno.
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cristina roggero
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lunedì 19 ottobre 2015
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meraviglioso
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Un film bellissimo. Una bella storia una commedia molto raffinata ricca di momenti molto divertenti alternati a momenti commoventi. Robert De Niro è meraviglioso come sempre e a mio parere varrebbe un oscar. La sua interpretazione è perfetta i suoi sguardi sono perfetti. Complimenti anche alla bravissima Anne Hathaway. L'intero cast è stupendo. Un film che vale veramente la pena di essere visto.
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no_data
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domenica 18 ottobre 2015
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una delle migliori commedie dell'anno
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Appena uscito dalla sala dopo aver visto Lo Stagista Inaspettato con Robert De Niro e Anne Hathaway. Premettendo che non sapevo cosa aspettarmi da questa commedia che è passata abbastanza in sordina, infatti non c'era molta gente a vederlo, ma ammetto subito che secondo me è la migliore commedia dell' anno per via di originalità di idea e che fa passare 2 ore in allegria. Un vedovo pensionato di 70 anni diventa lo stagista "senior" della direttrice di un sito online di moda e andando avanti nella storia le vicende dei due si intreccieranno fino a diventare l'uno complementario dell'altro. Questa commedia offre dei momenti al limite dell' ilarità, come quello del irrompere in casa della madre di Anne Hathaway per cancellare una mail.
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Appena uscito dalla sala dopo aver visto Lo Stagista Inaspettato con Robert De Niro e Anne Hathaway. Premettendo che non sapevo cosa aspettarmi da questa commedia che è passata abbastanza in sordina, infatti non c'era molta gente a vederlo, ma ammetto subito che secondo me è la migliore commedia dell' anno per via di originalità di idea e che fa passare 2 ore in allegria. Un vedovo pensionato di 70 anni diventa lo stagista "senior" della direttrice di un sito online di moda e andando avanti nella storia le vicende dei due si intreccieranno fino a diventare l'uno complementario dell'altro. Questa commedia offre dei momenti al limite dell' ilarità, come quello del irrompere in casa della madre di Anne Hathaway per cancellare una mail. Per quanto riguarda la recitazione De Niro è inimitabile, infatti nonostante gli anni, tiene botta lo stesso e la recitazione è sempre rimasta la stessa di quando ci ha fatto emozionare in Taxi Driver. Anne Hathaway è unica, vivace e soprendentemente talentuosa. Per il resto i comprimari sono anche loro molto bravi e ti rimangono in testa anche ore dopo aver visto la pellicola.
I temi principali che poi sono il filo conduttore di tutta la vicenda sono le tecnologie, i nuovi modi di fare da parte delle nuove generazione e il rapporto con le tecnologie e modi della vecchia, l'amicizia e anche l'amore attraverso gli anni. Infatti abbiamo il confronto tra la relazione di De Niro ,durata quasi 50 anni, e quella della Hathaway che poi porta alla luce un altra tematica attualissima: il fatto che ormai in molte famiglie la moglie ha un successo e una carriera lavorativa e il marito fa da madre ai bambini e si occupa della casa e li porta a scuola. Riassumendo il tutto consiglio questa commedia a tutti e a chi ha voglia di passare 2 ore in allegria. Voto finale 8 e mezzo.
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sabato 17 ottobre 2015
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pillole di saggezza per fragile donna in carriera
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Nel film "Il diavolo veste Prada"Anne Hathaway appariva come una sprovveduta ed insicura collaboratrice, poco avvezza a stile ed eleganza mentre la spietata e cinica donna in carriera era Meryl Streep. Anne Hathaway è davvero superba nel mostrare le sue fragilità nel privato del personaggio e nella difficoltà a capire sul posto di lavoro chi veramente ha di fronte, tanto da sentire minacciate le proprie certezze dalle qualità di perspicacia dell'altro personaggio protagonista:il brillante Ben, interpretato da Robert De Niro. Un dirigente pensionato che non si arrende al naturale ed inesorabile declino psicofisico e reagisce curando se stesso portando buonumore, stile e saggezza a tutto lo staff di giovani lavoratori.
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Nel film "Il diavolo veste Prada"Anne Hathaway appariva come una sprovveduta ed insicura collaboratrice, poco avvezza a stile ed eleganza mentre la spietata e cinica donna in carriera era Meryl Streep. Anne Hathaway è davvero superba nel mostrare le sue fragilità nel privato del personaggio e nella difficoltà a capire sul posto di lavoro chi veramente ha di fronte, tanto da sentire minacciate le proprie certezze dalle qualità di perspicacia dell'altro personaggio protagonista:il brillante Ben, interpretato da Robert De Niro. Un dirigente pensionato che non si arrende al naturale ed inesorabile declino psicofisico e reagisce curando se stesso portando buonumore, stile e saggezza a tutto lo staff di giovani lavoratori. Ben da stagista anziano è addetto all'assistenza della dirigente Jules, di quaranta anni meno di lui. Per uno scherzo del destino o forse per una scelta dello stesso protagonista l'ufficio in cui lavorano per la vendita di abbigliamento on line occupa il vecchio capannone in cui era ubicata la fabbrica di elenchi telefonici di cui era dirigente, Ben conosce ogni angolo e caratteristica fisica di quei locali e se ne riappropria anche con la propria umanità ed il saper trovare la risposta e il consiglio giusto per tutti.
Ben, inoltre necessita di un'alfabetizzazione informatica, come dimostra nel non saper accendere un portatile a inizio film. Jules fatica a riconoscere subito le sue qualità fino a quando in un momento di gratitudine e sotto l'effetto dell'alcool (che mal sopporta) non accomuna Ben alle grandi personalità maschili del recente passato, dal cinema alla politica,classici esempi di vero stile yankee. Il film è girato in un'assolata città degli Stati Uniti, soffermandosi nei primi piani dei personaggi in auto, sulle caratteristiche case di origine anglosassone con rampa di scale davanti all'ingresso rialzato sul marciapiede e piano scantinato ed ubicate in viali alberati.In questa orgogliosa descrizione della regista Nancy Meyers si vedono anche altri simboli dell'America con panoramiche sui grandi ponti sospesi ad una o più campate e qualche piano sequenza girato in strada. Molta attenzione ai particolari dimostra quando inquadra seguendo lo sguardo di Jules durante la crisi coniugale i due spazzolini ed i due accappatoi nel bagno dei due coniugi.La regista per ribadire il rapporto di sola amicizia dei due protagonisti,inserisce parallelamente una storia d'amore di Ben con la massaggiatrice Fiona. Qualche invito arriva agli spettatori uomini a tornare allo stile ed ad un'immagine di se meno casual anche reindossando camicia e cravatta, nonchè ammonisce le donne a non guardare alla prima impressione o al pregiudizio,ma a continuare ad essere promotrici dei cambiamenti della storia ma non trascurando l'attenzione alla vita privata. Il pubblico certamente risponderà positivamente, sia per l'eccezionale bravura degli attori,sia perchè nonostante qualche momento di tristezza nella amara constatazione di Ben che col passar degli anni gli amici morti superano quelli in vita, il racconto è gradevole e abbastanza originale.
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a.i.9lli
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domenica 18 ottobre 2015
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deniro il femminista
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La garanzia non è Anne Hathaway, neanche Rober DeNiro, la garanzia che quello che vedrai sullo schermo sarà una commedia brillante viene da Nancy Meyers, che nell'arco di dieci anni ha sfornato da sceneggiatrice e regista L'amore non va in vacanza, Tutto può succedere, E' complicato, What women want, e molti altri film che sanno unire umorismo, briosità e semplicità.
Non è una storia complicata, quella dello stagista inaspettato, ma una storia di vita, vita che non si esaurisce, che sa andare avanti, che sa guardare la realtà con dolcezza e obiettività: Ben è un vedovo pensionato che ha bisogno ancora di sentirsi utile, Jules la direttrice e fondatrice di una start up che in un anno e mezzo ha raggiunto 200 dipendenti.
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La garanzia non è Anne Hathaway, neanche Rober DeNiro, la garanzia che quello che vedrai sullo schermo sarà una commedia brillante viene da Nancy Meyers, che nell'arco di dieci anni ha sfornato da sceneggiatrice e regista L'amore non va in vacanza, Tutto può succedere, E' complicato, What women want, e molti altri film che sanno unire umorismo, briosità e semplicità.
Non è una storia complicata, quella dello stagista inaspettato, ma una storia di vita, vita che non si esaurisce, che sa andare avanti, che sa guardare la realtà con dolcezza e obiettività: Ben è un vedovo pensionato che ha bisogno ancora di sentirsi utile, Jules la direttrice e fondatrice di una start up che in un anno e mezzo ha raggiunto 200 dipendenti. Lui pacato, lei esaurita: lui lo stagista , lei il capo, lui femminista, lei donna in carriera,con un marito a casa che gestisce la famiglia, e sul punto di commettere l'errore più maschilista della sua vita contro se stessa ( scoprirete perchè, non vi spoilero nulla). Qui esce fuori la Nancy Meyers delle donne nuove: perchè ci insegnano a realizzarci, a farci una carriera, se poi ci dobbiamo sentire in colpa e rischiare di rovinare tutto? Dov'è il mondo nuovo?
Servirà la saggezza di un gentiluomo d'altri tempi a far vedere le cose per quelle che sono alla brillante Jules. Servirà la saggezza di un uomo che è padre, marito, nonno, lavoratore per far capire a Jules che non esite il tutto o il niente, che più mondi possono conviver, lavoro e famiglia, e che la solitudine non è un pericolo. Sì, perchè Jules, nonostante la carriera, nonostante il successo, nonostante l'amore per il suo lavoro, teme una sola cosa più di tutte: la solitudine.
Due ore di battute brillanti, una sceneggiatura semplice e incalzante come la vita quotidiana sa essere, un DeNiro dolce e pacato, una Anne Hathaway insicura e decisa (eh sì!), una commedia da gustare: buona visione!
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dhany coraucci
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mercoledì 28 ottobre 2015
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una delizia autunnale, in tutti i sensi
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Innanzitutto lasciate che mi congratuli con la Commissione che sceglie i titoli con i quali distribuire i film per lo sforzo immaginativo che deve esserle occorso per dare a un titolo già perfetto nella sua schietta semplicità (The Intern -Il tirocinante-) quel tocco... inaspettato (è proprio il caso di dirlo) che l'ha davvero impreziosito. Sono ironica, naturalmente. Il titolo è penoso, ma il film è una delizia. Una delizia autunnale. In tutti i sensi. Il protagonista, infatti (un superbo Robert de Niro), è un settantenne che si avvia verso quella stagione crepuscolare in cui la libertà da impegni e da doveri più che rappresentare la conquista di una vita assomiglia a un baratro in cui ci sente pericolosamente soli ed inutili.
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Innanzitutto lasciate che mi congratuli con la Commissione che sceglie i titoli con i quali distribuire i film per lo sforzo immaginativo che deve esserle occorso per dare a un titolo già perfetto nella sua schietta semplicità (The Intern -Il tirocinante-) quel tocco... inaspettato (è proprio il caso di dirlo) che l'ha davvero impreziosito. Sono ironica, naturalmente. Il titolo è penoso, ma il film è una delizia. Una delizia autunnale. In tutti i sensi. Il protagonista, infatti (un superbo Robert de Niro), è un settantenne che si avvia verso quella stagione crepuscolare in cui la libertà da impegni e da doveri più che rappresentare la conquista di una vita assomiglia a un baratro in cui ci sente pericolosamente soli ed inutili. Ed è proprio per vincere questa noia esistenziale, più profonda di un'insofferenza, che accetta di partecipare a un programma di tirocinio per senior in una rampante, modernissima e ultra-tecnologica azienda leader delle vendite online capitanata da una giovane e grintosa manager (Anne Hathaway, di cui non sono grande estimatrice, ma che è impeccabile in ruoli del genere). La prima parte è spassosissima, ma anche intelligente, perché mette a confronto due mondi all'opposto, il presente e il passato, che paiono inconciliabili; e se nel corso del film si scoprono via via i punti di contatto, resta la lettura, in chiave leggera se non addirittura comica, dell'epoca in cui viviamo, con tutte le sue contraddizioni e i suoi spaventosi vuoti. La seconda parte è meno acuta, da questo punto di vista, e si fa più commedia in senso tradizionale, forse un po' troppo sentimentale per i miei gusti, il risultato comunque è ottimo. Viene spontaneo il paragone con Il Diavolo Veste Prada (2006), sia per la trama che per la presenza in entrambi di Anne Hathaway, a confronto con un altro mostro sacro, Meryl Streep: una somiglianza c'è, ma quest'ultimo, che per me è un capolavoro, ha un finale amaro che qui non è proprio contemplato.
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elpiezo
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lunedì 19 ottobre 2015
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intelligente!!!
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Carriera, amore, solitudine... In questa godibile commedia si affrontano le tematiche dei nostri tempi, narrando con pacata fantasia le problematiche del quotidiano vivere senza scivolare mai in alcun epilogo surreale atto a distogliere lo spettatore dalla sacrosanta realtà delle cose.
L'affiatata coppia Hathaway De Niro, è il giusto connubio per una storia consueta ma non banale, ambientata in un America attuale , dove i ritmi famelici contemporanei si confrontano con la dignità e lo stile di una senilità vissuta con invidiabile sagacia.
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luigi chierico
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martedì 3 gennaio 2017
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la terza eta’
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Ben Whittaker, interpretato dal bravissimo ultrasettantenne Robert De Niro, giunto alla terza età nelle sue piene facoltà fisiche e mentali viene assunto come stagista, una specie di apprendistato, in una società di giovanissimi con a capo la trentenne Jiules Ostin ( i l ruolo è affidato alla brava trentenne Anne Hathaway). Un film delizioso sul rapporto tra impiegati di generazioni diverse divise dall’evoluzione della tecnologia , dell’informatica, della telefonia al punto che la si può definire una vera e propria rivoluzione della fine del secondo millennio. Non c’è più una penna o una macchina da scrivere ci sono i computer, i portatili, il tablet da consultare, da osservare ed è con questi strumenti che si deve dialogare, o meglio comunicare in silenzio, con gli acquirenti, si attendono sms sui cellulari o a mail sul video.
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Ben Whittaker, interpretato dal bravissimo ultrasettantenne Robert De Niro, giunto alla terza età nelle sue piene facoltà fisiche e mentali viene assunto come stagista, una specie di apprendistato, in una società di giovanissimi con a capo la trentenne Jiules Ostin ( i l ruolo è affidato alla brava trentenne Anne Hathaway). Un film delizioso sul rapporto tra impiegati di generazioni diverse divise dall’evoluzione della tecnologia , dell’informatica, della telefonia al punto che la si può definire una vera e propria rivoluzione della fine del secondo millennio. Non c’è più una penna o una macchina da scrivere ci sono i computer, i portatili, il tablet da consultare, da osservare ed è con questi strumenti che si deve dialogare, o meglio comunicare in silenzio, con gli acquirenti, si attendono sms sui cellulari o a mail sul video. Gli affari e contratti si consegnano per fax o si inviano per posta elettronica, si fa uso dei WebMile per richiamare l’attenzione di chi , stando a terra“naviga” su internet. Per fare tutto ciò basta presentarsi in un salone con cento postazioni e prenderene possesso di una con computer, come fosse un’aula scolastica,senza più indossare un vestito grigio con cravatta o fazzoletto nel taschino,vedi L’uomo dal vestito grigio” con Gregory Peck DEL 1956, ci si va vestititi casual, jeans e maglietta, scamiciati o trasandati. In quest’altro mondo si ritrova catapultato il gentiluomo della terza età che vorrebbe tanto riprendere a lavorare per vincere la solitudine. Ogni suo momento è imbarazzante per tutti, un uomo di un altro pianeta, venuto non dal passato prossimo ma da quello remoto.
Gli inizi sono difficili e mortificanti ma l’impegno profuso dell’anziano Ben Whittaker , così come per l’arte lo è per Robert De Niro, offrirà con il proprio riscatto una grande lezione di civiltà, di lavoro e d’Amore.
Un film condotto egregiamente da Nancy Meyers (66 anni) nella sua semplicità e leggerezza, nasconde sotto il velo malinconico di una terza età tanta tenerezza ed amore, un amore per tutti perché l’amore è anche generosità, comprensione, insegnamento non è fatto o provato soltanto con baci e carezze, sebbene Ben i suoi anni se li porta proprio …bene tanto da poterne darne prova conquistandoe dà prova d’efficienza fisica conquistando l’intrprendente Fiona(Rene Russo). Robert ancora una volta dà prova di essere un grande attore, il suo volto, i suoi occhi sono una rivelazione, e passa dalla soddisfazione alla tristezza, accetta sulle sue rughe il passaggio di un presente che contesta ma in cui deve continuare a vivere la sua terza età accanto ad una bravissima giovane Anne Anne Hathaway che interpreta la sua giovane datrice di lavoro. Buna la fotografia con alcune belle immagini, la trama scorre agevolmente con un ottimo dialogo dovuto ad una buona sceneggiatura. La musica sebbene apprezzabile soffoca spesso il dialogo tra l’altro affidato a doppiatori che lasciano molto a desiderare, come spesso accade nei film recenti, là dove negli anni passati non si perdeva una sola parola, una sola battuta. Ora sembra che si abbia paura di pronunciare le parole che devono invece essere bisbigliate. Questa carenza non consente di dare più di tre stelle. chibar22@libero.it
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orione95
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sabato 24 ottobre 2015
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una collaborazione inaspettata
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Un confronto generazionale condito dalla migliore comicità statunitense, capace di mettere a nudo i "drammi" più attuali della società e al contempo di far ridere di gusto lo spettatore, il tutto senza ricorrere ad alcun grezzo abbrutimento umoristico/linguistico di sorta.
Due i pilastri sui quali si poggia "The intern - Lo stagista inaspettato", sui quali, peraltro, si poggia il protagonista e sopracitato confronto generazionale: Robert De Niro e Anne Hathaway. L'uno paradigma dell'elegante e ormai perduto mondo d'altri tempi (caratterizzato da tutto lo stile e la sobrietà che il tempo impone ad esso), l'altra declinazione dell'attuale e dispersiva "realtà dei giovani", capace però di "apporre il suo mi piace" ad una realtà così lontana eppure così incredibilmente vicina.
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Un confronto generazionale condito dalla migliore comicità statunitense, capace di mettere a nudo i "drammi" più attuali della società e al contempo di far ridere di gusto lo spettatore, il tutto senza ricorrere ad alcun grezzo abbrutimento umoristico/linguistico di sorta.
Due i pilastri sui quali si poggia "The intern - Lo stagista inaspettato", sui quali, peraltro, si poggia il protagonista e sopracitato confronto generazionale: Robert De Niro e Anne Hathaway. L'uno paradigma dell'elegante e ormai perduto mondo d'altri tempi (caratterizzato da tutto lo stile e la sobrietà che il tempo impone ad esso), l'altra declinazione dell'attuale e dispersiva "realtà dei giovani", capace però di "apporre il suo mi piace" ad una realtà così lontana eppure così incredibilmente vicina.
Una Hathaway che ci ricorda quanto siano vicini i tempi de "Il diavolo veste Prada", e un De Niro, così perfettamente calato nei panni del suo personaggio, che ci rivela quanto per lui siano ancora lontani gli anni della pensione.
"Lo stagista inaspettato" convince nel suo "far star bene", grazie ad una regia, firmata Nancy Meyers ("What women wants"), che non lascia davvero nulla al caso, iniziando e terminando in un catartico prato verde.
Tra i tanti temi, più o meno complessi, trattati dall'ultima fatica della regista statunitense, la dura realtà delle donne in carriera (e della loro fatale assenza dal nucleo familiare), che le costringe a scegliere tra realizzazione e stabilità. Lei per lui la fulgida giovinezza e espressione della più ardente attitudine al lavoro, lui per lei quella serenità familiare e affettiva tanto desiderata ma mai conseguita.
D'altro canto, tuttavia, la perfetta simbiosi che si viene a creare tra i due attori evidenzia, ahimè, l'infima natura del resto del cast, che ben poco si distingue dall'essere un contorto ammasso di comparse.
Circa il comparto musicale, nulla da eccepire riguardo la colonna sonora curata da Theodore Shapiro, capace di accompagnare brillantemente il dinamico andamento del film.
In conclusione ritengo "Lo stagista inaspettato", una perla rara nel contorto panorama della commedia d'oltreoceano, certo non esente da alcuni piccoli difetti che non gli permettono l'ascesa nell'Olimpo del genere, ma di certo capace di far ridere di gusto e, proprio per questo motivo, capace di farsi notare e ricordare.
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flyanto
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venerdì 30 ottobre 2015
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una terza età veramente in gamba
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L'ultima commedia di Nancy Meyers, sebbene un pò irreale per quanto concerne la trama, si dimostra in ogni caso essere un successo in quanto ben diretta, ben recitata da due grandi attori (Robert De Niro ed Anne Hathaway) e sorretta da una sceneggiatura intelligente e brillante.
Un anziano vedovo ormai in pensione (Robert De Nio) trascorre le proprie giornate annoiandosi pur impiegando il suo tempo in viaggi, incontri con gli amici e brevi visite ad figlio lontano sposato. Decide così di candidarsi per un colloquio al fine di venire impiegato come stagista anziano presso un'azienda in crescita. Il programma è una sorta di "esperimento" per l'azienda di vendita on line di abbigliamento femminile la cui fondatrice è una donna giovane, abile ed in carriera (Anne Hathaway), e l'anziano protagonista riesce brillantemente a superare il colloquio e ad essere assunto.
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L'ultima commedia di Nancy Meyers, sebbene un pò irreale per quanto concerne la trama, si dimostra in ogni caso essere un successo in quanto ben diretta, ben recitata da due grandi attori (Robert De Niro ed Anne Hathaway) e sorretta da una sceneggiatura intelligente e brillante.
Un anziano vedovo ormai in pensione (Robert De Nio) trascorre le proprie giornate annoiandosi pur impiegando il suo tempo in viaggi, incontri con gli amici e brevi visite ad figlio lontano sposato. Decide così di candidarsi per un colloquio al fine di venire impiegato come stagista anziano presso un'azienda in crescita. Il programma è una sorta di "esperimento" per l'azienda di vendita on line di abbigliamento femminile la cui fondatrice è una donna giovane, abile ed in carriera (Anne Hathaway), e l'anziano protagonista riesce brillantemente a superare il colloquio e ad essere assunto. Nel corso dei giorni lavorativi egli, dopo una prima e giustificata diffidenza iniziale da parte della donna manager, riuscirà a farsi ben volere da tutti ed addirittura diverrà quasi il "braccio destro" della donna stessa che aiuterà in svariate circostanze con preziosi consigli, esperienza e tanta sincerità, riuscendo così ad instaurare non solo un bel sodalizio ma anche un rapporto di amicizia e rispetto reciproci e profondi.
Su una commedia del genere, non vi è da dire molto: ho già enunciato sopra gli elementi che decretano un sicuro e meritato successo della pellicola: Robert De Niro ed Anne Hathaway si confermano dei bravi attori e recitano in perfetta sintonia tra loro, la figura stessa dell'anziano stagista interpretata da Robert De Niro non può che suscitare simpatia e rispetto, e pure quella della manager rampante che risulta anch'ella adorabile proprio in virtù delle proprie debolezze di donna e madre nonchè consorte, i dialoghi sono accuratamente costruiti e pertanto altamente brillanti e divertenti, e la regia della Meyers, come anche nelle sue precedenti commedie ("Quello che le Donne Vogliono", "Tutto Può Succedere", ecc.,) si rivela ben condotta, equilibrata, e molto raffinata.
Insomma, per quanto non si possa annoverare tale film tra i capolavori, esso è da considerarsi quanto mai positivo e quanto mai adatto e soddisfacente per un paio d'ore nel più totale relax.
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